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Attendemmo pazientemente che l'aeroscafo si rivelasse amico o nemico e avevo ragione io.
Era nemico. Alzai appena il sopracciglio vedendo che impugnava una pistola. Comunque l'aeroscafo non aveva ovviamente rilevato la nostra presenza, dunque passò oltre senza problemi. "Ora che facciamo? Sì insomma, se i due fossero stati qui di sicuro l'aeroscafo non sarebbe passato così tranquillamente, ma li avrebbe inseguiti, anche se ciò non è possibile, perchè li avremmo visti e se li avesse presi prima non sarebbe passato di qui. Io non credo siano ancora vivi..." mormorai, indecisa. In effetti, li avremmo sicuramente incontrati, ma così non era stato. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Diahnne sotto le poderose ed infaticabili spinte di Castel sussultava, gemeva, godeva.
Quell'uomo sembrava una furia di passione, animato da un'indole indomabile e continuava a penetrare e a domare la ragazza con una foga non comune. Era fra le gambe di lei e la riempiva tutta, più è più volte, facendola sussultare e sbattendola contro il sedile dell'auto che cigolava continuamente. "Non ho bisogno delle ali" disse Castel gemendo e col respiro rotto per quelle vigorose spinte "per farti volare..." tenendola bloccata a sé con una mano sul fianco ed un'altra tra il collo e la spalla di lei. |
Quegli uomini guardarono Shushan un pò stupiti.
Non si incontrava molto spesso una bella donna nel deserto. "Si, siamo mercanti..." disse a annuendo uno di quelli "... ma lei chi è? E soprattutto cosa ci fa qui in pieno deserto?" |
Gli uomini si dimostrarono gentili...almeno all'apparenza.."Sono stata presa da dei negrieri e poi venduta come schiava..a dire il vero concubina..ad un Principe Orientale che possiede un palazzo qui nel deserto. Fortunatamente mi ha dato la libertà e sono qui.Vi sembrerà assurdo lo so.." sperando non mi prendessero per pazza.
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"Grida il tuo nome, sgualdrina..." disse in preda ad una violenta lussuria uno di quei mostruosi cacciatori, mentre ormai Jennifer sentiva strappati i suoi vestiti da quelle belve.
Aveva tutto il petto scoperto, con i bei seni bianchi e sodi nudi davanti alla bramosia di quei mostri. "Grida il tuo nome o ti farò gridare io!" "Svegliati, Jennifer!" Gridò Lance. "Jennifer, svegliati! Svegliati!" Suo marito la scuoteva, fino a quando la vide aprire gli occhi. Era agitata e sudata, col respiro rotto il volto pallido. Era stato solo un incubo. Un incubo. O forse loro stavano davvero per raggiungerli? |
Quel bacio.
Dolce, ma intenso, caldo e soprattutto vero. Come tutte le cose che li riguardavano. Tutto era vero di loro due. E quel bacio unì ancor di più Best ad Elise. Si baciarono per un istante indefinito, quasi fuori da quel mondo folle, violento, assurdo e visionario. Si baciarono e si strinsero. "Quindi..." disse lui staccandosi appena dalle labbra di lei "... sono antipatico, eh?" Con un vago sorriso da simpatica canaglia. |
Non sapevo più cosa fare, le mie grida avevano il sapore delle lacrime che stavo ingoiando e si sovrapponevano a quelle dei mostruosi cacciatori.
D'un tratto, sentii chiara la voce di Lance che mi chiamava, per poi aprire gli occhi e trovarmi il suo bellissimo viso davanti. Era stato solo un incubo, lui era vivo! "Oh, amore! Amore mio..." dissi abbracciandolo fortissimo "Ho avuto un incubo, un incubo terrificante... Non mi sento al sicuro, ho paura..." Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Non so cosa mi fece gemere di più: se quelle spinte forti e funeste o quelle parole così cariche di eccitazione.
Continuai a toccare qui punti, mordendomi le labbra e sentendo la sua potenza. Era potente, quasi disumano. Stavo facendo l'amore con un angelo, un vero angelo! Mi sentivo così bene. Lo bacio e ne sento la foga pure lì, e sussulto ad ogni spinta. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Si, vero..." disse Elv a Kara "... potrebbero essere già stati uccisi..." pensieroso "... facciamo così..." guardando il suo orologio "... aspettiamo un'ora... un'ora e poi se nessuno verrà allora ce ne andremo..."
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Mi tuffai in quel bacio, abbandonandomi, lasciandomi andare.
Adoravo sentirlo così vicino a me, così mio, così stretto. Ero così felice, così felice quando eravamo insieme, così uniti, così noi. Ed era tutto vero, oh se lo era. Aprii gli occhi piano e mi trovai i suoi, quel Sussurro dolce. “Oh si..” sorridendo con gli occhi lucidi “Ma ti adoro lo stesso...” stringendomi a lui, forte forte. “Ti amo così tanto..” tra i suoi capelli, stringendolo a me. |
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