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Ascoltai le sue parole
Attentamente. "Hai detto... Spiriti dei boschi?" ripetei "E se fosse davvero una trappola del mostro? Velv, potrebbe essere! Magari... Magari è una prova per noi! In fondo, nessuno sa in cosa si trasforma, mette alla prova i suoi avversari! Non considerarmi pazza, ti prego" lo guardai, convinta e speranzosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Velv apparve perplesso a quelle parole di Gwen.
"Quella donna..." disse "... ma no, dai!" Esclamò. "Sembra spaventata e sottomessa! E' solo una povera vittima della povertà e dell'ignoranza di queste terre secondo me... magari per non disperdere il patrimonio personale i contadini sono costretti a sposarsi in famiglia... è terribile, ma è la realtà..." |
Scossi la testa con veemenza.
"Secondo me c'è qualcosa di strano, sotto... Ne sono più che convinta..." insistetti ancora. "Ci conviene comunque stare all'erta." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Vedremo..." disse Velv a Gwen, per poi spogliarsi, togliendosi così i vestiti completamente zuppi per la pioggia "... domattina ripartiremo e ci lasceremo questo posto alle spalle..."
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Annuii in un sospiro, mentre lui toglieva i vestiti zuppi e si sistemava sul giaciglio sotto le coperte.
Stranamente, mi sentivo un po' a disagio. Non perché dormire accanto ad un ragazzo costituisse per me un problema, ma perché con Velv era strana l'intimità che si era creata ed in così poco tempo ed era strano. Comunque fosse, mi spogliai e scivolai anch'io sotto le coperte. Cercai di mascherare la mia titubanza e provai a stringermi a lui. Inizialmente piano, poi con un po' di convinzione in più ed alla fine mi strinsi sul suo petto, facendomi cullare e curare dal suo calore, come fosse una medicina. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Erano entrambi imbarazzati.
Anche Velv lo era e parecchio. Scivolò con Gwen sotto le coperte con le loro giovani nudità e forse lui trattenne il fiato per un istante che gli parve infinito. Poi sentì il corpo di Gwen avvcinarsi col suo calore, quel contatto pelle contro pelle quando lei si strinse al ragazzo. Titubante lui la tenne a sè, contro il suo petto, con un braccio e restarono così per un altro lungo momento, nel quale Velv avvertiva ogni forma e piega del corpo della ragazza su di sè. La sua mano allora prese ad accarezzare la pelle di lei. Piano, in modo incerto, persino quasi goffo. "Chissà se ha conosciuto altri ragazzi..." disse fra sè Velv "... magari persino uomini... e se... e se io non fossi all'altezza? Se ridesse di me?" In un vortice di pensieri confusi ed eccitati. "Che idiota sono... sono proprio un idiota... magari neanche mi considera..." sudando leggermentre per la tensione e per quel contatto così stretto con Gwen. |
Sentii che anche lui era quasi in imbarazzo, forse per lo stesso motivo.
Poi però mi strinse ed accarezzò la mia pelle con la mano affusolata e mi rilassai. Mi lasciai cullare dal profumo della sua pelle, dal battito del suo cuore, era piacevole. Presi ad accarezzargli il viso ed i capelli, lentamente, quasi in modo ipnotico ed era una bellissima sensazione. Era una cosa che fin'ora non avevo mai provato, ma ero felice che ci fosse stata una prima volta in cui avevo sentito tali emozioni ed ero felice che fosse stato con lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Anche Gwen prese ad accarezzarlo, sfiorando con carezze il viso ed i capelli di Velv.
Per lunghi istanti i 2 giovani restarono così, in silenzio, lasciando che le loro mani parlassero. "Gwen..." disse ad un tratto lui con la voce incerta "... cosa... cosa pensi?" Mentre i loro corpi nudi erano stretti, l'uno contro l'altro. |
Restammo a lungo in silenzio, ad accarezzarci dolcemente a vicenda.
Poi lui parlò ed alzai gli occhi su di lui. "Penso che sia strano sentire questa strana intimità da così poco tempo... Voglio dire, non sei il primo ragazzo con cui sto..." ridacchiai "Ma non ho mai provato questo con nessuno, prima e cercavo di abituarmi poco a poco..." aggiunsi poi, con tono calmo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La tensione, le troppe emozioni contrastanti e tutti i suoi pensieri che come una marea risalivano senza che Velv potesse rimandarli giù, ebbero la meglio.
Quella vicinanza lo aveva reso inquieto, ma ora le parole di Gwen lo eccitarono profondamente. Il ragazzo fu colto da una paura irrazionale, puro panico temendo di fare una pessima impressione su di lei. "Io credo di aver bisogno di una boccata d'aria..." disse ad un tratto, alzandosi e prendendo il suo chimono che subito strinse attorno ai suoi fianchi, per nascondere lo stato d'eccitazione in cui quella situazione lo aveva trascinato. Ed imbarazzato, nonostante la raccomandazione della padona di casa, uscì dalla camera. |
Non rispose, tacque a lungo e poi fece per uscire.
"Velv, no! La donna ha detto di non uscire!" cercai di chiamarlo, ma non ci fu verso. Sbuffando, mi rivestii ed andai a cercarlo, non potevo fare diversamente. Volevo evitare che si mettesse nei guai e di sicuro lo aveva già fatto uscendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen uscì dalla camera e si ritrovò nell'atrio della casa con tutte le porte aperte e le lampade spente.
Si vedeva la foresta fuori, silenziosa, cupa e misteriosa. Ad un tratto la ragazza sentì la voce di un bambino che giocava. |
La casa era vuota, spenta, diversa da prima.
Fuori, la foresta cupa. Ad un tratto, sentii la voce di un bambino. Ma... Aveva detto che erano solo due. Forse nascondeva un figlio Probabile? Comunque fosse, seguii quella voce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Annuii e seguimmo il fabbro in casa. Dissi volevo riposare, tutta questa storia mi aveva messo a dura prova ed osservai la spada cinta addosso nel prezioso fodero.
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Guardai il ragazzo con un sorriso divertito Best.
"Lunga è la strada che dovrai intraprendere, ragazzo!" pensierosa mentre lo fissavo chiedendomi se potesse avere le giuste qualità per essere un apprendista. Ne avevo avuta una, di apprendista, molto tempo prima, e non era andata poi tanto male. Ma prima che potessi rispondere si avvicinarono degli uomini, e immediatamente mi girai verso di loro. "Possiamo aiutarvi?" dissi, scrutandoli mente tenevo saldo il mio ombrellino tra le mani, pronta ad attaccare. |
Dall'aspetto si dimostrarono essere 2 monaci.
"Abbiamo visto" disse uno di loro a Destresya "che siete molto abile nelle arti marziali. Non è da tutti conoscere questa via di una disciplina tanto nobile e complessa. Noi dobbiamo raggiungere il tempio oltre la foresta dei canneti. Vorreste farci da guida? Naturalmente sarete pagata per tale vostro servigio." |
Altea andò a riposare e poco dopo anche il filosofo e poi il fabbro fecero lo stesso.
Lei però si destò nel cuore della notte e si accorse di non avere più la spada forgiata dal fabbro. Stranamente però le porte della casa erano tutte aperte e nessuno oltre lei sembrava esserci. |
Gli uomini che si avvicinarono erano dei monaci, che salutai con un rispettoso cenno del capo.
"Vi ringrazio delle vostre parole, signori, e della vostra fiducia..." con tono gentile. "Io e il mio apprendista saremo lieti di scortarvi fino al tempio.." lanciando un'occhiata complice al ragazzo. |
Mi destai durante la notte, toccai il fianco istintivamente ma non trovai la spada. Mi salì il cuore in gola, mi alzai ma tutte le porte erano aperte. Chiamai il fabbro e poi il filosofo ma sembravo sola, cercai di mantenere la calma.
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Chi fra le giocatrici risolverà per prima il suo enigma sarà la vincitrice del mistero della foresta dei canneti...
(GWEN) Gwen seguì la voce del bambino e ad un tratto si ritrovò nella foresta, senza vedere più la casa della donna. Notò però una sagoma. Era una bambina che camminava sola nella nebbia che era scesa fra i canneti. La guardò e con un sorriso enigmatico disse: “Mi sono a questa avvicinato, con apprensione e quanto ho tribolato. Anche con gli esercizi e poi le parallele, e col trapezio ho pure lavorato, non solo con quelle.” (DESTRESYA) Di lì a poco i 4 partirono alla volta della foresta dei canneti. I 2 monaci indicarono il cammino da fare a Destresya ed a Best. Proseguirono per tutta la mattina e buona parte del pomeriggio, intervallando il tragitto con brevi pause per riposarsi. Verso il tramonto trovarono un buon punto in cui fermarsi, ossia presso un grosso tamarindo sulla sponda di un fiume. Accesero un fuoco ed i monaci offrirono del riso come cena. Dopo un pò riposarono, con il fuoco che rendeva piacevole la loro sosta. Verso la notte però Destresya si svegliò di colpo. Qualcosa attirò la sua attenzione e senza accorgersene si ritrovò sulla sponda del fiume, dove una vaga nebbia avvolgeva tutto. Allora vide una figura. Era una donna che voltandosi recitò queste parole: “Per darsi delle arie è fatta apposta ed in salita ammetto poi che si fa tosta. Ma ritengo che aumentando di certo il passo sarebbe veramente poi un gran bello spasso!” (ALTEA) Altea cercando la spada si ritrovò in mezzo ai canneti, in una parte sconosciuta della foresta, dove non c'era più la casa del fabbro. All'improvviso fra i canneti notò qualcosa. Era una vecchia che sembrava stesse recitando qualcosa, forse una poesia o qualcosa di simile. Si voltò e sorrise in un modo che ad Altea fece impressione, dandole un senso di fastidio. Poi la vecchia mormorò: “Son brevi e ne ho fatto spesso, però me ne ricordo ancora adesso. Alcuni poi belli e altri no, lo ammetto, pur se sono finiti tutti in un cassetto!” |
Era tutto incredibile, mi trovai tra la vegetazione, poi vidi una vecchia che mi inquieto'. Inizio a recitare qualcosa, non comprendevo e le dissi ignara.. "State parlando dei sogni? I miei li ho lasciati nel cassetto da molto".
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Seguii la voce e mi ritrovai nella foresta, senza vedere più la casa.
Poi, dalla nebbia emerse una bambina, facendomi subito sguainare la spada, che mi recitò un enigma. Lo sapevo! Lo sapevo che era tutta opera del mostro! Avevo cercato disperatamente di dirlo a Velv e avevo ragione, ma non avevo idea di dove fosse lui ora ed ero preoccupata, molto. In quel momento, però, dovevo risolvere quell'enigma, se volevo liberarmi del mostro. Così, rimasi a riflettere. "Può darsi che sia la geometria? Non so cos'altro potrebbe essere, se non questa..." allargando le braccia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
C'era qualcosa, qualcosa che mi svegliò di soprassalto.
Non sapevo cosa, un'ombra o una luce, una sensazione, un pensiero. Mi alzai e la seguii, qualunque cosa fosse. Sulle rive del fiume trovai una donna che mi osservava, e recitò dei versi, doveva essere un enigma. "Parlate della corsa, signora?" mormorai, dopo aver pensato a lungo a quelle parole. Chissà cosa voleva da me. |
Il vento.
Quello che dall'Oriente soffia e col boato della tempesta raggiune l'Occidente. Il vento Divino del Cielo e delle Sue regole perfette, che nell'antichità forgiarono le primordiali isole dell'Afragolignone, emerse dall'inanimato e perenne caos del nulla. Il Solo ed Unico Dio di tutte le cose si mostrò a quei primi uomini, insegnando loro come pregare e come combattere, per difendersi dai falsi dei bugiardi e dai demoni infernali. Per questo la razza Afragolignonese ha da sempre, per Diritto Divino, imperio su tutte le creature inferiori, siano esse demoni, Jinn, streghe e mostri di ogni sorta. La strega della foresta del canneto si dissolse in un urlo lacerante, volteggiando nel cielo notturno e svanendo per sempre quando l'aurora tinse dei suoi bagliori i primi ciliegi del mattino. Le 2 eroine avevano ciascuna risolto il proprio arcano, ma fra loro Altea, figlia dello Shigun, era stata la prima e la più lesta, sconfiggendo così l'orribile mostro. La foresta dei canneti fu liberata e la terra tornò fertile. Molti cantarono allora il ricordo di quella battaglia ed il nome di Altea e della sua spada magica. https://1.bp.blogspot.com/-4DyAkqTTV...06250095_n.jpg Fine del film |
Finito il film, il segnale televisivo fu ripristinato e di nuovo tornarono in onda i telegiornali, i documentari ed i vari reality che intrattenevano i cittadini di Afragolopolis.
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Il film finì, facendo tornare tutti i soliti programmi che invadevano da tempo immemore le nostre televisioni.
"La libertà era durata troppo..." dissi sarcasticamente ad Yldama, accendendomi una sigaretta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Solito film di propaganda governativa..." disse Yldama a Gwen "... sarà meglio che mi rimetta a lavorare, cercando di far funzionare la mia invenzione..." prendendo alcuni attrezzi e segnando sul computer i dati del funzionamento del macchinario.
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Yldama si rimise a lavoro sul macchinario, mentre io rimanevo sul divano.
"Niente cavia, dunque?" chiesi candidamente, fumando la mia sigaretta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si..." disse Yldama a Gwen "... forse ora potrebbe funzionare..."
Allora prese la scimmia e la chiuse nel macchinario. Accese tutti i circuiti ed azionò il procedimento. "Vediamo cosa accade..." mormorò. |
"Beh, la mia alternativa di trovare un quasi volontario in giro in qualche vicolo era migliore, ma anche una scimmia va bene..." dissi sarcasticamente.
Portò l'animale nella cabina ed attendemmo entrambi il risultato dell'esperimento. Davvero cercavo di capire come potessi fare ad aiutarlo, ma la scienza non era mai stata il mio forte e di certo non era adesso la mia professione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il procedimento si concluse ed il macchinario aprì la porta, mostrando una scena orrible.
La scimmia era mutata tra atroci sofferenze, diventando un essere mostruoso. "Maledizione..." disse deluso Yldama "... un altro fallimento..." guardando Gwen, mentre la scimmia mutata moriva da laceranti sofferenze. https://vignette.wikia.nocookie.net/...20151105231342 |
Il processo venne ultimato, Yldama aprì il portello e la scena non fu tanto diversa dalla prima.
"Beh... Però prima l'animale è stato maciullato, completamente... Ora invece no... Forse c'è stato un piccolo miglioramento, no?" cercai di essere convincente e di spronarlo, non potendo aiutarlo in altro modo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Migliorato..." disse Yldama a Gwen "... da maciullare un animale e poi mutarne un altro in un mostro non mi pare un gran miglioramento..." sbuffando "... forse hai ragione tu... occorre una cavia umana... i dati in mio possesso infatti riguardono organismi umani..."
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Annuii e mi alzai.
"Bene, allora andiamo" con un sorriso esaltato sul viso. "Magari però devo andare a casa a cambiarmi, credo che un abito da sera simile non sia adatto..." guardando con aria divertita il mio lungo ed elegante vestito nero in raso, che mi fasciava perfettamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, non c'è tempo, Gwen..." disse Yldama alla ragazza "... devo lavorarci ora..." e prese a spogliarsi, fino a restare completamente nudo davanti a lei.
https://leakedmeat.com/wp-content/up...ND-300x300.jpg |
Sbarrai gli occhi.
"No! No no no! Non puoi! Non farlo!" mi avvicinai a lui per bloccarlo prima che entrasse là dentro. "È un progetto geniale e sono sicura che tu sia a tanto così dallo sviluppare una soluzione definitiva, ma chi lo farà se ti va male?" cercai di convincerlo, fissando i miei occhi verdi nei suoi azzurri, nel tentativo di allontanarlo da lì e fargli cambiare idea. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui non disse nulla, restando a fissare Gwen per un lungo momento.
Poi, all'improvviso, la strinse a sè e la baciò con passione, tenendola ferma contro il suo corpo nudo. |
Non rispose nulla alle mie parole.
Poi, mi prese fra le braccia e mi baciò con trasporto. Mi abbandonai di nuovo alla sua foga, al suo desiderio, come la prima volta. "Potevi dirmelo subito se bastava questo a convincerti..." sussurrai, appena divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Un bacio..." disse lui baciando Gwen con foga, facendole sentire tutta la sua lingua nella bocca ed ogni forma del suo corpo nudo contro di lei "... ti servirà più di un bacio per convincermi..." senza smettere di baciarla.
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Ridacchiai, mentre mi stringeva contro il suo bellissimo corpo nudo.
Iniziai ad esplorarlo tutto a mani piene, come piena era la mia soddisfazione in quel momento. Mi piaceva ciò che aveva iniziato a crearsi, poteva non essere nulla, ma per ora mi piaceva e tanto bastava. "Stanotte si dovrebbe lavorare, ti stai distraendo..." sussurrai ancora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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