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“Una capacità...” disse lui “... di vedere la gente morta? E dimmi... chi c'è qui con noi? Quanti fantasmi vedi?” Scettico.
Allora ad un tratto Gwen si accorse di un altro bambino. Era orrendamente sfigurato, come se avesse subito sevizie e torture senza fine. http://www.altfg.com/film/wp-content...s-backbone.jpg |
Guardai lui, poi vidi spuntare un altro bambino.
"Ce n'è uno, proprio lì" indicando il punto "È sfigurato, come se fosse stato torturato" spiegai "Non avevo mai visto così tanti bambini, mai... È terribile..." con tono angosciato. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guisgard sorrise ad Altea.
“Come vuole.” Disse. “Devo recarmi alla facoltà di Psicologia.” Voltandosi verso Clio. “Hanno richiesto un mio intervento, anche se dubito potrò in qualche modo aiutarli con gli studi.” Ridendo piano. Lei allora cercò di penetrare nella mente di lui, ma un'infinità di immagini la raggiunsero, confondendola... “L'Inferno... dove arrivano i demoni... L'inferno in Terra... I suoi psichedelici... Le luci come impazzite... Senti l'odore? E' marijuana... Si sballano... Bevono... Ridono... Si accoppiano... Ma è una... discoteca? Si, dove gli uomini e le donne diventano come bestie... Io... che mi succede? “Bevi... bevi... e fuma... senza pensare ad altro... Domani non esiste... Divertiti ora che puoi... Fallo e potrò aiutarti... Aiutarmi? Si... Chi sei? Non conta chi sono io... ma tu... Io? Si... sta a te decidere... demone o Angelo?” Clio si destò. |
“Benissimo...” disse Monique a Nyoko “... lo chiamo subito...” chiamò dal telefono interno “... Pier, vieni un attimo?”
Jeffrey sorrise a sua moglie. Un attimo dopo entrò Pier e vide Nyoko, restando a fissarla. Tutta. |
La poliziotta lo chiamò ed il mio cuore iniziò la sua danza frenetica nel mio petto. Jeffrey mi sorrise ma io lo ignorai appena. Quando Pier comparve in stanza il mio cuore si fermò, si affacciò alla finestrella del petto e si buttò ad angelo sul terreno, riprendendo a battere ancora più forte. Lui mi guardò ed io deglutì, schiarendo appena la voce.
"Buongiorno" dissi guardandolo seria e con distacco. "Ieri è andato via di corsa, non ho avuto modo di darvi il mio libro" dissi porgendoglielo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c2b08eb702.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò nel vuoto e non vide nulla, ovviamente.
“Un bambino...” disse a Gwen “... e cosa vuole da te?” Ancora scettico. |
Sorrisi, enigmatica a Guisgard.
"Allora direi che le serve più l'aiuto di una professionista, non crede?" sorrisi "Sono spesso in facoltà, ho tenuto diversi seminari, se la cosa può esserle utile, la seguirò io al seminario... è il mio di lavoro, in realtà...". Che diavolo le serviva la segretaria a un seminario di psicologia, andiamo! Mica c'è da rispondere al telefono o segnare gli appuntamenti.. mah. Non mi convinceva quell'atteggiamento, proprio per niente. Allora mi concentrai sui pensieri del capo, che erano incredibilmente interessanti, oscuri e cupi, ma interessanti. Mi chiesi cosa nascondesse dietro quello sguardo, quale segreto inconfessabile. Sì, quei pensieri erano davvero interessanti. Mi destai e gli sorrisi leggermente, guardandolo fisso negli occhi. Forse avevamo in comune più cose di quanto pensassi. |
"Quello che vogliono tutti gli altri bambini, ne sono certa. Credo vogliano che venga fatta giustizia, per la loro morte. Sennò perché darebbero queste informazioni?" dissi.
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“Si, è stata molto gentile...” disse Pier a Nyoko “... non doveva disturbarsi... sarei passato di certo o ancora a casa sua...” guardandola fissa, per poi prendere il libro.
E nel farlo le sfiorò il palmo della mano con fare sensuale. |
Dovevo trattenermi, dovevo fare appello a tutte le mie forze per non gemere.
"Ho preferito non disturbarla" dissi attendendo la sua mano sulla mia. Lui allungò una mano e prese il libro, carezzando il mio polso. Lo fece delicato e sensuale, ed io gemetti appena, deglutendone uno ed ignorando la sensazione di svenimento che si spargeva per il mio corpo. Diamine, era bellissimo il modo in cui mi faceva salire i brividi... Troppo insopportabile quella situazione... Troppo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Guisgard sorrise alle due ragazze.
“Bene, a questo punto direi che saremo in tre.” Disse con un vago sorriso. “Verrete entrambe con me in facoltà. Sperando non vi annoierete.” Gurdando Altea e Clio. “Sempre fortunato, capo...” Tysson. “Perchè? Ti piace così tanto il seminario di psicologia?” Divertito Guisgard. “Bah...” scuotendo il capo Tysson. |
“Giustizia...” disse scettico Elv a Gwen “... allora se davvero è qui, chiedi a quel bambino di rivelarti il nome dell'assassino...”
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"L'ho sempre chiesto, non me lo hanno mai detto, non so perché" risposi, secca, ma atona al contempo, poi mi misi sotto le coperte, accovacciandomi "Comunque, è tardi... Buonanotte."
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"Sono una psicologa, l'ha dimenticato?" con un sorriso, guardandolo negli occhi "Mi ha assunto per questo, dopotutto... mi sembra il minimo..".
Continuo a non capire che diavolo ci venga a fare l'altra, se non che ovviamente deve stargli appiccicata, ma vabbè. "E sia allora..." annuendo "Vogliamo andare?". |
“Glielo porterò presto, vedrà...” disse Pier a Nyoko “... verrò presto a renderglielo il libro...” fissandola con i suoi occhi azzurri “... è stata molto gentile ieri con me... generosa direi...” annuendo piano.
“Bene, fatto il nostro dovere di cittadini” Jeffrey “direi di andare, cara.” A Nyoko. |
Elv guardò Gwen.
“Se ci fossero fantasmi qui dentro” disse ignorando la buonanotte di lei “tu non avresti paura a starci da sola?” Dubbioso. |
Gli lanciai una rapida occhiata, poi guardai altrove, abbassando lo sguardo sulle lenzuola.
"Non so... Forse, un po'...'' Come mai me lo chiedi, eh, dottor Elv? Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Eppure non chiedi di non restare qui...” disse Elv cercando di capire cosa vedesse davvero Gwen “... vuoi dormire qui sola con questi fantasmi?”
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Restai un attimo in silenzio.
"Ho un'alternativa? Invece di 'dormire qui sola con questi fantasmi'?" chiesi, con tono non candido, ma un po' più sicuro stavolta, come chi osa e rischia dicendo una parola più di un'altra. Io rischiava? Forse. Non lo sapevo, ma la sensazione che avevo era quella, anche se non capivo perché. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Se ci sono davvero dei fantasmi” disse Elv a Gwen “dovresti averne una paura marcia, no? Io torno a dormire... se davvero ci sono e ti spaventano... io sono di là... puoi venire da me a dormire.” La fissò ed uscì.
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Non ebbi il tempo di rispondere, che lui uscì ed io rimasi a ripensare a ciò che mi aveva appena detto.
Restai a fissare un punto indistinto sul muro davanti a me. Allora, prima di restare a riflettere un attimo ancora, mi alzai dal letto, uscii dalla stanza con la mia solita circospezione e bussai alla sua porta, aprendola un po' e guardandolo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...0561ea0981.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La porta si aprì e Gwen guardò nella stanza.
“Vieni pure...” disse Elv, appoggiato al cuscino con un libro, che subito posò sul comodino, restando a fissarla. |
Indugiai sulla porta qualche istante, pentendomi improvvisamente di ciò che avevo appena fatto, ma ormai ero lì.
Così entrai lentamente nella stanza, mi chiusi la porta alle spalle e lo raggiunsi. È strano, dottor Elv, non ho mai dormito con nessuno e spero mi perdonerai se ti sembro un po' impacciata Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Gwen entrare e richiudere la porta dietro di se.
Allora si spostò appena e le fece spazio. “Qui ti sentirai più tranquilla...” disse “... no?” |
Guardai la donna stupita..ma così sminuiva le capacità e la professionalità del Capo..voleva un suo momento di gloria? Lo trovai un atteggiamento non corretto verso il titolare dell' Agenzia.
"Non preoccupatevi Capo..ve la caverete molto bene e poi io conosco questi docenti noiosi e anziani..lavoravano in collaborazione con mio padre, era Commissario nella Federale e quindi ascoltava il parere di psicologi soprattutto criminologi" alzai le spalle " Forse devono tenere un seminario sull' Amore..magari sentire le dinamiche amorose per unirli ai fatti delle uccisioni dei bambini..vedremo" sorridendogli.."Comunque posso farvi pure da guardia del corpo contro le fans più assatanate" ridendo. ."E non sto scherzando. .io ho pure licenza di uccidere" guardandolo negli occhi in modo enigmatico. .Non volevo espormi davanti a altri ma ero armata ovviamente e anzi speravo di avere informazioni sulle uccisioni delle innocenti vittime. |
"Passi quando vuole" dissi senza staccare gli occhi da lui. Avrei voluto dirgli di chiamarmi, se voleva, ma non era affatto una buona idea.
"Sì..." dissi sospirando alle parole di mio marito. "Andiamo. Buona giornata, agente" dissi porgendogli la mano per salutarlo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Mi sistemai dopo che lui mi fece spazio, ritrovandomi tuttavia ugualmente molto vicina al dottore.
Sai, dottor Elv? È strano starti così vicina... È uno strano bello, però Sorrisi appena alle sue parole. "Bisogna aver paura dei vivi, dottore. Non dei morti" mormorai "Un morto non avrebbe mai potuto rinchiudermi in quel posto per sei anni" aggiunsi, fissandolo. Poi sorrisi leggermente, divertita. "Però, mi sembra che tu abbia un po' paura di loro, dottore...'' mormorai piano, guardandolo sempre con quel sorriso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sminuire la capacità del capo?
Questa si che era bella, mi ritrovai a pensare, e dire che l'italiano è una lingua chiara. Ma capivo perfettamente la situazione, si stava già illudendo. Restai in silenzio mentre la donna improvvisamente trovava legami e motivi per cui avesse senso la sua presenza alla facilità di psicologia invece di fare il suo lavoro in ufficio. Era sempre più chiaro perché avesse voluto quel lavoro, pensai mentre civettava col capo, facendosi saltare la copertura ancora un po' pur di attirare l'attenzione. La mente umana non finiva mai di stupirmi, dovevo ammetterlo. Io restai in silenzio, senza lasciar trapelare emozioni, anche se la situazione cominciava a diventare esilarante, dovevo ammetterlo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Guisgard guardò Altea con un buffo sorriso.
“Una segretaria con licenza di uccidere...” disse ironico “... forse lei è più adatta come raccogli credito per qualche boss.” Ridendo. “Io vado in facoltà...” rivolto poi a Tysson “... signore, prego... si va.” Ad Altea e a Clio. Salirono sull'auto del capo e raggiunsero l'università. Nell'Aula Magna si stava tenendo il seminario di psicologia e subito i tre presero posto nell'ultima fila. |
Erano nello stesso letto e neanche troppo distanti.
“In effetti si...” disse ammettendo Elv “... se dovessi vedere un fantasma credo mi impressionerei non poco...” sorridendo “... tu invece mi sembri calma, naturale... come se vedersi scorrazzare in casa spiriti fosse la cosa più normale del mondo.” Sorridendo a Gwen. |
Pier strinse la mano a Nyoko in modo intenso, caldo, anche se per solo qualche istante.
E nel farlo la guardò negli occhi, come se volesse spogliarla. E per un momento lei pensò che lui stesse per farlo davvero. Poi i due coniugi uscirono dalla stazione di polizia. “Bene, questa è fatta...” disse Jeffrey “... ora cosa vuoi fare, cara? Pranzare fuori? O andare da mio cugino in campagna?” A Nyoko. |
Scossi il capo a quelle parole.
Poi salimmo sull' auto e raggiungemmo l' Università e ci sedemmo e guardai il Capo dicendo a bassa voce.."Ritragga ciò ha detto prima, mio padre è stato ucciso in un agguato mafioso..quindi sarei l' ultima a fare la raccogli credito per un boss" e mi voltai offesa e guardai le persone attorno. |
Mi strinse la mano ed io sentì la pelle rizzarsi. I brividi mi percorsero tutta e mi sentì spogliata da quello sguardo.
"A presto" dissi staccandomi di malincuore e uscendo dalla stazione di polizia con mio marito. "Non lo so... Decidi tu..." dissi stufa di inventarmi altre scuse, tanto non sarebbe servito a niente. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi leggermente.
"Beh, un po' sì... È questione di punti di vista. Ciò che è normale per te, non lo è per me e viceversa" giocherellando col lenzuolo e alzando le spalle. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Nascosi un sorriso divertito al capo che sembrava immune si disperati tentativi di approccio della donna.
Un punto per lui, non c'è che dire. Ora si era offesa e cambiava tattica, che cosa curiosa. Arrivammo in facoltà, e io sorrisi, guardandomi attorno. L'avevo sempre considerata un po' casa, considerando il tempo che ci avevo passato tra laurea, master, seminari e corsi vari. Presi posto e posizionai il tablet sul piccolo banchetto, curiosa di scoprire di cosa avrebbe trattato il seminario. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Avanti, era una battuta...” disse Guisgard sorridendo ad Altea “... come la sua del resto, no? Che senso ha una segretaria con licenza di uccidere? Non siamo in un film di spionaggio.” Divertito. “Comunque mi spiace per suo padre.”
Anche Clio era seduta accanto a loro. Intanto il professore continuava con le sue spiegazioni ai presenti. “Ah, signori...” si bloccò “... il nostro ospite è giunto... ed accompagnato da due avvenenti ragazze, com'è giusto che sia...” sorridendo il professore “...prego, signor Guisgard... mi raggiunga...” E lui scese, raggiungendo il professore e salutando la platea studentesca. “Prego, la scena è tutta sua...” il professore. “Beh, in effetti non ho ancora capito del perchè io sia qui” fece Guisgard “e soprattutto come mai voi tutti siate così ansiosi di starmi a sentire.” Tutti risero alla battuta. “Beh...” Guisgard “... a mio parere la psicologia c'entra poco con l'Amore... al massimo, come racconta il bel mito di Amore e Psiche, la Ragione è sottomessa all'Amore ed ai suoi dettami.” “Posso farle una domanda?” Uno degli studenti. “Prego, ma che non riguardi il calciomercato, visto sono scaramantico.” Ridendo piano Guisgard. Risero di nuovo tutti. “Se la mente è razionale” mormorò lo studente “non dipende da essa la ricerca della felicità?” “Si, se fosse qualcosa di terreno.” Fissandolo Guisgard. “Tipo lavorare per avere benessere, comprare un abito che si abbini alle scarpe che abbiamo nell'armadio, scegliere la vacanza più in per l'Estate... ovvio che per fare queste cose occorre ragionarci su... anche se nessuno ci darà mai il Nobel per questo...” sarcastico “... la felicità invece, anzi la Gioia come dicevano i Trovatori, è tutt'altra cosa... e di terreno non ha nulla... quindi per essere davvero felici la ragione può esserci utile come, non so... la maionese nei cerali a colazione.” |
“Beh, dipendesse da me” disse Jeffrey a Nyoko “io filerei di corsa alla fattoria di mio cugino. Sai che è un maestro nel cucinare i fagioli alla messicana? Sarà forse per quelle salse che compra in un emporio non lontano dalla fattoria...” ridendo “... da provare, cara.”
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Elv sorrise.
“Beh, la prossima volta ti capiterà di vederne uno” disse a Gwen “fagli una domanda funzionale... non so... descrizione del maniaco, suoi segni particolari... magari di fronte a prove certe... chissà.” Scettico. “Su, riposiamo un po' adesso...” e si stese. |
"Ovviamente Capo..mica sparerei alle sue fans" girandomi e sorridendogli "Grazie per le parole per mio padre". Già non era spionaggio...ma lui non sapeva facevo l' investigatrice privata e invece giravo armata.
Ma cercai di rilassarmi e il Capo fu chiamato nel palco..così seppi pure il suo nome..Guisgard. Lo ascoltai..quindi si parla d' Amore, mi resi conto di sorridere a qualche sua battuta però io ero ancora perplessa..quell' uomo era una dualità..ora era allegro e cordiale ma a mio parere il suo vero lato lo aveva mostrato appena entrato, chissà cosa lo preoccupava tanto. Ma presi una agenda e scrissi le domande e risposte scrivendo in stenografia...e a quanto pare rispondeva senza remore e ascoltavo interessata..io che non provavo Amore da tempo e non potevo amare mi trovavo in quel contesto. http://www.transformersblog.it/files...x-milan-08.jpg |
Nessuno, non aveva nessun senso che un'investigatrice privata perdesse tempo per fare la segretaria solo per stare appiccicata al capo, era davvero una situazione patetica.
Più andava avanti più era chiaro il motivo. Ascoltai il capo e presi appunti sul tablet. |
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