Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 12-11-2016 02.28.45

Elv portò l'auto nera fino alle soglie della campagna che circondava la città.
Imboccò una stradina isolata e dissestata, fermandosi poi presso una grossa quercia.
“Ecco...” disse spegnendo l'auto “... un bel posticino, isolato e tutto per noi...” guardando Gwen negli occhi.
Allora le si avvicinò e la baciò piano.
Ma i suoi occhi neri erano diversi.
Brillavano di una luce enigmatica.
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Lady Gaynor 12-11-2016 02.33.23

Lingue che si intrecciavano, mani che toccavano, corpi che si strusciavano l'uno contro l'altro... i minuti passarono sopra questo caldo gioco, fino a quando lui parlò e ciò che disse fu come una doccia gelata.
"Il tuo padrone? Come sarebbe a dire, non sei tu il capo? Mi hai dunque presa per darmi in pasto a chissà quale altro pazzo maniaco..."
Calde lacrime cominciarono a scorrere sulle mie guance, mentre lo allontanavo da me con tutte le forze che avevo. Avevo ceduto ai sensi turbati dal fascino ambiguo di quell'uomo, solo per poi scoprire di essere destinata alle voglie di chissà chi.
"Averti chiamato canaglia è stato un complimento..." dissi tra le lacrime "Sei nient'altro che feccia e della peggior specie..."
Avrei voluto continuare ad insultarlo a vita, ma mi interruppi udendo dei passi provenire da fuori.

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Lady Gwen 12-11-2016 02.36.07

Continuammo ancora fino a raggiungere la campagna.
Poi Elv fermò la macchina nei pressi di una grossa quercia.
Sorrisi alle sue parole, ma nei suoi occhi scorsi ancora quel qualcosa di enigmatico che non riuscivo a decifrare.
Era un qualcosa di diverso.
Ma non ebbi il tempo di rendermene conto più di tanto, perché si avvicinò a me, baciandomi.
Risposi al suo leggero bacio incrociando le braccia dietro il suo collo e cercando di allontanare dalla mente quella nuova luce che animava i suoi occhi.

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Guisgard 12-11-2016 02.37.06

“No, grazie...” disse Guisgard ad Altea “... preferisco bere qualcosa di fresco...” ed ordinarono al cameriere “... come sto? Beh, diciamo che sopravvivo...” fissandola “... mi hanno tolto le corse... cos'altro mi resta?” Malinconico. “Forse anche io dovrei andarmene da qui...” mormorò.
http://1.darkroom.shortlist.com/980/...32/alain-delon

Altea 12-11-2016 02.41.51

Lo ascoltai e notai in lui un forte turbamento.."Ti hanno tolto le gare? Si ho sentito i commenti su te nelle scuderie...cosa ti rimane? La vita..l' amore..e molto altro..allora quando andrai via tu saprò con chi fuggire" e risi. Il mio sguardo si addolcì e stavolta lo presi per mano.."Non ho mai capito se mi tratti così perchè mi vedi una sorellina da proteggere o altro" e gli sfiorai una guancia con una carezza repentina.."O per dovere verso mio fratello? Odierei tutto questo sai?".

Guisgard 12-11-2016 02.43.48

“Zitta...” disse lui a Gaynor, mentre dei passi giungevano da fuori “... sono le guardie... è l'ora del giro d'ispezione...” mormorò “... stanno andando via...” fissandola “... smetti di piangere...” avvicinandosi a lei ed asciugandole con un dito le lacrime “... ricomponiti...” alzandole delicatamente una spallina del vestito scesa “... non è come credi... non sei qui per soddisfare i desideri di chissà chi... ora non posso spiegarti, né dirti altro... sappi però che sei preziosa...” accarezzandole il seno che sporgeva dal vestito stretto “... molto preziosa...” e si chinò a baciarle la generosa scollatura “... mi aspetterai? Passerò stanotte... o le canaglie non fanno per te?” Giocando con la bocca sulla sua pelle.

Dacey Starklan 12-11-2016 02.46.46

Non rimasi sorpresa quando Non mi rispose quindi lasciai un messaggio in segreteria.
" Ti prego non ignorarmi. Torna a casa, torna e risolveremo tutto. Mi manchi "
Salita sull'autobus ripercorsi mentalmente ciò che avevo fatto al ristorante e una volta lì chiesi aiuto ad una cameriera.


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Lady Gaynor 12-11-2016 02.49.15

"Non è come credo, non puoi spiegarmi, non mi dici il tuo nome, però dovrei aspettarti stanotte e farti entrare nel mio letto, è così?" Risposi tirando su col naso, cercando di non pensare alla sua bocca sul mio décolleté. "Neanche il tuo nome mi dici..." ripetei asciugandomi gli occhi.

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Guisgard 12-11-2016 02.55.23

Dacey arrivò al ristorante e qui chiese ad una cameriera di aiutarla a cercare il suo anello.
“Io ho servito al vostro tavolo” disse quella “e ho notato che per un bel po' lei ed il suo fidanzato siete stati sempre mano nella mano... non ho quindi visto lei togliersi la fede...”
Cercarono e non trovarono infatti nulla.

Guisgard 12-11-2016 03.02.02

“Eppure al mio baco hai risposto...” disse lui sorridendo a Gaynor “... continui a non fidarti di me... eppure non ti ho mai usato violenza, né costretta a fare nulla...” alzandosi e raccogliendo la sua maschera “... ti ho promesso che potrai tornare dalle tue figlie... e così sarà, io mantengo sempre le mie promesse...” andando verso la porta “... se però io ti dicessi il mio nome, dopo sarei costretto a tenerti rinchiusa qui per sempre... baratteresti quindi la tua libertà per il mio nome?” Fissandola. “Stanotte tornerò a vedere come stai... e sta tranquilla... non farò nulla che tu non voglia... anzi, se vorrai neanche al tuo letto mi avvicinerò...” restò a guardarla per un lungo istante, indossò la maschera ed uscì.


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