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Il poliziotto prese la mia spiegazione per buona e se ne andò, strappandomi un sospiro di sollievo. Sollievo che però fu di breve durata, quando girando gli occhi vidi Brescian che tornava a sedersi.
"Un goccino? Ma sei impazzito?" gli dissi cercando di non alzare la voce "Invece di schizzare fuori da questo posto come se avessi il diavolo alle calcagna, ti risiedi a bere? Ma tu non sei normale..." Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Lui guardò Elise per un lungo istante e poi un vago sorriso, a metà tra l'enigmatico ed il beffardo, apparve sul suo viso.
“Immagino” disse “che non potrò usare la Pop Cola come scusa, vero?” Vagamente divertito, mentre finiva di asciugarsi il petto nudo. “O forse il broncio ti è venuto su perchè ho usato il tuo bagno?” Sarcastico. “Ok, la smetto...” alzando le mani “... ero passato solo a salutarti... così, senza motivo... o forse un motivo c'è... pare che tornerò a correre... si... sembra che il mio reato possa finire in prescrizione...” fissandola. Tutta. |
Il sensorphone di Kara squillò ed un nuovo sms di Elbv arrivò.
E così diceva: “Si, arrivo fra una decina di minuti.” Dopo quasi dieci minuti qualcuno bussò alla porta. Era proprio Elv. |
“Tornate tutti ad ubriacarvi” disse Castiel tenendo in alto la sua pistola “e vedete di restarci. Il primo che mi darà noia lo spedirò all'Inferno. Chiaro?”
Tutti allora, come se nulla fosse, tornarono ai propri tavoli o al bancone per continuare a bere. Castiel allora si avvicinò al suo tavolo e guardò Diahnne. Le fece cenno di seguirlo. Attraversarono una porticina laterale e si ritrovarono in una sorta di stanzino da bisca, dove un uomo grasso mangiava qualcosa di unto. “Carina...” il grassone guardando Diahnne “... si, decisamente... non credo sappia chi tu sia davvero, no?” A Castiel. “Dacci un taglio, palla di lardo.” Fumando questi. Il grassone rise e ruttò più volte, per poi bere del vino scadente. |
“Abbiamo bisogno di carburante” disse Hiss a Shushan “e magari da bere e da mangiare. Non troveremo molti ristoranti lungo la strada.” Sarcastico. “Magari con questi abiti militari non attireremo guai... chissà...” guidando “... quanto al bacio... beh, sai baciare bene... ma io non mi contento di così poco...” facendole l'occhiolino.
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Brescian fissò Jennifer come fosse un'aliena appena sbracata sulla terra.
Si guardò intorno ed annuì. “Si, giusto...” disse ansimando “... si, uscire da qui... ed andare via...” cercò di alzarsi ma le ginocchia non lo tennero “... si, un minuto... uno soltanto...” tentò ancora e stavolta, aiutandosi con una sedia, si alzò in piedi. Dopo trenta secondi i due erano fuori dal locale. “Io credo...” mormorò “... credo che sia meglio guidi tu...” dandole le chiavi, che però caddero a terra più volte prima di finire in mano a lei. “Signore!” Il padrone del locale. “Ha scordato questa!” Mostrando la valigetta. Un moto di terrore colse Brescian. “E sua, no?” L'altro. “No...” fece Brescian “... non è la nostra...” voltandosi poi verso Jennifer. “Ma come...” l'uomo del locale “... era ai piedi del vostro tavolo!” Guardando lui e Jennifer. |
Tutto si placò, con le parole di Castiel, come se non fosse mai accaduto niente.
Allora mi condusse in un'altra stanza e vidi un uomo che oltre a mangiare qualsiasi cosa avesse fra le mani, non la smetteva di mangiarmi con gli occhi. Misi la mano sulla mia pistola e guardai Castiel. A quel punto cominciavo a chiedermi se potevo fidarmi davvero di lui. Feci un passo indietro e studiai le vie di fuga per permettermi di fuggire nel caso avessero provato a farmi del male. "Bel posto..." dico sarcastica e guardando con sdegno quel... "Distinto signore". Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Quasi non avevo avuto il tempo di finire di leggere il messaggio, che avevo sentito il campanello.
L'euforia non era cessata, anzi forse era pure aumentata. Mi alzai allora dalla sedia della scrivania e andai ad aprire. "Complimenti per la velocità, hai rischiato di arrivare prima del tuo sms" dissi ridendo, poi gli feci segno di entrare. Nelli stesso momento, Charlie entrò zampettando baldanzoso e curioso nella stanza. "Oh, lui è l'altro membro della famiglia" indicandolo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...3a6e2307d0.jpg "Posso offrirti qualcosa? Ho della birra in frigo" mentre con la mano gli indicavo l'altra sedia alla scrivania. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...62ebe13cc9.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Certo...sembra non viviamo di gloria e di fama solo...si non daremo nell' occhio ma dobbiamo coprire l' uomo qui dietro..e se si sveglia? Dobbiamo liberarcene, non lo hai pensato?" sarcastica stavolta io.."Ah non ti accontenti di un bacio" guardandolo con sfida "E sentiamo, magari mi porti a letto e poi faccio la fine della sedotta ed abbandonata? Io non vado a letto con un uomo per solo sesso..sappilo..quindi io non so cosa tu provi per me..dovrai dimostrarmelo" stavolta ero stata chiara, presupponevo mentre sorridevo soddisfatta.
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Brescian era nel pallone, non riusciva a parlare né a camminare bene. Io, neanche a dirlo, ero agitata come mai in vita mia, ma cercavo di non darlo a vedere. Finalmente uscimmo dal locale e giustamente lui mi chiese di guidare. Riuscì a prendere le chiavi che gli caddero di mano ma, mentre aprivo l'auto, il padrone del locale uscì con una valigetta che credeva nostra. Brescian era letteralmente terrorizzato e quindi non in grado di rispondere in modo decente.
"Buon uomo, le abbiamo detto che non è nostra... Forse l'ha lasciata il cliente prima di noi, non so, ma di sicuro non appartiene a noi..." risposi salendo in auto. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Lo guardavo intensamente.
Tutto. Era ancora bellissimo, maledizione, bello da perdere la testa. Non c'era odio che potesse cambiare quello. Ma non cambiava niente, non cancellava quello che aveva fatto, non toglieva nulla alla mia rabbia, anzi la alimentava. "Smettila di fare lo scemo!" Tuonai "Hai la faccia tosta di presentarti da me, di rivolgermi la parola, e ti stupisci che sia furiosa?" Scossi la testa. Sentivo le lacrime affiorare ma le ricacciai indietro. "Tu non hai idea del male che mi hai fatto!" Con gli occhi rossi per la rabbia. Li distolsi da lui, perché ogni cosa di lui mi ricordava quanto eravamo felici. "Oh puoi tornare a correre?" Seria è furiosa insieme "Oh guarda, giusto oggi Enner ha detto che servono nuovi criminali da accoppare, potresti proporti..". Con lo sguardo di ghiaccio infuocato nel suo. |
Elv entrò e si chinò per accarezzare Charlie.
“Si, grazie...” disse a Kara “... una birra la bevo volentieri...” sorridendo “... allora? Novità? Immagino tu mi voglia far leggere ciò che hai scritto, no? A meno che non sia stato il mio fascino a convincerti di scrivermi quel messaggio.” Un po' impertinente. |
L'uomo grasso rise e riprese a mangiare.
“Comunque...” disse spezzando un cosciotto di pollo dal petto unto, per poi intingerlo in una strana salsa rossastra e densa “... io non so dove sia l'uomo di cui mi hai chiesto...” “Possibile?” Castiel. “Già...” annuì il grassone “... però so che uno straniero è stato visto vicino al molo... aveva un'auto presa a noleggio... e sembrava avere molta fretta...” “Il molo...” mormorò pensieroso Castiel. “Già.” Annuì il grassone, per poi guardare Diahnne. “Non fidarti di nessuno, ragazza...” “Andiamo.” Castiel alla ragazza. |
Hiss rise a Shushan.
“Che modello di virtù...” disse “... eppure quando eravamo al forte non hai pensato più di tanto prima di darmi un bacio, no? O forse il mio fascino è così irresistibile?” Provocandola. Intanto la base era ormai prossima. |
“Guardate che è vostra...” disse il padrone del locale.
Jennifer però non se nè curò più di tanto e partirono in auto. Lei guidava e Brescian tremava sul sedile accanto al suo. “Io...” mormorò “... io... io volevo solo portarti a letto...” guardandola “... si, solo quello... vendo scooter usati... e... e non mi interessa nulla se esistono o meno dei ribelli...” sudando “... voglio solo tornarmene a casa...” tirando fuori dalla giacca alcune tessere d'identità “... mi servono per abbindolare la gente... ma queste ora cominciano a bruciarmi...” |
"Sbaglio o sei il tipo di uomo che vuole le donne ai suoi piedi?" iniziavo ad arrabbiarmi e presupponevo era quello che volesse e mi voltai verso lui.."Eh già, chissà quante donnette ti ronzano attorno vero? Il bacio..era sentito e voluto..solo che tu..tu...al diavolo..ora sembri impassibile ed indifferente e mi fai star male ecco..pensavo tu provassi qualcosa per me, contento ora?" ormai avevo sbottato..ci era riuscito.
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"Grazie, mamma" dissi al magione uscendo insieme a Castiel.
Lo guardai curiosa, non solo mi stava facendo girare in tondo per trovare mio fratello (che pareva scomparso nel nulla), mi stava pure nascondendo qualcosa. Appena uscimmo dalla locanda gli afferrai un polso e lo guardai dritto negli occhi. "Adesso basta! Dimmi chi sei veramente" dico seria cercando di ignorare la bellezza di quegli occhi infinitamente blu e profondi. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Aprii il frigo e tirai fuori le ultime due lattine di birra rossa rimaste.
Sospirai con gli occhi in su mentre lo raggiungevo e gli porgevo una lattina. Aprii poi la pagina dell'articolo e spostai il pc nella sua direzione. "Chiunque frequenti anche poco le trafficate strade di Imperios, conosce benissimo, quasi a menadito, gli psichedelici schermi che ci accompagnano e ci cullano (o almeno lo credono loro) ventiquattr'ore su ventiquattro, o le tv che la fanno da padrone nelle case di ognuno, con la loro cruda e finta realtà. Ma... Se vi dicessi che c'è chi si oppone a tutto ciò? Che non vuole essere "cullato", non vuole restare in quel bozzolo di torpore indotto, come un malato in un coma farmacologico creato ad hoc da quelle medicine, le quali gli vengono somministrate poco a poco, giorno dopo giorno, che si insinuano prima sotto ogni strato di pelle, poi nel sangue ed infine raggiungono l'intero organismo, annientandolo. Cosa mi direste di tutto questo? Probabilmente non mi credereste; eppure, c'è chi fa tutto questo. Non si sa chi siano, o dove operino, ma certo è che sia necessaria una notevole dose di incoscienza, follia e coraggio per opporsi attivamente al regime ribaltando l'ordine (artificialmente) naturale delle cose. Potrebbe essere chiunque. Vostro marito, vostra figlia, il vostro collega... E voi, sapendolo, come reagireste? Come guardereste al ribelle, a questo novello Robin Hood che si rivolta contro i potenti per restituire la libertà al popolo? Con disprezzo? Ammirazione? Sconcerto? Paura? Parafrasando un noto romanzo distopico, vogliamo davvero che un Grande Fratello superiore continui a convincerci che "Guerra è Pace, Libertà è Schiavitù e Ignoranza è Forza"? Un Grande Fratello che ci incita a scannarci ed attaccarci l'un l'altro, autodistruggendoci reciprocamente senza una ragione e spettacolarizzando noi stessi ed il nostro dolore come animali da circo, che trasforma il rapporto tra "audience e media" in "vittima e carnefice", ma senza una sindrome di Stoccolma, per quanto malata, ad alleviarne le sofferenze. Perchè che cos'è la vittima, in questo caso, se non un condannato a morte, che viene giustiziato per il pubblico ludibrio come i ghigliottinati nelle pubbliche piazze di tanti secoli fa? Si può dire che Imperios cresca i suoi "soldati di violenza" a pane e sadismo, al monitoraggio passo dopo passo della morte, quasi come una macabra Via Crucis, stazione dopo stazione, nell'incitazione alla sofferenza e più la violenza aumenta, seppure nella sua crudezza, più il popolo esulta. Perchè non è difficile affermare che la violenza e la promiscuità sono un po' come una fetta di limone: quando la si addenta, si storce il naso, si avverte il suo gusto acre ed aspro sulla lingua, ma stranamente ci piace e continuiamo a mangiarlo. Ma siamo sicuri di voler continuare a gustare questa turpe realtà, oscena, immonda e inumana? Lo vogliamo davvero?" "Divertiti" dissi sarcasticamente, mentre aspettavo e prendevo un sorso di tanto in tanto. Speravo gli piacesse, ero stata attenta ad inserire ogni dettaglio e ora ero impaziente di conoscere il suo parere. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...d16e3e246d.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Hiss rise di gusto.
“Beh, ora lo sai...” disse a Shushan “... sono un tipaccio antipatico ed intrattabile.” Divertito. “Comunque non ho donnette che mi ronzano intorno... e forse neanche a te conviene starmi troppo accanto, sai? Sono un criminale, un ricercato. Sono destinato a fuggire continuamente e non potrei mai offrire una vita normale ad una donna. E' come una di quelle antiche maledizioni che affliggono chi ne è colpito... la felicità pare non faccia per quelli come me...” con un velo di malinconia negli occhi. |
Castiel guardò Diahnne negli occhi.
Il suo sguardo blu sembrava potere ipnotico. “Chissà...” disse “... magari sono l'Angelo Custode di tuo fratello... o forse il tuo...” senza tradire emozioni. |
Elv prese la birra e cominciò a leggere l'articolo di Kara con molta attenzione.
“Sei davvero brava...” disse dopo aver letto tutto “... si, davvero brava... più che una giornalista mi sembri essere una scrittrice...” guardandola con sincera ammirazione “... sono certo che questo articolo saprà evocare i veri valori di chi leggerà...” sorridendole. |
Angelo? Di che cosa stava parlando?
"Sei un angelo molto strano" dissi non potendomi staccare dal suo sguardo. "E perché mai un angelo come te dovrebbe proteggere me?" dissi curiosa. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Mi bloccai ascoltando le sue parole, lo lasciai parlare e guardai il suo sguardo..i suoi occhi riuscivano sempre a comunicare qualcosa..aveva gli occhi belli Hiss e fonte di un animo profondo, misterioso e ora malinconico.
A quelle parole mi sentii quasi in colpa, su una cosa ero certa..Hiss diceva le cose per come stavano e in quel momento mi abbandonai. Poggiai la testa sulla sua spalla e poi mi sporsi dandogli un leggero bacio sulle labbra e lo guardai in quegli occhi per poi rialzarmi ma la mia testa rimase sulla spalla e dissi solo.."A me piaci così...non ti abbandonerò mai, su questo puoi stare certo come il Sole sorge ad Oriente...un giorno mi dirai perchè sei ricercato..quando ti sentirai tu" intanto la base era vicina. |
Stavo sulle spine, vedevo che continuava a leggere senza interrompere un istante la lettura.
Poi finalmente finì ed io mi illuminai al suo giudizio. Sul serio pensava tutte queste cose? "Beh, ti ringrazio, non pensavo di ottenere un risultato simile, a dire la verità" mormorai, sorridendo e aggiustandomi una ciocca di capelli. Dire che ero contenta era riduttivo e non avevo smaltito ancora quell'euforia. "Sono molto contenta che ti sia piaciuto" annuendo ancora con quel sorriso. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...0dd09c7390.gif Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Finalmente riuscimmo a partire. La sensazione per averla scampata bella era di euforia, non vedevo l'ora di tornarmene a casa. Ma, mentre guidavo, Brescian cominciò a parlare, rivelandomi che le sue parole erano tutte fandonie.In pochissimi secondi, il sangue mi salì alla testa, facendomi diventare una furia.
"Brutto bastardo mentecatto che non sei altro!" gli gridai inviperita, aprendo lo sportello dell'auto e spingendolo fuori a viva forza "Esci fuori di qui e non farti mai più vedere! E ringrazia Dio che non ti lascio morto sul ciglio della strada..." Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Best guardò Elise per un lungo istante, poi distolse lo sguardo per rivestirsi.
“Mi spiace deluderti” disse abbottonandosi la camicia “ma non sono un criminale, nonostante tu e tutti gli altri pensiate il contrario. Ma immagino sia inutile rinvangare il passato e cercare di replicare alle accuse, no? Comunque si, pare che il tuo canale voglia propormi di tornare a correre...” |
“Nn può non piacere...” disse Elv a Kara “... sei davvero brava... mi meraviglio come tu non sia in qualche grande testata o magari a lavorare in qualche importante network...” sorridendo e finendo la birra “... è un pezzo fantastico e lo faremo circolare in ogni angolo di questa lercia città...”
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Jennifer andò su tutte le furie e cercò di buttare Brescian fuori dall'auto.
Tuttavia lui si tenne allo sportello in modo saldo. “Ma sei scema...” disse “... sei fuori, lo sai? Vuoi uccidermi davvero? Piuttosto da gas e torniamocene a casa!” Con tutte le carte d'identità che si sparpagliarono nell'auto. Erano ancora fuori città, sulla strada provinciale. |
Accennai una risata, un po' compiaciuta, naturalmente, al suo complimento.
Perchè tale era, no? "Sei gentile, ma in realtà non credo si aver scritto così bene, non credo nemmeno di essere stata io a scriverlo" ridendo e parlando con onestà, mentte anche io finivo la birra. "Bene, non vedo l'ora" annuendo e buttando le lattine nell'immondizia. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Io scema?" Ero letteralmente fuori di me, arrabbiata come mai in vita mia. Diedi gas, ma non per riportarlo a casa. Imboccai un'uscita che portava ad una piazzola di sosta con un'area ristoro e mi fermai nel parcheggio.
"Adesso scendi e chiamati un taxi..." dissi a Brescian con un tono glaciale, mentre raccoglievo tutte le sue false carte d'identità. "Prendi questa robaccia e sparisci dalla mia vista, prima che scenda e cominci ad urlare..." Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
Restai a guardarlo per un lungo istante.
Com'era freddo, lontano. Mi sentivo così stupida ad aver sofferto così tanto per lui, figurarsi se lui aveva versato una lacrima per me. E perchè avrebbe dovuto dopotutto? Aveva scelto lui di tradirmi, aveva scelto lui di rovinare tutto quello che avevamo. Non gli era mai importato probabilmente. Com'era squallido ora, parlare di lavoro come se niente fosse successo, come se fossimo due estranei, e non due anime che erano state così vicine da fondersi. "Certo, inutile!" seguendo il filo dei miei pensieri "Non te n'è mai fregato niente, no?" sussurrai quasi, distogliendo lo sguardo. "Sì, ho bisogno di un pilota..." annuii, guardandolo negli occhi, mentre cercavo in tutti i modi di restare impassibile e ignorare il fatto che avessi gli occhi velati di lacrime. "Sei ancora bravo come una volta?" con la voce abbastanza ferma. |
Castiel guardò Diahnne negli occhi, poi accennò un enigmatico sorriso.
“Perchè pare che tu e tuo fratello non riusciate a stare lontani dai guai.” Disse con tono sarcastico. “Direi di dirigerci verso il molo e cercare di scoprire se davvero hanno visto tuo fratello, no?” |
Hiss non disse nulla, restando a guardare Shushan per un lungo istante.
E restò in silenzio fino a quando la Jeep non arrivò alla base. Era più piccola rispetto a quella da cui i due erano fuggiti, ma era abitata solo da militari, quindi niente mercanti o altri civili. Presto avrebbero scoperto se ciò era un vantaggio o meno. Quando dalla torretta videro la Jeep, i militari aprirono il portone di ferro ed il cigolato entrò all'interno della struttura. |
“In che senso” disse Elv a Kara “non sei stata tu a scriverlo?” Fissandola ed accarezzando Charlie che scodinzolava davanti a lui.
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“Sei una dannata isterica...” disse con rabbia Brescian a Jennifer “... una pazza! Una pazza!” Prendendo i falsi documenti. “Sei la solita casalinga frustrata! Dovresti ringraziarmi, sai? Volevo darti un po' di vita! Un po' di emozioni! Peggio per te!”
In quel momento dallo snack bar uscirono due agenti di polizia, subito attirati dalle urla di lui. |
"No, è che non avevo mai scritto così..." risposi, con aria pensosa "Così bene, con così tanta passione, tanta ispirazione... È diverso scrivere semplicemente per dovere e farlo invece perchè tu hai qualcosa da dire, da raccontare..." risposi, con gli occhi nei suoi, mentre prendevo Charlie in braccio e lo poggiavo sulle mie gambe.
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"Tu! Tu non saresti in grado di regalare emozioni neppure se campassi cent'anni!" risposi nauseata a Brescian, quando mi accorsi che due poliziotti erano usciti dal bar, attirati dalle grida di quell'idiota.
"Ecco, a causa tua ho incontrato più polizia oggi che in tutta la mia vita... Adesso vorranno spiegazioni e che mi possano fulminare se ti reggo il gioco..." Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Kara mentre parlava.
“Quasi quasi” disse “mi verrebbe da chiederti come mai tutta questa passione adesso nello scrivere? Per via della giusta causa?” |
Brescian vide i due poliziotti che si avvicinavano e sbiancò ancora.
“Salve.” Disse uno dei due agenti a lui e a Jennifer. “Va tutto bene? Vi ho visti un po' agitati.” Brescian si limitò ad annuire. “Favorite i documenti, prego.” Il poliziotto. |
"Salve, agenti..." risposi senza sorridere "Ecco il mio documento... E perdonate le urla, ma il signore qui presente non capisce di non essere ben accetto nella mia auto..."
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