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Lui guardò Gwen e sorrise.
"Non tutti gli uomini sono così succubi del suo fascino." Disse Herbert sprezzante, allontanandosi e sedendosi al suo tavolo coperto di fogli e cartine. "A breve cenerò. Mi farà compagnia?" Fissandola. |
"E lei non può trattare la gente come prigionieri di una nave pirata di un romanzo, ve l'hanno detto che siete fuori moda?" dissi sarcasticamente.
Poi, mi disse di cenare con lui. "Non mi sembra di avere alternative." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai con un sorrisetto malizioso.
"Beh certo la piscina non ha lo stesso fascino del mare aperto..." commentai "Ma si può fare..." con un sorrisetto divertito, guardandolo dritto negli occhi. "Vieni!" e lo presi per mano, per poi portarlo verso la bellissima piscina che stava dietro la villa, nel giardino, in quel momento illuminata solo dai lampioni soffusi e dalla luce delle stelle. "Il nostro mare personale.." risi, indicandogliela! |
"Non mi è mai importato un granchè delle mode." Disse Herbert guadando alcune di quelle mappe sul suo tavolo. "C'è sempre un'alternativa. Preferisce cenare in coporta con i miei uomini? Il vino non è di buona qualità, così come il formaggio. Qui a parte la mia presenza, potrà godere di una serata migliore." Fissando Gwen.
Intanto Destresya alla villa era con il Generale. Lo portò allora a vedere la piscina. "Bene." Lui guardandola. "Entriamo in acqua ora?" |
Respirai a fondo.
"A quanto pare, cenerò qui, allora" con tono incolore. Dicevo, no avevo scelta. Avrei forse dovuto fare compagnia a quei balordi? Naturalmente no, nemmeno sotto tortura. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene." Disse Herbert fissando Gwen. "Cosa desidera mangiare?" E si alzò, aprendo una cassa e scegliendo una bottiglia di vino.
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Inarcai un sopracciglio, non capendo.
"Cos'è, posso scegliere, anche?" commentai, credendoci poco, ma veramente poco. Davvero eravamo quasi al ristorante? Era di certo un modo per prendermi in giro, non c'era altro da dire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Certo." Disse lui prendendo una bottiglia di vino. "So ancora comportarmi con una donna." Guardando Gwen. "C'è qualche piatto che vuole assaggiare stasera?"
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Prese una bottiglia di vino e confermò che avevo capito bene.
Mi spiazzò, dovevo essere onesta. "Stupitemi, visto che affermate di sapervi ancora comportarvi con una donna. Non siate che amiamo le sorprese?" sollevando in sopracciglio, mentre lo osservavo con attenzione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui guardò Gwen negli occhi, poi prese un pezzetto di carta e vi scrisse sopra qualcosa.
Suonò allora un campanello e dopo un pò arrivo un uomo vestito da cuoco. "Mangerò questo stasera." Disse il capitano al cuoco. "Si, capitano." Questi. Guardò Gwen ed uscì. "Questo vino vale almeno un migliaio di Taddei..." Herbert stappando la bottiglia e riempiendo 2 bicchieri "... ma da subito alla testa... quindi faccia attenzione, io non sono responsabile..." porgendole un bicchiere. |
Lo guardai con un sorrisetto divertito.
"Sì, ma non così... non si può entrare in acqua con tutti i vestiti addosso, ti pare?" sussurrai, vicinissima a lui, per poi allontanarmi verso la piscina mentre lasciavo cadere il mio vestito e restavo solo con la sottilissima sottoveste di seta e la lingerie, per poi scivolare in acqua, senza voltarmi indietro, ma conscia di avere il suo sguardo su di me. Una volta in acqua mi voltai verso di lui. "Tocca a te, uomo mascherato..." ridacchiai, schizzandolo divertita con dell'acqua. https://i.pinimg.com/736x/89/6c/fc/8...725cb0567a.jpg |
Fui tentata di sbirciare il foglietto, ma non lo feci, decidendo di fidarmi.
Poi, aprì il vino. "Ed io non sono una scolaretta, ve l'assicuro..." commentai prendendo il bicchiere, ma senza cattiveria nel tono. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il Generale guardò Destresya restare solo con quella sottile vestaglia e poi entrare in acqua.
Allora si spogliò anche lui. gnorando però le abitudini terrestri restò completamente nudo, fatta eccezione per la maschera. E restò un istante a guardala così, in modo che lei potesse fissarlo tutto. Poi si tuffò in acqua. Nel frattempo Gwen era nella cabina di Herbert. "Questo vino è traditore..." disse lui riempendosi ancora il bicchiere "... beva adagio." E sorseggiò il vino. |
Sospirai, in uno sbuffo, mentre prendevo un sorso di vino.
"Mi dà fastidio che mi si dica cosa fare, giusto perchè lo sappiate" con tono pacato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Oh cielo, adesso ci mancava che si spogliasse nudo così.
Distolsi lo sguardo, ma poi si tuffò e me lo ritrovai in acqua. "Siete davvero senza morale sul vostro pianeta eh, non mi stupisce che non sappiate cosa sia l'amore..." guardandolo. "Non ti avevo detto che qui non ci si spoglia nudi col primo che capita? Sappi che è molto maleducato mostrarsi nudo davanti a una signora!" lo rimproverai "Il fatto che tu te lo possa permettere non cambia le cose!" Gli feci l'occhiolino, con aria più maliziosa. |
Herbert rise piano.
"Mi sembra giusto." Disse e versò altro vino nel bicchiere di Gwen. "Alla salute allora." Brindando. Intanto alla villa Destresya era in piscina con quell'alieno. "Posso permettermelo?" Lui nuotando erso di lei. "Che significa?" |
Scoppiai a ridere a quelle parole.
"È l'unica cosa che hai sentito di tutto quello che ho detto?" guardandolo negli occhi, per poi scuotere la testa. "Allora credo proprio che non ti risponderò!" schizzandolo con l'acqua per tutta risposta! Era davvero insolente!! |
"Non la mia, di certo..." mormorai, a mezza voce, prendendo un sorso di vino.
Avevo realizzato solo ora di non avere con me le mie pillole, non me ne ero mai separata, avevo sempre con me almeno una minima scorta ed iniziavo sentire dentro di me quel vuoto, quell'ansia che mi attanagliava e non mi lasciava respirare. Ed ora che ne ero cosciente, sarebbe stato anche peggio. Pensavo già alla terribile escalation che mi attendeva, mentre non sapevo cosa ne sarebbe stato della mia vita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ehi..." disse ridendo il Generale a Destresya che lo schizzava con l'acqua "... ah si? Ecco!" E cominciò a fare lo stesso.
Le sue braccia erano forti, le sua mani abili e grosse quantità di acqua colpirono Destresya, in un gioco di schizzate tanto divertente, quanto sfrenato. Nel frattempo Gwen era col capitano Herbert. Lui rise piano a quelle parole di lei. "Invece la sua salute mi sta a cuore, visto vale parecchio." Sprezzante. Poco dopo bussarono e 2 uomini entrarono, portando la cena. C'era della focaccia aromatizzata, del formaggio e poi 2 piatti. "Si tratta di una pietanza esotica..." spiegò lui "... un piatto a base di carne, verdure, semola e spezie orientali... e va mangiato così..." prendendo una bottiglia di un qualche strano liquore proveniente dall'Est, ne riempì un bicchiere e lo versò tutto nel suo piatto. |
"Ah sì? Beh, sappiate che potrebbe subire dei notevoli peggioramenti, a causa dei vostri sottoposti che mi hanno portata qui con la forza" con tono stavolta più duro.
Iniziavo ad agitarmi, sapevo che entro breve non sarei stata bene. Arrivò la cena, portando focacce, formaggio e poi due piatti che non conoscevo. Cercavo di ignorare il mio malessere, concentrandomi su ciò che faceva. Versò una quantità di liquore nel suo piatto ed io rimasi molto stranita. "È proprio vero che non si finisce mai di imparare..." commentai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"I popoli dell'Est" disse Herbert riempiendo un altro bicchierino con quel liquore, per poi versarlo nel piatto di Gwen "sono affascinanti, poichè vivono in balia di un tempo che resta metà barbaro e metà moderno." Fissandola. "Ora mescoli bene con la forchetta, in modo che si insaporisca."
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Diedi poco peso alla sua spiegazione socio-filosofica, impegnata com'ero a non farmi sopraffare dall'angoscia e dal panico.
Cercai di far confluire tutto il mio malessere nei cerchi che la forchetta compiva nel piatto, Senna speranza di state meglio, specie grazie al liquore, quantomeno l'alcool mi avrebbe aiutata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert iniziò a mangiare, guardando Gwen che invece continuava a mescolare con la forchetta nel suo piatto.
Lui allora notò lo strano sguardo di lei. "Forse non ha fame..." disse "... non si sente bene? Ha uno strano aspetto..." |
Provai a prendere una forchettata, sentendo il forte gusto dell'alcool unito alla pietanza e a tutte le altre spezie.
Di certo, avrei voluto essere più in forma per godermelo meglio. E magari in un altro posto con un'altra compagnia. Poi, lui notò il mio malessere. "Non ho le mie pillole con me..." soffiai, l'attacco imminente che minacciava già di azzannarmi il respiro, permettendo al panico di farsi strada nel mio animo e nella mia mente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Pillole..." disse lui ripetendo la parole di Gwen "... che pillole? Soffre di qualcosa? Perchè non me l'ha detto subito?""
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Come potevo riuscire a spiegarglielo?
Poteva lui capire una cosa simile? No, di sicuro no. "Voi... Non potete capire..." Facevo io fatica a capire me stessa, non si poteva certo pretendere che lo facessero gli altri... "Dirvelo... Cosa? E quando? Quando mi sono svegliata sul vostro baracchino lontana da casa, forse?" mormorai, cercando il tono più cattivo che avessi, ma la realtà era che ero improvvisamente assalita da una forte voglia di piangere ogni singola lacrima che avessi in corpo. Il petto e lo stomaco erano attanagliati da una morsa che faceva male, come sempre, o forse più del solito. Chiusi gli occhi cercando di trattenere le lacrime, mentre nei miei polmoni l'ossigeno faticava ad entrare, il panico era sempre più forte, nella mia mente ogni immagine che giungeva, inviata dal mio animo turbato e crudele nei miei stessi confronti, era terribile e alimentava in me quel senso di angoscia, senza che riuscissi ad allontanarla. |
Herbert si alzò e senza dire nulla prese Gwen in braccio.
Raggiunse la porta e con un calcio ben assestato la fece aprire. Percorse rapido lo stretto corridoio in metallo e raggiunse una cabina laterale, dove c'erano 2 uomini intenti a giocare a carte. "Dottor Holus..." disse il capitano "... questa donna sta male. Non sono sicuro, ma credo abbia una crisi di panico." "Accidenti!" Esclamò Holus. "Era dal Luglio del 1916 che non visitavo una paziente donna! Era un'infermiera volontaria, ricordo!" Prendendo la borsa con i suoi ferri. "Ero ubriaco e farneticavo in un idioma che non rsapevo neanche di conoscere! L'infermiera invece mi insultava in una qualche lingua dell'Est!" Hebert mise Gwen sulla brandina. "Cosa si sente, figliola?" Holus cominciando a visitarla. |
Dapprima mi irrigidii a quel primo schizzo d'acqua, ma infondo ero stata io a cominciare, no?
Anche se la cosa era così strana, perchè io non ero di certo il tipo che si metteva a giocare in acqua con uno sconosciuto (nudo). Ma c'era qualcosa in lui che mi spingeva a fare follie, non sapevo come definirlo, non lo sapevo proprio! Così, mi lasciai andare, abbandonandomi a quel gioco fatto di schizzi d'acqua, in cui scappavo e lo rincorrevo, e gli facevo gli agguati e ridevo. Ridevo come non mi ricordavo di aver riso da tantissimo tantissimo tempo. |
Giocavano fra loro, a colpi di schizzate d'acqua, di nuotate furiose per rincorrersi e sfuggire, tra la schiuma e le increspature della piscina.
E in una di queste divertenti battaglie d'acqua, dopo un breve inseguimento, il Generale raggiunse ed afferrò Destresya, stringendola a sè. "Presa..." disse "... ho vinto, no?" Ridendo. |
Ero arrivata al limite.
Non era mai stato così forte e violento, mai e solitamente, nonostante potesse sembrare strano, c'era sempre Stefan con me, a starmi accanto e ora ne sentivo la mancanza. Sentii che mi prendeva in braccio e stavo troppo male per oppormi. Capii poco o nulla di ciò che successe poco dopo, sentii che chiamava un uomo e quello che il tipo farfugliò non mi giunse, poichè la tachicardia faceva rombare il sangue nelle orecchie. "Io... Io non riesco a respirare... Le pillole, ho bisogno delle pillole... Stefan... voglio andare a casa..." farfugliai, mentre lacrime iniziavano a scorrere copiosamente sul mio viso. |
Quasi mi faceva male la pancia tra il correre e il ridere!
Ma non mi importava, in quel momento non mi importava di niente, era come se il tempo si fosse fermato e ogni momento avesse avuto un nuovo inizio, una nuova dimensione. Lui riuscì a prendermi, raggiungendomi e stringendomi a sè. Io lo guardai negli occhi, celati dalla maschera ma in qualche modo illuminato dalla luce della luna. "E adesso che vuoi fare?" sussurrai, con la voce calda e lo sguardo ardente. |
Holus ascoltò Gwen, le misurò la pressione e poi preparò una siringa.
Dopo qualche istante la ragazza si addormentò. Si risvegliò dopo qualche ora, un pò intorpidita, in un letto più grande e molto più comodo. Accanto a lei, seduto al suo tavolo fra carte nautiche e strumentazioni varie, c'era il capitano Herbert. Fuori era ormai sera. Nel frattempo, alla villa di Barber, Destresya ed il generale sembravano aver concluso i loro giochi d'acqua. "E ora..." disse lui tenendola ancora stretta, con la schiena di lei contro il suo petto "... come continua il gioco? o vinto io, no?" Fissandola. |
Sentii che mi misurava la pressione.
Avvertii un pizzico nel braccio, poi mi addormentai. L'interrompersi, almeno temporaneo, delle mie sofferenze. Mi svegliai che mi sentivo un po' intorpidita, ma era tutto sommato piacevole ed il letto era comodo, molto più del precedente, questo era certo. Mi guardai un po' intorno ed Herbert era al tavolo, in mezzo alle carte Fuori era buio. "Quanto ho dormito?" mormorai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Piegai indietro la testa per guardarlo negli occhi, intensamente.
"Sì, hai vinto, mi hai presa..." cercando di nuovo i suoi occhi "Di solito chi vince può chiedere un pegno..." con un sorrisetto divertito. "Tu cosa chiederesti?" sussurrai, sempre guardandolo. |
"Più o meno 3 ore." Disse Herbert a Gwen. "Come si sente ora? Può alzarsi?" Lui fissandola.
Nello stesso momento, alla villa, Destresya era con il Generale. Intorno alla piscina era scesa la sera. "Come pegno" lui "sarai la mia servitrice per tutta la sera." Con fare trionfante. |
Tre ore...
Beh, almeno stavo meglio. "Mi sento intorpidita..." risposi, cercando di alzarmi. Non avrei voluto mostrarmi in questa forma davanti a qualcuno di estraneo, ma a quanto sembrava, la vita aveva spesso altro in serbo per noi, a prescindere da ciò che desideravamo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Scoppiai a ridere a quella sua richiesta.
"E sia, mio signore, come posso servirla?" guardandolo con aria impertinente. |
"Si, credo occorrerà qualche minuto per sentirsi meglio..." disse Herbert continuando a guardare le carte nautiche e senza fissare Gwen "... a parte questo, si sente meglio?"
Intanto, alla villa di Barber, Destresya era ancora in piscina con il Generale. "Bene..." lui a lei "... mi piace chi accetta subito la sconfitta." Lasciandola, per poi uscire dall'acqua "... potresti asciugare il tuo padrone ora, no?" Fissandola. |
Annuii appena, tornando a sdraiarmi.
Era inutile provate ad alzarmi, se stavo ancora così. Mi chiese poi come stavo. Rimasi qualche secondo in silenzio, sfiorando le coperte. "Beh..." iniziai "Non mi era mai successo di fronte ad altri..." risposi, volendo intendere che stare bene non voleva necessariamente dire mi facesse sentire meglio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui sistemò la mappe nautiche e si alzò, sorseggiando del liquore.
"La sua salute mi è alquanto indifferente" disse a Gwen "e con ogni probabilità fra pochi giorni non ci vedremo più. Al di là di quale sarà la sua Sorte." Avvicinandosi al letto. "Vuole riposare o preferisce provare a passeggiare per la cabina?" |
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