“Due bicchieri di vino rosso.” Disse Elv al cameriere. “Avanti...” poi a Gwen “... mi parli un po' di lei... sono curioso, visto la conosco pochissimo.” Sorridendole.

Gli sorrisi enigmaticamente.
"Mi dica lei cosa vuole sapere..." riformulai allora io, curiosa di sapere cosa mi avrebbe chiesto.


Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Lo osservai per tutto il tempo in cui finì il suo drink con un'espressione indecifrabile.
Quel tipo era davvero un mistero, ma se era dei servizi segreti non sarei dovuta essere sorpresa.
Nel mio soggiorno nel XX secolo avevo potuto ammirare i film degli agenti segreti, e immaginai che uno come lui ci si ispirasse.
Nascosi un risolino divertito a quell'idea.
Chiese un'auto, e una volta che ce la consegnarono partimmo per il commissariato.
Avrei dovuto fare finta che fosse lui il capo, e la cosa non è che mi ispirasse granchè, ma immagino che gratificherebbe il suo ego.
"Conosce la strada, signor Fessen?" gli chiesi, sistemandomi nel posto del passeggero.
Dopotutto se era il capo era più corretto che guidasse lui.

https://images-eu.ssl-images-amazon....1XUl9WE71L.png

"Non so... un pò di tutto..." disse Elv a Gwen, mentre il cameriere portava loro il vino "... come mai è qui, cosa sogna per il suo lavoro, che tipo di ragazza è..." alzando il bicchiere "... salute." Brindando.

Salirono sull'auto e partirono.
“Naturale.” Disse Fessen guidando. “Dopotutto ora in pubblico devo sembrare il capo, mentre lei la mia bella assistente.” Guardando tutta Destresya seduta accanto a lui. “Ah, se apparirà svampita e oca magari sarà più credibile. Lo dico nell'interesse della nostra copertura.” Divertito.

Ascoltai attentamente la valanga di domande, un attimo prima che arrivassero i calici di rosso.
Il primo istinto fu quello di fiondarmici subito, ma decenni e decenni di forgiato autocontrollo mi avevano insegnato ad avere la meglio sul mio corpo, quale che fosse il suo bisogno.
Così presi il calice e ricambiai il brindisi, poi sorseggiai il liquido scarlatto e corposo che per un po' riuscì ad estinguere le fiamme, prima che quelle tornassero indignate a torturarmi visto che non era ciò di cui avevo veramente bisogno.
Ma avrei dovuto aspettare e la leggera brezza marina che trasportava fino al mio sensibile olfatto il suo buonissimo profumo non mi aiutava.
"Sono qui per un nuovo inizio, un nuovo start da cui ripartire e forse ciò è un po' collegato a ciò che sogno per la mia carriera. Un nuovo punto di partenza per il raggiungimento di un obiettivo."
Non era del tutto falso.
Speravo di poter continuare la mia ricerca e di poter riuscire dove gli altri avevano fallito e poi erano stati brutalmente interrotti.
Ancora il pensiero mi distruggeva.
"È difficile dire di me che tipo di ragazza io sua, dovrebbero dirlo gli altri, non crede?" con un vago sorriso, prima di bere un altro sorso.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Gli lanciai un'occhiataccia.
"Ah, addirittura la sua assistente dovrei essere?" con aria poco convinta.
"Perchè è davvero così impossibile che ci sia semplicemente una donna nella squadra? Ah, dimenticavo che siamo nel XVI secolo!" alzando gli occhi al cielo.
Ci ero stata, nel XVI secolo.
Bellissimo, davvero, anche se il corsetto era una seccatura.
Scossi la testa, non si poteva ragionare con quel tipo, e mi misi ad osservare il panorama intorno a noi.
"È davvero bellissimo qui.." mormorai, quasi tra me e me, guardando il panorama.

"Beh, io non posso dirlo..." disse Elv bevendo "... visto non la conosco bene... e sfortunatamente non conosco neanche nessuno dei suoi amici che può parlarmi di lei." Divertito. "Quindi, cara dottoressa, dovrà essere lei a raccontarsi." A Gwen con un sorrisetto.

Fessen rise.
"Andiamo, dobbiamo essere credibili." Disse a Destresya. "Non crede? Io quindi sarò il brillante capo troupe, mentre lei la bella e giovane giornalista in carriera, svampita ed oca, che crede di poter scalare le vette del successo solo con la sua bellezza." Facendole l'occhiolino. "Sono certo che è bravissima anche come attrice, capo." Ridendo di gusto.

Accennai un sorriso, fissando senza vederlo veramente il mio dito che percorreva il bordo arrotondato del bicchiere, con aria meditabonda.
"Beh, mi ritengo una persona sensibile e testarda in egual misura, caratteristiche che mi hanno portata ad avere un rapporto altalenante di amore e odio coi miei studi medici..." dissi, con tono sornione.
"Può sembrare il contrario, ma non sempre sono una persona particolarmente espansiva" sorridendo appena.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8774c5db39.jpg

Fantamas minaccia il mondo
 

"Accidenti che fiducia nella polizia!" Alzando gli occhi al cielo, poco convinta.
"E sia, se dobbiamo interpretare questa troupe farò la sua assistente oca, a cui nessuno darà credito così potrò curiosare in giro indisturbata.." con un sorrisetto.
"Chissà, magari potrei anche divertirmi!" Facendogli l'occhiolino.

" Non lo chiamerai mistero."

Dissi una volta tornati al nostro tavolo.

" Spero che di solito i casi su cui investighi vadano oltre a reti rotte e coniugi infedeli."

Accavallando le gambe una volta seduta.

" E spero anche che di solito non ci sia qualcuno armato ad inseguirti... Altrimenti potresti finire morto e la polizia verrà di nuovo a bussare alla villa."

"E come mai le piace il mio modo di fare? In cosa le piaccio" alzando il viso e guardando i suoi occhi, cercando in loro delle sensazioni.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

“Eh, ma io sono curioso per natura...” disse divertito Elv “... un po' come tutti i medici.” Ridendo. “Vediamo un po' quanto ho imparato dalle mie letture adolescenziali su Arthur Conan Doyle...” fissando Gwen come volesse leggerne il pensiero “... allora... secondo me lei è una persona molto particolare... carattere non facile... ama fare la perfettina... critica, soprattutto con se stessa... e non so perchè ma ho idea che nasconda un segreto...” annuendo “... ci ho preso?”

“Bene.” Disse Guidando Fessen. “Una bella ragazza fa sempre presa sul maschilismo degli uomini.” Guardando Destresya. “Più sarà oca, più abbasseranno le difese. Lei sembrerà svampita, tonta e raccomandata, mentre io apparirò come il tipico e cinico capo che approfitta dell'ambizione e dell'ottusità della sua bella assistente in odore di rampante carriera.” Sorridendo scaltro.

Salirono nella Ferrari e partirono.
Dacey si sedette al posto passeggero ed istintivamente Asso guardò le sue gambe accavallate.
“Morto addirittura...” disse divertito lui “... il signor Maston non avrebbe mai scelto un tipo così facile da eliminare per la sicurezza della sua villa, no?” Ridendo di gusto e guidando. “Mi piace il tono confidenziale che ha preso questa chiacchierata... l'uso del tu è un privilegio che può usare solo la bella amministratrice o ne posso usufruire anche io?” Facendole l'occhiolino.

“Mi piacciono le donne schiette, belle e sensuali.” Disse lui rilassandosi al tocco delle mani di Altea. “Quelle che amano essere passionali, senza i falsi tabù della nostra società ipocrita. Mi piace avere con loro un rapporto confidenziale, di reciproca fiducia.”
In quel momento bussarono alla porta del bagno.

Alzai un sopracciglio, curiosa, quando tirò in ballo le sue letture di Conan Doyle.
Lo ascoltai attentamente, molto attentamente.
E mi sorprese, dovevo essere onesta.
"Non sono affatto perfettina. Sono precisa nel mio lavoro, certo, ma sono sicura che lo sia anche lei. Si immagina cosa succederebbe se lei non fosse preciso e lasciasse un bisturi nella pancia di un cane?" chiesi, con serafico ma pungente divertimento nel tono e nel sorriso.
"Un segreto, dice? E dica, cos'altro le suggeriscono le sue letture?" con pensosa curiosità, fissando gli occhi scuri con molta attenzione.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8e2087496c.jpg

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Mi scappò un sorrisetto divertito alle sue parole.
Ci sapeva proprio fare il ragazzo, eh!
Scossi piano la testa, mettendomi a guardare il bellissimo paesaggio attorno a me, avvolto nell'aria che sembrava già di primavera.
"Mi correggo, sono sicura che lei si divertirà moltissimo..." sporgendomi appena verso di lui, con fare confidenziale.
"Ah, questi posti sono davvero unici, non trova?" chiesi a Fessen, voltandomi verso di lui.

Lasciammo il locale per tornare in auto, diretti alla villa.

"Beh, a quanto pare è morto un uomo la notte scorsa. La polizia è passata a chiederci se avessimo udito qualcosa di strano o visto qualcosa di sospetto.
Io pensavo che questo fosse un posto più tranquillo rispetto alla città ed invece...
Per quanto riguarda l'uso del tu, credo di potertelo concedere."

Abbozzando un sorriso prima di distendere le gambe e abbassare il finestrino, poggiando fuori un braccio piegato.

"Come mai hai smesso di fare il pilota? E' arrivato un ragazzo più giovane e più veloce?"

Ascoltavo interessata e annuii maliziosa "Chissà come andrà a finire" sicura di me.
Qualcuno busso alla porta e il mio sguardo si alzo' dai suoi occhi "Vado ad aprire signore?".

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

Elv rise.
“Non so...” disse ricambiando lo sguardo di Gwen “... credo sia di quelle persone difficili da conquistare... magari, forse, persino troppo razionali... di quelle che non ti danno soddisfazione e che sarebbero capaci di perderci pur di non darti ragione.” Ridendo. “Ci ho preso, dottor Watson?” Divertito.

“Io mi diverto sempre nel mio lavoro.” Disse Fessen fissando Destresya. “Soprattutto se in buona compagnia.” Sorridendo affabile. “Si, sono posti unici. Ma attenta, possono minare la professionalità anche di un super agente come lei. Chiunque preferirebbe starsene al Sole ora, magari con tanto di crema abbronzante e sapore di sale sulla pelle, invece di lavorare, no?”

Asso rise piano.
“Grazie della concessione, milady.” Disse sarcastico a Dacey. “No, nessuno è arrivato a togliermi il volante. Diciamo che ho fatto di tutto per farmi sbattere fuori dalla scuderia per cui guidavo. Ma dubito che la storia della mia vita possa interessare ad una ragazza come te.” Guidando e dando gas.

“Certo, cara.” Disse lui ad Altea, beandosi del torpore che l'acqua calda e profumata diffondeva intorno al suo corpo rilassato.

Con impudenza presi la sua vestaglia nera e la indossai e mi recai a piedi nudi verso la porta aprendolo.. "Si?" pronunciai solamente.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

"Beh, può darsi di sì, può darsi di no... Sono molto umorale. Potrebbe avere ragione adesso, ma fra cinque minuti... Chissà..." con espressione sorniona.
Sapevo che così gli davo ragione, ma mi divertivo parecchio.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

"Ah non ho alcun dubbio!" fissandolo divertita, per poi spostare lo sguardo attorno a me, in quel panorama mozzafiato.
C'era un motivo se mi ero candidata per il Progetto Archeo, se mi rifugiavo nel passato ogni volta che potevo, se partivo per una missione ogni volta che tornavo a casa.
Non era così la terra nel futuro, non c'era questo mare così azzurro, questi paesaggi da togliere il fiato e profumo di fiori nell'aria.
Non c'era niente di tutto ciò.
Ogni volta che tornavo da una missione speravo di essere riuscita a cambiare qualcosa, ma era sempre tutto come prima.
Il momento peggiore di una missione, arrestare il colpevole e poi rendersi conto che non era cambiato niente.
Sospirai, e cercai di concentrarmi sul momento presente.
"Si sbaglia, niente potrebbe distrarmi dalla missione!" spiegai, voltandomi a guardarlo.

Altea indossò la vestaglia del padrone ed aprì la porta, trovando sull'uscio il maggiordomo che ovviamente la guardò tutta, essendo lei completamente bagnata ed a piedi nudi.
“Cosa devi dirmi” disse dalla vasca lui “di così urgente da interrompere il mio bagno?”
“Chiedono di lei, signore.” Il maggiordomo. “Credo sia urgente.”
“Fa preparare la mia auto.” Ordinò lui.
Il maggiordomo annuì ed andò via.
Allora lui si alzò ed uscì dalla vasca.
“Cara, posso riavere il mio accappatoio?” Chiese con garbo ad Altea, restando completamente nudo e bagnato davanti a lei.

“Già...” disse bevendo il suo vino Elv “... resta quindi solo da scoprire il suo segreto ora...” ridendo e fissando Gwen.

“Quindi” disse guidando Fessen “è così ligia al lavoro? Così insensibile al luogo che la circonda? Attenta... qualche diavoletto potrebbe tentarla e poi dovrebbe ammettere di essere una donna mortale.” Sarcastico a Destresya.

Rimasi calma e impassibile, tranquilla, alla sua domanda.
Poi presi un sorso di vino.
"E sia. Ho intrapreso la mia carriera in oncologia medica a causa della mia malattia autoimmune" risposi, con tono pacato e l'espressione curiosa che studiava tutte le reazioni alla mia risposta.
Non era una bugia, solo una versione molto molto edulcorata di una verità che non avrebbe mai voluto sapere, di questo ero più che certa.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

" Una testa calda, eh?"

Chiesi con fare retorico visto che la risposta mi pareva piuttosto evidente.

"Perché no? Dobbiamo collaborare per un po' quindi possiamo anche conoscerci nel mentre? O di solito tu con le donne non sprechi tempo a parlare?"

"Beh, qualcuno deve pur esserlo, no?" sorridendogli.
"E sarebbe lei il diavoletto tentatore? Non ce la vedo ad affrontare una sfida come questa... mi dà l'idea di essere uno che vuole tutto e subito, facile facile!" ridacchiando.
"Non sono insensibile a questi luoghi, solo molto devota alla mia missione, dovrebbe esserlo anche lei... non le farebbe male, sa?" fissandolo per un momento in quegli occhi azzurri che ricordavano il mare così vicino a noi.

“Mi spiace, sono stato inopportuno a voler curiosare troppo...” disse Elv a Gwen “... mi scusi, sono stato indiscreto...” fissandola.

Asso rise.
“So che era una frecciatina, ma la prenderò invece come un complimento.” Disse facendo l'occhiolino a Dacey. “Comunque...” guidando “...se proprio se così curiosa... facciamo una scommessa... io dico che se ti rivelo i motivi per i quali sono finito a spasso tu poi finirai per scrivere a Maston e chiedere la mia sostituzione come addetto alla sicurezza... accetti?” Divertito.

“Ma io sono devotissimo alla causa.” Disse Fessen ricambiando lo sguardo di Destresya. “Mi metta pure alla prova, capo.” Ironico e con tono enigmatico.

Ascoltai con vivo interesse la conversazione tra i due, quindi il maggiordomo conosceva il lavoro del Capo o padrone.
Chissà dove doveva andare ma sorrisi quando uscì dalla vasca. Era completamente nudo e presi un asciugamano pulito da un cassetto.
Lo guardai da capo a piedi.. Perfetto come una scultura e presi ad asciugare ogni minima parte del suo corpo, pure la più intima. Poggiai l'asciugamano su una sedia e tolsi l'accappatoio facendoglielo indossare.."Se ne va.. Ha degli ordini per me mentre è fuori" rimanendo davanti a lui.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

Lo fissai con un sorrisetto come a dire che con me non attaccava quel discorso.
Ma guarda un po' che sfacciatello!
"Oh lo farò, non ne dubiti...." con voce calda e sguardo malizioso.

Accennai un sorriso.
"Non si preoccupi, non poteva saperlo" lo rassicurai, con voce calma.
Non lo biasimavo, non si può certo sapere tutto della gente alla prima occhiata.
E poi, tendevo a tenere il più possibile la gente fuori oltre un certo limite.
Non sapevo se più per istinto protettivo verso di loro o verso di me, anche se una piccola parte remota della mia testa mi diceva che nel suo caso valevano entrambe le ipotesi, soprattutto ora che la mia sete continuava ad infiammare la mia gola.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk