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Hister sorrise sarcastica.
“Come vuole...” disse a Gaynor “... beh, non credo ci sia altro da dire...” alzandosi “... magari cambierà idea, chissà... come si dice? Solo gli sciocchi non la cambiano mai, no?” Ridendo. Stewart accompagnò la donna alla porta. Verso il primo pomeriggio arrivò Charlotte e subito il fido maggiordomo la condusse dalla sua padrona. “Oh, Gaynor cara...” entrando lei col suo solito modo di fare “... non sai cosa si dice in città... tutti parlano di te, sai? La donna che ha baciato Skorpio... quella che può raccontare come usa le labbra il fascinoso Guisgard...” gesticolando divertita “... sai cosa? Un mio amico, un giornalista sportivo che a tempo perso gestisce una grande palestra, vorrebbe farti un'intervista... nulla di che, per la sua rivista... infatti sono incuriositi da Guisgard... scoprire se davvero non usa controfigure... se vuoi lo telefoniamo subito, vuoi? Ti va? Anzi, lo telefono subito...” prendendo il telefono col suo solito modo esuberante di agire. |
Guardai Vale, trattenendo una risata, poi mi buttai sul letto e sospirai.
"Mi sono innamorata, Vale.. lo so che non dovrebbe succedere a noi muse ma... la decontaminazione interstellare ha reso il mio corpo praticamente uguale a quello di un terrestre... e..." sospirai di nuovo, con un'espressione che diventava più seria, mentre mi alzavo a sedere. "Ad ogni modo è così, non ho intenzione di discuterne.." con un tono che non ammetteva repliche "Gli chiederò di aiutarmi con la missione.." sospirai ancora "Sempre che non mi prenda per pazza.." mentre il cuore batteva sempre più forte. Cercai di allontanare quell'ansia che un po' mi divorava. Icarius mi amava e avrebbe capito, fine della storia. Ma è un umano... Non volevo pensare a quel dettaglio, non mi importava. Non volevo nemmeno pensare al futuro e a cosa ne sarebbe stato di noi. Volevo lui, più di ogni altra cosa al mondo. Più dell'immortalità della mia specie. Sospirai di nuovo. "Ad ogni modo, che volevi dirmi?" chiesi a Vale "Ieri il medaglione mi ha mostrato Athia..". |
Il barone guardò per un istante Nyoko senza dire nulla.
Poi si alzò. “Vedo ha conosciuto quell'uomo...” disse “... quella bestia... si, una bestia... per questo è incatenato... anzi, cerchi di dimenticare quell'uomo... per il suo bene... e forse è meglio vada via ora... non voglio il suo sangue sulla coscienza...” |
“E' la verità...” disse la donna a Gwen “...ti hanno rapita e portata qui... il padrone di questa casa ti ha avuto come premio... altro non posso dirti... anzi, nell'armadio ci sono alcuni abiti... indossane uno che preso lo incontrerai...”
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"È quindi una bestia?" dissi fissandolo ed indietreggiato un po' ai suoi movimenti. "Avevo intuito si trattasse di qualcuno di cui non fidarsi, ma non temete, andrò via da qui" dissi indietreggiando ancora. "Ma spero che i vostri segreti si fermino qui" dissi poi abbassando l'arma. Guardai il barone con uno sguardo spento e stanco "io non dimentico, perché è la verità per cui scavo tanto nel fango e nelle ceneri" dissi arrivando alla soglia della porta. Dovevo trovare Marios e andare via di qui. Appena uscita dal castello però, stufa di rincorrere la gente, decisi di tornare a casa da sola a piedi, non sarebbe stato diverso da percorrere il deserto a piedi dell'Egitto.
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“Li abbiamo arrestati.” Disse il poliziotto ad Altea. “E credo passeranno un bel po' al fresco.” Ridendo.
Intanto erano giunti in città. |
Alla sua risata mi voltai facendo una faccia di derisione..ovvio li avevano arrestati...il problema era sapere il perchè..ma ora sapevo si trovavano in gattabuia.
"Grazie, scendo qua" e con un gesto felino presi il biglietto e lo lessi..prima di scendere. |
“Ti prenderà per pazza ed andrà via...” disse Vale a Clio “... è un umano... e su questo pianeta c'è una certa tendenza al materialismo... comunque mi sembra di capire che hai scoperto il sesso, che tanto fa impazzire gli umani...” fissandola “... Athia? Ti ho cercato per questo... il tuo medaglione sta pulsando da ore... non l'hai sentito?”
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Per fortuna Hister si arrese e andò via, anche se quel giorno non ero destinata alla quiete. Nel pomeriggio arrivò infatti Charlotte con una richiesta becera, a cui risposi in modo categorico.
"Lascia stare quel telefono, non chiamerai nessuno... eppure ieri sera hai visto con quanta veemenza ho rifiutato un'intervista, come puoi chiedermene una tu ora? E io come potrei mai sapere se Guisgard usa controfigure o no? Ma dai, io un bacio di cinque secondi scarsi ho avuto, ne state facendo tutti un affare di stato... ti prego, almeno tu lasciami in pace..." Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
Cercai di metabolizzare quelle parole.
Dunque, sarei rimasta lì d'ora in poi? Lontana dai miei, che avrebbero perso adesso non una, ma due figlie... Da Elv... Elv! Oh cielo... Mi pietrificai a quel pensiero e i miei occhi divennero lucidi. Non avrei più rivisto il mio bellissimo motociclista dagli occhi neri, che era la mia unica fonte di gioia rimasta... Come un automa mi diressi verso l'armadio e ne trassi un vestito bianco e lungo fino ai pieni. Mi era sembrato il più bello fra quelli, ma in quel momento ero troppo distrutta dal pensiero di perdere Elv per pensare a cosa indossare https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...a7857e4cd0.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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