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Hiss era preso da quella euforia amorosa come me e la sua presa fu forte e mi tenni al bordo della vasca e mi afferrò saldamente per i fianchi e quella danza riprese più forte, inarcai la schiena e mi trovai sottomessa a lui che spingeva forte con ardore e mi lasciai trasportare da urla di piacere liberatorie.
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Mi ero allontanata da quell'orrore strisciante, finalmente, ma Elv rimaneva lì e non capivo perché.
Poi sbiancai. "Sei sicuro? Come fai a riconoscerlo? Insomma, è..." mormorai, ma mi interruppi con una smorfia disgustata. "Può essere opera di chi sappiamo noi?" chiesi poi, con sguardo di intesa. Nove su dieci c'entrava Ennius, ero sicura. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Le labbra di Lavaros si muovevano sicure su quelle di Astral, così come la sua lingua, umida e calda.
E le sue mani non erano da meno, toccandola ovunque ed indugiando a lungo sui suoi seni sodi, giocando senza sosta sui suoi capezzoli, stuzzicandoli, stringendoli e donandole sensazioni forti e sconosciute. Ed Astral avvertì vampate di calore ovunque. |
Mentre Elyse cercava di capire chi raffigurasse la statua, Aegos attirò la sua attenzione con un cenno. “Elye...” disse “.. qui, sull'ingresso, vieni a vedere...” indicando una lapide incisa con vari numeri “... che significano questi numeri?”
La lapide così riportava i numeri misteriosi: 10 20 11 11 19 9 5 13 13 12 21 12 11 18 21 4 13 13 13 13 |
Quella foga, quell'impeto che non lasciavano scampo ad Eeila.
Hiss era un uomo insaziabile. Amava come nessun altro. E travolgeva col suo amore la bella sacerdotessa. Lei non poteva fare altro che sussultare, gridare e godere. |
“Si, è proprio il barone...” disse Elv guardando la carcassa piena di insetti “... in parte il viso è intatto... come giubba nobiliare con lo stemma delle Cinque Vie... è stato assalito da un animale molto grosso... la bestia, ovvio... gli insetti stanno facendo il resto...” a Cassandra.
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Stavo bruciando? Quell'uomo era fuoco puro, sentivo il mio corpo accendersi come un focolare, sotto il passaggio di quelle mani su di me. Toccava posti a cui non avevo mai dato importanza e mi sentivo girare la testa.
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"Oh, mio Dio..." mormorai piano, sconvolta.
"Ma cosa poteva farci il barone solo qui nel bel mezzo della brughiera col buio? Dubito ci sia venuto di sua spontanea volontà..." perplessa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Hiss era un' amante instancabile e io non mi saziavo mai di lui..poi pensai dovevo pure andare da Kimsy ma non poteva finire così.
Lui adagiato su me mi possedeva con voracità e io mi lasciai andare, ormai ero sua prigioniera..una dolce prigionia che, però appagava. Ma non poteva finire che lui fosse solamente il dominatore. Il mio corpo bagnato e sudato si adagiò al suo e la mia schiena si adagiò al suo petto, la testa si poggiò sulla spalla e i lunghi capelli scivolarano lungono la schiena, e mi voltai, guardando il suo viso e i suoi occhi. Le mie mani scivolarono sui fianchi e schiena cercando un appiglio a quell' ondata di piacere e le gambe si sistemarono attorno le sue e riprese quella danza spasmodica. Quei movimenti in lui, il piacere che ne traevo..e l' acqua attorno a noi..era come un mare impetuoso, non in tempesta, che mi trasportava e mi trascinava in lidi lontani, mondi fantastici ed inesplorati e io mi aggrappavo a lui che sicuro e saldo guidava quel viaggio e portava verso la rotta giusta.. quella della felicità e dell' appagamento. |
Osservavo la statua, sempre più incuriosita.
Dovevo ammettere di essere affascinata dalla brughiera, nonostante nascondesse così tanti misteri, anzi, forse era proprio questo suo essere misteriosa e oscura a renderla tanto affascinante. Aegos mi fece notare una lapide, con dei numeri. "Che strano.." pensierosa "Sembra un codice... un cifrario.." guardando i numeri, passando la mano sulle cifre, una per una. "Serve una chiave per comprenderlo...." guardandolo attentamente "Aspetta... e se non fossero numeri? Se fossero lettere? Il numero più alto è 21, e l'alfabeto è composto da 21 lettere.." guardando Aegos. "Proviamo..." pensierosa. Allora sostituii ad ogni numero la lettera corrispondente, scrivendo per terra con un bastoncino. Alla fine, quando tutti i numeri erano stati sostituiti, sul terriccio illuminato dalla luce della luna poteva leggersi. L V M M U I E O O N Z N M T Z D O O O O "L'uomo vinto mezzo mondo..." ripetei, per poi guardare Aegos "Ha senso per te?". |
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