Camelot, la patria della cavalleria

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Nyoko 29-09-2017 00.55.58

"Io..." dissi mordendomi il labbro e finendo di sbottonargli la camicia.
Cosa volevo dirgli? Quel corpo era stupendo e non sembrava neanche scalfito.
"Sei veramente un angelo..." dissi guardandolo e sospirando nel sentirlo slacciare il mio reggiseno.

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Lady Gaynor 29-09-2017 00.56.33

Il vecchio ci fece entrare nella sua dimora, arredata con il minimo indispensabile. Quello che però non mancava erano i libri, tanto che anche Lance lo notò.
La storia sulla poesia mi incuriosì. "Mi dica, di quale poesia si tratta? E soprattutto, lei chi è veramente?"

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Guisgard 29-09-2017 01.05.00

“Chissà...” disse piano Castel mentre sganciava il reggiseno di Diahnne “... forse lo sono davvero...” facendolo scivolare via e liberando i bei seni di lei, che poi cominciò ad accarezzare delicatamente.
Accarezzandoli tutti, più e più volte.
Dolci e sensuali carezze che portavano quei seni ad essere tutti racchiusi nelle virili mani di lui.
Carezze che dovevano portare Diahnne ad una calda eccitazione, strappandole lunghi sospiri e lenti gemiti.

Guisgard 29-09-2017 01.05.45

Il vecchio cominciò a preparare del tè.
Teiera e tazze erano fatte di corteccia essiccata di alberi, resa poi impermeabile con un velo di resina raccolta dai tronchi.
“Chi sono io...” disse fissando Jennifer “... solo un vecchio che ama la solitudine... la poesia è invece un bleve sclitto che conselvo dalla mia giovinezza... e palla ploplio di una coppia molto simile a voi due... elano in fuga a causa del lolo Amole... e voi invece? Pelchè fuggite? Per Amole anche voi?”

Lady Gwen 29-09-2017 01.06.54

Ricambiai la sua perplessità.
"Ho partecipato a qualsiasi parte di questa enorme impresa ribelle, fin'ora, e non manco proprio nel momento saliente" ribattei io, convinta.

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Clio 29-09-2017 01.08.57

No, il mondo non esisteva più mentre le nostre labbra diventavano un tutt'uno.
Lì, in quell'inferno che era la nostra vita più che mai, ma era sempre stato così... sempre.
Ogni volta che vivevamo una delle nostre notti uniche, proibite e incredibili, il mondo scompariva.
Restavamo solo noi, i nostri sospiri, i nostri sogni, i nostri giochi, i nostri gemiti.
Tutto il resto aveva la decenza di scomparire, e a noi non importava nulla, perchè esistevamo solo noi, la nostra intesa, il nostro meraviglioso legame, il nostro amore.
Noi che ci incontravamo notte dopo notte, di nascosto da tutto e tutti, dalla squadra, dalla stampa, dal possibile scandalo.
Non volevamo nessuno che ficcasse il naso nella nostra intimità, era bella proprio perchè era solo nostra, e nessuno mai l'avrebbe rovinata intromettendosi.
E lì, in quelle rocce che odoravano di plasma e morte, il contrasto col nostro amore era ancora più evidente, forte, intenso.
Continuavo a baciarlo intensamente, perchè era tutto ciò che volevo dal mondo in quel momento.
E sì, mi aveva distrutto pezzo per pezzo, mi aveva tradito.
Magari l'avrebbe fatto ancora, magari avrebbe di nuovo preso il mio cuore, e spezzettato piano, con cura, in mille pezzi, distruggendomi ancora e ancora.
Ma prima l'avrebbe fatto battere forte, gli avrebbe fatto conoscere una felicità così intensa e forte, che non a tutti è concessa.
Anzi, solo a noi.
Quella felicità che si nascondeva nei suoi occhi, il mio cruccio, perchè tutte lo volevano, tutte le sbavavano dietro, e io impazzivo.
Ma era mio, solo mio, e io ero la donna più felice del mondo.
Persino la paura di farmi di nuovo male scompariva davanti a quello.
Perché ne valeva la pena, valeva la pena rischiare ancora, donargli ancora il mio cuore, perchè ne facesse ciò che voleva.
Dopotutto... era suo.
Solo suo.
Come me.
Tutto questo era racchiuso in quei baci unici, intensi a appassionati.
E fosse stato per me l'avrei amato lì, in mezzo a quelle rocce, e poco mi importava del resto del mondo.
"Vinciamo questo gioco..." sussurrai, eccitata e persa, sulle sue labbra "insieme..." guardandolo negli occhi "Non mi importa di nulla, non voglio separarmi da te mai più...".

Nyoko 29-09-2017 01.13.51

Quelle mani.
Dio! Quanto mi piacevano.
Adoravo sentirle su di me e quanto toccò i miei seni, mi sentì vibrare tutti i muscoli del corpo.
Gemetti appena, sentendo solo dopo le sue parole nella mia testa.
"Sei un bell'angelo..." dissi sorridendo e passando le mani fra i suoi capelli.


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Lady Gaynor 29-09-2017 01.14.41

"No... Risposi al vecchietto " Noi, scappiamo per sfuggire alla miseria umana e alla sua bestialità... "
Il thè che ci aveva offerto era buonissimo e, mentre lo sorseggiavo, cercai di saperne di più sul suo conto.
" Per me e mio marito ci sarà il lieto fine, stia tranquillo. Ma per quale motivo non vuole dirci chi è lei veramente?"

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Guisgard 29-09-2017 01.21.44

“Cocciuta...” disse Elv scuotendo la testa “... e sia... tanto non riuscirei mai a farti cambiare idea... ma ti avverto... dovrai fare tutto ciò che ti dirò... niente colpi di testa, ok? Sennò sappi che non ho paura di sculacciare una ragazza.”
“Avrete il vantaggio di muovervi senza un sensorphone che tradisce la vostra posizione...” uno degli assistenti “... a differenza delle prede...”

Guisgard 29-09-2017 01.21.57

“Allora cerchiamo di restare vivi...” disse Best con Elise fra le braccia “... dobbiamo fuggire via... ora... la corsa di questo dannato gioco è ancora lunga...”
Così la portò al suo aeroscafo.
Salirono a bordo e lui accese il motore, ma il veicolo non partiva.
“Che diavolo succede?” Nervoso Best.


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