Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 16-03-2015 00.29.26

“Questo palazzo” disse Rodolfo a Clio “è ignoto ai più. Qui nessuno verrà a disturbarci. Dunque allenerete il pastore per i prossimi tre giorni, dopodiché continuerete a corte il vostro lavoro di maestra d'armi. Penseremo poi noi ad insegnare a questo pastore i modi da tenere a corte. Inoltre vi sono delle camere qui e lì passerete tutto il tempo, fino a quando non vi porteremo in città. Quanto a Mia Amata, essa ormai sarà andata perduta per sempre. Forse rubata, forse distrutta, chi può dirlo. Diremo così la verità.” Fece cenno ad uno dei suoi e quello accompagnò Icarius e la ragazza in due camere al piano superiore, divise da una parete.
“Bene, sembra abbiano deciso ogni cosa...” mormorò il pastore, una volta rimasto solo con Clio. davanti alla porta di una delle due camere.

Guisgard 16-03-2015 00.32.14

Nel vedere arrivare Gwen e Rida, Ozzillon e gli altri subito interruppero le prove e salutarono lieti le due nuove arrivate.
“Venite pure...” disse Ozzillon alle due donne “... cominciavamo a preoccuparci. Dove eravate finite? In strada c'è un po' di disordine e temevamo vi fosse accaduto qualcosa.”

Lady Gwen 16-03-2015 00.45.24

"E` una lunga storia. Volevo chiedervi se vi andava di venire a casa di un amico per cena, abita proprio qui vicino, vi va?" dissi loro.

Clio 16-03-2015 00.48.57

Annuii a Rodolfo, senza aggiungere altro, e seguii l'uomo che ci accompagnò alle nostre stanze.
"Già..." Mormorai piano, per poi alzare lo sguardo su di lui.
"Come ti senti?" Chiesi titubante.
Era una domanda stupida, probabilmente, ma mi chiedevo davvero come si sentisse, avrei voluto stargli vicino.
Guardai le due porte, e fui sul punto di chiedergli se non preferisse restare con me, ma poi mi bloccai temendo che fraintendesse, o che ancora una volta pensasse che stavo parlando a Guisgard e non a Icarius.
Ma non mi piaceva l'idea di lasciarlo solo coi suoi pensieri, e restare sola coi miei.

Guisgard 16-03-2015 00.51.14

“Una cena...” disse Ozzillon, per poi voltarsi verso Berio “... sentito? Una cena e siamo tutti invitati!”
“E una cena” fece Surugo “non si rifiuta mai, capo!”
“Soprattutto” gli fece eco Sbrizzo “se è gratis!”
“Ed io ho appunto un certo appetito!” Divertito Berio.
Il gruppo così, guidato da Gwen e Rida, raggiunse la casa di Velven e durante il tragitto ci pensò la stessa Rida a raccontare tutta la storia ai maschi della compagnia.
Una volta arrivati a casa dell'ufficiale, vi entrarono, Velven aveva infatti donato la chiave a Gwen, sentendo subito un delizioso odorino che giungeva dalla cucina.
“Reciterò un'ode al cibo che ci verrà offerto e servito in questo amicale convivio.” Pronunciò Ozzillon.

Guisgard 16-03-2015 00.57.25

“Sto bene...” disse piano Icarius a Clio “... mi sto abituando velocemente a tutta questa storia...” sforzandosi di sorridere “... certo, devo ancora fare il callo al disprezzo con cui questi uomini pronunciano la parola pastore, ma infondo è il male minore.” Annuendo appena. “E tu come stai?” I suoi occhi brillavano di una luce pura, di un candore a tratti disarmante. “Lo so che la riterrai una domanda sciocca e superflua, che sei in gamba e tra noi due sei tu quella che sa meglio cavarsela in mezzo ai guai... ma io sono abituato alle novelle dei bardi e ai racconti dei cantastorie, dove le donne, anche se guerriere, devono essere protette...” rise per un istante “... magari un giorno mi abituerò anche a questo, porta pazienza...” e fu sul punto di accarezzarle il viso, o almeno di sfiorare una ciocca ribelle che le scendeva sulla guancia, ma alla fine si trattenne.

Lady Gwen 16-03-2015 01.02.10

Mentre tornavamo da Velven, Rida racconto` tutto ai nostri compagni.
Arrivammo a casa dell'ufficiale, che mi aveva donato la chiave e sentii subito un buonissimo profumo, cosi` entrai in cucina e lo vidi intento nei preparativi.
Mi avvicinai a Velven, che intento com'era non si era accorto del nostro arrivo e poggiai le mani sulle sue spalle, facendolo sobbalzare appena.

Clio 16-03-2015 01.12.13

Sospirai, sorridendo.
"Non lo so..." Ammisi, alzando le spalle "Ma spero che verrà qualcosa di buono da tutta questa storia..." Sforzandomi di sorridere.
Restai incatenata al suo sguardo, e sorrisi davvero, sfiorandogli appena la tempia con la mano.
"Adoro il tuo sguardo, lo sai?" Mormorai "Davvero tanto..." Sospirai "E mi piange il cuore al pensiero che te ne dovrai liberare..." Abbassai lo sguardo per poi rialzarlo subito "Icarius tu mi hai chiesto una promessa e io ora ne chiedo una a te.. Promettimi che.. Quando saremo soli, e io ti chiamerò col tuo nome tu..." Sospirai "Tu resterai te stesso, e mi donerai quello sguardo..." Scossi la testa "Beh, sempre che il mondo in cui ci stiamo addentrando non te lo faccia cambiare per davvero..." Sorridendo amaramente.
Aprii la porta di una delle stanza, e poi mi voltai verso di lui.
"Ti va di restare?" Titubante "Devi ancora raccontarmi di quell'insopportabile Aneas..." Facendogli l'occhiolino.

Guisgard 16-03-2015 01.22.04

Quel leggero tocco della mano di Gwen sulla spalla di Velven, che intento a cucinare e a canticchiare non si era accorto del ritorno della ragazza di Avalon, lo fece voltare di colpo.
“Ehi...” disse per poi sorridere “... mi hai quasi spaventato...” le prese fra le braccia “... ho le mani sporche e non posso accarezzarti, ma solo stringerti... vorrà dire” con la voce che si fece bassa “che le carezze te le darò con le labbra...” e cominciò a baciarla delicatamente sul viso.
Ed infine sulle labbra.

Guisgard 16-03-2015 01.23.39

Icarius restò ad ascoltare Clio e a fissarla mentre lei si voltò e poi aprì la porta della sua stanza.
Poi quell'invito a restare.
“Si...” disse dopo un attimo di titubanza lui “... si, certo... resterò quel che sono...” sorrise imbarazzato “... e si, si anche per il restare con te, se vuoi...”
Entrarono nella camera assegnata alla piratessa.
Era un luogo non troppo grande e neanche troppo accogliente, ma pulito, sicuro e tranquillo.
“Cosa vuoi sapere di Aneas?” Chiese poi il pastore, con la voce tremante ed imbarazzata.


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