Shushan trovò riparo in una gola rocciosa e vi restò quasi per due ore.
Verso il tardo pomeriggio sentì poi il rumore di un motore che si avvicinava.

Rispose immediatamente al mio bacio e fu bello come il primo, anche di più.
Mi strinse sempre più forte e quel bacio fu in grado di allontanare tutto, quel maledetto luogo, quella galleria, tutto.
Risi di gusto, mentre continuavo a baciarlo.
"Perchè anch'io riesco a scaldarti..." lo apostrofai sussurrando, poi risi di nuovo.

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Rimasi in quella gola rocciosa non so per quanto, le rocce assumevano colori diversi e vi erano dei segni lasciati forse da qualcuno nel passaggio.
Mi appisolai cercando riposo, ma rimasi in quel dormiveglia che non mi dava tregua.
Poi udii un rumore...era un' auto. Il cuore batteva forte..e se fossero stati ancora quei maledetti uomini, magari stavolta mi davano davvero a un anziano a fare la prostituta...bene dalla padella alla brace.
Nascondersi...ma speravo non avessero visto il cavallo al riparo all' ombra.

Gemevo ancora e mi morsi il labbro, sorridendo a quelle parole. Avrei voluto dire qualcosa, ma quel modo che aveva di saggiarmi mi facevano tacere con i soli sospiri.
L'unica cosa che riuscivo a dire erano vocali accentuate e il suo bellissimo e misterioso nome.
"Ti voglio... Ti voglio da impazzire, Castiel..." riesco finalmente a dire tirando ancora i suoi capelli e rilasciando un altro gemito.

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Elv rise piano e baciò ancora Kara, stringendola a sé sempre con più passione.
E un po' per il freddo, un po' per l'attrazione che i due ragazzi provavano, quel bacio divenne sempre più ardente, profondo, sensuale.
Come le mani di lui che scendevano sul corpo di lei.

Shushan sentì il rumore di un motore che si avvicinava.
Guardò e vide un camion che attraversava la gola.
Sul cofano avevano lo stemma della federazione dei mercanti.

Catturai la sua bellissima risata in un altro bacio, poi un altro e un altro ancora.
Fino a non poterli più contare.
Fino a renderli ardenti, profondi, alla ricerca convulsa di quel calore e della soddisfazione di quel desiderio bruciante.
Bruciante come i tocchi delle sue mani stupende, affusolate e virili su di me, mentre io accarezzavo e scoprivo il suo petto attraverso la naglietta.

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Mi sporsi leggermente e vidi uno stemma...non erano i negrieri, ricordavo i loro camion ne erano privi.
Uscii dalla grotta e feci cenno loro di fermarsi...un barlume di speranza..il destino forse mi avrebbe graziato.

Quel bacio unì ancor più Kara ed Elv.
Un bacio ed un abbraccio che sembravano allontanare anche il freddo di quel luogo.
E le mani di lui che la toccavano ovunque.
Ad un tratto però i due ragazzi udirono qualcosa
Un sibilo che si avvicinava.

Shushan uscì allo scoperto e fece segno al camion di fermarsi.
Il mezzo si fermò all'istante e da esso scesero alcuni uomini.