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Che gioco meraviglioso era quello. Mi sentivo ardere come legna al fuoco. Lui era caldo, forte, il modo in cui mi toccava era qualcosa di fantastico, sconosciuto, estremo. Sentivo le sue mani osare sicure su di me, sfiorare le mie parti più nascoste, come i miei seni, e fra le labbra, si potevano udire i miei gemiti, che non riuscivo a trattenere più.
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Io non volevo saperlo, sembrava terribile e non volevo avere più nulla a che fare con quella storia.
Ne avevo già avuto abbastanza. Ancora aggrappata saldamente a lui, lo seguii fuori da quel giardino e lontano da quella casa maledetta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
In quella stanza, rischiarata dalla luce flebile delle candele e delle lanterne, il vapore si espanse di profumi esotici e floreali..era un tripudio di natura, sensualità.
Il mio corpo nudo e caldo si avvicinò al suo.."Perfetto...il bagno..non vedo l' ora di rilassarmi" e nel farlo tolsi l' armatura dal suo petto, quella che gli avevano donato gli Dei, leggera a coprire i suoi indumenti che tolsi, lentamente, sfiorai il suo petto nudo saldo e robusto. Potevo sentire il battito del suo cuore, forte e profondo, dall' emozione e dall' amore per me. E lo baciai dalla fronte fino a scivolare sul petto e slacciai i pantaloni togliendoli..ora pure lui era di fronte a me...bello proprio come il Sole, vigoroso quanto un Dio e iniziai a baciare la sua virilità che presto diventò prorompente. Potevo sentire il suo piacere, vederlo ed assaporarlo e poi come una ninfa scivolai nella vasca, le mie braccia e mani si allargarono, appoggiandomi al pavimento lavorato..."Vuoi pure tu rilassarti" a voce bassa e tremante per quella emozione...già provata ma diversa, sempre nuova e mi soffermai sui suoi occhi. |
Fuori dal giardino i due giovani, mano nella mano, correvano via da quella casa e dai suoi incubi, verso la brughiera ed i suoi misteri.
Era buio ovunque, tra rovi, alberi dai tronchi spettrali e rocce ammantate di umide erbe selvatiche. Cassandra ed Elv scappavano da quella dimora di fantasmi. Corsero a lungo, fino a perdersi nel cuore oscuro della brughiera. “Sembra...” disse correndo Elv “... sembra che nessuno ci stia inseguendo...” fermandosi dietro una grossa quercia “... riprendiamo un attimo fiato e poi riprendiamo...” a Cassandra. |
Correvamo, correvamo, come pazzi e senza sosta, in quella brughiera ammantata di tetra oscurità.
Ad un certo punto ci fermammo per riprendere fiato, visto che sembravano lontani dal pericolo. Annuii stanca, mentre cercavo di riprendere fiato e sentivo i polmoni bruciare ed il fianco dolorante. Mi guardai indietro, come se riuscissi ancora a scorgere la villa maledetta. Ripensai a cosa avevo rischiato con Seth, all'uomo deforme preda delle fiamme, le immagini e le sensazioni tornarono tutte in una volta e in un attimo mi ritrovai a piangere silenziosamente stretta fra le braccia di Elv. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Hiss preparò il bagno per la sua sacerdotessa.
Poi lei si avvicinò, nuda ed accaldata, al suo cavaliere. Cominciò a togliergli la corazza e lui la lasciò fare. Eeila allora gli slacciò gli altri indumenti, per poi baciargli il petto nudo. Toccò poi ai suoi pantaloni che in un attimo scivolarono via, liberando la sua virilità. Virilità che lei cominciò a baciare, provocandone l'immediata crescita, rendendola turgida, prorompente. Lo baciò fino a fare emergere l'eccitazione più pura. E quando la sacerdotessa fu orgogliosa e soddisfatta di quella mascolinità, si immerse nella vasca, eccitata e col cuore che batteva forte. “Si, certo...” disse Hiss, per poi prendere spugna e sali ed avvicinarsi a lei. E cominciò ad insaponarle la schiena. |
Sorrisi a quelle parole di Aegos, sfiorandogli dolcemente il braccio.
"Non ti lascerò andare da solo..." guardando i suoi occhi con intensità "C'è una cosa che non ti ho detto...". Alzai la mano e schioccai le dita, rivolta alle soldatesse. "Portatemi Damasgrada..." ordinai, senza lasciare gli occhi di Aegos. "A Beltas avrai visto che le donne combattono..." sorrisi "Quello che non sai è che la regina è anche la miglior guerriera del regno..." scrutando il suo sguardo. "Verrò con te.." sussurrai "Non ti lascerò andare da solo.." sorridendo "Mai..". |
Il vapore rendeva la stanza intrisa di quei profumi inebrianti e mi riempirono l' anima..un profumo può ricordare paesaggi, momenti e dare sensazioni particolari.
Sentii la mano di Hiss sfiorarmi la schiena in un soave e mascolino massaggio..i muscoli tesi fino prima ,da quello visto e da quella avventura, si sciolsero lentamente e sospirai indietreggiando con la testa e guardandolo..."Mi ami? Cosa provi per me?" ad un tratto quella domanda...spontanea..forse una rassicurazione. |
Aegos guardò Elyse e poi la spada che le soldatesse le portarono.
“Una guerriera...” disse lui sorridendo “... e sia, dopotutto sei la regina... ma ricorda che una volta fuori dovrai starmi vicina, intesi? Non voglio che tu corra rischi. Solo il Cielo sa cosa troveremo...” Così uscirono nella brughiera, ancora avvolta nelle tenebre. |
Elv vide Cassandra piangere fra le sue braccia.
“Ehi, piccola...” disse stringendola lui “... ormai siamo salvi... quel luogo infernale è lontano ora... non hai più nulla da temere...” baciandole i capelli rossi. |
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