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Si certo dissi vado subito e allora scesi e mi misi a correre più veloce di un lampo e dopo un po arrivai alla caserma e mi fermai per riprendere fiato e dopo due secondi bussai alla porta ed entrai e dissi è permesso?
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Seduta, immobile e con la schiena rigida, seguii la conversazione... l’imbarazzo dell’abate alle parole del duca, la delusione poi la rabbia repressa di sir August e l’indifferenza con cui Icarius lo congedò... provai un forte senso di nausea, un disagio profondo che mi scavò dentro e rese amara quella cena. Allontanai disgustata il piatto, con un minuscolo gesto di stizza che non riuscii proprio a reprimere, e quella sera non mangiai.
Poi l’arrivo del guardiacaccia... Citazione:
I miei occhi si spostarono quindi sugli altri commensali, scorrendoli ad uno ad uno e valutando attentamente le loro espressioni che, dal disappunto alla sorpresa, erano le più svariate. |
Llamrei era giunta a Capomazda.
L'aveva accolta una campagna soleggiata, anche se velata da lieve foschia. Ed attraverso quella foschia ogni cosa sembrava apparire sbiadita, stanca, sfiorita. La bellezza del ducato, da sempre terra di miti e favole, si mostrava come appassita, spenta. Come se qualche lontana ed antica angoscia si celasse tra il verde della sua campagna e la monumentale austerità del suo secolare palazzo. L’uomo indicò alla monaca l’accesso al palazzo per giungere nella Cappella della Santa Vergine. L’ingresso era aperto per consentire al popolo di pregare ai piedi della Madre del Signore. L’edificio presentava una lunga navata, con due navatelle laterali, dalla quale slanciate semicolonne salivano fino a sostenere la volta a cassettoni. Ovunque vi erano mosaici ed icone, raffiguranti la Vergine col Bambino, gli Arcangeli ed i Santi. La statua della Vergine era posta ai piedi dell’altare, dal quale dominava un superbo mosaico col Cristo Benedicente. All’altro lato dell’altare vi era la statua di San Michele nell’atto di trafiggere l’angelo ribelle. Ed avvicinatasi alla statua della Madonna, Llamrei notò una vecchia donna intenta a pregare. Stringeva in mano un rosario e la sua voce era rotta, di tanto in tanto, da sospiri e lacrime. “Madre di Dio e degli uomini…” pregava “… non guardare le nostre colpe, ma la nostra Fede… benedici sua signoria ed illuminalo… che possa sfuggire a quella terribile maledizione.” Ed a queste ultime parole, la vecchia, si segnò tre volte. http://touritaly.org/tours/capua/formis03.jpg |
Intanto Cavaliere25, seguendo gli ordini di Finiwell, era giunto in caserma.
“Cosa cerchi, cadetto?” Gli chiese il cavaliere di guardia. “E perché diamine hai il fiatone?” |
devo parlare con il capitano è di massima urgenza dissi cercando di riprendere fiato mentre guardavo la guardia e sperando che mi facesse parlare con il capitano
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Il cavaliere di guardia fissò Cavaliere25.
"Il capitano è ospite a palazzo. Ripassa domattina e forse ti riceverà!" Disse in modo spiccio. |
Non posso aspettare è una cosa urgente domani potrebbe essere troppo tardi dissi guardandolo dritto negli occhi se mi dite dove posso trovarlo il capitano ci vado io di persona e aspettai una sua risposta
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Il cavaliere risse forte a quelle parole di Cavaliere25.
"Vuoi andarci di persona? Al palazzo? Senza essere stato invitato? Ecco, bravo! Sarebbe un ottimo modo per farsi cacciare via dai cadetti ducali!" E continuò a ridere. |
vi fa tanto ridere allora se volete ve lo dico a voi che succede ci sono dei movimenti strani e luci nella brughiera mi a mandato un vostro cavaliere dal capitano non si sa cosa siano ora che dite vi fa ancora ridere la cosa e mi misi con le braccia conserte e con lo sguardo innervosito
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"Cosa?" Saltando su il cavaliere. "E me lo dici solo ora, ragazzo! Chi è il cavaliere che è di guardia? E cosa avete visto di preciso?"
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