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Immergo la testa nell'acqua della vicina fonte...scuoto il capo per far cader le rimanenti gocce....indosso l'elmo ......mi dirigo verso la scuderia....Shalimar è pronto.....Flò già mi aspetta ...è nel cielo che saetta.
Monto sul mio spavaldo destriero e le guardie abbassano il ponte levatoio...incitando il mio passaggio veloce e fiero. Raggiungo il punto basso del mio falco in alto...una nuvola spaventosa Shalimar ha provocato...tanto che per molta strada non posso essere notato. Ad un tratto, scorgo l'armatura..di chi una volta ho amato.... le vado incontro...lei mi ha individuato. Sir Morris |
Eldred aveva sempre odiato gli avventati... ancora di più però odiava i pazzi suicidi, per non parlare degli inconsci pazzi suicidi avventati.
"Ma che diavolo fai?! TI METTI A TIRO DI FRECCIA?!" Urlò a Guiscard che barcollava tenacemente verso la fontana, in cerca di un'ultimo scontro con i suoi vecchi compagni. |
Cavalcavo gia' da un po'.....quando da lontano scorsi Sir Morris, rallentai l' andatura, mi fermai ad un passo dal suo cavallo, non indossavo l'elmo .....e avrei preferito che non lo avesse neanche lui, avevo sempre amato guardarlo negli occhi........e ora ?...la resa dei conti o Camelot...che stupida, era a Camelot che lui teneva, di me non sapeva che farsene..<< Sir Morris, avrei voluto incontarvi qualche ora fa' ma non chiedetemi come iosia venuta a saperlo devo tornare a Camelot.........se non mi presento ai templari, la gente di Camelot non avra' scampo...e siccome e' me che vogliono...nonostante siate contrario, devo rientrare nella vostra citta'.......una volta li' non potro piu' dirvi quello che ho nel cuore...sappiate pero' che non saranno stati loro a mettermi sul rogo.......non vi perdonero' mai >>
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Guisgard sorrise.
"Mio forzuto vichingo" disse ad Eldred "peccato non avervi incontrato prima. Avremmo fatto una bella coppia. Ad Avignone pagano bene per i giochi di lotta e voi avreste potuto battere chiunque. Avremmo messo da parte un bel gruzzolo. Peccato." Poi chiese sia ad Eldred che a Dunmer un cavallo. "Voi restate qui, amici miei. Conosco de Gouf e se ha deciso di annientare questo reame, statene certi che vi riuscirà!" |
Dunmer raggiunse rapidamente Guisgard, lo trascinò nell'imboccatura di una viuzza e disse:
-Non esponetevi così, non siete al culmine delle forze, non resistereste un istante contro un templare. Il vostro non è coraggio, è disprezzo per la vita! Un rumore si distinse perfettamente nella piazza. Un rumore ferroso, di passi in armatura pesante. Due templari venivano verso Guisgard. |
"Dunmer, amico mio" disse amaramente Guisgard "la vita ora mi è cara quanto lo è la miseria ad un servo della gleba. Siete un cavaliere come me e vi chiedo, in nome di quella cavalleria che serviamo da sempre di lasciarmi andare."
Poi aggiunse: "Promettemi che veglierete su Elisabeth fino a quando Morris non tornerà e capirà che quella donna gli appartiene. Fino ad allora proteggetela come se vi fosse più cara della vita." Un momento dopo i due templari reclamarono il loro prigioniero. "Lasciatemi andare, amici miei" disse Guisgard "e vegliate su Camelot." Detto questo, i due templari preserò con loro il prigioniero. |
Attesi invano una sola risposta, mi spostai e partii al galoppo verso Camelot........mi sentico cosi' vuota che non vi era in me' neanche il senso della paura............nessuno fermo' la mia entrata in citta'.........arrivai al pozzo era deserto, non si muoveva una foglia, scesi da cavallo e presi con me la spada....non potevo essere arrivata troppo in ritardo
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Guisgard fù legato e fatto salire su di un carro.
Sarebbe stato condotto altrove per essere giudicato. Pochi istanti dopo essersi allontanato il carro, strane ombre iniziarono a sorgere attorno a Camelot... |
Rmasi nascosta dietro il pozzo, quando vidi un carro arrivare, all' interno c'era Sir Guisgard, che diavolo ci faceva lui li'..?.............era la strega che volevano.........ero sempre stat un' inpulsiva ma quella volta l'a vrei pagata cara......usci' dal mio nascondiglio e mi piazzai d'avanti al carro.........pensai a Sir Morris in quel momento........adesso non poteva far piu' accusare nessuno e il suo regno era salvo...<< E' me che volete si dall' inizio...e' la strega che avete cercato sino ad ora........l'uomo che avete sul carro non c'entra niente....state commettendo un errore >>
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Nel vedere comparire quella donna davanti ai cavalli, i templari rimasero stupiti.
Il chierico Oxilious sorrise in modo sadico. "Oggi è il nostro giorno fortunato!" Esclamò. E in un momento Elisabeth fù presa e legata. Poi il chierico ordinò che la donna fosse fatta salire su un cavallo e non messa nella carrozza accanto a Guisgard. Di lì la condussero alla vecchia torre; un luogo sicuro di cui tutti ignoravano l'esistenza... |
Non pronuncio una sol parola..nei riguardi di Elisabeth..e proseguo la mia corsa.....Flò...ad un certo punto.... emette uno strido....è il segnale: vi è l'accampamento Templare: de Gouf è li....."Diamine..stanno per recarsi a Camelot a raggiungere gli altri"!
Sir Morris |
Elisabeth fù cosi condotta alla torre.
Qui, giorni prima, i templari massacrarono gli uomini di Guisgard senza nemmeno seppellirli, destinando così i loro colpi a diventare pasto per le fiere della selva. Elisabeth scortata dai suoi carcerieri attraversava così gli ambienti di quella torre, dove solo alcuni giorni prima vi era stata condotta da Guisgard. Rivide così la stanza, che come una prigione dorata, aveva accolto il suo sonno al chiarore di una magica Luna e dove Guisgard le aveva fatto capire per la prima volta cosa davvero celasse il suo cuore. Per un momento l'immagine di loro due sembrò ricomparire, quasi avvolta dal ricordo dei loro sospiri e delle loro parole. Lei, bellissima, vestita solo di una camicia bianca e a piedi nudi e lui che tentava di annientare ciò che il suo cuore gli sussurrava. Questa immagine sembrò, per un momento, rivivere come un sogno incantato. Ma quel sogno svanì presto per mutarsi in un incubo. Elisabeth fù condotta in una sala grande, al cospetto di de Gouf. Il templare le si avvicinò e cominciò a fissare il suo bellissimo corpo con un'aria lasciva. "Ora capisco" cominciò a dire compiaciuto "perchè il nostro sir Guisgard ha perso la testa, arrivando a tradire il suo ordine e la sua fede." De Gouf le disse che l'indomani lei sarebbe stata processata per stregoneria. Ma le fece anche capire che lui, volendo, avrebbe potuta salvarla. Bastava che lei si fosse mostrata disponibile con lui... Insomma la vita di Elisabeth dipendeva solo ed esclusivamente da lei. Poi de Gouf si avvicinò all'abate Oxilious e chiese notizie di Guisgard. Il chierico rispose con un diabolico ghigno. Allora de Gouf prese due coppe di vino e ne offrì una al chierico. "Brindiamo all'amore!" Disse fissando Elisabeth. "Non all'amore che cantano poeti e bardi, quello che immortale resiste alle nebbie della lontananza ed alla spada del tempo. No, brindiamo invece all'amore pagano della carne, quello che permette di unirci a donne infedeli ed eretiche, godendo dei loro frutti, senza però macchiarci di peccato o colpa. Poichè il fuoco purifica da ogni peccato." E l'eco delirante della sua malvagia risata si diffuse nella sala ed in tutta la torre come un minaccioso presagio del male più oscuro... |
Appena arrivai alla torre, mi fecero togliere gli abiti templari e mi fu dato un saio di lana grezza, mi legarono le mani e fui condotta nel salone......Sir de Gouf mi girava intorno come una belva pronta a saltare al collo della sua preda, puzzava di vino e sudore......parlava di amore, ma nelle sue labbra quel suono era pari ad una campana che suona a morto.......l'abate del canto suo era un'otre di grasso e cattiveria...con la sua coppa in mano aveva stampato in faccia un ghigno di malvagita' infinita.......Sir de Gouf fini' di girarmi intorno e si piazzo' d'avanti alla mia faccia...........<< Sir de Gouf a che serve aspettare un processo di cui conoscete la sentenza, sono stata gia' condannata mi pare, e poi non giacerei con voi per niente al mondo, piuttosto la tortura oltre il rogo, anche per una strega e' troppo macchiarsi di questo peccato......>>......con un sadico ghigno mi afferro' i capelli portandomi indietro la testa, mi urlo' tutto il suo odio e disprezzo tanto da farmi tremare le viscere, un sonoro ceffone mi arrivo' in pieno volto, tanto da perdere l'equilibrio.......ero furente quanto non mai avrei voluto ucciderlo a mani nude.......ma due templari mi alzarono e mi rinchiusero nelle segrete.......avrei aspettato li' la morte........
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La truppa templare scorta de Gouf a Camelot!
Vado loro dietro.. con Shalimar a passo cadenzato....improvvisamente..Flò con un volo radente.. mi avverte di un pericolo imminente: quattro cavalieri templari "guardia-coda".. alle le mie spalle disattente... m' hanno visto. Per orgoglio e presunzione, nessun di loro, da l'allarme... smonto da cavallo con emozione. "Non voglio le vostre vite ma quella del vostro "signore".. de Gouf per la precisione..qual'è la vostra decisione"!?? La risposta è: un colpo di spadone...che va a vuoto e colpisce un pietrone. Altri tre colpi fendono l'aria ma non il mio corpo...ancora la mia spada non ho estratto dal fodero...che vili cavalieri.. e di questo li rimprovero. Un'altro attacco nullo ed un'altro ancora..gocce di sudore sul loro viso.. compaion ora. Finalmente, estraggo la mia spada ansiosa.. ha sete del loro sangue e splende bramosa. La mossa del drago l'istinto mi suggerisce..in un batter d'occhio..i loro petti squarciati ed ognun di lor perisce!" Sir Morris |
De Gouf camminava inquieto nella sala.
Quella donna, tanto bella quanto ribelle, doveva morire. Questo aveva deciso. L'abate lo fissava e rideva compiaciuto. "Domani potrete vendicarvi,milord" disse al templare "sul rogo si ricongiungerà con il suo unico e solo amante...il demonio!" Amante! Quella parola risuonò come una lama lacerante nel suo oscuro animo. Fissò l'abate e chiese per l'ennesima volta se Guisgard fosse davvero morto. Un ghigno ed un cenno di assenso furono la risposta a quella ossessionante domanda. De Gouf allora diede ordine di preparare ogni cosa per il processo. Tutto doveva essere pronto per l'alba del giorno dopo. Chiese poi all'abate dei testimoni. "Li troveremo, milord" rispose sorridendo l'abate "li troveremo..." In quel momento il rintocco della campana della torre risuonò nell'aria, come a voler preannunciare il compiersi di un destino già scritto da tempo... Intanto nella selva, Guisgard era nelle mani di due templari. L'abate aveva promesso ad Elisabeth, quando questa si era volontariamente consegnata ai suoi carnefici, di liberarlo. In realtà aveva dato ordine ai due templari di giustiziarlo nella selva. "Siete cavalieri" disse Guisgard ai suoi carnefici "uccidetemi in modo onorevole!" Uno dei templari chiese se avesse voluto recitare un'ultima preghiera. "Siete per metà monaci" rispose Guisgard "voglio confessare i miei peccati prima di passar a miglior vita." Uno dei due acconsentì e si propose come confessore. Guisgard allora, in ginocchio, cominciò a recitare un'orazione di perdono per le sue colpe. Ma dalla cotta di maglia, estrasse un coltello con il quale tagliò le corde che gli stringevano i polsi. Con un movimento fulmineo si alzò di scatto e conficcò la lama nella gola del suo confessore e, strappandogli la spada, trafisse il secondo templare senza che questi riuscisse a contrattaccare. Ora, il suo unico pensiero era ritrovare Elisabeth, invocando il Cielo che non fosse troppo tardi. |
I templari si allontanarono rapidamente con il loro prigioniero.
Dunmer si volse di spalle, fortemente amareggiato. -Non veglio su nessuna donna che non sia la mia sposa... nè tantomeno la fiamma di uno che si arrende al nemico. Non v'è niente di buono in tutto questo... cavalieri che violano il codice, dame che non rispettano i vincoli dell'amore... e i templari.... Dunmer si strappò dal collo il crocifisso in legno. -Templari, non condividerò mai il vostro dio, un dio che permette che i suoi fedeli compiano questi empi atti! Le forze crociate se ne andarono presto, segno che avevano trovato entrambi i ricercati; Dunmer si avviò verso casa. |
Tolgo il sangue dalla mia spada, strofinandola sulla loro uniforme:"Non volevo farlo ...mi ci avete costretto"!
Avanzo verso il castello..e avvisto un cavaliere...sembra lui...è molto turbato..già.. è: "Sir Dunmer...Sir Dunmer"!!!! Sir Morris |
-Sir Morris, salve..
Disse Dunmer in tono cupo, ma pur sempre educato. -State bene voi? |
La prigione era desolatamente buia e umida......ero rannicchiata su una panca di legno.....faceva un freddo incredibile li' sotto, sentivo i topi squittire dappertutto..........mi chiedevo qual'era il mio peccato peggiore, non riuscivo neanche per un attimo a vedere cosa mi aveva condotto in una situazione cosi' penosa...era vero che gli uomini giudicavano senza pieta' che i cavalieri sostenevano di portare avanti i valori della cavalleria, e invece portavano avanti il senso dell'egoismo piu' puro.......valeva sempre la pena eliminare un'innocente per avere la vita sicura, Camelot era tranquilla la belva aveva preso tra le sue fauci le sue prede, adesso ogni gentil cavaliere era a casa con la sua dama...........e gia' mi ricordava tanto il mio secolo......l'importante era chiudersi la porta alle spalle......tutto il resto non era affar nostro.......sospirai in pace con me stessa........tra qualche ora finalmente tutto sarebbe stato finito......e sarebbe stato solo uno spiacevole ricordo nei racconti di qualche bardo.............
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"Lasciate perdere me, piuttosto..ditemi di voi...dov'è lady Perry.? Perchè siete rabbuiato...nei vostri occhi leggo qualcosa che vi e dispiaciuta"!
"Se l'avete con me..potete dirmelo....è difficile comprendere le mie scelte...ma voi siete intelligente...non credete"? Sir Morris |
-Sir Morris, Guisgard si è consegnato ai templari rifiutando l'aiuto che io ed Eldred gli stavamo dando, Elisabeth è in mano dell'inquisizione e non sappiamo dove possa essere, ammesso che sia ancora viva, dato che l'unico che poteva condurci lì, ovvero Sir Guisgard, in questo momento potrebbe anche essere morto.
Quei due si sono cercati da soli la morte, non hanno fatto nulla per opporsi al destino, neppure quando eravamo disposti a batterci e rischiare la vita per loro... Adesso scusatemi, ma non desidero altro che tornare dalla mia sposa... Detto questo, Dunmer abbassò lo sguardo e continuò a camminare. |
"Avete ragione da vendere, amico mio....se mi reco al castello è solo per un unico motivo....non m'importa ne di Guisgard e ne di Elisabeth...è de Gouf che voglio...ho una promessa da mantenere: è lui che ha fatto uccidere la mia sposa ed il mio unico figlio....andate pure a casa...non pretendo che mi seguiate....forse ..anch'io vi ho deluso"!
Sir Morris |
Guisgard si guardò intorno.
"Quei maledetti" pensò "hanno un solo luogo in cui rifugiarsi e processare Elisabeth...la vecchia torre! E solo io conosco l'oscuro sentiero per giungervi!" Poi scrutò la strada che conduceva verso Camelot. Fu colto allora da un susseguirsi di pensieri, immagini e ricordi. "E' inutile" disse fra sè "da Camelot non giungerà più nessuno ad aiutarci ormai..." http://www.xmission.com/%7Emtnmedia/...ws/kingdom.jpg |
Mi dispiaccio tanto di aver visto Sir Dunmer così deluso: "Chissà se Sir Eldred è ancora al castello"!?
Il ponte levatoio si abbassa pian piano e lo attraverso...in città.. solo un gruppo di cavalieri templari...sembrano preparasi per andare:"Ma dove sono gli altri"? Cerco il mio amico vichingo...ma non lo trovo. Desidero sapere dov'è de Gouf...e allora.. chiedo ad un suo soldato appartato ed un pò ubriaco...ricevo solo un rifiuto smaliziato. Gli punto in gola il mio pugnale e la sua voce impaurita mi annuncia che non è a Camelot..e che lo stanno raggiungendo. Lo stendo con un gomitata in volto, lui reagisce ed io la gola gli recido...lo trascino dietro un casolare....lo svesto e poi anch'io mi spoglio...le nostre uniformi scambio ...lo metto sopra il mio cavallo e col mio manto lo ricopro. Monto sul suo destriero e seguo in coda gli altri templari...nessun si accorge del mio stratagemma e dopo un pò di tempo...entrando da un sentiero a me sconosciuto...giungiamo in un luogo tetro e vetusto:"LA VECCHIA TORRE"!!!! Sir Morris |
Il drappello di cavalieri in cui si era abilmente intrufolato Morris, travestito da templare, era ormai prossimo alla torre.
All'improvviso però dalla boscaglia emerse un altro cavaliere. Era anch'egli un templare. Il capitano della compagnia gli chiese cosa ci facesse da solo nel bosco. "Signore" rispose il templare "ho eseguito gli ordini dell'abate Oxilious ed ho giustiziato il traditore Guisgard. Sto facendo ritorno alla torre ora." Il capitano della compagnia esultò di gioia. Egli era infatti il malvagio braccio destro di De Gouf, Baudin Erbes, anch'egli animato da un odio mortale verso Guisgard. Poi Baudin comandò al templare di unirsi al drappello. "Si, milord." Rispose il templare. Morris però riconobbe nella voce di quel templare un suono familiare; capì subito che sotto quella corazza si nascondeva quello che un tempo era stato il suo più fedele amico: Guisgard. |
L'alba inesorabile era arrivata, solo qualche lieve filamento di luce filtrava, un prete timoroso fu fatto entrare in cella, mi diede solo un crocifisso di legno da baciare, lo feci chiudendo gli occhi e raccomandando la mia anima a Dio, fui condotta da un soldato nel salone dove era tutto pronto per il mio processo,mi piazzarono senza tanti complimenti al centro della stanza,mi ero sempre chiesta cosa provasse l' uomo d'avanti ad una morte lenta ed agonizzante, dove non era la malattia a consumarti le ossa, ma l'effimera giustizia degli uomini, il mio pensiero doveva andare a Sir Morris o Sir Guisgard?.No...l'ultimo pensiero era gelosamente mio..era la mia vita che si sarebbe chiusa senza che qualcuno mi avesse chiesto quali erano i miei sogni, senza che nessuno si fosse chiesto che cosa amavo della vita..la vita stessa..volevo respirare senza che fosse un atto automatico...volevo respirare sentendo i miei polmoni riempirsi e svuotarsi...volevo sentire il cuore battere conoscendone i motivi piu' segreti....volevo che il sangue mi fluisse nelle vene..accorgendomi che del calore che mi inondava ..Avrei voluto dire a Sir Morris che lo avevo amato piu' della mia vita,gli auguravo di placare la sua sete di vendetta e di poter amare liberamente in pace con la sua anima..Sir Guisgard, non avete tradito il vostro ordine avete onorato con l'amore il vostro amore per Dio.......e' questo il suo insegnamento.....il mio amore per voi e' un Amore pulito, senza secondi fini....ora posso Amare senza fare una umana scelta,il mio Amore non sara' giudicato dall'ottusaggine dell'uomo........Sia fatta la volonta' di Dio......amen
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Shalimar..nervoso.. mi sta a fianco
Non sopporta più quel brutto tanfo Gli sussurro di aver ancor pazienza Lui mi nitrisce..chiede clemenza Giunti...Sir Baudin.. mi viene incontro Chiede chi è il morto che nascondo "E' Sir Morris ..oh mio capitano!! Sir de Gouf..mi stringerà la mano"!! Tutto Il drappello templare Si volta stupefatto a guardare A Sir Guisgard faccio un cenno Lui adesso credo abbia senno Tutti con me si congratulano Insieme al capitano esultano Da una finestra de Gouf scorgo E' felicissimo io me ne accorgo Prendo quel corpo con le mie braccia La visiera dell'elmo copre la faccia Lo porto su ..sin su la torre Al cospetto di quel gran signore. Sir Morris |
-Che gran schifo- pensò Perry ad alta voce guardando Camelot dalla finestra.
-Non può succedere questo per una donna innocente per la sua condanna, ma colpevole per il cuore, scegliere.....non è difficile, Guisgard lo conosce da pochi giorni e Morris da tanto tempo...non può comportarsi da ragazzina, Morris sembra un duro, ma in realtà ci sta male-. |
Dunmer si rallegrò solo quando vide la sua sposa alla finestra.
Accelerò il passo e salutò da lontano Perry. |
-Amore mio!!- urlò Perry; uscì dalla porta e si lanciò tra le braccia del suo amato.
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Ad un tratto, presso il poderoso portone della torre, Baduin diede nuove disposizioni ai suoi uomini.
Fece prendere il corpo che credeva fosse di Morris e lo fece seppellire in terra sconsacrata. "Il processo sta iniziando" disse Baduin "meglio raddoppiare gli uomini di guardia!" Morris e Guisgard furono incaricati di sorvegliare la selva dalla merlatura della torre. Rimasti soli, Guisgard iniziò a parlare: "Morris, forse questa è l'ultima impresa a cui partecipiamo insieme. Il processo sta per iniziare e c'è un solo modo per salvare Elisabeth. Ho un piano! Aiutatemi, in nome della nostra antica amicizia e vi giuro che lascerò a voi quel marrano di de Gouf!" Intanto nella torre fu dato inizio al processo. Elisabeth, vestita solo di un austero saio era in piedi, nel centro della sala. Era stanca, sola e una profonda tristezza albergava nel suo cuore. Era delusa. Delusa da tutto. Era arrivata ad invocare la morte. Forse tra le braccia della Nera Signora avrebbe trovato quella serenità che sembrava averla abbandonata. Oxlious si alzò in piedi ed iniziò a parlare. Parlava con foga, gesticolava ed invocava chissà quale collera divina sul mondo. Inveiva contro Elisabeth, indicandola come una fonte di peccato, lussuria e cattiva sorte. Poi iniziarono a sfilare i testimoni. Cominciarono a dire di aver visto Elisabeth celebrare sabba infernali nelle notti di Luna piena, di aver offerto misteriose pozioni a sir Dunmer e lady Perry come dono di nozze. Di aver stregato sir Morris per condurlo alla perdizione e di aver offerto le sue grazie a sir Guisgard per indolurlo a tradire la chiesa e lasciarla fuggire. Altri raccontarono che aveva persino offerto sacrifici al demonio nel convento delle suore di clausura in cui si era rifuggiata. Udite queste infamanti accuse, l'abate si avvicinò ad Elisabeth e chiese con tono autoritario: "Donna, sei accusata di peccati orrendi. Se confessi e ti proclami colpevole, questo santo tribunale sarà clemente, in nome della misericordia di Nostro Signore. E sarai bruciata viva domani stesso. Ma se invece, mentendo, negherai le tue colpe, allora sarai torturata fino a quando confesserai! Cosa rispondi, dunque?" |
Dunmer strinse forte a sè l'amata, la baciò e assieme entrarono in casa.
Gli era mancata, e anche tanto. -Non ho intenzione di interferire oltre con quella questione amorosa, che facciamo quello che il cuore gli consiglia... spero solo che tutto finisca bene, anche se lo dubito fortemente... Poi la abbracciò ancora. |
-Amore non è sicuro, ma mi è ritardato di una settimana ciò che di solito miviene in orario...e forse...-Perry lo disse con sguardo basso.
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Lo sguardo di Dunmer si illuminò:
-Vuoi dire che sei incinta? La baciò, poi si abbandonò ad un sorriso e ad una lacrima sottile di commozione. |
-Amore, non ne sono sicura, ma è molto probabile..- Perry sorrise e si lasciò abbracciare dal suo amato.
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Ad un tratto, presso il poderoso portone della torre, Baduin diede nuove disposizioni ai suoi uomini.
Fece prendere il corpo che credeva fosse di Morris e lo fece seppellire in terra sconsacrata. "Il processo sta iniziando" disse Baduin "meglio raddoppiare gli uomini di guardia!" Morris e Guisgard furono incaricati di sorvegliare la selva dalla merlatura della torre. Rimasti soli, Guisgard iniziò a parlare: "Morris, forse questa è l'ultima impresa a cui partecipiamo insieme. Il processo sta per iniziare e c'è un solo modo per salvare Elisabeth. Ho un piano! Aiutatemi, in nome della nostra antica amicizia e vi giuro che lascerò a voi quel marrano di de Gouf!" "Sir Guisgard, farò condurre a voi questo "gioco" anche se non è lecito e non sono d'accordo...ormai ho quasi raggiunto il mio scopo...non potrei mai abbandonare Lady Elisabeth alla morte....io sono l'anti-destino...perchè lei...senza di me non avrebbe scampo...ma promettetemi una cosa... quando andremo via da qui..voi dovrete prendervi cura di lei..io.. non l'amo più." "I triangoli non appartengono alla mia concezione di vita, io non ce l'ho con voi solo perchè avete voluto sfidarmi in una contesa d'amore...se Elisabeth fosse stata libera dal mio cuore.. non vi sareste mai innamorato di lei...voi avete la sindrome del ruba-donne...perchè in un sol colpo avete voluto: offendere la mia intelligenza..farmi uno sgarbo.. e detestare la nostra amicizia"! "Ed ora basta con questi meschini discorsi...e pittosto..ditemi cosa avete intenzione di fare"!? Sir Morris |
Chiedo nuovamente ai partecipanti di "non interpretare azioni/ruoli di terzi ".
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Non avevo neanche una alito di fiato, ingoiavo le lacrime divenute un fiume in piena....avevo preso la mia decisione.....<< la confessione attraverso le torture fisiche arriverebbe comunque.......ma le torture che mi sono state inflitte all'animo sono state le peggiori........ebbene sono figlia e l'amante del demonio........giuro..sono una strega....e ora per carita' divina fatela finita >>
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Guisgard fissò Morris mentre pronunciava le sue amare parole verso di lui.
"Le vostre parole" rispose Guisgard "sono come una lama imbevuta di micidiale veleno. Ebbene non tenterò più di giustificare le mie azioni. Sono colpevole di essermi innamorato della donna di un altro. Ed il tutto è ancora più atroce perchè quel qualcuno era il mio migliore amico. Mi giudicate un ruba donne? Uno scellerato ed insensibile conquistatore? Vi sbagliate amico mio, vi sbagliate. Pur di vederla libera e salva, sono disposto ad andare via e non a rivederla mai più." Poi, fissando la poderosa struttura che li ospitava, aggiunse: "Conosco questa torre come nessun altro; ascoltate sir Morris...al secondo piano vi è una sala posta a nord. Li troverete una sola guardia. Accoppatela e accanto al camino troverete un passaggio segreto. Se il mio piano funzionerà, io vi raggiungerò con Elisabeth e fuggiremo da lì. Se invece udirete il rintocco della campana, allora vorrà dire che la sentenza sta per essere eseguita. A quel punto decidete voi cosa fare. Ma sappiate che de Gouf è protetto da ben 10 guardie saracene...che il cielo vi assista." Detto questo si rercò all'interno della torre. Intanto, nella sala del processo, Elisabeth aveva confessato. Le fu chiesto se desiderasse confessarsi un'ultima volta prima della morte... |
Rifutai, il prete non avevo piu' nulla da confessare........fui portata di nuovo nella mia cella......e abbandonata nella mia solitudine........
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