Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   La leggenda dello Scorpione di Giada (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2474)

Guisgard 22-02-2017 06.02.07

Nyoko si fece coraggio ed aprì la porta, ritrovandosi in una sala semibuia, che odorava di chiuso, illuminata solo da poche candele e piena di ragnatele.
Come se nessuno fosse entrato lì da anni, forse secoli.
Quasi fosse una sorta di grosso sarcofago.
Ma vi era qualcuno, seduto a capo di una lunga tavola.
“Prego, ragazza mia...” disse un uomo molto vecchio, quasi decrepito, con voce stridula, dal viso di un sinistro pallore e con un enigmatico ghigno sul volto.
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Guisgard 22-02-2017 06.03.05

“Beh, non è che abbiamo molta scelta...” disse sorridendo Teos a Dacey “... faremo come Romolo e Remo... conosce la leggenda? Divisero la terra... cercando però di non litigare come fecero loro...” ridendo, per poi sistemare un cuscino su una poltrona davanti alla finestra “... ecco, qui dormirò comodissimo...” sistemandosi alla meglio “... un fantasma dice? Chissà... magari Hiss lo è davvero... tornato dall'Oltretomba per vendicarsi dei suoi carnefici...”

Guisgard 22-02-2017 06.03.24

“Bentornata...” disse il professore ad Altea “... un po' irrequieta, vero? Ci hai mollato tutti qui, sparendo nel nulla... fortuna ho avuto l'intuizione dell'Orchidea Blu... sapevo di trovarti là... la luce attira sempre la falena...” sorridendo.

Guisgard 22-02-2017 06.08.31

Gaynor si coricò e poco dopo, essendo stanca, cadde addormentata.
Il suo però non fu un sonno tranquillo.
Sognò diverse volte e varie cose.
Tutte immagini confuse, ambigue, enigmatiche.
Ma soprattutto sognò quel bacio.
Quel bacio fra le braccia di quell'affascinante divo dagli occhi azzurri.
Ma poi la scena veniva interrotta da qualcuno che nell'ombra sospettava non fosse il vero Guisgard, ma un impostore messo lì come complotto.
E Gaynor si svegliò di colpo.
Era agitata ed albeggiava.

Altea 22-02-2017 07.26.08

A quella risposta lo guardai con sfida.."Tanto irrequieta io quanto misterioso voi" avvicinandomi leggermente "Dunque non siete andato in camera mia dove avevo scritto il biglietto dove comunicavo sarei tornata all' Orchidea Blu" sospirai .."Falena..preferirei farfalla..o come mi avete definito la vostra Musa" con tono basso.."Non amo la luce..avete notato preferisco il buio" con sguardo malizioso ed irriverente sul suo.

Nyoko 22-02-2017 08.07.37

Aprì la porta e mi si presentò una sala semi buia che sapeva di chiuso, con qualche candela e ragnatele ovunque. Avrei giurato che non fosse stata aperta da anni ma non ne ebbi paura. Avevo visto già luoghi simili, pure più bui. Poi vidi una figura posta davanti ad un tavolo, il volto cadaverico e decrepito mi fece uno strano effetto. Feci un grosso respiro e parlai "buonasera. Avete per caso bussato voi alla mia porta?" dissi avvicinandomi piano con entrambe le mani poste dietro la schiena. "Posso esservi utile a qualcosa?" osai.

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Clio 23-02-2017 15.50.23

Quel gioco, intenso, intimo, audace.
Quel gioco capace di farlo impazzire, godere, gemere, sospirare.
Quel gioco che mi aveva ammaliato, appassionato, eccitato.
Ormai non pensavo più a nulla, che non fosse quel momento di folle piacere.
E più lo vedevo, lo sentivo impazzire, più la mia eccitazione cresceva, nutrita dal suo sapore dal suo godimento.
Eppure sentivo che c'era di più, potevo percepirlo nel suo corpo, nel suo sguardo, ed iniziai a desiderare ardentemente di far esplodere quell'eccitazione e quel godimento che sembravano tesi a qualcosa di più grande, che ancora non conoscevo, ma che bramavo già, con tutta me stessa.
Tuttavia fu lui a sottrarsi a tutto quello, lasciandomi disorientata e incredula per un istante, con gli occhi spalancati, incapaci di capire o anche solo di pensare.
Ma poi si chinò su di me, porgendomi la mano e facendomi alzare.
Il mio sguardo si riempì di adorazione, e il mio corpo iniziò a fremere sempre di più, mentre mi stringeva tra le sue braccia e mi baciava.
Un bacio dolce, intenso, appassionato e devoto.
Un bacio capace di unire due anime per l'eternità.
Un bacio d'Amore nel mare di quella passione incontrollata che ci divorava.
Un bacio che diede senso ad ogni cosa.
Un bacio a cui mi abbandonai, completamente, mentre lo stringevo a me.
Allora una consapevolezza nuova e sconosciuta mi attraversò.
Irrazionale, imprevedibile, forse assurda.
Eppure così vera da riuscire ad attraversare il mondo e lo spazio.
"Ti amo.." sussurrai, sulle sue labbra, quasi con timore.
Certo, io non sapevo niente dell'Amore, eppure quello che sentivo per quella creatura meravigliosa, era quanto di più intenso avessi mai provato in migliaia di anni.
Era un sentimento così potente, così intenso, così forte da sconvolgermi, da farmi dimenticare ogni cosa, il mio regno, la mia missione, persino la mia identità.
Non desideravo altro che essere solo una donna... ed essere sua.
Non poteva essere null'altro che Amore.

Guisgard 23-02-2017 16.13.44

La stanza era semibuia, intrisa di un odore di chiuso, con una strana sensazione di angoscia.
Quell'uomo doveva avere un'età ragguardevole, quasi sicuramente si trattava di un centenario se non di più, vista la pelle rugosa e cadente, il respiro affannoso e quel pallore cadaveri con.
Guardava Nyoko con due occhi scuri e sottili, simili a due strette fessure inespressive e l'espressione impenetrabile, come se non avesse emozioni.
"Temo di no, ragazza mia..." disse con la sua voce stridula, ma con un tono pacato ed un accento straniero "... non potrei essere stato io, neanche se volessi..." ed indicò una pesante catena che teneva legata la sua caviglia sinistra alla parete della sala.

Guisgard 23-02-2017 16.17.57

Il professore rise a quelle parole di Altea, per poi invitarla a sedersi.
"Prego, accomodati..." disse "... diciamo siamo partiti col piede sbagliato, ma magari possiamo ricominciare e forse diventare amici... anzi, per guadagnarmi la tua fiducia ti rivelerò una cosa che ho taciuto fino ad ora... un segreto tanto importante, quanto pericoloso... ammesso tu voglia conoscerlo... anche perché dopo non si potrà tornare indietro..." fissandola.

Lady Gaynor 23-02-2017 16.21.18

Quella notte dormii male, diversi sogni si accavallarono l'uno all'altro rendendo il mio sonno inquieto. Tra le varie immagini e sensazioni confuse, però, si stagliava nitido il ricordo del bacio dato a Guisgard. Come nella realtà, anche nel sogno lui mi baciava con passione, ma a quel bacio si sovrapponeva la voce del vecchio che diceva che lui non era il vero Guisgard, bensì un impostore. Alle parole "è tutto un complotto", mi svegliai di soprassalto, agitata e sudata. Dal chiarore che traspariva dalle finestre capii che era l'alba, così mi alzai subito dal letto e corsi in bagno a sciacquarmi il viso. L'acqua fresca mi fece sentire meglio, come se avesse cancellato l'inquietudine della notte. Finii di lavarmi e mi vestii, per poi scendere di sotto dove l'impareggiabile Stewart era già pronto a ricevermi.
"Buongiorno, Stewart..."

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