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Annuii quasi distrattamente, guardandomi intorno.
All'improvviso, una voce. Era quella di Jon. Presi Elv per mano e la seguii. Non avevo idea di dove mi stesse portando, ma volevo scoprirlo. Forse, finalmente, sarei riuscita capirlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen ed Elv si presero per mano e camminarono seguendo la voce di Jon.
Attraverso un lungo corridoio semibuio ed umido raggiunsero infine una camera piena di ragnatele e buia. Elv accese la luce del suo cellulare ed illuminò la stanza. Era vuota, piena di ragnatele e con un basso sedile in legno sul quale c'era una candela spenta. La voce del cyborg non si sentiva più. "La candela è stata spenta da poco..." disse Elv controllando la candela. |
Dopo un corridoio deserto, arrivammo in una stanza altrettanto deserta, buia ed umida, oltre che apparentemente in disuso, ma da dove una candela era stata spenta, poco prima.
"Esatto. È inequivocabile che fino a poco fa qualcuno fosse nel castello, quindi perchè accidenti fingono il contrario?" con tono stizzito, mentre Jon era sparito. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bella domanda..." disse Elv a Gwen "... ma mi sembra ovvio, a questo punto, che chiunque ci sia dietro tutto questo stia usando la voce del tuo robot per attirarti in una qualche situazione che però non riesco a capire..."
Ad un tratto sentirono dei rumori giungere dal fondo delle cantine sottostanti. Come se qualcuno bussasse ad una porta di legno. |
"Esatto!" esclamai, sollevata che la pensasse come me.
"Giuro che appena scoprirò chi è finirà male, sono stufa di testo casino" con tono irritato e spazientito. Poi, sentimmo qualcuno bussare alla porta della cantina. Feci segno ad Elv ed andammo a controllare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ad agio e muniti solo ell cellulare usato come torcia, Gwen ed Elv scesero nelle cantine, attraverso una scalinata di pietre consumate in buona parte.
Alla fine, oltrepassando buona parte delle cantine, arrivarono davanti ad una pesante porta di legno borchiata. "Probabilmente era da dietro questa porta che qualcuno bussava..." disse Elv con un'espressione alquanto inquieta. I 2 giovani notarono allora una scritta impressa sul legno della porta: "Guardati dai demoni che sanno fingersi falsi dei." |
Arrivammo alla porta di legno borchiata, da dove sentivamo provenire quei colpi.
"Non so davvero come intenderlo, questo posto, è strano e dubbio..." scuotendo la testa. Poi, vidi una scritta. "Poco specifici..." sarcasticamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mah..." disse perplesso Elv, come chi pone poca attenzione a quel genere di cose riportate dalla scritta "... fatto sta è che i colpi non si sentono più... forse erano solo scricchiolii delle vecchie strutture di questo castello decadente..." a Gwen.
Ma un attimo dopo di nuovo qualcuno cominciò a picchiare da dietro quella porta, come chi chiede di essere liberato. |
"Non sto davvero capendo, è tutto confuso..." sospirando.
Poi, un attimo dopo che Elv ebbe pronunciato quella frase, sentimmo ancora quei colpi, ma era strano. "È come... Come se ci fosse qualcuno bloccato là dietro..." guardandolo stranita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quei colpi risuonavano sordi nel silenzio cupo della cantina.
Erano forti, solenni, tanto che la pesante porta di legno scricchiolava ad ogni colpo. "Chi..." disse Elv perplesso "... chi c'è? Chi c'è lì dietro?" Mentre quei colpi pesanti continuavano, come se ci fosse qualcuno con una forza non comune chiuso dietro la porta. "Chi c'è?" Ancora Elv, ad alta voce, ma nessuno rispose, mentre i colpi si susseguivano. |
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