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Il suo sguardo, quello sguardo valeva più di ogni cosa.
Così intenso, eccitato, innamorato. Mi illuminai, nel guardarlo, lasciando che le mie mani accarezzassero il suo corpo in adorazione. Risi piano a quelle parole. "La mia missione? Salvare il mondo, cosa vuoi che sia..." con un sorriso divertito "Tu sei molto più importante..." sfiorando le sue labbra con le mie. "Dove eravamo rimasti?" Sussurrai, con la voce calda e lo sguardo eccitato, per poi baciarlo ancora. Un bacio che sfidava ogni cosa. L'universo, la Supernova, la salvezza del mondo. O forse a farlo non era quel bacio, ma l'amore stesso. E l'Amore sfida e vince ogni cosa. |
Stewart fece entrare i due poliziotti.
Si trattava dell'ispettore Gozz e del tenente Lione, già conosciuti da Gaynor. “Buongiorno, signora.” Disse l'ispettore, che subito notò l'avvenenza della giovane donna che anche in casa non rinunciava ad un certo gusto. “Perdoni se di nuovo la disturbiamo, ma temo sia importante... infatti stamani riflettevo su quanto da lei detto circa quel film ed il suo protagonista... abbiamo inoltre saputo che lei ha avuto, diciamo... un incontro ravvicinato con lui... tutti i giornali ne parlano...” |
L'autista annuì a Gwen ed accostò.
I motociclisti allora li raggiunsero, per poi circondare la macchina. In un attimo uno di quelli estrasse una pistola e la puntò contro i vetri. Sia Gwen che il suo autista erano sotto tiro. Una mossa falsa ed avrebbe aperto il fuoco. “Scendete dall'auto.” Disse con tono deciso ai due in auto. |
Il barone sorrise.
“Proprio non la capisco...” disse a Nyoko “... cosa intende? Se vuole sapere del suo amico, beh, è uscito stamani molto presto perchè ero riuscito a far arrivare il mio meccanico. Immagino ora stiano riparando la vostra auto.” Gentilmente. |
Non ero convinta alle sue parole. Scossi appena la testa "tenete prigioniere le persone per passione o per cosa, signore?" dissi col coltellino stretto nelle mani quasi a farmi male.
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Stewart fece accomodare i due poliziotti e, con mio sommo dispiacere, notai che erano gli stessi della notte precedente. Sembrava che l'ispettore Gozz fosse molto più interessato a sbavare sulle donne, e conoscere fatti scabrosi, che a svolgere il suo lavoro.
"Buongiorno ispettore... agente..." li salutai "Nessun disturbo, ma temo di non potervi essere d'aiuto più di quanto lo sia già stata, dal momento che ho già detto tutto ciò che sapevo. In quanto all'incontro ravvicinato, come lo chiama lei, ve ne ho già parlato stanotte, vi ho raccontato della messinscena al termine della quale il signor Guisgard mi ha platealmente baciata. Faceva tutto parte del copione, non so se mi spiego... Ad ogni modo, invece di interrogare me dovreste leggere l'articolo su questo giornale..." dissi loro passandogli il quotidiano "Lo stavo appunto leggendo e l'ho trovato a dir poco inquietante..." Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
Bene, era stata una mossa sbagliata.
Dovevo pensare a qualcosa, e in fretta. Qualcosa come sperare che Elv arrivasse all'improvviso. Ma non era tutto già abbastanza complicato e tragico quel giorno? Col cuore in gola scesi piano dalla macchina, mantenendo un certo sangue freddo, agitarmi non sarebbe servito a nulla. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Si baciarono ancora.
Con seducente passione, intima dolcezza ed infinito desiderio. Labbra contro labbra, con i loro corpi nudi stretti l'uno contro l'altro. Baci ardenti, fatti di sussurri e sospiri, gemiti ed effusioni appassionate. Le loro labbra i cercavano, si trovavano, si intrecciavano e si mordicchiavano. Il medaglione intanto continuava a pulsare ed a lampeggiare. Icarius prese allora Clio per mano e la condusse verso la porta. Erano nudi e lui guardò che nessuno ci fosse nel corridoio. Poi insieme raggiunsero la sua camera da letto. |
Il barone rise piano.
“Lei forse ha fatto qualche brutto sogno, signorina...” disse a Nyoko “... si, credo sia un tantino nervosa... qui non ci sono prigionieri... lei stessa può andare via quando vuole... anche ora...” |
Guardai quell'uomo cob sospetto e con rabbia. Non mi si prendeva in giro facilmente. Senza abbassare la guardia e l'arma, superai il barone e corsi via fino alla porta di ingresso.
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