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“Poco o nulla...” disse Agos a Clio “... dalle poche e confuse testimonianze pare si tratti di un'auto nera, sicuramente truccata e senza targa... la polizia brancola nel buio...”
“Se non ha targa” mormorò Iasevol “allora dubito sia quella che ha inseguito Guisgard e Clio... non si può circolare in una grande città senza targa e pensare di non essere intercettati dalla polizia... credo sia opportuno indagare...” |
Quell'urlo.
Gaynor vide la porta aprirsi. “Eccomi...” disse entrando Mikyro “... è accaduto qualcosa? Ho udito un urlo... tutto bene?” Fissandola. |
Ascoltai Agos, pensierosa.
"Era buio.." dissi "Non saprei dire se aveva o meno la targa..." cercando di ricordare quel dettaglio. "Sì, di sicuro è il caso di indagare..." annuii "I nostri sistemi di sorveglianza non possono aiutarci?". |
"Si Mikyro, va tutto bene..." risposi alla ragazza " È stato solo un brutto sogno, vai pure..."
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“Ok...” disse Elv guardando Gwen “... ti riporterò a casa...” mise in moto l'auto e partirono.
Lui non disse nulla per tutto il tragitto. Tornarono al grattacielo e lì trovarono Holb. “Allora, com'è stato?” Chiese questi. “Valeva la pena?” “Credo sia un'auto unica...” rispose Elv “... mai guidato nulla di simile... ma dubito potrò permettermela mai...” Holb rise. |
“Ok, andiamo...” disse Guisgard ad Altea.
Uscirono dal locale e con la Ferrari raggiunsero la casa di lei. Lui parcheggiò in una traversa appartata ed isolata. Quindi entrarono in casa, in modo che Altea potesse prendere le sue cose e lasciare un biglietto a Carlotta. |
Ripartimmo, ma Elv non disse nulla.
Lo sapevo, lo avevo deluso, contrariato, o qualsiasi altra cosa. Ma mi aveva chiesto lui se c'era qualcosa che non andava, doveva prendersi la responsabilità di ciò che gli avrei risposto. Ora di sicuro sarebbe stato arrabbiato con me per tutto il tempo è ciò non migliorava affatto il mio stato d'animo. Tornammo alla Ateon, ma non riuscii a farmi trasportare dall'umorismo di Holb, ero troppo giù di morale. E per di più non avevamo trovato la moto, motivo per cui eravamo lì. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ah, grazie...” disse visibilmente seccato Ren a Nyoko “... ma tanto a te che importa? Dopotutto sarai impegnata a fare colpo su chissà quanti ragazzi, no?”
Presero il treno e tornarono verso casa. Dalla stazione all'abitazione di Nakakata c'era si e no mezzo chilometro da fare a piedi. |
Pagammo ed uscimmo e Guisgard fu super veloce.."E meno male dicono non puoi più guidare, sei un bolide..".
Entrammo nella casa e presi alcune carte e vestiti, erano tre valige e scrissi un biglietto a Carlotta dicendo ero fuggita per amore, perchè mio padre mi aveva vietato di amare un ragazzo che odiava e di lasciare la casa perchè era pignorata (era una bugia ma sarebbe almeno andata via da casa mia). "Fatto possiamo andare...ah ma di notte ci sei? Sai ti avverto io ho la abitudine di dormire nuda" dissi mentre caricavamo i bagagli sulla Ferrari e salimmo a bordo e lo guardai con fare malizioso per poi baciarlo sulla guancia..che strano effetto mi dava..ma dovevo dimenticarlo forse quell' effetto, presto sarei andata via e non avrei visto nemmeno lui più. |
"Dai, stavo scherzando" vedendolo seccato. Lo abbracciai appena saliti sul treno. Appena arrivammo, scesi dal treno salutandolo "ci vediamo alla festa" dissi dolcemente e mi avviai verso casa.
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