Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 30-03-2016 01.06.06

"Da ciò che dite" mi rivolsi al primo "Più di una persona ha delle mire su questa Terra lambita da questo cristallino mare" e poi al secondo "Cosa hanno fatto di male i Capomazdesi?" tintinnando pensierosa il bracciale sul cristallo del calice.

Guisgard 30-03-2016 01.06.26

“Dunque” disse Costanza a Gwen “secondo te la spiegazione è un'altra, giusto? Diciamo di tipo... magico, vero? Seconde te allora davvero un'antica maledizione fa scempio dei Taddei innamorati? E dimmi... chi può avere un potere così grande? Chi è così potente da maledire questa nobile stirpe ormai da tempo immemore?” Scuotendo la testa.

Clio 30-03-2016 01.08.57

Mi lasciai cadere sulla mia poltrona, concedendomi il lusso di guardare fuori dalla finestra.
Sospirai.
Un sospiro che nascondeva molto altro.
Nascondeva pensieri ed emozioni che faticavo ad esprimere ad alta voce.
"Lo so.." Dissi dopo un lungo istante pensieroso.
"Sono stata informata.. Se questo avverrà allora staremo pronti, spero solo che questa successione si risolva in fretta..".

Lady Gwen 30-03-2016 01.09.48

"Non so... Non conosco la storia dei Taddei, non ho idea di cosa sia successo così tanto tempo fa'..." dissi pensierosa, mentre mi pettinavo i capelli.
"Resto comunque dell'idea che sia l'unica spiegazione..."

Guisgard 30-03-2016 01.15.01

Dacey prese lo scialle e lasciò la bottega dello zio.
Sebbene il giorno era stato mite, la sera aveva visto calare aria più fresca e diverse case in città lasciavano uscire fumo e fuliggine dai loro comignoli.
La giovane zingara camminava per le strade della capitale, quando ormai la gente cominciava a ritirarsi nelle proprie dimore.
E passando davanti ad una locanda, quasi per caso, udì due uomini parlottare.
“Brutta storia non avere un duca...” disse uno dei due.
“Già, soprattutto se i pretendenti non trovano il modo di far valere i propri diritti o pretese...” fece l'altro.
“Nessuno è come il vecchio Anione...” mormorò il primo “... né suo nipote Rovolin, né tanto meno ser Cimas... anzi, il vecchio duca lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani se ne avesse avuto la possibilità...”
“Ma purtroppo quella dannata maledizione si è portato via anche lui...” il secondo.

Guisgard 30-03-2016 01.22.06

“Occorre essere lungimiranti, altezza...” disse Enzio a Gaynor “... nella vita spesso bisogna agire come nel gioco, scegliere le carte migliori... meglio un Re, un Fante oppure un Asso? Io, se posso permettermi, consiglio caldamente a vostra maestà di tastare con attenzione le possibilità che la Sorte sembra volerci offrire... uno dei due alla fine vincerà... uno tra lord Rovolin e ser Cimas... sta a voi decidere chi appoggiare ed avere in futuro un degno alleato e protettore.”
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Dacey Starklan 30-03-2016 01.26.06

Se osservare era importante lo era anche ascoltare, possibilmente senza farsi notare.

Con il favore della sera che stava calando riuscii a captare buona parte di quella conversazione che in alcuni tratti pareva andare di pari passo con il misterioso libro.

Entrambe parlavano dei regnanti della città e di una maledizione.

Non poteva che esserci un nesso, evidentemente il contenuto del libro non era segreto quanto credessi ma soprattutto non era semplicemente una favola le cui parole erano stampate su pergamena.

Sperai che i due uomini continuassero a parlare, per tentare di comprendere se la maledizione aveva a che fare con l'Amore.

Guisgard 30-03-2016 01.28.48

“Ne dubito...” disse Gervan a Clio “... lord Rovolin ha il sangue ed il Diritto dalla sua parte, ma ser Cimas invece può contare sull'arroganza e la prepotenza tipiche degli uomini di potere. Egli fu vassallo dei Taddei e con loro prese a fare guerra pur di conservare le sue terre... sfidarlo è un'impresa tutt'altro che facile... e poi... poi pare che abbia dalla sua parte, come detto, nuove forze... sebbene nessuno sappia sapere da dove siano giunte... forse dei mercenari, ma dubito si tratti di semplici soldati di ventura...”

Guisgard 30-03-2016 01.37.07

“Milady...” disse il borghese ad Altea “... nessun popolo e nessun uomo ama vivere sotto le leggi e l'autorità altrui. L'animo umano è votato alla libertà, di quella più forte ed assoluta che spesso ripudia pure i normali doveri del vivere civile. Viviamo in tempi inquieti, dove dal Nord scendono nuovi modi di concepire il governo dei popoli. La Democrazia, inventata dai Greci secoli fa, non ha mai preso piede a Capomazda e mai credo ciò avverrà.
I nobili Taddei sono fermamente convinti di essere superiori per capacità ai loro simili e mai concepirebbero di riconoscere la sovranità popolare. Dunque se la nostra regina vorrà liberarsi dal giogo Taddeide allora dovrà sconfiggere la cavalleria Capomazdese.”
“Cosa tutt'altro che semplice...” l'altro borghese “... visto che in mille e più anni nessuno vi è mai riuscito...” bevendo.

Guisgard 30-03-2016 01.39.40

“I Taddei sono molti temuti ma anche odiati...” disse Costanza aiutando Gwen a pettinarsi “... non mi stupirei dunque se qualcuno dei loro nemici avesse inscenato tutto ciò, magari approfittando della leggenda che li vuole maledetti... pensaci... chiunque penserebbe all'oscuro incanto davanti alla morte del duca e dunque un eventuale colpevole potrebbe farla franca...”


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