Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 10-08-2017 17.08.30

Mi avvicinai furtivamente all'ufficio del capo, da cui proveniva la luce.
Silenziosa e leggera come un gatto, nulla si muoveva al mio passaggio, nel buio della notte rischiarato solo da quella luce soffusa, che mi indicava quanto fosse stata una buona idea passare in agenzia durante la notte.
Mi sporsi appena, leggermente, e notai che Guisgard era lì, seduto alla sua scrivania a guardare alcuni fogli.
La psicologa in me scosse la testa piano, persino dolcemente.
Proprio non ce l'hai una vita, eh, capo?
Sospirai appena, che ce l'avesse o meno, ora stava per consegnarla a me.
Nessuno è mai sopravvissuto al tocco mortale di Ishtar, dopotutto.
E tu non sarai il primo...
Restai a guardarlo per un lungo istante.
Era davvero uno spreco, ecco cosa, un terribile spreco, pensò Ishtar dentro di me.
Oh sì...
Nel silenzio più assoluto entrai nella stanza, mentre lui era chino sui fogli, come un'ombra sempre più vicina, prima che riuscisse ad alzare gli occhi ero seduta sulla scrivania, su quei fogli che sembravano tanto importanti, e lo guardavo.
Tanto non ti serviranno più...
La mia lama sottile e silenziosa scivolò fuori dal fodero, lanciando un leggero bagliore alla luce della lampada.
"Lo sai, trovo che sia un grandissimo spreco doverti uccidere..." guardandolo attraverso la mia maschera.
Mi piace giocare con le mie vittime...

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Guisgard 10-08-2017 17.19.08

“Sinceramente fossi in te mi concentrerei sullo scrittore e su chi lo minaccia.” Disse il capo ad Altea. “Al tipo dell'agenzia matrimoniale lo lascerei perdere. Se quello è un cacciatore di taglie, io allora sono un famoso pornodivo ultrapremiato.” Sarcastico.

Guisgard 10-08-2017 17.19.20

Le mani di Elv risalivano lungo i piedi, i polpacci, le cosce di Gwen, fino a sfiorarle l'inguine e a lambire il suo fondo schiena.
Ed ogni volta, ad ogni passaggio, le sue mani si facevano più audaci.
“Bene, sei gentile...” disse toccandola “... gentile che mi permetti di guardarti...” sorridendo con malizia.

Guisgard 10-08-2017 17.19.37

Il bagliore della lama e l'azzurro degli occhi di Guisgard che si voltò a fissarla. Guardò il coltello e poi Clio, mascherata da Ishtar.
Non accadde nulla per un lungo istante.
Poi qualcosa di veloce, scuro e cattivo piombò sul volto di lei, lacerandole la maschera e graffiandola ad uno zigomo.
Era il merlo.

Altea 10-08-2017 17.24.51

Che diamine..spensi la ricetrasmittente..Volpe non capiva nulla..pensava solo ai soldi..poteva essere che i due erano legati nel bene...o nel male..ma un legame vi era..era troppo interessato pure Guisgard.
Arrivai nella casa dello scrittore ed entrai nella penombra del giardino..il nipote..Rio..vidi il maggiordomo.."Vorrei parlare col nipote del signor Monter..Rio..è possibile?".

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Lady Gwen 10-08-2017 17.26.46

Le mani risalirono tutte le gambe, dai piedi ai fianchi e c'era un'audacia sempre maggiore ad ogni centimetro che le sue mani superavano.
Accennai una leggera risata maliziosa alla sua frase e rimasi anch'io a guardarlo, cercando di scorgere il suo corpo al di là della camicia, degli indumenti che mi privavano della vista del suo corpo ben fatto è che ora bramavo.

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Clio 10-08-2017 17.38.05

Niente, silenzio assoluto.
Eh ma non si può nemmeno scherzare!
Se non altro, non era una gran vita quella a cui lo strappavo, non che a me fregasse qualcosa, intendiamoci.
Un lavoro è un lavoro, e una missione è una missione.
E io portavo sempre a termine le mie missioni.
Lo guardai negli occhi, quegli occhi senza espressione.
Diamine, ragazzo mio, un po' di vita...
Non feci in tempo a sospirare, che qualcosa di scuro e veloce si abbatté su di me.
Il merlo!
Ancora il merlo!
Dovevo immaginarmelo...
Mi spaccò la maschera, e mi graffiò il viso.
Che diamine!
I miei occhi ora erano esposti, visibili, e fissi in quelli azzurri di Guisgard.
Mi chiesi se ci avrei mai visto dentro delle espressioni, prima di vederli impallidire nel rigido e freddo spasmo della morte.
Chissà come sono quegli occhi eccitati, ardenti, arrabbiati.
Sarà capace di provare emozioni?
Chissà...
Un sorrisetto divertito mi si dipinse sul viso.
Scopriamolo...
Lo guardai, uno sguardo intenso, acceso, determinato.
"Andiamo... lasci combattere il tuo amichetto al posto tuo?" con aria impertinente, e un sorrisetto malizioso.

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Guisgard 10-08-2017 17.40.02

“Credo di si...” disse il maggiordomo ad Altea “... immagino sia nel capanno degli attrezzi. Va sempre là a fine giornata per mettere a posto ogni attrezzo. Vuole l'accompagni? Si trova in fondo al cortile.”

Altea 10-08-2017 17.43.00

"Oh si grazie" seguendolo mentre sentivo il rumore dei grilli animati da quella afosa notte.."Attrezzi? Che tipo di attrezzi..se non sbaglio lui ama scrivere come suo zio..ah il libro è stato abbastanza utile, l' ho rimesso a posto..il merlo..voi che pensate di un simile animale..troppe domande" risi guardandolo.

Guisgard 10-08-2017 17.43.07

Quelle carezze continuavano
Ancora ed ancora.
“Allora...” disse Elv a Gwen “... cosa c'è?” Fissandola e senza smettere di accarezzarla.


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