Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Il fantasma dell'Elyseum (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2551)

Guisgard 15-07-2018 23.25.09

“La scritta diceva...” disse la segretaria a Dacey ed a Set “... diceva che il Faust non deve andare in scena...”
“Che assurdità!” Set. “Chef non può aver lasciato un simile messaggio! Non avrebbe avuto senso!”
“Eppure vi era solo lui nei sotterranei...” mormorò la segretaria.

Guisgard 15-07-2018 23.26.04

"Non essere sciocca, tu hai un ruolo fondametale in quel castello." Disse Elv a Gwen. "Davvero credi che tutto ciò non ti riguardi in prima persona?"

Guisgard 15-07-2018 23.28.01

"Va bene, passerò da voi verso Mezzogiorno." Disse Hiss, per poi staccare la telefonata. "Pare che ci sia potenzialmente una consulenza per me. Nientemeno che all'Elyseum." Guardando Altea.

Lady Gwen 15-07-2018 23.30.48

Sospirai appena.
"Mi sento come se negli ultimi quattro giorni avessi sbagliato tutto ciò che non avevo mai sbagliato prima... Chef è morto, e magari sarebbe ancora vivo se io fossi arrivata prima, sono stata egoista per quell'articolo, ho pensato al mio lavoro e tu hai perso il tuo, così ora mi sento in colpa... Forse è vero che stando con degli oggetti inanimati, ora con le persone combino solo guai..." mormorai, con lo sguardo basso per celare gli occhi lucidi.

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Dacey Starklan 15-07-2018 23.34.49

Ancora una volta giungeva al mio orecchio un messaggio contro lo spettacolo.
Rabbrividii, ancora una volta avveniva in modo inquietante e macabro.
Ringraziai la segreteria per averci informati su tutto .

“ Ti stai agitando Set, questo non porta a nulla.
Non so perché Chef avrebbe dovuto scrivere quelle parole... forse non è neppure stato lui ma questo lo accetterà la polizia, noi possiamo fare ben poco.”

Guisgard 15-07-2018 23.36.27

"Non dire sciocchezze." Disse bruscamente Elv. "Cosa avresti potuto fare per Chef? Di certo puoi dare un senso alla sua morte. Ossia scoprire cosa davvero lo ha spinto a tanto e cercare di capire cosa si nasconde in quel castello." A Gwen.

Lady Gwen 15-07-2018 23.42.40

Il tono brusco di Elv mi fece scontrare con quella che era la realtà oggettiva delle cose.
Sì, forse aveva ragione lui, ma non potevo fare a meno di sentirmi responsabile.
Alla fine annuii debolmente, sempre con lo sguardo basso, passando la mano su una lacrima che era rotolata giù su una guancia.

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Guisgard 15-07-2018 23.43.21

"Io non capisco cosa stia succedendo qui..." disse Set confuso, per poi guardare Dacey "... non lo so davvero..."
C'era agitazione e la scientifica aveva raccolto tracce ed indizi dove Chef si era impiccato.
Un senso di sgomento, di inquietudine e di paura riepiva l'atmosfera del castello.
Ad un tratto una porta si aprì su un corridoio semibuio, riempiendo di luce l'androne, quasi come se qualcosa di ultraterreno avesse invaso il mondo dei mortali.
Apparve allora una figura.
"Lo spettacolo fa paura." Fissando tutti loro Phoemnisk. "L'arte spaventa, come la bellezza, la libertà e la verità. L'arte è temuta dalla follia. Per questo vincerà. E noi con essa."
http://mwcnews.net/images/stories/ar...ary-oldman.jpg

Guisgard 15-07-2018 23.50.16

“Ora dimmi...” disse Elv a Gwen “... vuoi scoprire la verità, oppure restare qui a commiserarti davanti ad un bicchiere di Coca Cola ed un hamburger unto ed immangiabile?” Fissandola.

Dacey Starklan 15-07-2018 23.55.15

Vederlo tanto confuso e disorientato, finiva per avere lo stesso effetto su di me.
Non ero molto brava a confortare le persone, mancando di una buona dose di empatia, così mi limitai a poggiare una mano sulla spalla di Set.
Eravamo in una situazione di stallo e attesa, la polizia girava nel castello e noi tutti attendevamo di capire cosa sarebbe accaduto.
L’arrivo di Phoemnisk fu come il ritorno del sole dove una tempesta, fu un faro, una luce guida.
Fu la prima volta che guardai quell’uomo con vivo interesse, affascinata dall’aurea che emanava, autorità, sicurezza, decisione, incarnava ognuna di queste virtù e faceva sentire al sicuro chi lo ascoltava.
Se prima avevo potuto pensare che forse lo spettacolo del Faust andava sospeso come era stato suggerito in quel macabro avvertimento scritto col sangue, ora le parole di Phoemnisk mi avevano dato la forza di ignorare le paure e proseguire.
Mi accorsi di aver le mani palmo contro palmo, all’altezza del petto, come se fosse pronte ad applaudire a quel discorso.
Mi sentii sciocca, inconsciamente mi ero fatta trasportare dalle parole dell’uomo, e bruscamente, sperando che nessuno avesse notato, riportai le braccia lungo i fianchiz


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