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"Grazie" dissi ad Erien distogliendomi dai miei pensieri. Provai a mettermi in piedi, il dolore c'era ancora ma più sopportabile. "Cerchiamo un villaggio. Ci dovrà essere uno qui nei paraggi" dissi guardandomi in torno. "Da dove venivano quelle persone qui radunatesi sennò?"
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"Subito?" chiesi a Selia, con un sospiro.
"Sì, è ciò che ti ho detto poco fa, siete stati scelti in tre" dissi a Gillen, poi presi il suo viso fra le mani "Ehi, va tutto bene?" chiesi piano, dolcemente. Abbassai per un attimo lo sguardo, poi lo rialzai, con gli occhi umidi. "Voglio essere sincera, non mi interessa se sarai tu a salvare il mondo e tutto l'universo, ma se ci tieni a me, salva il mio di mondo. Salva me" mormorai pianissimo "Fallo per me, ti prego." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel ricordo e la sua energia.
Fu come un bagno purificatore. E Cio fu liberata da ogni dubbio e paura. E in quei mistici frangenti il Cuore le aveva parlato. Le aveva mostrato visioni e fatto provare sensazioni. Ora sapeva. Sapeva che qualcuno aveva spiato e rivelato. E sapeva che le miserie umane, i suoi demoni, avevano fatto breccia nella debolezza della sacerdotessa Penelope. |
Taddeus si avvicinò a Dacey e la afferrò per le braccia, scuotendola con decisione.
“Ora calmatevi.” Disse con tono fermo. “Perdere la testa non ci aiuterà. Ora darò ordine di cercarlo ovunque, per tutta la città. State tranquilla, lo ritroveremo... ve lo prometto...” fissandola negli occhi. |
Riaprii gli occhi, e seppi ogni cosa.
Le ancelle, la sacerdotessa, mi avevano tradito. Con una calma sovrumana, entrai nella stanza annessa a quella del Cuore, e indossai un nuovo abito rituale. "Abelardo!" chiamai. Avrebbero pagato, avrebbero pagato eccome. |
" Okay okay" con un grande respiro poggiando le mani sulle sue.
" Grazie... Grazie" per avermi rassicurata con prontezza, " voglio andare a cercarlo subito" con un guizzo negli occhi, fissi su quelli del principe . |
“Si, hai ragione.” Disse Annuendo Erien a Nyoko. “Cerchiamo dunque il villaggio più vicino, da dove presumibilmente venivano le persone che erano a fissare il lago... su... sali sulle mie spalle... ti porterò a cavalcioni sulla schiena...” alla ragazza “... con quella caviglia non potrai certo andare lontano...”
E se la caricò sulle spalle. I tre si misero così in marcia, in cerca del villaggio. |
A quelle parole di Gwen, Gillen, per tutta risposta, la strinse forte a sé.
E restarono così a lungo. “Si...” disse pianissimo lui “... andiamo...” sospirando. “Bene!” Esclamò Daniel. “Si parte!” Ridendo. “E smettila...” seccata Selia “... sembri un somaro quando ridi, tanto ragli...” scuotendo il capo. |
"Perfetto" dissi a quelle parole di Erien. Poi quella proposta... Mi fece subito arrossire.
"Sulle tue spalle? Ma..." provai a dire qualcosa, ma lui mi afferrò subito sulle spalle e prese a camminare. "Non sono pesante? I-io potrei provare a camminare da sola..." tentai di dire. Mi presi di timidezza. Una timidezza che si vedeva rararemente in me. Le guance rosse e il corpo tremante. Con il corpo schiacciato contro il suo, potevo sentire il suo respiro, i suoi battiti. I capelli neri e lunghi mi carezzavano il viso e per un attimo ebbi il desiderio di incastrarci le dita. Ero sempre più convinta di amare quel ragazzo... Ogni giorno di più. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Arrivò Abelardo.
“Eccomi...” disse il gufo a Clio “... ma che succede?” Fissandola. “Un nuovo sfidante? Conosco quella luce nei tuoi occhi e vuol dire una cosa sola... sangue.” |
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