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"Madama, la mia vera identità è quella che vi ho appena detto... sono Lady Gaynor, marchesa delle Flegee, e ciò che mi lega al vostro Capo è strettamente personale... vi prego, accontentatevi di sapere questo..."
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"Beh, perché no? Sono nobili alcuni di loro, no? Dunque magari cavalieri... Non sarebbe poi così assurdo.." Alzai le spalle.
Poi mi voltai verso Tussor. "Innanzi tutto, chi ti dice che non se le sia già portate da Capomazda? Che i ribelli non lo appoggeranno? Che non abbia nascosto un tesoretto da qualche parte? È casa sua, alla fin fine... Lo era.." Sospirai. "Date retta a me, Guisgard parteciperà, non importa come, a costo di rubare cavallo e armatura parteciperà... Ne va del suo onore... E l'onore vale più della vita stessa... È un cavaliere...". Era molto più di questo, in realtà, ma non potevo raccontare ai ragazzi che lo conoscevo in un castello dove anche i muri hanno orecchie. "Ad ogni modo, noi pensiamo a come incastrare lui, ma soprattutto i briganti.." Secca. |
“Se conoscete il nome che mi avete rivelato” disse Frate Roberto ad Altea “allora saprete che egli aveva già una donna e non ha mai guardato nessun'altra allo stesso modo.”
Poi la dama ed Alvaro lasciarono quella capanna e si incamminarono nel bosco. “Madama...” il cavaliere “... vi va di accompagnarmi in città? Voglio iscrivermi al torneo e gradirei la vostra compagnia.” |
Il padrone però, lesto, si avvicinò e Gwen e prese la sua mano.
Guardò il dito punto e poi se lo portò alla bocca, cominciando a succhiare lievemente. Per un lungo istante tenne il dito della ragazza fra le labbra calde, succhiandolo fino a farlo sanguinare. “Ecco...” disse lasciando la mano della giovane “... meglio che sanguini, eviterà di infettarsi...” fissandola. http://cineplex.media.baselineresear...0261_large.jpg |
La donna guardò Gaynor come a volerne scrutare le intenzioni, fin dentro l'anima.
“E sia...” disse infine “... mi fiderò... ma badate che se mi avete mentito vi uccideranno... chiaro?” Ed uscì. La dama Flegeese restò così nuovamente sola. Mentre da fuori giungevano sempre quelle voci e quelle risa. Poco dopo qualcuno bussò. |
"Chiaro, madama..." risposi alla donna, che uscì dalla capanna. Da fuori mi arrivavano ancora le stesse voci festose, quando qualcuno bussò alla porta. "Avanti, entrate pure..."
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“Come fai” disse Elas fissando Clio negli occhi “ad essere così sicura sul conto di quel Guisgard? E' poco più di un fantasma da queste parti, ma tu già in un'altra occasione hai mostrato di avere le idee chiare su di lui... perchè? Intuito femminile come dice Estea?”
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La porta si aprì ed entrò un ragazzino.
“Salute, madama...” disse a Gaynor “... sono qui per portarvi dal capo... riuscite ad alzarvi ed a camminare?” |
Alla porta si presentò un ragazzino, che doveva condurmi da Adespos.
"Certo che ce la faccio... e anche se non ce la facessi a camminare ti seguirei strisciando..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
In un attimo il padrone mi fu vicino e prese la mia mano .
Portò poi il dito che mi ero punta alla bocca e iniziò lentamente a succhiare. Rimasi pietrificata. Non mi sarei mai aspettata un gesto simile, da lui poi... Tenne a lungo il dito fra le sue labbra calde, fino a farlo sanguinare e tutto ciò assunse delle connotazioni molto strane. Soprattutto perchè, quando sentii un lieve pizzicore non provai fastidio. "...avete ragione... grazie..." mormorai, un po' intontita, guardandolo per qualche istante. Era ovvio, doveva sanguinare. Non sapevo perchè non ci avevo pensato, forse perchè ero trpoppo presa da ciò che stavo facendo. A questo proposuto, mi rimisi subito all'opera, cercando di accantonare ciò che era appena successo. |
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