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Non potevo crederci, la gente era diventata folle e pazza...aveva ragione il misterioso ammiratore..lo avevano scoperto..e avevano scoperto me e aveva detto di fuggire..se solo avessi portato Guisgard in città ora sarebbe vivo, ma quell' uomo cosa c'entrava in questo.
Appiccarono addirittura fuoco alla casa come per scacciare la maledizione e Petronilla e la secuity mi portarono fuori in giardino e vidi Guisgard e lo presi portandolo via prima il suo corpo potesse prendere fuoco..lo abbracciai e baciai le fredde guance mentre calde lacrime le bagnavano. |
La testa rotolò nell'erba, finendo davanti a Gwen.
L'espressione di Elv era contratta dal terrore. Poi la ragazza si svegliò di colpo. Era nel pullman, dolorante. L'autobus era cappottato ed Elv era stato spinto fuori dall'incidente. Doveva raggiungerlo. Altea strinse a sé il corpo senza vita del giovane rampollo, le cui membra erano tutte spezzate per la caduta. La casa era ormai avvolta da fiamme e dopo un po' si sentirono arrivare due auto della polizia. |
Che avevo fatto per avere un uomo così meraviglioso nella mia vita?
Uno che capisse al volo la mia continua voluttà, che fosse una fonte inesauribile di piacere, eccitazione, che mi donasse costantemente quel brivido lungo la schiena, quel fremito incontrollato. Mai i miei occhi avevano trovato altri simili ai miei, mai mi ero sentita di appartenere a qualcuno così tanto, mai nessuno mi aveva fatto sentire così completa e appagata. Nulla, se non i suoi occhi azzurri, nulla se non il suo sorriso voluttuoso, le sue mani che mi facevano impazzire. Le sue mani. Oh le sue mani mi stavano facendo gridare, fremere, gemere, andare fuori di testa. Non capivo più nulla, sentivo solo di volerne di più, di più, di più, in un crescendo disperato. Il mio sguardo era una supplica e il suo quello di chi sa di averti in pugno. Sapeva che ero sua, solo sua, eternamente sua. Nulla sarebbe mai più stato come prima. Non sarei mai stata libera, né volevo esserlo, perchè quell'intesa era qualcosa che rendeva la vita degna di essere vissuta. Questo diceva il mio sguardo nel suo. Questo gridava la mia voce. Che ero sua, e lo sarei stata sempre. Sentii il mio corpo urlare, impazzire, esplodere. E lo guardai, lo guardai negli occhi. Volevo che vedesse. Volevo che percepisse ogni mia sensazione. Tutto in me era suo ora, tutto. Mi aggrappai a lui, meravigliosamente appagata, quando sentii la vista offuscarmi. Stavo morendo? Anche se fosse, in quell'ultimo giorno avevo vissuto. "Ordifren..." sussurrai, prima di sprofondare nel buio. |
"Maledetti...loro periranno per la loro superstizione.." arrivò la polizia mentre tenevo il corpo di Guisgard, lacerato e martoriato.
Non avevo il coraggio di dire nulla...dove avevo sbagliato...non lo sapevo.. non comprendevo nulla più. Rimasi ferma a guardare attorno la brughiera...oh si, questo posto era maledetto. |
Mentre Nyoko pensava al da farsi, dalla porta socchiusa apparve una figura.
Era Pavel con un libro in mano. Era il libro del dottor Ordifren. Aveva lo sguardo spento. “L'ho ucciso...” disse avvicinandosi a lei e a Herbert “... l'ho ucciso con le mie stesse mani... mi ha raccontato tutto... l'ha fatto ridendo... mi diceva che ero un Biodroide... che dovevo esserne fiero... era una meraviglia della genetica e del genio del mio creatore... ma continuava a ridere... sono un mezzo uomo... nato in laboratorio... e l'ho ucciso...” Poi estrasse un tagliacarte e dopo un ultimo sguardo a Nyoko si trafisse il petto e cadde senza vita a terra. |
Mi svegliai urlando e subito cercai Elv. Sospirai vedendo che era ancora vivo.
Corsi subito fuori e lo raggiunsi scuotendolo forte. "Elv! Svegliati, ti prego!" lo chiamai, esasperata, col terrore che il sogno potesse compiersi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Tutto avvenne in un millisecondo.
Cosa. Diamine. Era. Successo?? Mi abbassai subito e lo guardai terribilmente preoccupata. "Tieni il lubro, Herbert. A lui ci penso io!" dissi aprendo la mia boccetta con dentro la mia grazia e mostrando la mia vera forma angelica. Posai la mano e, con il cuore che tremava, provai a ridatgli la vita. "Ti prego..." pregai sperando che qualcuno, lassù, avesse ancora un po' di pietà per me. E per lui. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...2e7187555b.jpg Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Arrivò, insieme alla polizia, anche Guadag.
Si avvicinò ad Altea. “Non pianga...” disse “... l'avvocato Bell è stato trovato morto... ma prima di morire mi aveva inviato dei file... lui e Taddei erano sotto mentite spoglie... lavoravano per un'angezia di assicurazioni e fingevano di essere legati all'eredità dei Taddei... nel file ci sono documenti che spiegano tutto... per quanto incredibile il giovane morto non era il vero Guisgard, ma solo un sosia... un clone fatto in laboratorio... perchè? E' un mistero... forse per l'eredità dei Taddei... chi era il colpevole? L'autore di tutto? Chissà...” |
Mentre Gwen cercava di rianimare Elv sentì delle sirene.
Arrivò poco dopo la polizia, attirata dall'incidente dell'autobus. Il cavaliere senza testa era svanito nel nulla. Perchè? Forse perchè il diabolico piano che lo aveva evocato ora non esisteva più. Arrivarono i poliziotti e chiamarono un'ambulanza per portare i due giovani all'ospedale in città. “Non è un essere umano, non ha anima.” Disse Herbert a Nyoko che cercava inutilmente di riportare Pavel in vita. “E' come un animale, solo corpo, solo materia. Nato in laboratorio e destinato ad una vita falsa.” Dando la mano alla ragazza per andare via. La loro missione era finita. |
Guardai Guadag stupita.."Agenzia di assicurazioni...si loro...Bell forse mi aveva contattato prima dell' arrivo di.." guardai il ragazzo "Guisgard.." e raccontai dell' ammiratore che proprio diceva di essere stato scoperto e il resto.."Un clone...sentite le sue ossa...sono vere..." lo baciai sulle labbra per l' ultimo addio.."Addio amore mio...addio Guisgard".
E lasciai lo presero senza dire nulla. |
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