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Giunta alla fabbrica, Altea trovò l'operaio incaricato ad andare in città e con lui raggiunse Uaaropolis.
Qui però c'era fermento fra le gente e tutti infatti attendevano l'inizio dell'atteso gioco di ruolo voluto dal governo. |
Mi recai ad Uaaropolis e con la magia del Fuoco creai un vestito d'oro e lungo. Ma sentivo parlare di un gioco di ruolo e guardai l'operaio incuriosita "Potrebbe informarsi cos'è questo gioco di ruolo?". Nel frattempo ero sempre più attorniata dalla folla.
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"Beh..." disse Elv alzandosi dalla sedia e rimettendo il documento in un libro "... come tutte le leggende ha un che di misterioso, o assurdo..." tradendo la sua razionalità "... in pratica tutto nacque 2 secoli fa, quando il Sesto duca di Dantorville, Lord Cerran, fece condannare a morte un eretico chiamato Giordano Biondo... secondo la tradizione costui era riuscito ad evocare il demonio in persona e l'ultima notte trascorsa in cella Belzebù gli promise vicinanza fino all'ultimo istante... così, all'alba, salito sul batibolo, Giordano Biondo si accorse che il boia altri non era che il demonio stesso, mantenendo fede alla parola data. Giordano Biondo però prima che la sua testa fosse mozzata riuscì ad ottenere da Belzebù soddisfazione per la sua vendetta... così la morte che i Dantorville gli avevano riservato sarebbe stata la stessa anche per loro... Lord Cerran morì pochi giorni dopo, durante una battuta di caccia finendo contro un ramo che gli tranciò di netto la testa... dopo di lui ci sono stati altri 2 duchi... il primo morì decapitato dopo essere stato catturato da alcuni suoi baroni ribelli... il secondo invece fu sbranato dai lupi mentre inseguiva dei briganti... uno dei lupi con le zanne gli strappò letteralmente la testa dal collo... tutti questi episodi, naturalmente, hanno fatto nascere l'idea che il demonio, sotto le sembianze di un boia, giunga dagli inferi per vendicare allo stesso modo la morte di Giordano Biondo." Sorrise a Gwen. "La fantasia popolare però dimentica che per ogni duca decapitato c'è una spiegazione e in nessuna di esse si accenna ad un bioia demoniaco." Sarcastico.
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L'operaio non seppe dire molto di quel gioco ad Altea, però la indirizzò a casa di un certo Follwer, il quale, anch'egli scienziato, aveva collaborato con Ordifren alla realizzazione del Gdr.
L'uomo fu molto gentile e disponibile con Altea e si propose di accompagnarla al castello del grande scienziato proprio per farla partecipare al gioco. Così la regina di Serenica raggiunse il maniero ed in breve fu fatta partecipare quell'evento. Ora anche lei poteva entrare in quel mondo ambientato nel XVIII secolo. |
Mi sistemai comoda sulla sedia, mentre iniziava a raccontare.
E man mano che andava avanti, sgranavo sempre più gli occhi. "Accidenti..." dissi piano "È certamente una storia macabra... Beh, se davvero non esistesse alcuna maledizione, dovreste ammettere che le coincidenze siano alquanto bislacche, oltre che inquietanti..." dissi, dubbiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ragazza mia..." disse Elv prendendo un lungo respiro "... le coincidenze fanno parte della vita. Il caso, l'imponderabile, il caos, tutto agisce in modo attivo nella nostra esistenza. Cavalcando all'impazzata è facile sbattere contro un ramo e di certo è la testa la parte del corpo che subirà più danno. Così come la punizione imposta al proprio nemico trova nella decapitazione il modo più simbolico e potente per realizzarsi. Quanto ai lupi, beh, è altamente probabile che un animale assalga al collo una preda caduta sul terreno." Fece l'occhiolino a Gwen. "Tutte coincidenze comunque spiegabilissime. Molto più di un demone con cappuccio da boia che però in queste morti violente non è mai stato visto." Scuotendo il capo.
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Rimuginai sulle sue parole.
"Non avete torto, ma continuo a pensare che siate sempre troppo razionale, messere..." commentai, con un sorriso sornione. "Non tutto si può spiegare... O almeno, non in modo usuale e tradizionale... Dovreste accettarlo..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ah, ecco..." disse Elv con un sorriso sornione a Gwen "... bene..." sedendosi su un basso tavolino pieno di fogli davanti a lei "... sono tutto orecchi... avanti... mostrami qualcosa che non può essere spiegato con razionalità." Divertito.
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Lo osservai e lo ascoltai.
Per l'amor del cielo, rischiavo proprio di perdere la testa, quando mi rivolgeva quello sguardo e quel sorriso. O forse, era già successo da parecchio tempo. Roteai gli occhi in su, mentre sistemavo le carte sul mio scrittoio. "Adesso vi burlate di me..." risposi, laconica. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No no, sono serio." Disse Elv gesticolando per spingere Gwen a parlare. "Su, dimmi... ti ascolto... cosa conosci ce non può essere spiegato, mia cara?" Sorridendole con tono di sfida.
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