Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 15-04-2016 00.59.01

Sospirai mentre sorseggiavo il the.
"Mi spieghi perchè ti dà tantobfastidio? Quando ti rassegnerai al fatto che non sono più una bambina che deve soli seguire le regole e obbedire? Sono cresciuta, adesso. " fissandola, seria in viso.

Guisgard 15-04-2016 01.01.37

La barca continuava il suo lento e silenzioso scorrere sulle acque, con quell'uomo dai modi bruschi sempre attento a non farsi scoprire dalle fregate.
“Siamo fortunati” disse “che continuino a sparare sulla costa... almeno lasceranno in pace noi...”
“Che razza di uomo siete?” Una donna tra i passeggeri. “Non pensate a chi è rimasto a Baias?”
“Meglio loro che noi.” Fece l'uomo. “Comunque siamo diretti verso la piccola isola di Bivaros... è poco battuta e forse non ci scopriranno...” guardando poi Altea.

Dacey Starklan 15-04-2016 01.03.15

Ricacciai una piccola lacrima.

<< E allora lo decido da me. Lascerò perdere lo spettacolo . Almeno quello >>

Mi affrettai dallo zio, << ti do una mano *

Guisgard 15-04-2016 01.04.56

“Se fossi cresciuta davvero” disse Costanza a Gwen “allora smetteresti di comportarti come una sciocca adolescente, attratta da situazioni inutili e che poco si legano alla tua educazione aristocratica.” La fissò. “Non pensi che quegli artisti ti stiano sfruttando forse? Approfittano delle tue conoscenze a corte? E' così difficile capirlo?”

Guisgard 15-04-2016 01.07.48

Gaynor cercò di rialzarsi ma avvertì un forte capogiro e si ritrovò a terra.
Le orecchie continuavano a sibilarle in modo insopportabile e gli occhi bruciavano per la polvere ed il fumo.
Un attimo dopo perse totalmente conoscenza.

Guisgard 15-04-2016 01.11.10

Lo zio non disse nulla e lasciò che Dacey gli desse una mano con quelle casse.
Poco dopo arrivò un calesse davanti alla bottega.
“Salute.” Disse gaio Pepino. “Avete udito la novità? Pare che si terrà uno spettacolo e per pochi intimi. Non certo qualcosa di adatto a tutti, ma solo degno di essere rappresentato davanti ai pezzi grossi. E non indovinerete mai la trama del suddetto spettacolo.” Ridendo.
“Dacci un taglio.” Sbottò Charlie.
“Sei di cattivo umore oggi?” Fissandolo Pepino.

Lady Gwen 15-04-2016 01.13.13

"Credimi non è così" accennando una risata isterica, per poi tornare subito seria "E se pensi che farò la fine di tutte le brave ragazze aristocratiche, totalmente inutili e stupide, che hannovcome unico obiettivo quello di sposare un nobile ancora più ricco di loro che le mantenga e le sfoggi albpari di trofei ben lustrati alle occasioni mondane, hai sbagliato persona" la guardai per un'ultimo istante e poi uscii, andando ben oltre il palazzo, dove avrei dovuto trovare Velvot.
Come poteva anche solo pensare una cosa del genere? Evidentemente, c'era qualcosa di sbagliato in lei se traeva certe conclusioni, non certo in loro o nell'uomo che amavobpiù della mia stessa vita.

Guisgard 15-04-2016 01.16.46

Gwen lasciò inquieta e dispiaciuta il palazzo, senza dare a costanza la possibilità di replicare.
Uscì dal portone e poco più avanti, sotto un grosso pino, vide una figura distesa.
Era Velvot che riposava beatamente.

Lady Gwen 15-04-2016 01.25.13

Quella breve discussione con Costanza aveva in parte soffocato la gaiezza di quella mattina, ma ritrovai subito il buon umore quando vidi Velvot che riposava beato sotto un pino.
Sorrisi mentre mi avvicinavo silenziosamente, senza il minimo rumore, per poi baciarlo e coglierlo di sorpresa, dal momento che aveva gli occhi chiusi.
"Allora anche tu hai bisogno di riposare, ogni tanto..." dissi piano, scherzando e riferendomi alla stupenda mattinata trascorsa ad amarci nella mia camera, quando esistevamo solo noi due e nient'altro.

Guisgard 15-04-2016 01.32.07

Quel bacio di Gwen, quasi fosse un incantesimo, destò all'istante Velvot, che subito aprì gli occhi e sorrise.
“Ah, dunque credi” disse divertito “che io abbia bisogno di riposare? Beh, se vuoi sono pronto a ricominciare...” facendole l'occhiolino e riferendosi anch'egli alla mattinata di passione da poco trascorsa “... ma sei strana...” fissandola negli occhi “... cos'hai? Sei inquieta? Triste?”


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