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Il naufrago insistette nei suoi lamenti, arrivando anche a formulare parole più chiare e comprensibili.
"Credo stia per riprendere i sensi..." disse il nonno a Marin "... forse dovresti andare a dargli un'occhiata, magari si sta davvero svegliando." "Per adesso non ho molti indizzi, madama, ma ho un punto di partenza." Disse Alphy a Sunis. "Si tratta degli studi di uno scienziato, un certo professor Dominus Robertestein, che per una qualche ragione che ancora non conosco pare abbia attirato l'attenzione della setta. A questo punto è di fondamentale importanza scoprire su cosa si basavano gli studi di Robertstein." Venturi guardò Britty negli occhi. "Solo per aver letto questo libro" disse lui alla ragazza "voi avete dubitato che io sia un gentiluomo, immaginate dunque cosa potreste pensare se io vi rivelassi la mia vera attività." Con un leggero sorriso. "Si, sono Cattolico" disse Robertestein a Blangey "ma sono anche uno studioso e da Galilei in poi la scienza ha imboccato una strada diversa dalla Fede Religiosa. Quest'ultima serve l'anima e ricerca la Salvezza, mentre la prima aiuta l'uomo a conoscre i segreti del mondo e dell'universo, mia cara. Ma questa distinzione per mio nonno non esisteva e per questo ha fallito, come uomo e come scienziato." Blangey comprese di non poter spingere lo studioso a rivedere i suoi preconcetti e così si sedette per leggere da sè quel libro. L'introduzione al primo capitolo così diceva: "Io, Dominus Robertstein, stanco delle sofferenze e del dolore provato da ogni mio simile sin dalla notte dei tempi, compio questa ricerca, torica e pratica, per scoprire e svelare l'origine della miserevole condizione umana, alla quale è stato condannato l'intero genere umano a causa della debolezza che portò i nostri progenitori nel Giardino dell'Eden a peccare agli occhi del Signore." https://upload.wikimedia.org/wikiped...amo_ed_eva.jpg |
Il naufrago pronunciò delle parole più chiare, delle frasi più compiute, infatti annuii al nonno e andai subito.
Mi misi al suo capezzale, bagnandogli il viso con un panno, in attesa di capire se si sarebbe svegliato oppure avrebbe vagato ancora nell'incoscienza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Robertstein" pensierosa. "Beh un punto di partenza è già qualcosa..." sorrisi, pensando a tutte le opzioni che avevamo a disposizione.
Era la cosa più importante da fare in momenti come quello, dopotutto. Ormai avevo imparato ad agire in modo rapido, diretto, senza perdere tempo. Nelle nostre missioni, il tempo era sempre un lusso che non potevamo permetterci. "Allora, come prima cosa dobbiamo procurarci una copia dei libri di questo Roberstein e studiarli per capire che cosa stia cercando la setta..." pensierosa. "Poi si potrebbe indagare nella vita privata di quest'uomo, privata e professionale, s'intende, per capire in che modo possa essere collegato alla setta, se è lui stesso un membro o se, al contrario, potrebbe essere un bersaglio... questo dipende molto anche dallo studio del libro.." parlai, seguendo il filo dei miei pensieri. "Manderò uno dei miei assistenti a comprare i libri del professore... cominciamo da lì!" sentenziai. "Che ne pensate? Avete qualche mossa da suggerire?" chiesi al chierico. |
I miei occhi si posarono sull’uomo.
Ascoltai le sue parole e sollevai le sopracciglia. “Non mi dovete certo una spiegazione sulla vostra attività, ma gradirei sapere se questa notte rischio di morire a causa di qualcosa che fate…” gli dissi con voce quando più tranquilla possibile. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Iniziai a leggere dopo aver ascoltato Roberstein "Tuo nonno dice che le disgrazie umane sono dovute al peccato originale, tu che ne pensi. In fondo il mondo che viviamo ora è davvero un Paradiso Perduto che dovremmo cercare di rendere nuovamente abitabile" fissandolo negli occhi.
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Marin lasciò la tavola e andò dal naufrago.
Lo trovò agitato, sudato, ma anche sveglio. Guardò la ragazza con i suoi occhi arrissati per un lungo istante. "Dove..." disse a fatica "... dove sono? E chi siete voi?" Venturi rise piano a quelle parole di Britty, per poi scuotere il capo. "Non temete..." disse "... sono un intellettuale, nel mio piccolo uno studioso direi, dunque non avete nulla da temere a causa del mio lavoro. Se vi interessa e serve a farvi stare più tranquilla, sappiate che sono uno scrittore. Un romanziere per essere precisi e i miei tomsnxi trattano il mondo gotico, ossia del mistero. Ora capite il perché di questo libro?" Agitando il libro davanti a lei. Alphy ascoltò Sunis e annuì a ogni sua parola. "Si, sono d'accordo con voi, madama." Disse. "Assolutamente. I libri di questo Robertstein non sono molto diffusi, perché credo abbiano incontrato parecchi problema di censura. Io non conosco ancora bene questa città, ma se il vostro assistente riuscisse a trovare qualcuno di quei libri allora tutto sarebbe molto più semplice, madama." Robertstein guardò Blangey negli occhi. "Mio nonno era un fanatico, un esaltato" disse "e non voleva capire che Fede e scienza sono due realtà distanti. A lui mancava ogni concezione che divide l'immanente dal trascendente. Non esiste alcun Peccato Originale, poiché quello citato dalla Bibbia è un simbolo, un'allegoria dell'incapacità dell'uomo di non peccare. Adamo non è il primo uomo, ma solo l'uomo generico. Ognuno di noi è Adamo, poiché tutti siamo sottoposti al peccare." |
Sembrava agitato ed i suoi occhi erano arrossati.
"Calmatevi, calmatevi" lo rassicurai, avvicinandomi "Siete a casa di mio nonno, il guardiano del faro. La zattera su cui vi trovate ha raggiunto il molo, siete stato fortunato" sorridendo. "Avete fame o sete?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Chi..." disse a fatica il naufrago a Marin "... chi era quella donna vestita di nero? Quella dai lunghi capelli neri e gli occhi chiari che ho visto prima accanto al mio letto?" Fissando la ragazza.
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Mi irrigidii quando mi rivolse quella domanda.
Sapevo che era arrivata, poiché ero svenuta, ma non potevo parlare, nel modo più assoluto. "Non vi è alcuna donna simile a quella che descrivete qui, ve l'assicuro. Avete delirato molto nel vostro sonno" con un sorriso, sperando si convincesse. "Io sono Marin, voi chi siete?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il naufrago guardò Marin con uno sguardo perplesso.
"Eppure" disse "vi dico che l'ho vista... era vera, come lo siamo io e voi..." lui appena agitato. |
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