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Lo guardai.
"E vuoi andare così, all'avventura nella brughiera, di notte e sotto il temporale?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“E' ancora giorno...” disse Elv guardando fuori “... forse abbiamo ancora un'ora buona di luce...” a Gwen “... e comunque abbiamo un'auto... voglio tornare in quel bar e scoprire tutta la verità...”
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Ci riflettei un po' su.
Poi annuii. Che potevo fare? Probabilmente, non era affatto sicuro per noi avventurarci là fuori, ma restando qui avremmo continuato a sentirci in colpa ed io ad arrabbiarmi, quindi forse meglio uscire. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Hiss sferro' un pugno allo stomaco di Seriolino che cadde a terra privo di sensi.
Annuii alle sue parole.."Impazzito come la natura, la tecnologia e quei robot che ho visto..è quella immagine. Ecco perché al bar erano fuori di sé" guardai l'uomo a terra.."Aspettiamo che si svegli o proseguiamo?" abbracciando Hiss cercando protezione. |
L'auto era come impazzita.
La sua folle corsa sembrava senza fine e soprattutto senza speranza. Uscì di strada finendo in una selva fatta di olmi, di pini e di querce. Icarius ormai non sperava più di riprendere il controllo. Dossi, fossati ed irregolarità varie sembrava sul punto di farla cappottare. Uno scossone e Clio finì su di lui, fra le sue braccia. Allora lo baciò. Un bacio disperato. Come disperata pareva quella situazione. Un bacio che sembrò l'ultimo frammento di due vite destinate a finire. Poi un scontro, un urto forte. Clio si sentì sbalzata via, fuori dall'auto, strappata dalle braccia di Icarius. Poi solo il buio. Elv guardò Gwen negli occhi. “Io vado e non posso costringerti a seguirmi.” Disse. “Anzi, forse è meglio se resti qui... mi sentirò più tranquillo nel saperti al sicuro...” Hiss strinse a sé Altea, come a volerla proteggere. “No, lo porteremo con noi...” disse lui “... magari sarà rinsavito una volta arrivati da tuo padre...” caricandosi Seriolino in spalla “... andiamo, a breve comincerà a fare buio...” E ripresero il cammino. |
"No no no, non esiste!" esclamai, contrariata "Così rischio di non vederti più tornare, come quel ragazzo, o rischio di nuovo di perderti per la seconda volta? Hai visto com'è andata, la prima..." mormorai, guardandolo.
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Era quello che volevo sapere da Hiss e mi staccai da lui a malincuore.."Si, e poi qui non sarebbe al sicuro, e magari con la tranquillità sapremo molto".
Mi avvicinai a lui con Seriolino sulle spalle e continuammo quel cammino.."Secondo te...la Gioia dei Taddei era realtà o farsa..siamo qui appunto...e loro non stavano di notte nella brughiera..che stupidaggini vero? Sto solo cercando di sviare il discorso, mi sta inquietando...stavolta penso ci sia in ballo qualcosa di strano e pericoloso". |
Tutto sembrava perduto, e forse lo era davvero.
La velocità cresceva sempre di più, la macchina era fuori controllo e tutto intono a noi vorticava in una corsa impazzita. Il suo corpo contro il mio era l'unica cosa che avesse senso in quel momento, e quel bacio tutto ciò che contava per me, l'unica cosa che poteva tenermi attaccata alla vita in un momento di morte. Poi la situazione precipitò e mi fece sbalzare via, lontano. Un freddo senza pari mi strappò dalle sue braccia. E poi.. il buio. |
Elv guardò Gwen ed a quelle sue parole la prese fra le braccia e la baciò.
La baciò come se il mondo non avesse un domani, come se il tempo non esistesse e come se oltre loro non esistesse null'altro. La baciò con drammatica passione ed un impeto che la fece sentire donna come non mai e soprattutto sua. “Abbiamo di meglio per cui preoccuparci...” disse Hiss ad Altea, procedendo con Seriolino sulle spalle “... e poi questo luogo è già inquietante di suo, che senso ha quindi parlare di spettri e demoni?” Sarcastico. Continuarono, fino a quando l'imbrunire rese incerto il cammino. “Non vorrei dirlo...” mormorò Hiss “... ma abbiamo buonissime possibilità di esserci persi...” Il buio. Il silenzio. Il nulla. Poi una forte luce, quasi accecante quasi destò Clio dal suo sonno. Riaprì piano gli occhi, pochi istanti per abituarsi alla luce e cominciò a vedere cosa c'era intorno a lei. E vide qualcosa. https://blog.screenweek.it/wp-conten...1/monolito.jpg |
Lo guardai in attesa di qualcosa, una reazione, una risposta.
E quella reazione, quella risposta, arrivò. Arrivò direttamente dalle sue labbra, che si poggiarono sulle mie, possedendole con impeto, passione. Intanto mi stringeva, mi faceva sentire sua forse per la prima volta, come se questo fosse stato il nostro primo bacio, nonostante non lo fosse. Scherzosamente, mi era venuto in mente di dirgli che doveva farmi rimanere contrariata più spesso, se questa era la ricompensa, ma solo il pensiero di staccarmi dalla sua bocca mi attanagliava, così rimasi in silenzio, con le mani affondate fra i suoi capelli corvini. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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