Camelot, la patria della cavalleria

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Nyoko 15-11-2016 17.13.37

Sorrisi alle parole di mio nonno. Mi ricordò quando ero più piccola in Giappone. Mia madre mi comprò un bellissimo kimono bianco e rosa e mi sistemò per la festa. Quando mio nonno mi vide mi sorrise gioioso e mi spalancò le braccia dicendo "ma che fantastica principessa" facendomi ridere e gioire. Mio padre era pure lì con lui, ma non mi degnó neanche di uno sguardo. Mi addoloró molto quel suo fare nei miei confronti. Non lo sopportavo. Sorrisi a mio nonno.
"Vado a prepararmi allora" dissi per andare in camera a cambiarmi e poi a truccarmi.

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Guisgard 15-11-2016 17.16.47

Quella figura grottesca ridacchiava nel guardare Gaynor stesa su quel letto, quasi prendesse piacere dal vederla bela ed intimorita.
“Si, è proprio bella...” disse con la sua voce gracchiante “... i capelli sono chiari come vuole la tradizione...” con le dita tremanti nel tentativo i sfiorarle i capelli “... e ha la pelle bianca come l'alabastro, gli occhi come quelli di una colomba e le forme come una statua greca...” annuendo compiaciuto “... ottimo lavoro, ragazzo mio...” rivolto poi all'uomo mascherato “... cominceremo il rituale con la Luna nuova...” ridendo in modo grottesco e sinistro “... la maledizione dell'Abate svanirà ed io sarò di nuovo libero.” Ridendo.
“Si, maestro.” Annuì l'uomo mascherato, per poi guardare Gaynor.

Altea 15-11-2016 17.17.20

Risi alla sua battuta.."D' altronde se siamo qui..dobbiamo convivere assieme" e misi del the a bollire.
Cercai delle tazze eleganti e lo versai.
"E' pronto, ci mettiamo davanti al caminetto? Domani te la preparo la crostata promesso..sono in debito con te no? E io sono per i regali semplici ma fatti col cuore".
Mi sedetti di fronte al focolare, tenevo le mani nella tazzina che si riscaldavano e lo guardai.."Non pensavo tenessi a me così tanto da ospitarmi a casa mia..mi sembra tutto strano, eppure questa atmosfera mi piace..mi rilassa..a te no?".

Dacey Starklan 15-11-2016 17.18.00

Annuii iniziando a pensare cosa fare, valutando anche i tempi di preparazione. Sarebbe stata una bella mole di lavoro.
" Come scusa?" leggermente distratta sentendo poi la domanda sulle mucche.
" Si è vero, la maggior parte non mangia carne di mucca ma non bisogna neanche generalizzare. Ci sono stati dove si fa..." alzai appena le spalle, " dipende delle credenze con cui si è cresciuti suppongo. Io non la mangio ad esempio."
Mi voltai verso una delle donne e aggrottai la fronte per poi scuotere la testa.
" Le scimmie vengono considerate sacre come le mucche per cui mi risulta difficile pensare a un fachiro che le mangi ma... ognuno hai i suoi gusti!" con un leggero sorriso.
" Ti è piaciuto?Bene, allora dimmi il tuo piatto preferito e io lo farò per la parata"

Lady Gaynor 15-11-2016 17.23.23

Più quel vecchio decrepito mi elogiava e mi toccava e più io mi ritraevo, guardando prima lui e poi Mister X con occhi pieni di disprezzo.
"Il rituale? Che rituale? Di quale maledizione state parlando? Oh Dio mio, è proprio come in quel maledetto incubo..."

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Clio 15-11-2016 17.27.06

Lei rise piano a quelle parole.
"Ah, sei geloso di quel ragazzino che posò un giglio bianco sulla mia finestra? Lo stesso giglio che è custodito nell'elsa della mia spada?" iniziando ad accarezzarlo piano mentre lo sguardo di lui vagava inquieto verso la brughiera.
"Aspetta... com'è che mi sembra strano?" con un sorriso divertito "Ma certo, perchè eri sempre tu.." posandogli un dolce bacio sul collo.
Poi prese il suo viso tra le mani.
"Non c'è mai stato nessuno prima di te, l'hai dimenticato?" con gli occhi nei suoi, che si chiedevano perchè quella sera fosse così strano.
"Sono marcia, è vero, ma non a tal punto da essere andata con due uomini... non c'è più la minima traccia di purezza in me, ma ho avuto e avrò un solo uomo.." con gli occhi nei suoi "..te.." sfiorando le sue labbra con le mie.
Poi quelle parole, e il cuore della piratessa perse un battito, mentre il respiro si fermava.
Spalancò gli occhi quando prese l'anello dalla tasca e glielo mise al dito.
"Sto sognando.." pensò, mentre una lacrima silenziosa le attraversava il viso.
Non aveva vissuto che per quel momento.
Allora incatenò il suo sguardo pieno di sogni, speranze e Amore in quello di lui.
E attese.
Attese quelle parole che aveva sognato da tutta la vita.
Quelle parole che sperava ogni giorno di sentirgli dire.
Che aveva immaginato, sognato, sospirato mille e mille volte.
Quelle parole che avrebbero dato senso a tutto.
Che l'avrebbero liberata, che le avrebbero ridato l'onore e la dignità.
Quelle parole che da sole valevano una vita intera.
Quelle parole che ora stava per pronunciare.
Per davvero.
Sentiva il cuore accelerare sempre di più.


Ancora la sirena.
Sbuffai, non poteva distrarmi sul più bello.
"Arrivo, arrivo.." mormorai, alzandomi, senza però chiudere ancora il libro.
Era un momento troppo speciale per non dedicargli ancora uno sguardo.

Guisgard 15-11-2016 17.32.17

Elv guardò Gwen per un lungo istante, mentre il crepuscolo morente lambiva il rosso dei suoi capelli dandogli un che di malinconico.
“Ok...” disse annuendo.
Saltò giù dalla moto e con lei entrarono in casa.
Ma prima che la porta si chiudesse dal pianerottolo arrivò una voce:
“Un momento, prego.” La portiera.

Lady Gwen 15-11-2016 17.39.00

Attesi per un lungo istante la sua risposta, mentre le nostre sagome si stagliavano contro il tramonto.
Sorrisi felice quando accettò, così lui scese dalla moto e salimmo su.
Stavo per chiudere la porta, quando sentii una voce.
La portiera.
Alzai gli occhi al cielo, sbuffando.
"Prima o poi la strozzo, quella donna..." sussurrai contrariata, per poi affacciarmi dalla porta d'ingresso.

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Guisgard 15-11-2016 17.43.54

Nyoko, raggiante, andò a prepararsi.
Indossò il bel costume da principessa e si truccò.
Una parrucca bionda completava il tutto.
Si trattava di un abito dallo stile medievaleggiante, bianco e rosa, con bottoni di pasta vitrea colorata e una lunga stola di seta azzurra.
Sul capo, infine, era adagiato un diadema con un velo bianco.
Il candore e la semplicità della ragazza sembravano il naturale legame e portamento per quell'abito.
E quando fu pronta anche suo nonno restò ammirato nel vederla.
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Guisgard 15-11-2016 17.47.09

Guisgard ed Altea si sedettero davanti al cammino acceso, bevendo il loro tè.
“Tu e tuo fratello siete sempre stati amici speciali per me...” disse lui soffiando sulla tazza calda “... sai, mi sono sempre sentito in colpa... non ero là mentre lui... non so, ma spesso mi ripeto che avrei potuto fare qualcosa... forse vaneggio, chissà...” bevendo, mentre i bagliori del fuoco scintillavano nei suoi occhi azzurri ed inquieti.


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