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Altea era in giardino, tra le prime rose di Maggio, in un mattino grigio e silenzioso.
Ad un tratto sentì qualcuno bussare al cancello del palazzo, con Bafon che andò a vedere. Intravide allora il suo maggiordomo parlare con un uomo che stava all'ingresso. |
Sentii un forte rumore verso il cancello e girandomi vidi Bafon parlare con un uomo.
Mi avvicinai lentamente per capire che stava accadendo, dopotutto era casa mia. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Gwen si spogliò dei suoi abiti ed indossò la clamide.
Poi raggiunse il letto e vi si stese sopra. Elv intanto mescolava i suoi colori. La guardò senza dire nulla, per poi avvicinarsi ed accomodandole i capelli. "Ora chiudi gli occhi..." disse piano "... allontana ogni altro pensiero... rilassati... abbandonati... immagina di essere in riva al mare Egeo... in una delle tante isolette che frastagliano il Mediterraneo... viene da quelle acque... magari sei una ninfa... o forse una sirena... non conosci il mondo e neppure gli uomini... ora riapri gli occhi e tutto ti apparirà nuovo, quindi magico... come se vedessi il mondo per la prima volta..." Detto ciò bagnò i penelli in un bicchere d'acqua, pronto per cominciare a dipingere. |
Altea si avvicinò di qualche passo, guardando Bafon che parlava con quell'uomo.
Aveva un aspetto trasandato, con lineamenti marcati e sgradevoli. "Ho bisogno di lavorare..." disse a Bafon "... posso parlare con i padroni di casa?" |
Ma chi era mai.. "Fallo entrare Bafon, non penso sia pericoloso, è solo una persona che chiede lavoro" avvicinandomi al cancello ed osservandolo però con attenzione.
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Bafon annuì e fece entrare l'uomo.
"Grazie, signora..." disse questi ad Altea "... ho bisogno di lavorare, sono disperato ma nelle mie condizioni nessuno sembra volermi aiutare..." |
"Cosa sapete fare. E cosa vi è capitato per essere in queste condizioni. Sono del pensiero che ognuno abbia un lavoro ordunque una sua dignità".
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Quando entrai, era impegnato a mescolare i colori.
Mi raggiunse ed accomodò i miei capelli, con dolcezza, ma anche con naturalezza, quasi fosse il gesto più normale del mondo. Sorrisi appena e chiusi gli occhi. L'occhio della mia mente seguì le orme della sua voce, facendomi viaggiare in quei luoghi magici e mitici. Poi, aprii gli occhi, mentre lui iniziava a dipingere. Non serviva che fingessi; davvero per ne era tutto nuovo. Le emozioni che stavo provando qui, adesso, le sensazioni ai suoi tocchi, i suoi sguardi, le parole che mi rivolgeva e mi abbandonai completamente a ciò che stavo sentendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sono un esperto giardiniere, signora..." disse l'uomo ad Altea.
"Signora..." intervenne Bafon "... costui è Foros, l'ex giardiniere della baronessa Fraulion..." |
Elv cominciò a dipingere, ritraendo Gwen su quella tela.
Le sue pennellate erano rapide ora che delineava schizzi e bozzetti della sua opera, con uno sguardo che cercava continuamente la sua modella. “Tesoro...” disse lui ad un certo punto “... stenditi con più naturalezza... ricorda sei una creatura giunta dal mare, sei quindi figlia dell'acqua e come essa devi trasmettere un senso di vivace movimento, di indefinita vivacità... sei leggera come la schiuma salata, ma anche irrequieta come le onde al vento...” |
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