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"Già, ora ricordo..." disse Elv guardando il bigliettino di Gwen "... beh, siete poi riusciti a ritrovare la ragazza? Tu e la polizia intendo..." alla ragazza "... io comunque sto lavorando, quindi mi scuserai ma non posso trattenermi qui con te..."
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Ah ecco.
Diceva davvero. Che tipo... "Diciamo che la cosa si sta rivelando più complicata del previsto. O non sarei qui" riferendomi all'ateneo. "Va bene, la lascio, la lascio... Non si disturba un artista... Alla prossima, Bell..." con sornione sarcasmo, mentre mi allontanavo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gen si allontanò mentre sentiva gli scatti di Elv che si susseguivano senza sosta.
In quel momento squillò il cellulare della ragazza. Era il numero di Herbert. |
Mi allontanai sentendo ancora gli scatti di Bell riverberare in strada.
In quel momento il mio cellulare squillò. Era Herbert. "Pronto, cosa c'è?" rivolta al mio interlocutore. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Nulla, sono nel mio ufficio..." disse Herbert al cellulare "... tu? Tutto bene? Come ti trovi qui in facoltà?" A Gwen.
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"Sì beh, dipende... È stata casuale la scelta della camera a cui sono stata assegnata?" chiesi, non volendo sbottonarmi fin da subito.
Volevo prima capire come fosse andata la cosa e se fosse una fortuita casualità. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, casuale." Disse Herbert a Gwen. "Mi sono raccomandato a chi gestisce gli alloggi chiedendo un occhio di riguardo per te."
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Ecco.
Ora il Fato giocava davvero brutti scherzi. Mi sistemai in un angolo per parlare con calma. "La mia compagna di stanza era la coinquilina di Kim... Lei... Quella era la sua stanza..." risposi. "Le ho fatto qualche domanda, ma non ha saputo essermi molto d'aiuto." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Coniquilina di Kim..." disse pensieroso Herbert "... non sapevo avesse una coinquilina... sarà più giovane, visto Kim stava preparando ormai la tesi..." con un tono cupo lui "... comunque sia, evita di aprirti troppo... meglio tenere un profilo basso... meno dai nell'occhio, più al sicuro sarai... intesi?" A Gwen.
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"È al terzo anno, pare" risposi.
"Ma sì sì, lo so, non ho mica cinque anni..." sbuffando. "Anche se continuo a sentirmi inutile. Non posso fare nulla e per Kim potrebbe già essere tardi, sto impazzendo..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, la cosa più furba che tu possa fare" disse Herbert a Gwen "è di restare viva. Perciò cerca di essere prudente. Ora ho il corso, magari ci sentiamo dopo." E staccò.
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Sospirai silenziosamente e alzai gli occhi in su.
Come se fosse stato facile... "Va bene, a più tardi..." dissi, staccando la chiamata. Non era facile rimanere con le mani in mano sapendo che la tua migliore amica era scomparsa, coinvolta in chissà quale perverso ed enorme progetto impossibile da comprendere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Terminata la chiamata, Gwen si ritrovò di nuovo a guardare i tanti studenti nel cortile, mentre Elv ea ancora nella sua auto a scattare decine di foto, probabilmente in cerca di nuove aspiranti modelle.
Poco dopo la mensa fu aperta e molti studenti andarono a mangiare. |
Gli studenti continuavano ad animare il cortile, mentre Bell era ancora lì, coi suoi scatti.
Ad un certo orario, la mensa aprì, accogliendo tutti gli universitari, così pensai di andare anch'io, visto che facevo parte del campus. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen entrò nella mensa, prese il suo vassoio con vari piatti del giorno e mentre cercava un tavolo per sedersi, vide Oko seduta da sola a mangiare.
Sembrava scossa, agitata. |
Presi un vassoio coi piatti del giorno e mentre cercavo un posto per sedermi, vidi Oko seduta ad un tavolo, scossa e spaventata.
Così, mi avvicinai, poggiando il vassoio sul tavolo, mentre mi sedevo sulla panca di metallo. "Hey, che succede?" le chiesi, aggrottando la fronte e cercando di capire cosa non andasse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Oko alzò gli occhi su Gwen ed un attimo dopo scoppiò in lacrime.
Scosse il capo e corse fuori, diretta nel loro alloggio. |
Mi guardò, scoppiò in lacrime e scappò via, verso il nostro alloggio.
Senza pensarci mezzo secondo, lasciai lì il vassoio e le corsi dietro. Non avevo idea di cosa fosse accaduto, ma il mio sesto senso mi suggeriva che fosse qualcosa legata a Kim. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen arrivò in camera e trovò Oko in lacrime sul letto.
Era sconvolta e sembrava anche spaventata. "E' tutta colpa mia..." disse fra le lacrime "... solo colpa mia..." |
Era sul letto, ancora in lacrime e sempre sconvolta.
Mi avvicinai a lei, mentre diceva che fosse colpa sua. Mi sedetti accanto a lei, accarezzandole i capelli. "Di cosa parli? Cos'è accaduto?" le chiesi, con tono accomodante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ho..." disse Oko in lacrime "... ho trovato il... diario di Kim... l'ho trovato solo ora... capisci? Solo ora!" Piangendo e guardando Gwen.
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"Oh ecco, il mio fidanzato qui, ha promesso che mi avrebbe fatto qualunque regalo volessi prima del matrimonio!" iniziai, con fare vezzoso, superficiale e da oca, come mi immaginavo una ragazza che faceva quei discorsi.
Avevamo concordato di essere novelli sposi, ma il non portare fedi nuziali ci avrebbe tradito immediatamente, così avevo cambiato strategia all'ultimo momento, ero sicura che Drew avrebbe capito, alla fine, per il nostro piano non cambiava granchè. "E io gli ho detto che non posso certo presentarmi all'altare con questo naso!" scandalizzata, indicandomi il viso con una mano "Insomma dottore, lo guardi, una cosa immonda, vero che voi potete fare qualcosa?" con tutta l'aria speranzosa che l'oca giuliva in questione poteva essere capace di esporre. |
Cosa?
Ma sul serio?! Cosa avevo fatto per essere così fortunata? "Dici sul serio?" cercando di mantenere il tono di voce calmo, per mascherare l'entusiasmo. "Pensi ci sia qualcosa di interessante? Che magari può essere utile per capire dove sia?" con tono incoraggiante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Dovete riposare ancora, madama." Disse la donna ad Altea. "Stare a letto vi farà bene. Più tardivi porterò qualcosa di caldo, madama." Sorridendole. "I prigionieri intendete? Non saprei... tutti importanti credo... e pericolosi... forse prigionieri politici... poi... poi c'è uno misterioso, madama..."
Nel frattempo, all'università, Gwen era in camera con Oko che piangeva forte. "Io..." fra le lacrime "... io... l'ho buttato... l'ho gettato via... dopo... dopo averlo letto!" Disperata. "E' tutta colpa mia... avrei dovuto capirlo..." Intanto, all'istituto Effetto Santa Caterina, Destresya e Drew furono accolti da una segretaria. La ragazza allora pregò loro di seguirla e li portò in uno studio, dove c'era un uomo in camice bianco. Era un uomo più alto della media, con occhiali sottili, capelli rasati e pizzetto brizzolato. "Benvenuti, signori." Lui porgendo la mano a Destresya e poi a Drew. "Sono il dottor Iox, primario e direttore dell'istituto Effetto Santa Caterina. Come posso aiutarvi?" Lei rifece la recita anche davanti a lui, attuando così il loro piano. Lui allora guardò il naso della ragazza. "Lei è molto critica con se stessa noto." Sorridendo Iox. "Ma è proprio questo il solo e vero scopo della chirurgia estetica, signorina... ossia quello di renderci accettati ai nostri stessi occhi. Solo così si può essere felici." affabile lui. |
Mi sentii morire.
E non solo per le indagini, ma per la nuda e cruda memoria di Kim. "Buttato, dici? Come mai?" sempre con tono pacato. "Pensi si possa recuperare?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, l'ho buttato nel Lagno..." disse Oko in lacrime "... sono stata una vigliacca e l'ho buttata... forse per paura, forse per la vergogna... ma ora so che è tutta colpa mia..." disperata, mentre Gwen era vicino a lei.
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Mi congelai senza parole.
Davvero l'aveva fatto? Sul serio? Come aveva potuto essere così leggera? Cercai Comunque di rimanere calma, anche se avrei voluto fare esplodere la città. "Cosa avevi letto di sconvolgente in quel diario?" sperando di ottenere qualche informazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Kim..." disse piangendo Oko "... si... si era innamorata di un uomo più grande... e lui... lui l'ha introdotta nel mondo dei film porno... poi in quello della prostituzione... ed io... io ho buttato quel diario per la vergogna..." fissando in lacrime Gwen.
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Non capii più se stavo ancora respirando, vivendo.
Non poteva essere vero. Non poteva essere Herbert l'uomo di cui parlava. No, no non poteva. Come poteva aver compiuto un abominio simile? Che sarebbe stato tale a danno di chiunque, ma soprattutto nei confronti di Kim. Una ragazza che tutto ciò che voleva era essere felice, veder realizzati i suoi sogni, vivere come una normale ragazza della sua età. E lui l'aveva umiliata, oltraggiata. L'aveva certamente condotta a voler sparire, schiacciata dalla vergogna a cui l'aveva costretta. Mi passarono per la mente molti pensieri. Pensai che potessi provare a recuperarlo, così, nel mezzo della follia che mi possedeva in quel momento, uscii, diretta al Lagno. Poteva aiutarmi, forse no, non lo sapevo. Sapevo poco o nulla in quel momento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La segretaria ci scortò nello studio del primario, dove, una volta ascoltato il mio problema, invece di darmi dell'invasata con poco sale in zucca, sembrò addirittura capirmi.
Ma tant'è, doveva pur guadagnarci dai miei vizi, giusto? Se non esistessero persone frivole come quella che stavo impersonando, probabilmente avrebbero chiuso bottega. "Oh ma lo vede che lei mi capisce, dottore!" sollevata, con una vocetta isterica. "Dopotutto, non c'è niente di male al voler essere bellissime, no?" come chi, nonostante bella lo sia ha bisogno costante di sentirselo dire. "E voi qui dovete essere molto bravi, insomma, ho visto delle persone... molto.. molto bisognose del vostro aiuto in atrio!" con una risatina trattenuta, dall'alto del mio vezzoso visino che tanto male non mi sembrava in quel momento. Che orrore di alterego, ma non ci potevo fare niente, era quello che serviva in quel momento. |
Oko vide Gwen uscire dalla stanza e si alzò di scatto.
"Aspetta..." disse raggiungendola "... dove vuoi andare?" Ancora in lacrime. Nel frattempo Destresya e Drew avevano conosciuto il dottor Iox. "Compito, anzi missione, di Effetto Santa Caterina è proprio quell di rendere ogni donna felice." Sorridendo. "Mi perdoni, dottore..." fece Drew "... come mai questo nome? Effetti Santa Caterina..." "Perchè i documenti ci raccontano come la Santa Senese fosse bellissima." Spiegò Iox. "Una bellezza però pulita, candida, fine a se stessa. Non ostentata e vittima delle vanità del mondo. A questo puntiamo noi... ad una bellezza che viva in primis per se stessa. Ogni donna deve sentirsi bene prima ancora per se stessa, poi per gli altri." |
Oko mi chiese dove stessi andando.
Come facevo a spiegarglielo? Non potevo... E lo facevo sia per lei che per tutti noi. "Ho una cosa da fare... Non posso dirtelo, mi dispiace..." mormorai guardandola. Poi uscii dal dormitorio. Dovevo farcela, anche se probabilmente non sarei riuscita, ma al momento poche cose avevano senso nella mia testa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen lasciò Oko e poi l'università, dirigedosi verso il Lagno.
Esso attraversava una parte di Afragola City, per poi dirigersi verso la campagna e infatti nella regione dell'Alta Caivania. Era come cercare un ago in un pagliaio. |
Uscita dall'università, volsi lo sguardo al fiume, che attraversava un'ampia zona della città.
Era praticamente impossibile riuscire a seguire tutto il suo corso. Davanti all'imponenza di quel gesto, mi sentii ancora una volta schiacciata dall'impotenza della mia posizione. Non potevo fare nulla, non avevo fatto nulla, non avevo avuto la benchè minima idea di tutto ciò che gravitava nel microcosmo di Kim. Non mi ero mai accorta di nulla ,avevo lasciato che vivesse da sola quel dramma senza controllare che stese davvero bene, ogni volta che la guardavo ogni volta che le parlavo. Così rimasi lì, affondando le mani fra i capelli in lacrime, sconsolata e senza più prospettive circa il ritrovamento della mia amica. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai come rapita le parole del dottore.
"Oh ma è una cosa bellissima dottore, una missione davvero nobile, non è vero caro?" rivolgendomi a Drew "E dunque potrete risolvere il mio problema e..." abbassando la voce, come se stessi per confidare un segreto "Riuscirete a far star bene con loro stesse anche quelle donne?" chiesi, reprimendo una risatina divertita. "È davvero una nobile missione!" annuendo per poi scambiare un'occhiata complice con Drew "D'altronde si vede che questa clinica è all'avanguardia, scommetto che usate le teconologie più evolute, non è vero?" tutta contenta come una bimba in pasticceria. |
Gwen era disperata e rassegnata. Fissava le aque calme del Lagno con le mani fra i capelli, mentre la sterminata megalopoli intorno a continuava la sua vita indifferente.
Ad un tratto sentì dei passi. "Gwen..." disse Oko dietro di lei. Nello stesso istante Destresya e Drew erano all'istituto Santa Caterina. "Certo, per ognuna di quelle donne c'è un rimedio, signorina." Iox alla ragazza. "Le noste tecniche? Sono le migliori al mondo." Ridendo. |
Ero disperata, sconsolata.
Avevo la netta consapevolezza di essere rimasta totalmente sola, non avevo più nessuno di cui potermi fidare e avrei dovuto continuare da sola, anche se era impossibile il pensiero di poterci riuscire. Improvvisamente, sentii dietro di me una presenza. Era Oko. Sapevo che ora me la sarei ritrovata alle costole, ma non potevo parlarle, non potevo riferirle nemmeno una sillaba di tutto ciò che era successo. Oltretutto, se lei ci avesse pensato un istante in più prima di buttare via quel maledetto diario ora sarei già stata dalla polizia a denunciare la cosa. E invece non potevo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh caro, che cosa ne pensi di questo posto, non è fantastico?" cinguettai alla volta di Drew, sperando in un po' di aiuto.
Come potevamo fare ad ottenere le informazioni che ci servivano? Certo non parlando con il dottore, non mi avrebbe certo raccontato sua sponte le cose losce. Dovevo farmi venire un'idea e in fretta! Forse era meglio dividerci e mentre loro visitavano me per l'intervento al naso, Drew poteva ficcananasare in giro. Ma anche così era rischioso. Molto rischioso. "Mi piacerebbe molto fare un giro della clinica, sarebbe possibile? Sembra tutto così affascinante!" azzardai, sembre con l'aria da oca giuliva. |
Oko si avvicinò a Gwen, asciugandosi gli occhi.
"Cosa..." disse singhiozando "... cosa facciamo ora?" Nel frattempo Destreya e Drew continuavano la loro recita. "Certo, signorina, venga." Iox alla ragazza. "Io allora ne approfitterò per bere qualcosa al bar che è all'ingresso, tesoro." Drew a Destresya. "Divertiti, mi raccomando." E senza preavviso la strinse a sè e la baciò. Un bacio piuttosto vero, che con quella recita non centrava nulla. |
Eh.
Bella domanda. Non lo sapevo più. Una cosa, però, la sapevo. Oko doveva restarne fuori. "Devi stare fuori, Oko" dissi categorica "Non hai minimamente idea di tutto ciò che c'è dietro e non posso coinvolgerti, è troppo pericoloso" con voce ferma. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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