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Il motore dell'aeroscafo era compromesso, così fummo costretti a scendere e proseguire a piedi in quella fetida palude melmosa.
"Già..." risposi a mio marito "Speriamo di essere altrettanto fortunati... Ercole e Ardea ne sono sempre usciti vivi... Vivi e senza malaria..." terminai con una smorfia. Mentre camminavamo, notai qualcosa in lontananza. "Lance, guarda laggiù... C'è una luce... Chissà cos'è..." Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Samira annuì a Shushan.
“Vi chiamerò io quando la cena sarà pronta.” Disse. Poi ordinò all'eunuco di condurla nella biblioteca del palazzo. Era un'ampia sala a due piani, con testi e rotoli molti antichi e pregiati. Tutte le discipline, le materie e le nozioni conosciute al mondo sembravano essere custodite lì dentro. Ma Shushan non potette leggere nulla, in quando tutto era scritto in arabo. |
Lo sparo, la sua luce, il suo eco, l'odore di plasma fuso e poi di fumo nell'aria.
Gozzlon aveva gli occhi spalancati su Elise, con la pistola ben salda nella mano. Ma non aveva sparato. Aprì appena la bocca e ne uscì sangue vivo. Poi si accasciò senza vita. Allora Elise lo vide. Vide Best a pochi passi da lei con la pistola in pugno. L'aveva salvata. |
Elv guardò Kara perplesso.
“Fammi capire...” disse “... vuoi venire anche tu? E' escluso. E' troppo pericoloso. Sei una giornalista, non una guerrigliera.” |
L'auto si fermò e Diahnne si lanciò in lacrime fra le braccia di Castel.
Lui allora la strinse e le accarezzò dolcemente il capo. “Tranquilla...” disse piano, con tono rassicurante “... è tutto passato... stai bene e conta solo questo... quanto a me...” sorridendo e guardandola negli occhi “... non sai che gli Angeli sono puro spirito? E che non possono perciò essere uccisi?” |
“Che diavolo sarà adesso...” disse sbuffando Lance “... non sembra sia un aeroscafo...” a Jennifer “... beh, avviciniamoci ad agio...”
La prese per mano e cominciarono ad avvicinarsi verso quella misteriosa luce. Più si avvicinavano, più diventava nitida. Proveniva da una sorta di grotta che si affacciava su un canale d'acqua putrida. “Sembra che in quella grotta ci sia qualcuno...” perplesso Lance “... ma chi? Chi?” |
Annuii e mi trovai in quella biblioteca...era molto ampia e ben fornita..."Il principe è una persona colta nota..sicuramente sarà pure un uomo di una certa età, non penso un uomo giovane abbia tutta questa cultura, ma io non conosco la vostra lingua..volete leggermi una poesia, qualcosa possa allietarmi l' animo?" mi sedetti in una poltrona e guardai fuori dalla finestra, vidi la cinta muraria..per un attimo la mia mente andò altrove, mi parve di udire la voce sicura di Hiss, la sua risata...ohh..e se fosse salvo..magari farebbe di tutto per salvarmi.
Poi ogni barlume di speranza si dissolse e guardai l' eunuco..."Una sull' amore". |
Lo guardai e gli sorrisi fra le lacrime.
"Mi hai fatto morire di paura, però..." dico guardandolo per poi baciarlo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Ci avvicinammo piano alla luce, che sembrava provenire da una grotta.
"Che facciamo, amore?" chiesi a Lance "Se c'è luce, dentro deve esserci per forza qualcuno... E se fosse pericoloso?" Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Per un momento mi sembrò, di sentire lo sparo tutto intorno a me, sentirlo rimbombare nelle orecchie, forte e potente.
"È finita.." pensai Ma poi mi accorsi che la pistola di Gozzlon era rimasta immobile, e che lui stesso si stava accasciando a terra. Spalancai gli occhi, incredula... che cosa stava succedendo? Allora mi voltai e lo vidi. Lo vidi lì, con la pistola in pugno, bello come un eroe d'altri tempi. Il mio eroe, il mio partner, il mio amore. "Best.." sussurrai, incredula e meravigliosamente felice mentre spalancavo lo sguardo azzurro a cercare il suo. Non mi era mai apparso così bello come in quel momento, mentre correva in mio soccorso. Sorrisi pensando alle volte in cui mi prendeva in giro per il mio essere un pilota, un guerriero, ma poi guardandomi con quei meravigliosi occhi azzurri mi sorrideva e mi diceva che tutte le donne devono essere salvate. E ora eccolo lì, avevo gli occhi che mi traboccavano d'amore mentre gli correvo incontro, zoppicando per via della ferita. "Mi hai salvata..." felice, dannatamente felice. Allora lo abbracciai forte, stringendolo a me, sentendo il calore del suo copro contro il mio. Nascosi il viso contro la sua spalla, per poi alzare lo sguardo a cercare il suo. E lui nel mio sguardo poteva leggere ogni cosa, ogni pensiero, sensazione, emozione che mi procurava. "Ti adoro, lo sai?" luccicando felice, gustandomi il suo viso, il suo sorriso, il suo respiro. Restai lì a contemplarlo per un lungo istante, e poi lo baciai. Lo baciai come forse mi sembrava di non aver mai fatto. Lo baciai con un'intensità e una foga di chi ha visto la morte in faccia e l'unica cosa a cui pensava era che non avrebbe più rivisto quel sorriso, sentito quelle braccia attorno a sé, assaporato il sapore di quelle labbra. Lo baciai con tutta me stessa, come la regina salvata dal suo cavaliere, come la più fortunata delle eroine d'amore. Perché lo ero. Averlo con me, averlo tutto per me, mi rendeva la donna più fortunata del mondo. |
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