Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 16-11-2016 02.27.27

Alzai gli occhi al cielo e scuotendo la testa.
Poi lo guardai e, a malincuore, annuii.
Non avrei voluto che se ne andasse.
"Ti accompagno."
Allora mi alzai e raggiungemmo l'ingresso, dove strinsi Elv, baciandolo e approfittando che era ancora a casa.
"Non è facile lasciarti andare, lo sai?" sussurrai sorridendo mestamente e baciandolo.

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Guisgard 16-11-2016 02.41.23

Elv strinse Gwen e rispose a quel bacio con passione.
La baciò a lungo, sulle labbra, poi sul viso e scendendo infine sul collo.
Come se quel bacio fosse il suo modo per dare sfogo al forte desiderio che aveva di lei.
“Neanche per me è facile staccarmi da te, piccola...” disse lui baciandola.

Lady Gwen 16-11-2016 02.46.45

Rispose con passione al mio bacio, spostandosi sul viso e poi giù, sul collo, peggiorando la situazione.
Non volevo lasciarlo andare già prima, ora diventava quasi impossibile.
"Allora vieni presto, domattina.." sussurrai pianissimo "Non ce la faccio senza di te..." aggiunsi, senza la forza di lasciare le sue labbra dolci, morbide e rosse.

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Clio 16-11-2016 02.47.34

Mi illuminai a quelle parole.
"Lo sapevo!" sorridendo "Sapevo che non saresti riuscito a resistere a quella signorina bianca che ti attende!" con gli occhi nei suoi.
"Credo sia meglio andare.." annuii "Prepara le tue cose, prima torniamo a tranquillizzare Iasevol meglio è, io credo.." sorridendo "Immagino che ti troveranno una sistemazione al centro, come hanno fatto con me, capirai che il progetto è della massima segretezza.." guardandolo negli occhi.
"Rimanderei a stasera il bere qualcosa..." sorrisi "Non ho i vestiti adatti.." divertita.

Guisgard 16-11-2016 02.50.03

“Domattina e soprattutto domani notte...” disse Elv assaporando la pelle di Gwen “... stanotte mi attendono ore insonni ed una doccia fredda...” sorridendo e baciandola “... su... rientra in casa o finirò per spogliarti qui, al freddo...”

Guisgard 16-11-2016 02.53.52

Guisgard sorrise a Clio, per poi prendere il suo giubbotto ed uno zaino.
Poi si avvicinò alla porta della sua stanza.
“Ehi, io come detto esco...” disse rivolto ad Altea che dormiva nella camera “... ci sentiamo presto... se hai bisogno chiamami sul cell...”
Poi raggiunse Clio ed insieme uscirono, per poi arrivare all'auto della ragazza.

Clio 16-11-2016 03.02.02

Lo aspettai sulla porta, un po' più rilassata.
Non ci aveva abbandonati.
Non mi aveva abbandonato...
Scossi la testa per allontanare quella fastidiosa voce.
Non capivo perché mai fosse così importante per me averlo intorno.
Per la macchina, no?
Se se... la macchina
Quando lo vidi comparire con giubbotto e zaino sorrisi, senza però dire nulla, salimmo in macchina.
"Sai.." gli dissi, una volta in viaggio verso il centro "Ti sembrerà sciocco ma io.. ecco, non avevo... non avevo un cellulare fino a poco fa.." sorridendo "Ora ne ho finalmente uno.. anche se non ho ancora guardato come si usa" risi "Anche se non so chi mai potrebbe chiamarmi.." pensierosa.
"Ma no, questo non c'entra.." farfugliai.
Perché diavolo era così difficile.
"Non avevamo nessun modo per contattarti, se dovessi sparire di nuovo... ecco.." porgendogli il cellulare ancora quasi intonso.
"Memorizzeresti il tuo numero, per emergenza?" chiesi "E prendi pure il mio... anche se non so come si fa.." risi.
La cosa era grottesca e divertente allo stesso tempo.
Ero un trionfo della tecnologia, eppure non conoscevo una cosa così banale come usare un cellulare, che era una tecnologia che qualunque umano sapeva usare.
"Allora.." dissi poi "Hai risolto il problema col tuo amico, tutto a posto?" gli chiesi, voltandomi solo un momento verso di lui, sorridendo.

Lady Gwen 16-11-2016 03.03.17

Sorrisi divertita mordendomi il labbro, mentre sentivo la sua bocca calda e umida ancora sul mio collo e l'avrei lasciato fare per ore ed ore, instancabilmente.
Ridacchiai divertita alle sue parole.
"Sì, qui, sotto il naso impiccione della portiera..." dissi, con tono concitato e provocante, per poi scoppiare a ridere.
"Ciao amore, buonanotte" lo baciai un'ultima volta e poi chiusi la porta.
Rimasi un istante lì, con le spalle poggiate sul portoncino d'ingresso, con un sorriso felice stampato in faccia.
Poi tornai da Richard, che giocherellava con Louis sul divano.
"Allora" iniziai, poggiando levmie mani saldamente sulle sue spalle "Pare che tu sia rimasto solo soletto sotto le mie grinfie..." dissi divertita.

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Guisgard 16-11-2016 03.10.26

Guisgard sorrise a Clio, prendendo poi il suo cellulare.
“Vivi in uno stato di grazia allora...” disse memorizzando il suo numero sul cellulare della ragazza “... oggi sembra che nessuno possa farne a meno di questi aggeggi... ovunque vai vedi degli idioti che puntano i loro telefonini contro qualunque cosa per fotografarla... e poi, il colmo, quando chiedi l'ora a qualcuno c'è pure il rischio che ti risponda... mi spiace, non ho con me il cellulare...” ridendo “... roba da matti... ecco... ho memorizzato i nostri numeri...” guardandola “... ma mi chiedo... come fa un androide di ultimissima generazione, ammesso ci siano state mai vecchie generazioni di androidi, a non saper usare un cellulare? Ci riesco anche io, che sono l'uomo meno tecnologico del mondo.” Divertito. “O meglio... telefono e mando gli sms... di più non saprei come fare.” Ironico.

Guisgard 16-11-2016 03.13.21

“Già...” disse sorridendo Richard a Gwen “... e non vedevo l'ora... non ne potevo più di stare in ospedale... ah, finalmente posso rilassarmi con una cameriera tutta per me.” Ridendo. “O sbaglio?” Guardandola divertito. “Che mi dici di quel tipo? Elv... è una cosa seria?”


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