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Altea aprì la porta lentamente, con indosso solo il lenzuolo, trovando sulla soglia lo sguardo gelido e sprezzante della servitrice.
La fissava quasi con odio. |
Elv guardò Gwen negli occhi, per poi sorridere beffardo.
“Arcibald era ormai andato, la testa non lo aiutava più...” disse prendendo il biglietto e leggendolo “... e tu stai qui a decifrare le cose scritte da un pazzo mentre moriva?” Ridandole il biglietto. “Complimenti.” Sarcastico. |
“In una situazione simile” disse Fessen a Destresya “il mio istinto mi dice sempre di scendere in basso. Lì si trovano i vizi e le debolezze umane, madama.” Guardandola malizioso. “Ma siete voi il capo, dunque scegliete voi dove andare...”
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Mi avvicinai a lui, sempre fissandolo.
"Bene. Facciamo finta che quello sua solo un pezzo di carta. Ma so bene quello che ho sentito mentre parlavi con Stainov. Avete detto che eravate d'accordo su tutto e voglio sapere di cosa stavate parlando" insistetti ancora, irremovibile. La situazione non mi piaceva, per niente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era sera ormai e dalle finestre chiuse si intravedevano i tetti e le guglie di Sant'Agata di Gothya illuminate.
“Eravamo d'accordo su come far avere il mio lavoro a quell'artista presentatomi proprio da Stainov.” Disse Elv fissando Gwen amaramente. “Se non mi credi puoi venire con me quando porterò la mia tela a Stainov.” Prendendo la giacca. “Ora scusami, ma ho bisogno d'aria. Esco a fare due passi. Ah, puoi chiuderti dentro, così ti sentirai più sicura, nel caso temessi io venga ad ucciderti.” Sarcastico. Allora uscì. |
Rimasi stupita nel vedere la servitrice ma finsi indifferenza.. "Scusate, cosa volete?" stringendo il lenzuolo è guardandola in malo modo "Questa è la mi stanza, spero abbiate un buon motivo per essere qui".
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Gli occhi della servitrie avevano un fondo di crudeltà nel fissare Altea.
"Rivestitevi." Disse con disprezzo. "Il barone non verrà stanotte. E neppure in tutte le altre notti da qui alla fine dei tempi. Sua moglie, Layla, è l'unica donna della sua vita." Ad un tratto, da fuori, attraverso la finestra socchiusa della camera, si udì il canto di una donna. |
Ascoltai la risposta e rimasi attenta.
Non sapevo perché, ma non mi convinceva. Perché Archibald avrebbe dovuto avvisare, se fosse stata una cosa così semplice? Doveva esserci altro, ma decisi che per ora non avrei infierito. "E sia, voglio crederti" dissi allora. Alzai appena un sopracciglio, mentre prendeva la giacca e anche io presi il soprabito. "Oh, caro" con un sorriso sornione, avvicinandomi a lui e dandogli un leggero bacio "La tua testa salterebbe via dal tuo collo anche se solo ci pensassi" sorridendo. "Ma si dà il caso che nessuno di noi due possa vivere senza l'altro, dunque sono certa che entrambi eviteremo accuratamente questo passaggio" con aria divertita. "Su, andiamo. Penso che anche a me farà bene un po' d'aria" uscendo dalla porta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Risi alle sue parole.. "Pensate di darmi imposizioni? Si vede benissimo che siete invidiosa del barone e tenete ancora a Lady Layla". Ad un tratto udii il canto di una donna dalla finestra e andai a vedere.. "Trucchetti" dissi a voce alta senza farmi impressionare.
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Per me puoi fare come vuoi.” Disse Elv scostante a Gwen..
Così uscirono di casa, immergendosi nella sera di Sant'Agata di Gothya. Lui appariva scontroso e sulle sue. |
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