"La civiltà fa il suo corso..." disse Hans guidando il carro e rispondendo alle parole di Altea.
"La civiltà non rispetta i diritti altrui..." mormorò Swan.
Appena giunti a Dolci pascoli i 3 ed il loro carro si imbatterono in un piccolo villaggio, con al centro un emporio ed un saloon.
Però Altea notò anche dei veicoli meccanici, di tipo militare.
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Lo guardai senza parole.
Ah adesso era pure colpa mia?
"Non voglio che tu ci abbia ancora a che fare, è pericoloso e inaffidabile. Ho solo paura che possa rifilarti un tiro mancino e vedendoti così ben disposto verso di lui mi sono alterata" dissi, non certo per giustificarmi, ma perchè le parole di quella nativa ancora mi rimbombavano nelle orecchie.


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Ci trovammo in uno strano villaggio, dapprima fui attratta dall'emporio ma poi vidi quei mezzi militari "Ecco rovinato il paesaggio, dove ci troviamo Hans?" perplessa.

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Elv rise di gusto.
"Come sei premurosa..." fissando divertito Gwen "... a cosa devo questo onore?" Sarcastico.
Ad un tratto lungo la strada videro una carovana di turbocarri.
"Devono essere dei mercanti o dei pionieri..." mormorò Elv.
Nello stesso istante, nel villaggio presso Dolci Pascoli, appena giunti Altea, Swan e Hans videro quei mezzi militari.
"Credo sia il villaggio di Scroft..." Hans ad Altea "... perlopiù abitato da artigiani e carpentieri... mi chiedo cosa ci faccino qui quei militari..."
In quel momento dal saloon uscirono alcuni soldati, uno dei quali notò il carro e piantò i suoi occhi su Altea, mostrando un certo apprezzamento.
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Lo guardai, poi scossi la testa.
"Alla tua capacità di metterti nei guai, ecco a cosa" commentai laconica.
Poi, vedemmo dei turbocarri.
Così, spronai il cavallo per avvicinarmi e capire chi fossero.

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"Infatti.. Sembra una invasione... Se poi dite è un villaggio di artigiani a maggior ragione". Ad un tratto uscirono dei soldati dal saloon e notai uno tra loro che mi guardava con insistenza. Lo fissai pure io in modo serio, nonostante fosse un bel ragazzo, pensando fosse un seccatore.

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Gwen ed Elv raggiunsero la carovana che avanza a passo lento.
"Salve..." disse Elv ad un uomo che guidava uno dei turbocarri "... dove siete diretti?"
"Salve..." con un cenno l'uomo "... al mercato del bestiame..." con tono garbato "... voi invece? Viaggiate da soli?"
Nel frattempo, al villaggio Scroft, Altea e gli altri 2 avevano visto dei militari.
"Sono mercenari." Mormorò Swan indicando quelli usciti dal locale.
Intanto il tipo non toglieva gli occhi da Altea.

Un uomo ci rispose e ci disse che erano diretti al mercato del bestiame.
"Sì, noi siamo di qui" annuii "Quanto vi tratterrete?" chiesi poi, curiosa.

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"Mercenari e per conto di chi?" seccata mi voltai verso il militare che mi osservava "Come mai tanto interesse nel guardarmi? Ho qualche cosa di strano" osservandolo senza paura.

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"In verità il tempo di acquistare qualche mandria." Disse l'uomo a Gwen. "Vi siete viaggiatori?" Notando la pistola nel fodero di Elv. "Noto portate una pistola..."
"Beh, bisogna pur difendersi, no?" Ridendo il ragazzo.
"Giusto." Annuì l'uomo. "Parole sante."
Intanto, al villaggio Scroft, Altea si era rivolto al tipo che la fissava.
"Beh, ci sono vari motivi per cui vi fissavo..." lui divertito e spavaldo "... forse somigliate ad una mia ex... o magari ad un'affascinante fuorilegge a cui do la caccia... o chissà, magari mi piace solo guardare le cose belle..." facendole l'occhiolino.

Alla frase dell'uomo guardai la pistola di Elv nel fodero della cintura e dentro di me scossi la testa.
"No, io sono un medico, ho un ambulatorio in città" risposi.
"In ogni caso, vi consiglio di fare attenzione ai serpenti, abbiamo avuto parecchi attacchi in questo periodo e dovete fare molta attenzione" annuii all'uomo.

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Era meglio non sbilanciarsi, ero fuggita per amore, per tradimento e mi nascondevano i grandi saggi e nativi del deserto vicino Afrastone "A voi scoprirlo" osservandolo ironicamente "Ma come mai ci sono questi mezzi militari?" con aria seccata e fredda.

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"Grazie dell'avvertimento." Disse l'uomo a Gwen. "Ci staremo attenti a quei serpenti." Annuì.
"Bene, noi proseguiamo..." Elv "... buona fortuna."
Ma un attimo dopo dal carro apparvero 2 uomini che in attimo aggedirono Elv tramortendolo e bloccando Gwen, facendole perdere i sensi bloccaldole la bocca con un panno anestetizzato.
Intanto, al villaggio Scroft, Altea aveva conoscoito quel mercenario.
"Ottima risposta." Ridendo lui. "Io comunque mi chiamo Josh Nba, mercenario ed avventuriero." Dandole la mano. "Il vostro nome? O devo provare ad indovinarlo?" Sfacciato lui.

Augurammo buona fortuna all'uomo e quello proseguì.
Improvvisamente, però, un uomo tramortì Elv e il tempo di urlare e raggiungerlo che venni bloccata e addormentata.
Persi i sensi e vidi solo il buio.

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"Piacere Josh" stringendogli la mano, ottimo aggancio per scoprire qualcosa "Che nome mi dareste? Se vogliamo giocare?" il ragazzo era simpatico, troppo sfacciato e sicuro di sé.

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Josh rise e fissò Altea come a volerla studiare.
"Vediamo un pò..." disse guardandola dalla tsta ai piedi, quasi fosse una scusa per vederla ben bene "... alta... magra... fisico sodo... occhi verdi... mora... direi animo risoluto... consapevolezza nella propria bellezza e volontà... direi... si... direi che voi avete un nome tratto da un fiore..." annuì.
Nel frattempo Gwen ed Elv erano stati aggrediti.
Poco dopo la ragazza si risvegliò in un carro, ben legata, con Elv ancora svenuto accanto a sè.

Mi svegliai in un carro, ancora un po' intontita e subito ricordai cosa era successo.
Lo sapevo!
Sapevo che non c'era da fidarsi di quel bastardo!
Elv si era fatto convincere, ma sapevo che era un tranello, lo sapevo.
Quanto a lui, era ancora svenuto accanto a me, così mi avvicinai e cercai di svegliarlo.
"Elv! Elv svegliati, maledizione!"

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Trasalii, mi osservava da capo a piedi o lo lasciai ammirare ma quando disse le ultime parole mi mancò il respiro.. Temevo veramente mi conoscesse "Il mio secondo nome.. Significa giglio, ma il mio primo nome è.. Altea.. Altea Shushan.. Per l' esattezza. Cosa fate in questa città?".

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Pian piano Elv riprese conoscenza, cercando liberarsi inutilemente però.
"Dannazione..." disse a Gwen "... ci siamo fatti infinocchiare come degli idioti... ma dove siamo?" Guardandosi intorno. "Deve essere il carro di quei mercanti... ma perchè ci hanno aggrediti? Chi sono quei bastardi?"
Nel frattempo Altea era con Josh al villaggio.
"Bene, il mio istinto non mi ha tradito!" Esclamò lui. "Io sono qui perchè i militari cercano mercenari per un certo lavoro. La ricompensa è ottima, ma in realtà nessuno ha capito di cosa di tratta davvero..."

"Una missione segreta, immagino.. Sicuramente cacciare i Nativi da qui" guardando attorno "E tu lo faresti per soldi? Sai dove possiamo soggiornare? Ti presento Swan e Hans, abbiamo fatto un lungo viaggio" sorridendo sempre con fare enigmatico, di chi non si lascia andare facilmente.

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Si svegliò e cercò ovviamente inutilmente di liberarsi.
"Per quanto mi riguarda potrebbero essere sgherri di Rasputin e l'opinione è molto gettonata..." dissi, a metà fra il sarcasmo e la disperazione.
"Maledizione! Perchè?!" esclamai avvilita, guardandomi intorno per vedere cosa potevamo usare per provare a scappare da qui dentro.

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"Ehi, sono un mercenario, un sodato, non certo un assassino." Disse Josh ad Altea. "Non accetterei mai un lavoro simile. No, credo sia qualcosa riguardante battaglie, anche se non si è capito contro chi." Fissando Altea. "C'è una sola locanda qui, dove soggiorno anche io... volete vi ci porti?"
Intanto Gwen ed Elv cercavano invano di liberarsi.
Dopo un'ora di cammino il carro si fermò ed alcuni di quegli uomini portarono loro pane e acqua.
"Mangiate o vi indebolirete." Uno di quelli.
"Volete venderci come schiavi, bastardi?" Con rabbia Elv.
"Sta zitto." Quello fissandolo.

"Ti fa onore, se è vero. Comunque tienimi aggiornata e dammi del tu. Non sono una ricca ereditiera" lo ero ma ero fuggita da un amore ferito "Oh se è l'unica locanda.. Penso non abbiamo alternativa" feci segno ai due compagni di seguirci.

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Dopo un'ora, si fermarono per darci pane e acqua.
Ma che carini...
L'idea di venderci come schiavi era fin troppo probabile, più di quanto mi sarebbe piaciuto ammettere.
Presi il pane con fastidio sbuffando e cercando di capire come potevamo sgattaiolare dalla presa di questi maledetti.

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"Peccato, sogno una ricca vedova." Disse sarcastico Josh ad Altea.
Poi condusse lei, Swan e Hans nella locanda, dove trovarono 2 camere, una per i due uomini ed una per Altea.
"Stasera posso avere l'onore di offrirti la cena?" Josh ad Altea. "Domani partirò e un eroe merita una serata piacevole prima della battaglia, no?" FAcendole l'occhiolino.
Intanto nel carro Gwen ed Elv mangiarono il pane portato da quegli uomini.
Dopo un pò il carro riprese il cammino e verso sera giunsero in un posto.
"Chissà dove siamo?" Elv.
"Lo scoprirete presto." Arrivando uno di quelli.
I 2 ragazzi furono fatti scendere dal carro, ritrovandosi in una piana deserta dove c'era un veicolo ad attendere.
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"Non sono sposata, mi spiace". Fummo sistemati nelle camere e poi fui invitata a cena da Josh "Certo, onorata. Un eroe? E come mai ti definisci tale? Non sai nemmeno se uscirai vivo da questa faccenda" sorridendogli leggermente come solevo fare appena mi sbottonavo leggermente.

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Dopo un po' riprendemmo il cammino e verso sera ci fermammo di nuovo.
Venimmo condotti fuori dal carro e quello che vidi, sulla pianura deserta, mi lasciò spiazzata.
Ma cos'era?
"Ma che diavolo di aggeggio è?" chiesi ad Elv stranita.
Questa situazione era sempre più assurda, sempre più allucinante e non riuscivo a smettere di pensare a mio padre e mio fratello, a quanto di sicuro erano in pena per me, al fatto che rischiavo di non vederlo di nuovo e al fatto che rischiavo di non uscire viva da questa faccenda.

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"Guarda che sono il miglior tiratore delle praterie, nonchè tra i più abili piloti interstellari." Disse pieno di sè Josh ad Altea. "Sono l'eroe per antonomasia, bellezza." Facendole l'occhiolino. "Allora ti aspetto stasera per la nostra cena. Queste praterie hanno dei tramonti mozzafiato e dei crepuscoli sognanti." Sorridendole.
Intanto Gwen ed Elv era stati fatti scendere dal carro.
"E' il mezzo che vi porterà a destinazione." Uno degli uomini.
"Per dove?" Elv, ma non ebbe risposta.
I 2 furono caricati a bordo del veicolo e presero il volo.
Il tragitto aereo durò circa un paio d'ore e a notte fonda atterrarono in un posto abbastanza lontano ormai dal loro ranch.

Com'era prevedibile, non ci dissero nulla e ci buttarono di violenza in quel velivolo.
Il viaggio durò un paio d'ore e a notte fonda arrivammo.
Ero lontana da casa, lontana dalla mia famiglia ed ero prigioniera di chissà quali criminali.
Elv era la mia unica sicurezza, lo eravamo l'uno per l'altra e dovevamo basarci su questo se volevamo uscirne vivi.

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"Un mercenario eroico, ma che uccide ugualmente... E pure romantico. Beh, osservandoti bene assomigli a un tipo che ama i tramonti, magari sul mare. A stasera dunque". Lasciai Josh e andai nella mia stanza a riposare dopo quel viaggio,stendendomi sul letto.

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Altea tornò nella sua camera e poco dopo qualcuno bussò alla sua porta.
"Sono Swan..." disse da fuori lui "... posso entrare?"
Nel frattempo il veicolo volante aveva portato Gen ed Elv a destinazione.
Erano giunti in una sorta di forte in mezzo al deserto, in una zona per loro sconosciuta del pianeta, ben oltre la prateria.
C'erano diversi militari e quegli uomini condussero i 2 ragazzi all'interno del forte, dove c'erano alcuni militari.
"Abbiamo portato questi 2..." uno degli uomini ai soldati "... il tipo credo sia un pistolero... la donna ra con lui, ma se non serve la riportiamo indietro."

Mi stavo addormentando ma udii la voce di Swan "Entra Swan, che accade?".

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Fummo condotti in quello che sembrava un forte militare ed era strano.
Non sembrava avessero bisogno di chiavi, insomma, non in mezzo a dei soldati.
Allora iniziai a chiedermi a cosa servissimo.
Parlarono di Elv, che forse era un pistolero e ipotizzavo che la mia ipotesi fosse corretta.
"Qualcuno potrebbe spiegarci perchè siamo qui?" dissi alla fine, spazientita e indispettita.

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"Arruoliamo, anche in modo forzato, gente che sapoia usare le armi." Disse il soldato a Gwen.
"Un momento... mi avete arruolato in modo forzato?" Elv.
"Esatto." Annuì il militare, per poi pagare gli uomini che avevano condotto lì i 2 ragazzi. "E se non fai storie faremo restare qui la tua amica." Indicando Gwen.
Intanto Swan era entrato nella camera di Altea.
"Credo di aver capito il motivo della presenza di tutti questi militari e mercenari qui al villaggio..." fissandola.

Ecco, lo sapevo, avevo capito bene.
Non c'era altra spiegazione che potesse portarli a prelevare forzatamente una persona armata appositamente.
Guardai Elv parecchio spaventata, poi il soldato.
"Io... Io sono un medico..." rivelai "Posso esservi utile" dovevo fare in modo da restare con Elv, rimanere separati non avrebbe portato a nulla di buono.

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"Un medico può servirci." Disse il militare a Gwen. "Siete fratello e sorella, o sposati?" Chiese poi.

Annuii sollevata, mentre dentro di me iniziavo a pensare come fare per andarcene da qui prima possibile.
Non mi piaceva proprio il pensiero di Elv che veniva arruolato per chissà cosa, ma al momento non avevamo scelta.
Guardai Elv, non sapendo quale fosse la risposta più conveniente.
In ogni caso, avrebbero potuto colpirci comunque usandoci a vicenda uno contro l'altra.
"Sì, lo siamo... Sposati..." mentii.
Dopotutto, non eravamo nè sposati nè fratelli, se proprio dovevo mentire a fin di bene era meglio mentire in un modo che speravo fosse più conveniente per entrambi.

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A quelle parole di Gwen, circa il loro essere sposati, Elv la guardò.
"Si, siamo sposati." Disse annuendo al militare.
"Bene." Questi. "Caporale, accompagni questi due in uno dei nostri alloggi. Stessa camera, sono sposati."
Il caporale annuì ed accompagnò i falsi coniugi nella loro nuova camera, lasciandoli poi soli.
"Che cavolo di situazione..." sbuffò Elv guardandosi intorno.

Allo sguardo di Elv, mi strinsi nelle spalle, per fargli capire che avevo fatto la scelta secondo me più conveniente.
Difatti, fummo accompagnati in una camera solo nostra.
Se fossimo stati insieme, almeno avremmo potuto organizzarci, ipotizzando di avete la possibilità di andarcene da qui in qualche modo.
Finalmente restammo soli.
"Io non capisco, c'è forse una specie di guerra intestina di cui nessuno sa nulla, o qualcosa del genere? È assurdo che prendano la gente di forza in questo modo, ma perchè poi?" commentai, nervosa, girando in tondo per la stanza.

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Osservai Swan.. "Sputa il rospo, che hai scoperto?" incuriosita ma pure timorosa.

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