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Monter aveva insultato Altea in tutti i modi possibili e Sam era rimasto perplesso davanti al suo modo di condurre le indagini.
A questo punto le possibilità erano due: o Altea era una visionaria ed incapace, oppure una detective con intuizioni assolutamente geniali. La risposta l'avremmo avuto da qui a breve. Sam annuì e fece come aveva detto lei. Cercò il maggiordomo, trovandolo in cucina a mettere via piatti e posate. Intanto Altea aveva indossato una tutta speciale. Entrò nello studio di Monter e cominciò a cercare in giro. Non trovò nessun documento interessante, ma notò qualcosa. Sul pavimento c'erano dei segni. Sembravano orme ed andavano verso il camino ad angolo. |
L'auto correva nella notte, attraverso la sinistra campagna intorno ad Afragolopolis.
Clio cercò di scrutare nella mente di Guisgard, di capire, di scoprire cosa lui pensasse e soprattutto provasse. Vide così immagini chiare, inequivocabili, spinte, eccitanti. Si rivide nei pensieri di lui, con la sua tutina stretta, aderente, di lattice, fatta apposta per sudare, per eccitare. Una tutina che presto fu strappata via e poi carezze sul suo corpo nudo. L'auto si fermò a qualche centinaio di metri da una grande villa. Scesero dalla macchina. “Il piano...” disse lui a lei “... beh, direi di entrare, di puntare sui cattivi di turno le mie pistole e chiedere loro con garbo di arrendersi e seguirci al più vicino commissariato. Ti piace come idea?” Divertito. |
Spensi le luci dello studio e accesi una torcia a luce speciale ..speravo in bene..o mi sarei dedicata a fare la fruttivendola. .lavoro rispettoso per carità.
Non trovai nulla ma vidi delle orme..strano..le seguii e arrivai al camino all' angolo..che diamine era. Presi un attrezzo all'avanguardia nel mondo degli 007 e presi con una spatola un po' del materiale delle orme..accesi gli infrarossi per scoprire che materiale fosse e nel frattempo guardai nel camino e vicino. |
Pier si avvicinò alla pietra indicata da Nyoko e lesse.
“A me in verità sembra più una filastrocca...” disse “... magari di quelle usate per spaventare i bambini che fanno i discoli...” |
"Sì è vero... Ma cosa c'entra con questa cappella?" dissi indicandola con lo sguardo.
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Elv strinse la mano di Gwen e le sorrise, mentre il violinista intonava per loro delle dolci ed armoniose note che sembravano scivolare sul mormorio limpido delle acque del Lagno.
Il cameriere portò loro da bere. “A noi due, a questa sera...” disse Elv alzando il bicchiere “... alla notte che sta per giungere, alle sue stelle ed agli infiniti desideri che lasciano poi scivolare su di noi... cin cin...” |
Altea analizzò con uno dei suoi aggeggi segreti quelle orme, scoprendo che erano costituite da fango e muschio.
In pratica provenivano da fuori, dalla campagna circostante. Poi analizzò il camino, scoprendo infine una strana leva nascosta nel tiraggio pieno di fuliggine. |
I suoi pensieri mi invasero completamente, intensi, forti, eccitanti.
Oh, così eccitanti e proibiti che dovetti stringere le cosce mentre l'auto sfrecciava verso la villa. Hai capito... Lo guardavo mentre guidava, apprezzandone ogni lineamento, ogni movimento. Sì, era davvero bello, misterioso ed eccitante. Com'era bello in quei pensieri, il suo sguardo eccitato, abbandonato. Sospirai, cercando di concentrarmi sulla missione. Scendemmo dall'auto e io fui lieta di trovare una leggera brezza ad accogliere il mio corpo che continuava a scottare. Risi piano a quelle parole. "Sì, un buon piano, poi ci mettiamo tutti insieme a bere il tè coi pasticcini?" divertita. "Mi hai fatto vestire così per fare l'esca?" guardandolo "O hai intenzione di dare un'arma anche a me e farmi fare il mio lavoro?" sorridendo, complice. |
Fango e muschio..poteva venire dalla campagna ed essere state nelle scarpe e poi vidi quella leva stranissima, piena di fuliggine. .dovevo rischiare misi i miei aggeggi sulla cintura e la tirai.
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“Chissà...” disse pensieroso Pier a Nyoko “... magari è una scritta antica...” cominciò a cercare nel terreno usando la torcia “... ehi, guarda...” ad un tratto notando qualcosa “... ci sono dei segni... sembrano orme...” seguì le orma con la torcia “... vanno verso la cappellina...” seguirono quelle orme.
Infine trovarono, coperta da sterpaglie, una grata di ferro. Pier prese un grosso ramo spezzato e cominciò a far leva per aprirla. Ed infine ci riuscì. Sotto la grata c'era una sorta di pozzo. “Sembra molto profondo...” mormorò Pier. |
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