Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 30-09-2013 15.40.07

Capitolo V: il Codice Fiesolano

“Ed è ora che, come noi allora facemmo, a essa si approssimi il mio racconto, e possa la mia mano non tremare nell'accingermi a dire quanto poi accadde.”

(Umberto Eco, Il nome della rosa)



Roberto si alzò subito, per poi scuotersi di dosso la segatura.
Guardò poi Clio con uno sguardo vagamente infastidito.
“Sono ancora in grado di cavamela da solo in queste cose...” disse, per poi fissare il mercante, anche egli lesto ad alzarsi subito “... messere, voglio soddisfazione...”
“Ne avrete da vendere!” Esclamò Francesco. “Sono pronto!”
“Non qui...” scuotendo il capo Roberto “... ci rivedremo fra tre giorni, alle spalle di San Tedesco... incroceremo là le armi...”
“Quali?”
“Pistole.” Sentenziò Roberto.
Francesco annuì, per poi guardare Clio.
“E voi ringraziate il Cielo di essere una donna...”
Ma proprio in quel momento entrò l'uomo sceso dalla carrozza.
Aveva lunghi capelli bianchi, barba, il volto austero e chiari occhi azzurri.
“Salute a voi...” disse “... potrei parlare con messer de' Binardi? Si tratta di cosa assai urgente.”
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Guisgard 30-09-2013 15.45.25

“Figliola...” disse il priore ad Elisabeth “... stamani è accaduta cosa assai spiacevole... quei tre che giunsero con voi qui al convento si sono dimostrati tre lestofanti e non veri frati... Padre Teodoro ha cercato di convincerli a consegnarsi alla legge, ma invano... poco fa sono fuggiti... costoro” indicando i tre della locanda “sono impegnati a cercarli per assicurarli alla giustizia. Ora vi chiediamo... essi vi hanno ingannata di certo, spacciandosi per religiosi, ma forse vi hanno in qualche modo fatto capire dove erano diretti?” “Se sapete qualcosa” fece Velv “dovete dircelo, milady.”

Guisgard 30-09-2013 15.51.44

“Padre Fedele” disse una delle due monache ad Altea “non ha aiutanti.”
“Questo quadro” fece l'altra indicando l'immagine di Santa Caterina “fu si rubato, ma poi non furono degli studenti a riportarlo qui... ma colui conosciuto come Mirabole...”
E l'altra monaca si fece il Segno della Croce a quel nome.

elisabeth 30-09-2013 15.58.06

Ecco che era arrivata la resa dei conti......mi sentivo persa, sapevo dove speravano di nascondersi.......ma avevo una paura folle,se fossero riusciti a farla franca temevo per i miei bambini e per Padre Anselmo......non era facile quella soluzione........." Grazie Padre, per aver compreso prima che io vi abbia potuto parlare.....avrei dovuto confidare di piu' in Fra Teodoro e invece non l'ho fatto.......in realtà non hanno un posto dove rifugiarsi...si sentono perduti.....e io lo sono più di loro...ho paura....paura per cio' che ho lasciato a Camelot, non e' gente che vada per il sottile.......comunque sia il Capo ha detto che l'unico posto tranquillo per loro sarebbe stato il Purgatorio........e in terra c'e' un unico posto dove si possono espiare le colpe.......".....mi sedetti su una sedia......ma avevo il timore che tre malfattori erano scappati e tre se ne erano presentati.......

Altea 30-09-2013 15.59.19

A quella ultima frase trasalii...Mirabole!!
Ma come aveva riportato il quadro..e ora voleva prendersene un altro?
Iniziò a mancarmi l'aria..quel posto buio, poi, solo illuminato dalle candele stava iniziando a inquietarmi, dopo aver ascoltato tutta quella storia...e aggiunsi con voce ancora più tremante..."Conoscete voi...il Cavaliere di Altafonte? Se si, cosa sapete di lui?".

Clio 30-09-2013 16.11.10

Mi scappò un sorrisino divertito nel vedere lo sguardo di Roberto, non aveva mai amato che prendessi le difese sue o di chiunque altro.
Ma non lo avevo mai ascoltato.
Non dissi nulla, mi limitai a togliere della segatura dalla sua giacca, non avrei risposto davanti a Francesco, ma non riuscii a smettere di sorridere, anche se evitai di ridere.
Era una cosa seria, perché diavolo mi divertiva?
Si misero d'accordo per il duello, e non restai sorpresa dell'arma.
Quando poi Francesco si rivolse a me, lo guardai gelida "Altrimenti?".
Un uomo distinto entrò e chiede di Francesco.
Feci un cenno a Roberto e mi avviai all'uscita.
"Dai, non guardarmi così.." Sussurrai, quando mi fu vicino "..lo sai come sono fatta.." Mi appoggiai al tuo braccio "...mi vorresti bene se fossi diversa?" Sorrisi "..ma se ti ho offeso puoi sempre chiedere soddisfazione anche a me.." Strizzando l'occhio.

Eilonwy 30-09-2013 17.20.32

Ma che stavano facendo quegli uomini?
Per fortuna mi ero portata dietro la spada di Clorinda.
Rimasi un bel po' a spiarli, poi li arrivai da dietro e dissi:"Altolà! Chi siete e perchè state spiando in questo luogo di preghiera e culto cristiano? Immagino che siete stranieri. Non mi piace far del male alle persone, ma vi avverto di parlare o assaggerete la lama della mia spada!" dissi con coraggio.

Guisgard 30-09-2013 20.20.18

Velv si avvicinò ad Elisabeth.
“Non dovete temere nulla...” disse “... prenderemo quegli uomini prima che possano fare altro male... a voi o ad altri... per questo dovete dirci tutto ciò che sapete su quei tre farabutti... avanti... cosa significa la parola Purgatorio?”

Guisgard 30-09-2013 20.34.22

“Non sappiamo nulla di ciò che dite, milady...” disse una delle due suore ad Altea “... noi viviamo praticamente sempre qui... e poco ci interessiamo di ciò che accade all'esterno... ora perdonateci, ma dobbiamo riprendere le nostre preghiere...”
E si avvicinarono all'altare.
Poco dopo, qualcuno entrò in chiesa.
Era il sacerdote, Padre Fedele.

Guisgard 30-09-2013 20.38.51

“Non c'è nulla da sorridere” disse Roberto a Clio “e neanche da fare battute spiritose...” guardò poi Francesco “... vi aspetterò fra tre giorni al luogo stabilito.”
“Ci sarò!” Esclamò il mercante.
“Vedo” fece l'uomo appena entrato “che in queste terre è uso che i nobili sfidino a duello i borghesi. Allora è proprio vero che vige la liberalità fra voi.”
“Chi siete e da dove venite?” Chiese Francesco.
“Perdonate...” sorridendo l'uomo “... sono Lord de' Stean e vengo da Capomazda.”
“E a Capomazada” fissandolo Roberto “i nobili come lavano l'offesa di un borghese?”
“Semplice...” candidamente l'uomo “... non usiamo duellare con loro... li uccidiamo al momento... nelle nostre terre abbiamo diritto di vita e di morte...”
“Immagino” mormorò Francesco “non siate giunto qui per parlarci dei costumi di Capomazda, milord...”
“Oh, assolutamente, ragazzo mio!” Rise il nobile. “Piuttosto... potrei vedere il signor de' Binardi?”
“Sono io... sono suo figlio... dite pure a me.”
“Ottimo.” Annuì il nobile. “Vengo a nome dei banchieri Bardi. Loro devono trattare il passaggio di alcuni titoli e fondi da Capomazda qui a Sygma... serviranno per l'acquisto di merce da inviare ad una contrada per la riparazione di una cappellina. E sono qui per acquistare da voi la merce per tale ristrutturazione.”
“Davvero?” Incredulo Francesco. “Aspettate... vado a chiamare mio padre...”
Intanto Clio e Roberto erano usciti dal magazzino.

Guisgard 30-09-2013 20.45.00

Eilonwy, così, si mise ad osservare quei misteriosi uomini dai tratti e dagli abiti orientali.
“State in guardia.” Disse quello che sembrava esserne il capo. “Presto il padrone giungerà e badate che non vi trovi distratti o poco vigili. Tenete d'occhio la chiesa. Lì infatti è diretto il padrone.” Indicando la chiesa di San Giovanni.

Altea 30-09-2013 21.02.36

Fu cosi che rimasi sola di nuovo e mi sedetti al bancale quando entrò una figura, dal vestimento sembrava un prete...forse era proprio Padre Fedele e avrei almeno risolto quell'enigma che mi attanagliava la mente.
Mi alzai e mi avvicinai a lui parlando sottovoce per non disturbare e non farmi sentire..."Voi siete Padre Fedele? Prima mi trovavo qui e vidi un uomo dall'abito monacale e incappucciato e pensai foste voi..e mi porse un biglietto..dal Cavaliere di Altafonte e mi parlò della effige di Santa Caterina...ditemi eravate voi? Quelle monache dicono sia impossibile...ma chi potrebbe essere stato altrimenti?" dissi sorridendo.
Osservai di nuovo l'uscita, e se non fosse stato cosi? Se quel biglietto era fatto per sviarmi ed egli non fosse venuto? Cosa ne sarebbe stato di me? Sarei scappata da quella chiesa e avrei fatto la vita da eremita di nuovo..pensavo tra me e me..Altea, coraggio, sei arrivata vestita da povera serva e hai dormito all'aperto e fatto un lungo viaggio per fuggire..cosa ti spaventa? Dormire sotto un albero sotto le stelle? Ma non posso più tornare da Azable.

Eilonwy 30-09-2013 21.42.09

Stavo perdendo la pazienza:"Allora chi siete? Vi ho fatto una domanda! Osate, dunque, sfidare la mia pazienza! Siete sordi o cosa?!?" dissi minacciosamente, sguainando la Spada di Clorinda.
Ma guarda questi maleducati!
Ero stata costretta a ripetere pure la domanda.

Clio 30-09-2013 23.06.40

"Scusa.." Dissi, guardando Roberto con aria mortificata "Mi dispiace... starò al mio posto la prossima volta... Promesso..".
Mi voltai verso il nuovo venuto, per non guardare ancora una volta Roberto, era raro che dovessi chiedere scusa per qualcosa che avevo fatto, dovevo tenere particolarmente a una persona, i averne soggezione, ma questo accadeva solo con mio padre.
Ascoltai con attenzione il nuovo venuto rivolgersi ai due uomini.
"Eh.." Sospirai una volta usciti "...ho sbagliato tutto.. Dovevo chiedere asilo politico a Capomazda, altroché.. Non ti è parso strano quel tipo? La sua visita, intendo.. Il fatto che abbia voluto vedere i Binardi...".
Guardai Roberto negli occhi per vedere se era ancora scocciato, non sopportavo di vederlo arrabbiato con me, con chiunque altro, ma non con me, e sorrisi timidamente "...mi dirai perché quel mercante ce l'aveva tanto con te?" Dissi, dolcemente.

Talia 30-09-2013 23.54.37

Lui...
il modo in cui Riano de’ Binardi aveva fatto allusione a lui mi fece trasalire...
sollevai gli occhi e lo fissai...
lui...
il figlio perduto...
lui...
le immagini si sovrapponevano nella mia mente...
e poi, su tutte, quel ricordo mi attraversò gli occhi alla velocità della luce...
non avrei saputo dire perché proprio quel ricordo antico, lontano... perché proprio quello stralcio di conversazione mi attraversasse i pensieri...
lui era stato tante altre cose, in tanti altri momenti...
eppure a me tornò in mente proprio quella mattina... la mattina di quel battesimo.
E la mia mano tremò appena.
Poi il vecchio de’ Binardi continuò a parlare...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 57203)
Quel ricordo, come un velo, scese leggero sulla mente di Talia, per poi dissolversi appena Riano continuò a parlare.
“E sia...” fece Riano “... ma devo dire che sono davvero ottimi... non ti ha detto nulla il garzone di messer Corso quando ti ha dato il pacchetto, Sara?”
“In verità” rispose lei “non era il solito garzone... era un uomo dalla pelle scura... sicuramente uno straniero... non ha detto nulla, forse neanche comprendeva la mia lingua... e ho pensato fosse un nuovo apprendista di messer Corso...”

Mi stupii a quelle parole.
Spalancai gli occhi...
fissai Sara, poi tornai a guardare Riano...
e mi chiesi se non fosse un segno, quel dolce...
E a quel pensiero, mio malgrado, sospirai appena.

Guisgard 01-10-2013 00.42.33

“Un uomo con abito monacale...” disse pensieroso Padre Fedele ad Altea “... sinceramente non saprei cosa dirvi... qui ci sono solo io come sacerdote, oltre alle suore dell'oratorio... forse era un semplice fedele... magari mandato per darvi il biglietto di quel cavaliere che state attendendo... infatti, ora che ci penso, arrivando in chiesa ho visto degli uomini sul ponte... erano abbigliati come mori ed anche la loro pelle tradiva simili origini... potrebbero essere in qualche modo legati al cavaliere che vi ha dato appuntamento, milady?”

Guisgard 01-10-2013 00.50.25

“Perchè” disse Roberto a Clio “dici che era strano? A me sembrava un semplice cliente interessato a comprare della merce. Infatti ha anche fatto il nome del più grande istituto bancario di Sygma, quello dei potenti Bardi. Con simili garanzie non può esserci nulla di sospetto in lui. Quanto a quel mercante...” sorrise, mostrando di aver superato il nervosismo causatogli da Francesco “... a me non stupisce affatto... ce l'aveva con me perchè sono nobile... lui odia i nobili... e poi, come ti ho spiegato, nutro molti sospetti su di lui e sulla sua famiglia circa la storia del possibile furto di Santa Felicita... per me questi de' Binardi sanno qualcosa di Mirabole...” le fece l'occhiolino “... sai che colpo se fra tre giorni ucciderò in duello niente di meno che il famoso Mirabole?” E rise di gusto.

Guisgard 01-10-2013 01.16.37

E proprio in quel momento, nella sala dove si trovavano Talia, Riano e Sara, giunse Francesco.
“Padre...” disse “... c'è un cliente...”
“Un Cliente?” Stupido Riano.
“Si e non è un semplice cliente...” annuì Francesco “... è un nobile, viene da Capomazda e pare agisca per conto dei potenti Bardi.”
“Fallo venire nel mio studio...” fece il vecchio “... milady, vogliate scusarmi...” rivolgendosi a Talia “... Sara, fa tu compagnia alla nostra ospite...” ed uscì.
“Oh, lady Talia...” commossa la ragazza “... voglia il Cielo che sia davvero un nuovo cliente...”
“Non c'è bisogno che lei sappia gli affari di casa nostra, Sara.” La riprese Francesco.
Poco dopo, Riano era con il nuovo cliente nel suo studio.
“In cosa posso servirvi, milord?”
“Come spiegato a vostro figlio” mormorò il Capomazdese “agisco per conto della banca dei Bardi. Essa deve curare i lavori di ristrutturazione di una cappella in una nota contrada di Sygma... ed io ho il compito di acquisire la merce necessaria per quei lavori.”
“Capisco, milord...” annuì Riano “... ma vedete, in questo momento noi non siamo forniti di merce necessaria per soddisfare questo tipo di domanda...”
“Allora fatela giungere per tempo.”
“Mi duole, milord, ma le nostre finanze in questo momento non ci permettono di...”
“Un momento.” Lo fermò il nobile senza scomporsi. “Io ho un'unica priorità... il tempo. Perderei molto denaro se dovessi occuparmi io stesso di procurare tale merce. Dunque faremo così... vi anticiperò il necessario per ordinare la merce e voi vi impegnerete a farla giungere qui in tempi ragionevoli. Ecco ciò che occorre per i lavori. Ditemi voi quanto occorre per ordinarla.” Mostrandogli la lista della merce.
“Direi almeno trecentomila Fiorini d'oro, milord.” Osservando la lista Riano.
“Benissimo.” Sorrise il nobile. “Ecco a voi una ricevuta a mio nome che domani mostrerete alla banca degli Accio. All'istante vi verseranno la cifra pattuita.”
“Milord, io...”
“Cos'avete?”
“Nulla...” fece Riano “... volevo ringraziarvi di aver scelto noi per questi vostri lavori...”
“Oh, sono affari” ridendo il nobile “e non vi sto certo facendo un piacere. Piuttosto, per essere certi che la consegna sia rapida e sicura, ve ne occuperete personalmente immagino.”
“Incaricherò mio figlio, milord.”
“Si, quel giovane che ho incontrato poco fa...”
“Si, lui.”
“E' il vostro unico figlio?”
“Ho una ragazza, Sara.”
“Capisco, due figli soli.”
“In verità” fissandolo Riano “c'era un terzo... non proprio un figlio, ma è come se lo era...”
“Non è qui ora?”
“No, milord...”
“Forse è venuto a mancare?”
“Si, milord...”
“Capisco...” scuotendo il capo il nobile “... siamo tutti mortali... che Dio abbia pietà di noi... ora devo lasciarvi... sarò io a contattarvi... buona giornata, messere.”
“A voi, milord.”
Ed andò via.
Ma giunto davanti alla sua carrozza, si voltò verso il palazzo dei de' Binardi e sorrise lievemente.
“Bene chiama bene...” disse piano, per poi risalire nella vettura e partire.

Guisgard 01-10-2013 01.19.25

A quella domanda di Eilonwy, il capo di quegli uomini la fissò.
“Perdonate...” disse mostrando un lieve inchino “... noi non comprendiamo al meglio la vostra lingua... siamo le guardie del corpo del Cavaliere di Altafonte e siamo qui in attesa che il nostro padrone ci raggiunga.”

Eilonwy 01-10-2013 09.52.31

Il Cavaliere di Altafonte?
"Ah... Perdonatemi signori, pensavo che voi foste briganti o gli scagnozzi di qualche ladro. Avete detto che siete le guardie del corpo del Cavaliere di Altafonte? Perchè tra poco arriverà qui? Deve per caso andare a farsi confessare?" dissi l'ultima domanda quasi ridendo.

Clio 01-10-2013 12.06.56

Gli diedi una pacca sul braccio "Fa poco lo sbruffone, tu... non credo affatto che quel Francesco sia Mirabole, anche se posso concordare sul fatto che sia insopportabile.. un ladro dovrebbe essere cauto, furtivo.. allontanare da sè i sospetti in ogni modo.. sai, mischiarsi tra la gente.. non attirarsi addosso l'odio dell'intera città a tutti i costi..." sospirai "...non sei stato un po' crudele? Voglio dire.. la pistola.. andiamo, lo so che è la tua arma preferita, che non sbagli un colpo e così via.. anche se.." lo guardai negli occhi sorridendo "...vuoi mettere l'eleganza, la passione, l'ardore di un combattimento di spada.." risi, piano "..lo so che non ti sporchi le mani però... morire per un colpo di pistola, può essere un attimo.. mah, le armi da fuoco non mi appassioneranno mai.. e il fatto che sia una vera frana ad usarle, non c'entra.." scossi la testa, sorridendo, avevamo fatto quel discordo centinaia di volte "....lo sai che quando hanno attaccato Castel Fiorito sono andata in battaglia con la spada sgauainata?" risi piano "..lì per lì mi sembrava una buona idea.. anche se non è stato esattamente come me l'aspettavo.. altro che l'odore e lo sporco nelle prigioni... ma sono stata miracolata, nonostante le due pallottole che mi hanno colpito in pieno sono ancora qui.. con qualche cicatrice.." sorrisi, guardando lontano.
Dovevo smetterla di pensare al passato.
"Beh.. tornando al mercante.. non lo so mi è parso solo strano, perchè... voglio dire.. non si odiano a morte tra Capomazda e Sygma? Non sono famose per essere il giorno e la notte? Certo, gli affari sono affari.. ma, guarda come ha trattato noi, appena entrati.. dopo quello che ha detto su uccidere borghesi credevo lo mandasse fuori a calci.. invece è stato gentile con lui.. e c'è un'altra cosa.. ristrutturare una cappellina... qui non siete tutti anticlericali? E se fosse un modo per avvicinarsi a Santa Felicita senza destare sospetti? Vabbè, probabilmente non è niente.. devi avermi contagiato coi tuoi sospetti.." sorrisi "..allora, adesso cosa facciamo? Non dovresti tirare un po' per riprendere la tua mira infallibile? Posso farti compagnia, se vuoi, così potrai continuare a prendermi in giro perchè non colpirei neanche un elefante...".
Un brivido mi attraversò la schiena, un duello era un duello, anche se Francesco non era abile con le armi e Roberto sì, c'erano mille cose che potevano andare storte, sopratutto con la pistola.
Un duello di spada poteva finire al primo sangue, ma con la pistola bastava mirare bene.
Tuttavia, non parlai dei miei timori a Roberto, l'avevo già fatto arrabbiare una volta quel giorno, e volevo evitare che pensasse che non avevo fiducia in lui.
Avevo solo paura, non potevo sopportare l'idea di perderlo.

Altea 01-10-2013 14.43.59

Ascoltavo attentamente le parole senza parlare...allora era chiaro che l'uomo che mi aveva consegnato quel biglietto non era Padre Fedele..e mi voltai verso la effige di Santa Caterina pensando a Mirabole.
Che strane casualità e che strana situazione...e a chi mai avevo confessato la verità su me stessa? Ma se quell' uomo mi aveva consegnato il biglietto del Cavaliere di Altafonte..doveva essere persona di fiducia.
Ed ebbi una ulteriore conferma sulle mie perplessità quando il prete parlò dei mori..."Oh si" iniziai a parlare "sono..i servitori di quel Cavaliere, Padre Fedele. Mi avete rassicurato..e scusatemi se vi sono sembrata inopportuna".
Feci un cenno col capo e mi congedai, allora stava arrivando...dovevo aspettare lì dentro ma la curiosità era tanta..volevo accertarmi da me, d'altronde mi sarei solo affacciata sul sagrato.
Aprii la porta e guardai dalla parte del ponte per accertarmi se veramente vi fossero i guerrieri e servitori del Cavaliere ed anche egli stesso.

elisabeth 01-10-2013 14.59.22

Fu l'uomo chiamato Velv ad avvicinarsi......era suadente...si la sua voce era suadente......chiusi gli occhi..sperando che quella vocina interna che ogni tanto ci parla....mi dicesse qualcosa......silenzio......quando avevo bisogno di lei non c'era mai........" Se vi parlassi del Purgatorio in terra.......dico cosa potrei parlare '..di un posto dove si espiano le colpe......vogliamo chiamare quel luogo prigione ?.......ecco, il Purgatorio e' la prigione....il punto e' che non hanno dato nome a quella prigione...non so quante ve ne siano a Sygma....o da qualche altra parte.......ma dovete cercarli,e fate in fretta......."........mi sentii in prigione...io ero in prigione.....non riuscivo a muovermi .....e anche il quadro sembrava aver perso la sua importanza..........rimasi seduta sulla sedia col mio sacco sulle gambe.....nessuno mi aveva mai chiesto nulla.....se stavo bene ,se stavo male...se avevo fame o freddo........mi vennero in mente quei grandi palazzi illuminati.....la gente ricca...le donne ben pettinate con abiti favolosi...i gioielli sfavillanti.........e l'attenzione dei loro signori...............Padre Anselmo....un pomeriggio....dopo aver parlato con lui delle stesse fantasticherie......mi disse che la libertà e l'amore che avevo io...quei Signori e quelle Signore non le conoscevano neppure da lontano......magari aveva ragione lui........ma in quel momento fu l'unica cosa a cui pensai.....unita al fatto che sarei voluta tornare a casa........i soldi infondo non sono tutto....il punto era che il tetto aveva bisogno di essere rimesso a nuovo e la provvidenza non si era ancora presentata....

Guisgard 01-10-2013 20.35.34

“Semplice...” disse Roberto a Clio “... perchè i de' Binardi e quelli come loro non sono soltanto clericali, ma anche filo Capomazdesi. In pratica disprezzano pure i borghesi di Sygma che nutrono anche solo un accenno di astio verso Capomazda.” Scosse il capo. “Quanto a Mirabole... io non credo che quel Francesco sia lui il vero ladro... probabilmente i de' Binardi formano la banda dietro cui si cela il vero Mirabole e di sicuro quel Francesco è il braccio e non la mente della banda... però se vuoi possiamo recarci a fare un giro a Santa Felicita e vedere cosa accade lì...” poi sorrise “... fammi capire... temi per me? Credi davvero che quell'idiota possa battermi con la pistola?” Poi rise. “Su, però se può farti sentire più tranquilla, dopo andremo a casa e mi aiuterai ad esercitarmi con la pistola. A proposito... mi occorrerà un padrino per assistermi al duello.”

Guisgard 01-10-2013 20.36.42

“Ma certo...” disse Velv dopo quelle parole di Elisabeth “... una prigione è l'ultimo posto in cui cercarli e per questo si nasconderanno lì come topi...” “Ci sono molte prigioni in queste terre, Velv.” Fece uno dei due che erano con lui.
“E inoltre” mormorò il terzo “non conosciamo bene il loro aspetto. L'unico indizio è la descrizione dei carcerieri, ma è molto vaga.”
“Noi però abbiamo un asso nella manica...” replicò Velv “... la nostra dama...” indicando Elisabeth “... milady, ascoltatemi...” rivolgendosi poi a lei “... voi avete viaggiato con loro, dunque ricorderete di certo il loro aspetto... aiutateci a catturarli ed avrete una parte della taglia... cosa ne pensate?”

Guisgard 01-10-2013 20.44.47

Una carrozza attraversava la città.
All'interno vi erano due uomini.
Uno teneva in mano uno specchio e permetteva all'altro di specchiarsi.
“Com'è andata, signore?” Chiese a colui che si specchiava.
“Bene...” annuì all'altro, togliendosi la parrucca “... nessuno mi ha riconosciuto...” per poi staccare dal suo viso la cera e la finta barba “... e se neanche loro si sono accorti di nulla, allora davvero il Tempo è il mio miglior alleato...” pulendosi il viso “... del resto chi era quel ragazzo? Nessuno è davvero indispensabile... nessuno viene mai rimpianto...”
“Avete degli ordini, signore?” Domandò il servitore.
“Si...” fece lui “... recati alla chiesa, sai cosa fare...”
“Si, signore.”
“Ci ritroveremo a casa più tardi...”

Altea intanto si era affacciata sul sagrato della chiesa e vide sul ponte le guardie orientali del cavaliere.
Quelle stavano come sentinelle e presso di loro vi era una giovane fanciulla che subito Altea riconobbe.
Era Eilonwy, la nipote del banchiere Accio.
“Si, damigella...” disse il capo delle guardie ad Eilonwy “... tra breve il nostro padrone sarà qui... ci ha detto che doveva recarsi in questa chiesa...”
E proprio in quel momento sul ponte apparve un uomo a cavallo.
Era il Cavaliere di Altafonte.
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elisabeth 01-10-2013 21.05.11

E certo....io ero l'asso nella manica...li avevo visti in volto.....li avevo visti certo che li avevo visti.....mi assali' un brivido lungo tutta la schiena, tanto che rabbrividii.......avevo come strane sensazioni ......." Si li ho visti molto bene.....ma chi mi garantisce che mi darete la mia parte ......e che sarò accompagnata sana e salva sino a Camelot ?....Priore...garantite voi per questi Signori ?......hanno tentato di approfittare di me...eppure colui che chiamavano il Capo....me li ha tolti da dosso come si fa con le zecche sulle bestie........lui almeno ha fatto questo per me....e loro chi sono.......Padre.....vi chiedo ancora......garantite per loro ?....."....

Altea 01-10-2013 21.09.06

Padre Fedele aveva ragione...sul ponte vi stavano i servitori del Cavaliere ed assieme a loro vi era una dama..focalizzai meglio e la riconobbi..era damigella Eilonwy, la festeggiata dell'altra sera...che strana coincidenza!!
Speravo non mi avesse vista...nessuno doveva vedermi..altrimenti non avrei avuto occasione di parlare con lui.
Dopo un pò fui distratta da dei rumori di zoccoli e sopra il ponte apparve improvvisamente il Cavaliere di Altafonte.
Subito entrai nella chiesa di San Giovanni e mi sedetti sulla prima panca in fondo, in modo tale mi vedesse appena fosse entrato..e potevo parlare senza disturbare..e passando indisturbata.
Iniziai a torcermi le mani, la tensione iniziò a impadronirsi di me...avrei avuto il coraggio di raccontargli tutto? Nuovamente...come avevo fatto con quel uomo incappucciato.
Sospirai...e mi chiedevo cosa avrei mai, poi, preteso da lui dopo la mia confessione...un posto sicuro dove nascondermi...non capivo come mai mi ero fidata di quel Cavaliere a prima vista, forse perchè la sera prima al ballo tra tante facce uguali, lui sembrava l'unico differente dagli altri.

Clio 01-10-2013 23.15.55

"Ah, capisco.. quant'è complicata questa tua città..." annuii "...mi sembra una buona idea andare a curiosare a Santa Felicita, almeno vedrò questo posto di cui tutti parlano..".
Arrossii leggermente alle sue parole sul duello "...certo che sono in pena per te... lo so che sei un asso con la pistola ma, beh.." distolsi lo sguardo, per evitare che Roberto mi leggesse nell'animo.
Era sempre stato abile, questo era innegabile, ma il mercante aveva talmente tanta rabbia, e non prometteva nulla di buono.

Sentii delle voci provenire dallo spiazzo dietro il roseto, mio fratello non era solo.
Mi avvicinai, incuriosita e lo trovai in compagnia di un ragazzo dal portamento elegante, riccamente vestito.
I mossi capelli d'ebano gli arrivavano quasi alle spalle, e negli occhi ambrati riluceva un'espressione vivace.
Stavano ridendo gaiamente, e mi chiesi il motivo di tanta allegria. Era raro che mio fratello si intrattenesse con qualcuno così allegramente, nonostante il suo comportamento disinvolto, faticava a fidarsi delle persone.
Nel vedermi arrivare, Diomede si girò verso di me, cercando di ricomporsi.
"Ah, sei arrivata.." disse, sorridendo.
"Hai compagnia.." assentii.
Lui si limitò ad annuire e a indicare l'altro ragazzo "...ti presento il conte Roberto Fiosari... Roberto, questa è la mia sorellina Clio...".
Il giovane alzò lo sguardo e il suo viso venne illuminato da un sorriso che non gli vidi mai più.
Mi avvicinai per porgergli la mano da baciare.
"Possibile che non possa passeggiare nella mia proprietà senza incontrarvi?" sorridendo a mia volta.
Lui si limitò a sorridere, e ad accostare la mia mano alle labbra.
"Vi siete già incontrati?" disse Diomede, guardando torvo Roberto per un momento.
Lui annuì e mi guardò intensamente. Da quando ero arrivata non aveva ancoa pronunciato una parola.
"Ma sì.. è il fesso che si è fatto soffiare il cervo sotto al naso, la settimana scorsa.. te l'avevo raccontato.." dissi, ridendo appena "..anche se me lo ricordavo più loquace..".
Lui si inchinò, come se gli avessi fatto un complimento.
Diomede parve più rilassato "..strano, Roberto ha un'ottima mira..".
"In realtà era tutto calcolato.." disse il Fiosari, ritovando la voce "...era una tattica per rivedervi, milady.." strizzando l'occhio.
Non potei fare a meno di sorridere "...ma davvero... e, ditemi.. dove speravate di rivedermi se nemmeno sapevate chi ero?".
Per un momento, mi fissò negli occhi, senza dire nulla "...beh, poco importa.. non solo vi ho rivista, ho perisno ballato con voi.." sussurrò quasi.
"Non per mia volontà, magra consolazione.." dissi, senza smettere di sorridere.
"Allora, alla prossima occasione dovremo rimediare.." disse, dolcemente.
"Non ci conterei tanto..." si intromise Diomede, guardando prima lui e poi me "...dovrai vedertela con me, conte.." disse, ridendo.
"Ma davvero?" rispose l'altro, intuendo il tono scherzoso "Cominciamo subito, allora..".
Diomede annuì "Roberto è abile con le armi da fuoco, gli ho chiesto di insegnarmi.. so che nostro padre non vuole.. ma.. il mondo sta cambiando, non possiamo combattere con le spade contro i cannoni...".
"Attento a ciò che dici.." dissi, fingendomi seria. Nostro padre era ossessionato dalla pace, non tollerava che si parlasse dell'ipotesi di una guerra.
"Allora, siete dei nostri, altezza?" mi chiese Roberto, con mia grande sorpresa.
Spalancai gli occhi, possibile che avesse capito com'ero? Ci conoscevamo appena.
Normalmente, se Diomede si allenava con qualche giovane rampollo io dovevo starmene lontana.
Guardai Roberto "...io detesto le armi da fuoco.. sono rozze e dozzinali.." risposi, come indispettita ma nascondendo un sorriso.
"Non ne sarei così sicuro.." disse Roberto.
"Lascia stare, con lei è una battaglia persa.. ma le armi le servono solo come divertimento.. non dovrà mai affrontare un duello.." disse Diomede, sapendo di farmi infuriare.
"Oppure temete di non esserne capace, milady? Voglio dire.. infondo, siete una fanciulla.." incalzò l'altro "..anche se differente da tutte quelle che ho conosciuto finora.." sussurrò, cambiando tono.
Scossi la testa "...e sia, quanto può essere difficile?" mi arresi, con un sorriso.


Da allora eravamo diventati inseparabili, quasi Roberto fosse veramente nostro cugino.
Lui ci aveva dimostrato quanto fosse capace, e Diomede lo aveva uguagliato in fretta, soltanto io non ero mai riuscita a migliorare.
Sorrisi, pensando a quanto mi arrabbiassi ogni volta che non colpivo il bersaglio, nel sentire le loro risate sommesse.
"Allora, ti serve un padrino eh.. a chi pensi di chiederlo? Fossi un uomo lo farei io, ma questo già lo sai... in ogni caso verrò con te quel giorno, non si discute.. anche solo per fare da testimone.. non me lo perderei per nulla al mondo..". E gli feci l'occhiolino.

Eilonwy 02-10-2013 00.01.07

Senti arrivare da dietro qualcuno.
E lo vidi...sì...vidi il Cavaliere d'Altafonte a cavallo.
Era bellissimo come al solito!
Mi scossi e dissi:"Oh buongiorno Cavaliere! Scusate se ho spaventato un po' i vostri uomini, pensavo che fossero briganti o profanatori di chiese. Qual buon vento vi porta qui?" sembrava torvo, ma allo stesso tempo soddisfatto"Io ero qui ad allenarmi a scherma e a tiro con l'arco. Non vedo l'ora di battermi con Mirabole!" dissi con coraggio e con vivacità.

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Guisgard 02-10-2013 00.57.05

A quelle parole di Elisabeth, il priore fu sul punto di intervenire, ma Velv lo fermò con un cenno della mano.
“Milady, comprendo le vostre perplessità...” disse alla donna “... io vi garantisco che non solo incasserete una parte della taglia, ma sarete anche riportata a casa vostra sana e salva... io ed i miei compagni” indicando gli altri due uomini “siamo cacciatori di taglie e non certo dei miserabili briganti come quei tre ricercati... sarò franco con voi fino in fondo... la taglia per quei tre è di seimila Fiorini d'oro. Aiutateci a catturarli e cinquecento saranno per voi. Avete la mia parola d'onore. Il priore e gli altri frati saranno testimoni di questo nostro accordo.”

Guisgard 02-10-2013 01.22.19

“Si...” disse annuendo Roberto a Clio “... tanto so che non cambieresti comunque idea... e sia...” non riuscendo a trattenere un vago sorriso “... mi farai da testimone... e oggi avrai l'onore di vedermi mentre mi esercito...” le fece l'occhiolino “... quanto al padrino, avevo pensato a Marco, il fratello di Selenia... anche lui, come me, ama le armi da fuoco... ma prima, come detto, ti porterò a Santa Felicita, a visitare il celebre quadro che oggi è sulla bocca di tutti!”
Presero la carrozza e raggiunsero la chiesa.
Qui vi era un buon numero di soldati che sorvegliavano la piazza dove essa sorgeva.
Altri militari piantonavano l'ingresso dell'edificio sacro.
Clio e Roberto allora tentarono di avvicinarsi alla chiesa, ma subito furono fermati da alcuni soldati.
“Mi spiace, ma non è possibile entrare in chiesa.” Fece uno di quei soldati. “Ordini del capitano de' Gufoni.”
“Ma possiamo fare un'eccezione per il conte Fiosari e.. la sua bella cugina... dico bene?” All'improvviso una voce.
Era Simone Missani.

Guisgard 02-10-2013 01.48.43

“Oh, madamigella...” disse sorridendo Altafonte ad Eilonwy “... ma una ninfa come voi non può certo spaventare i miei uomini. Al massimo affascinarli, ammaliarli.” Mostrò un lieve inchino col capo. “Davvero vi state allenando per battervi con quel ladro? Per Giove, allora vi ho forse giudicata con troppa sufficienza!” Esclamò. “Pensavo infatti di trovarmi davanti ad una damigella debole ed indifesa, di quelle che attendono un cavaliere di bianco vestito per essere salvate. Diciamo una Elena nel bosco in attesa di Lancillotto. E invece vedo che siete una novella Brunilde. Di questo passo i corteggiatori per ambire alla vostra mano dovranno prima battervi a duello.” Rise appena. “Che dire... qualsiasi sia l'esito di quel duello, comunque, il vostro sfidante sarà vincitore... perchè, se anche non vincesse, non immagino morte più dolce di quella portata dalla vostra spada, mia vivace valchiria.”
Le sue guardie del corpo gli si avvicinarono, ma il cavaliere le congedò con un cenno della mano.
“Sono giunto qui perchè amo l'atmosfera di questa città sul lungofiume.” Tornando a rivolgersi ad Eilonwy. “E la chiesa di San Giovanni è il posto che ho scelto per incontrare una persona. Mi attenderete qui mentre sbrigo questa faccenda, damigella? Sperando che nessuna delle vostre frecce colpisca al cuore uno dei miei uomini.” Sorrise. “Non impiegherò molto. A dopo, damigella.” La salutò con un cenno del capo e raggiunse la chiesa.
Entrò, si segnò con l'Acquasanta e poi vide Altea seduta su una panca.
Allora la raggiunse e la salutò con un cenno del capo.
“Venite, milady...” a bassa voce lui “... dietro la chiesa vi è un piccolo chiostro... lì potremo parlare tranquillamente...”
E attraverso una porta nella navata laterale, il cavaliere condusse Altea nel piccolo chiostro.
Qui si sedettero su una bassa panchina ai piedi di un cipresso.
“Vi ascolto, milady...” fissandola il cavaliere.
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Eilonwy 02-10-2013 07.51.28

Rimasi a guardarlo mentre si allontanava.
Lo avrei aspettato sul ponte.
Se per questo lo avrei aspettato anche un secolo.
Poi rivolgendomi ai suoi uomini dissi:"Vuol dire che rimarrò per un po' in vostra compagnia! Ditemi, signori, da dove venite? Da Oriente immagino!".

Clio 02-10-2013 13.32.15

"Vedo che mi consoci bene.." Dissi sorridendo "..un cognato mi sembra un ottima scelta..".
Salimmo sulla carrozza alla volta di Santa Felicita.
Qui, però, ci venne sbarrata la strada da alcune guardie, finché Simone Misseri non si fece avanti.
L'ultima persona che avevo voglia di vedere, eppure mi era utile.
"Signor viceprocuratore, ma che piacere.." Mentii "..ho pensato di vedere questo quadro di cui tutti parlano.. Volete farci strada?" Dissi, con un sorriso di circostanza, senza togliere la mano dal braccio di Roberto.

Altea 02-10-2013 14.44.41

La porta della chiesa si aprì e vidi entrare il Cavaliere di Altafonte, mi fece cenno col capo e lo seguii silenziosamente fino a un chiostro e mi sedetti su una bassa panca.
Il Cavaliere era di fronte a me e mi fissava, sorrisi leggermente e iniziai a narrare la mia storia con tranquillità..
"Prima di tutto, milord, vi ringrazio per il vostro disturbo ad essere venuto fino qui" e mi rischiarai leggermente la voce visto il suo sguardo fisso mi turbava leggermente "la storia è lunga e complessa..come sapete provengo da Camelot e sono figlia di un barone e pure di una baronessa..sono fuggita da casa perchè volevano darmi in sposa ad un anziano vedovo conte che io, ovviamente, non amavo e rabbrividisco al solo pensiero di passare una vita infelice con un uomo che detesto."
Un momento di silenzio, istintivamente portai i miei occhi sui suoi chiari che notavo mi osservavano attentamente e ripresi.."Presi un vestito da una serva, scappai, dormii fuori sull'erba, ho fatto un viaggio travagliato e sono arrivata qui a Sygma per trovare la libertà. Giunta qui, però, mi fidai di alcuni uomini che subito si dimostrarono quello che erano ovvero dei ladri e furfanti..fui pure costretta a rubare dei gioielli per venire al ballo di ieri sera. Perchè al capo interessava scoprire alcune cose..loro mirano.." esitai un attimo "a rubare il quadro Verziere Fiesolano prima di Mirabole".
Mi alzai dalla panca e osservavo il Cavaliere cosi dall'alto.."Sono fuggita stamattina dall' albergo in cui si trovano e sono scappata..e ora mi staranno dando la caccia poichè so troppe cose. A me non interessa nulla di questo quadro, e non voglio essere loro complice..voglio rimanere la persona seria che sono sempre stata. Datemi un consiglio..che debbo fare? Non ho posto dove rifugiarmi..o come altra alternativa..vi è il mio ritorno a Camelot e sposare quell'uomo" sospirai spostando il mio sguardo sul roseto di fronte a noi.."E non ho nessuno qui di cui fidarmi, ma ieri sera incontrandovi e parlandovi nel giardino ho capito che voi potete essere quella persona e giorni fa ho avuto modo di conoscere e parlare coi vostri guerrieri orientali e uno di loro mi disse..che voi avete salvato la vita a quegli uomini. Ecco perchè mi rivolgo a voi, milord".

Talia 02-10-2013 15.04.53

Mordicchiando in silenzio quel pezzetto di torrone, riflettevo...
ero andata lì con uno scopo preciso, eppure ora sembravo non averne più il coraggio: Jacopo sospettava di Francesco e lo avrebbe presto incolpato di essere complice del fantomatico Mirabole... e a me, sul momento, era sembrata un’idea saggia andare a parlare di questo con il vecchio Riano, spiegargli, far sì che spingesse Francesco ad essere più cauto... o a difendersi...
Eppure, adesso che ero lì, affrontare quel discorso non mi sembrava più tanto semplice.
E poi c’era quell’altra faccenda... quella del Cavaliere di Altafonte...
pensai che forse quello era il vero motivo che mi aveva spinta a voler aiutare Francesco...
anche se adesso non sapevo più come spiegare quella idea, quella sensazione... l’avevo avuta così chiara in testa la sera precedente, alla festa... adesso, però, mi sembrava sciocca... folle...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 57297)
E proprio in quel momento, nella sala dove si trovavano Talia, Riano e Sara, giunse Francesco.
“Padre...” disse “... c'è un cliente...”
“Un Cliente?” Stupido Riano.
“Si e non è un semplice cliente...” annuì Francesco “... è un nobile, viene da Capomazda e pare agisca per conto dei potenti Bardi.”
“Fallo venire nel mio studio...” fece il vecchio “... milady, vogliate scusarmi...” rivolgendosi a Talia “... Sara, fa tu compagnia alla nostra ospite...” ed uscì.
“Oh, lady Talia...” commossa la ragazza “... voglia il Cielo che sia davvero un nuovo cliente...”
“Non c'è bisogno che lei sappia gli affari di casa nostra, Sara.” La riprese Francesco.

Chinai appena la testa al vecchio de’ Binardi mentre si alzava ed usciva dalla stanza, poi osservai Sara sbuffare a quelle parole del fratello.
Rimasi in silenzio, ferma per vari minuti.
Poi, lentamente, mi alzai e mi accostai alla finestra vicino alla quale si trovava Francesco...
“Siete stato avventato a venire da messer Accio, ieri sera... molto avventato!” mormorai “Qualcuno potrebbe pensare che... che c’entriate con ciò che sta accadendo in città...”

elisabeth 02-10-2013 15.33.06

Il quadro ...mi avrebbe fruttato la stessa somma ?....forse si forse no..il punto era che non riuscivo più a muovermi da quella situazione.......cacciatrice di taglie col bene placido della Chiesa......era come sentirmi un Cavaliere Templare.....in una mano il rosario e nell'altra la spada........" Bene ...... in un modo o nell'altro devo portare i soldi a casa......se il Priore farà da testimone al nostro patto......per me va bene.."....avevo visto tempo fa stringere un patto tra due contadini e quindi sputai sul palmo della mia mano e la allungai verso Velv....si era cosi' che si faceva..tra persone adulte...anche se Padre Anselmo mi ripeteva in continuazione che avrei dovuto avere una madre al mio fianco......gli avevo sempre risposto....che la strada mi avrebbe aiutato a vivere e così era stato..almeno sino a quel momento.....

Guisgard 02-10-2013 16.09.50

“Bene...” disse Velv, rispondendo alla stretta di mano di Elisabeth “... vedrete che risulterà vantaggioso anche per voi questo accordo, milady...” annuì “... lasciate che vi presenti i miei compagni di viaggio... Cissè e Haro...” indicando i due che erano con lui “... ora raccontateci tutto... come li avete incontrati, cosa vi hanno detto e soprattutto con quali nomi si sono presentati a voi...”

Guisgard 02-10-2013 16.28.59

“In verità” disse il viceprocuratore a Clio “non si potrebbe. Il quadro, come potete ben immaginare, è strettamente e costantemente sorvegliato. Tuttavia per voi faremo un'eccezione, milady.” Sorrise in modo ambiguo. “Per voi, dama di mondo, che ben sa ponderare cosa è giusto da cosa invece è sbagliato.” E fece loro cenno di seguirlo.
Entrarono così nella chiesa di Santa Felicita.
Sulla destra, dopo l'ingresso, si trovava la Cappellina della Deposizione, così chiamata perchè in essa era custodito un magnifico quadro che raffigurava il Cristo deposto dalla Croce.
E accanto ad esso, un po' più in basso, c'era il dipinto ormai sulla bocca di tutti: il Verziere Fiesolano.
Esso però era coperto da una lunga tela.
“Come potete vedere” fece Simone ai due giovani “ci sono guardie dappertutto. Nessuno potrebbe mai avvicinarsi al dipinto.”
Ma proprio in quel momento arrivò qualcuno.
Era un sacerdote.
“E' inaccettabile!” Esclamò. “Non potete impedire ai fedeli di venire nella Casa del Signore!”
“Lasciate che vi presenti il sacerdote di questa chiesa...” rivolgendosi Simone a Clio e a Roberto “... Padre Roberio.”


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