Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 23-08-2018 02.51.39

“Cercherò di trovare delle carte.” Disse L'uomo a Gwen, per poi andare via.
“Quel tipo non mi piace...” disse Elv rimasto solo con Gwen “... nessuna di queste persone mi piace in verità... c'è qualcosa di cupo qui... di opprimente... qualcosa che spaventa questi individui... ma cosa?”



Altea prese la lampada e si affacciò dal balconcino.
Nel cortile sottostante vide così Settimio ed altri uomini impegnati a scaricare dal carro le casse ed i sacchi trasportati.
Facevano il tutto con molta accortezza, come se in quelle casse ed in quei sacchi ci fosse qualcosa di molto prezioso, persino inestimabile.



Destresya bussò al portone del castello ma nessuno si fece vivo per un lungo momento.
Poi finalmente lo spioncino si aprì e due occhi grande ed inespressivi si piantarono su Destresya.
“Chi dunque” disse il proprietario di quegli occhi “bussa a questo castello stanotte?”

Destresya 23-08-2018 02.55.20

Niente.
Decisamente, non era la mia giornata.
Possibile che non ci fosse una cosa capace di andare per il verso giusto?
E se non c'era nessuno?
Oh ci sarei entrata lo stesso, se non altro per ripararmi dai lupi!
Mi guardai attorno cercando il modo di entrare quando qualcuno aprì lo spioncino.
Mi voltai in tempo per vedere due occhi che mi fissavano.
"Oh perdoni l'intrusione.." con aria supplice "..mi sono persa nel bosco, chiedo solo di potermi riparare per la notte... vi prego.." con due occhi supplichevoli.
Ecco, è così che iniziano le migliore favole... e i film dell'orrore.

Lady Gwen 23-08-2018 02.55.26

Annuii, poi andò via.
"Già, lo penso anche io... È possibile che succeda qualcosa con la luna piena, magari?" ipotizzai "Non trovo altra spiegazione per l'ossessione di quel tipo..."

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Altea 23-08-2018 02.56.32

Rimasi lì ad osservare, stavano scaricando merce e sembrava delicata e preziosa e rimasi ad osservare.. La brezza era pure così fresca per dormire.

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Guisgard 23-08-2018 16.18.10

Lo spioncino si chiuse, quasi come un rifiuto a quella richiesta di Destresya.
Il cielo notturno era cupo, la luce lunare spettrale e lontano ululavano dei lupi.



"Mah, tutto può essere a questo punto..." disse Elv a Gwen "... e comunque a giudicare dalle persone e dalle cose pare che siamo tornati nel passato rispetto al futuro di Agnostor..."



Altea seguiva con lo sguardo quegli uomini che scaricavano dal carro quelle casse e quei sacchi.
Ad uno di loro sfuggì una cassa che cadendo si aprì.
Allora il terreno in essa contenutosi riversò a terra.
"Fa attenzione..." disse seccato Settimio all'uomo che aveva fatto cadere la cassa "questo terreno è prezioso, maledizione!"

Lady Gwen 23-08-2018 16.27.34

Quelle parole smossero qualcosa, nella mia mente.
"E se... E se davvero fossimo nel passato?" sgranai gli occhi "Se siamo andati nel futuro, possiamo anche andare nel passato, no?"

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Destresya 23-08-2018 16.27.49

Lo spioncino si richiuse davanti a me, lascinadomi interdetta e ancora più spaesata.
"La prego!" battendo il pugno sulla porta "Le chiedo solo un riparo per la notte, posso restare anche per terra, non mi lasci qui fuori al buio e al freddo, la prego.." supplichevole.
No no, io non ci volevo stare con i lupi che ululavano!
Battei ancora, e ancora.
"Non darò nessun fastidio, ripartirò all'alba.." ripetei, speranzosa, ma neanche troppo.

Guisgard 23-08-2018 17.14.26

Elv guardò Gwen per un lungo istante, con un'espressione indefinita, a metà tra lo sconcertato e lo scettico.
Ma prima che potesse dire qualcosa la porta si aprì ed entrò l'uomo di prima, quello che parlava sempre della Luna.
"Ho portato le carte..." disse mostrando i tarocchi a Gwen.



Quelle richieste disperate di Destresya, quelle suppliche drammatiche mentre il cielo cupo notturno si faceva più opprimente e l'ululato dei lupi più vicino.
Ma in quello stesso momento la porta si aprì ed una figura apparve sulla soglia.

Destresya 23-08-2018 17.21.24

Non mi ero mai sentita così.
Ero abituata alla mia vita, le mie comodità, un tetto sopra la testa!
Ora invece mi sentivo sperduta, completamente sperduta.
Sola e spaesata, in un posto sconosciuto.
Avevo perso le speranze quando la porta si aprì.
"Oh.. grazie grazie.." alla figura che apparve davanti a me.
Poi mi resi conto che potevo essere stata troppo frettolosa, magari voleva mandarmi via a calci.
"Mi scusi io..." fissando la figura "Mi permetterà di restare? La prego.." con tono dolce e speranzoso.
Non sembravo neanche io, tanto mi aveva sconvolto tutto quello.

Guisgard 23-08-2018 17.27.54

Era vestita di nero, con un lungo abito che arrivava fino ai piedi ed una sorta di velo sulla testa.
La penombra dell'androne faceva il resto, rendendo quella figura indefinita e spettrale.
Non disse nulla, limitandosi a voltarsi e con un cenno del capo invitò Destresya a seguirla dentro.
Dietro di loro la porta si chiuse, chiudendo il bosco e la notte fuori da quel lugubre castello.


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