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“Beh...” disse Gillen avvicinandosi a Gwen, in modo che solo lei sentisse “... se vuoi saperlo, anche tu mi stai antipatica...” ridendo piano, per poi assaporare il suo orecchio con le labbra, giocando con la lingua in modo molto sensuale.
Intanto il carretto proseguiva il suo tragitto. |
Clio entrò e si avvicinò al letto su cui Icarius stava steso a suonare la sua ocarina.
“Ehi...” disse lui voltandosi, restando però abbagliato da ciò che vide. La ragazza, bionda e bellissima in quell'abito corto e leggero, bianco e per nulla avido nel mostrare e modellare il morbido corpo di lei. Sarebbe bastato un soffio di vento, un lieve alito di brezza per sollevare un lembo di quell'abito e mostrare forme e grazie da far perdere il senno. “Una volta lessi” sorridendo lui “che bastava suonare per esprimere un desiderio... ed io mio si è appena avverato...” fissandola. |
Arrivammo al villaggio e vidi il crepuscolo. Poi Erien avvistó una locanda.
"Buona idea. Ho un certo languorino" dissi stringendo Erien. Poi ci avviammo al suo interno prendendo posto. "Diteci le vostre pietanze, buon uomo." dissi rispondendo al locandiere. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Siamo in due, allora" dissi, con una smorfia.
Poi la sua bocca si avvicinò al mio orecchio, iniziando ad assaporarlo, mentre la sua lingua giocava con sensualità e la mia testa iniziò a girare. Istintivamente strinsi il colletto della sua camicia, i miei occhi si chiusero ed il respiro si fece profondo. "Gillen..." soffiai, in un sussurro senza suono, nel vano tentativo di fermarlo, ma nemmeno io ero convinta, in quel momento riuscivo solo ad abbandonarmi a lui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mi illuminai nel vederlo, era così bello illuminato dalla pallida luce che filtrava dalla finestra.
Poi risi a quelle sue parole. "Davvero?" divertita, per poi stendermi sul letto accanto a lui e rifugiarmi tra le sue braccia. Mi piaceva stare lì, posare la testa sulla sua spalla e sentire il battito del suo cuore, era come se quel posto fosse modellato apposta per me e per nient'altro al mondo. "Se si è avverato allora puoi dirmelo..." gaiamente alzando gli occhi su di lui per poi posargli un lieve bacio sulle labbra. Istintivamente pensai al mio desiderio, e in quel momento più che mai desiderai che si avverasse. |
“Dunque, abbiamo...” disse il locandiere a Nyoko “... sformato di carne e verdure... zuppa di fagioli con lardo e spezie... pane raffermo con pomodoro e patate... uova con salsiccia e formaggio stagionato... polenta con seppia e piselli... pane bianco tostato ed per finire crostata di prugne.” Sorridendo.
“Per Bacco, prenderei tutto!” Esclamò Oltram. “Si, così resterai qui a tormentarti con il mal di pancia.” Ridendo Erien. |
“Dimmi...” disse Gillen, senza smettere di giocare con l'orecchio di Gwen “... cosa volevi dirmi?” Con le sue labbra calde sempre più desiderose. “Che bel profumo hai...” in un gemito.
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Icarius strinse a sé la bella Clio e rispose al suo bacio.
Un bacio che diede sfogo al desiderio che ora gli bruciava dentro, quell'irresistibile voglia di tenerla vicino e toccarla. Un bacio intenso ed inebriante, che qualunque parola ora non potrebbe descrivere a dovere. Un bacio avvolto nella meravigliosa e chiara cascata dei biondi capelli di lei, che come pendagli ruotavano attorno al volto di lui. Un bacio che raccontò della lunga ed impaziente attesa che aveva consumato Icarius fino a quel momento. “Ecco...” disse staccandosi appena dalle labbra della ragazza “... ora sai cosa ho desiderato...” |
Cosa volevo dirgli...
Cosa potevo dirgli? Non riuscivo nemmeno a pensare... Sentivo le sue labbra calde e desiderose, il suo respiro, quel suo leggerissimo, ma eccitante gemito nel pronunciare l'ultima frase... Lanciai uno sguardo ai due, che però erano distanti da noi ed impegnati in altri discorsi. Poggiai così la testa contro il bordo del carretto e affondai le mani nei suoi capelli, mentre facevo mio quel piacere intenso e travolgente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel bacio.
Quel bacio di un furore inaspettato e caldo. Quel bacio così intenso e veritiero. Quel bacio che sapeva di attesa e passione. Mi abbandonai completamente a quel bacio, stringendolo a me. Erano preziosi per me quegli istanti, e non solo perché erano i più belli che avessi mai vissuto, ma ancor di più perché potevano essere gli ultimi. E avevo letto in un libro che "poco importa morire, se vi è stata nella nostra vita qualche ora immortale, quanto meno si è vissuto". E quelle pagine non mi erano mai sembrate così vere. Poi quelle parole quel sorriso contagioso. "Mmm.." mormorai, giocando con le sue labbra "Mi piace questo desiderio..." sussurrai, con un guizzo diverto negli occhi. "Mi piace.." sussurrai, con la voce rotta dalla passione, prima di immergermi nuovamente in quel mare in tempesta, incatenando le sue labbra con le mie, mentre le mie mani, senza quasi che me ne accorgessi, scendevano sul suo petto come volessero esplorare il suo corpo e nello stesso tempo, stringerlo a me. |
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