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Jean ascoltò ogni parola di Dacey, per poi trasalire.
Era visibilmente eccitato. "Come immaginavo..." disse traboccante di soddisfazione "... lo sapevo... sapevo che sarebbe caduto in trappola... l'uomo che il frate vuole aiutare non può che essere Guisgard... si, non può che essere lui..." guardò la principessa con una smorfia di esaltazione sul viso "... il mio piano ha finzionato. Grazie a voi." La prese per mano e corsero insieme a cercare il barone. Lo trovarono nelle scuderie, in compagnia del Maresciallo. E qui Jean racconto' ogni cosa a Ferico. Ad udire ciò il barone trasali'. "Cani!" Gridò. "Ad ingannarci qui a casa nostra! Che siano esposti in pubblica piazza il figlio e sua madre, per essere scorticati vivi davanti a tutti, come monito per ogni traditore! Devono morire! Così incontreranno davvero i Santi a cui sono devoti!" Fuori di sé il barone. "E poi toccherà a quel frate!" |
Vedere Jean così esaltato riuscì a mettere anche a me di buon umore.
Davanti al barone però le stesse parole non videro la medesima reazione. << Milord sono tutti e tre innocenti. Non sanno che si tratta di quel Guisgard>> mi interruppi guardando Jean. Lui sapeva come parlare a Ferico, doveva farlo ragionare |
"Mi mostrerete il ciondolo un altro giorno..." disse Frate Roberto ad Altea "... ora ho faccende importanti da svolgere." E andò via.
Poco dopo tornò finalmente Alvaro. "Avete davanti a voi" rivolto ad Altea "il futuro campione di questo torneo." Sorridendo. |
Il frate mi liquido' subito...era strano.
"Farete bella mostra di Voi, ora andiamo a casa...devo andare al lavoro, anzi andiamo a pregare alla Cappella di San Michele..magari vi darà la Grazia di vincere." Salimmo sui cavalli e ci inoltrammo nel bosco verso la chiesetta. |
Anty fissava Clio come chi cercava quasi di leggere oltre le parole che udiva.
"Abbiamo già abbastanza problemi" disse "senza che giunga questo Guisgard nel portarne altri. Ma tu invece, non so, sembri strana, vaga, enigmatica e quasi presa da qualcosa che sembra invece sfuggire a noi altri..." |
Josephine aprì la credenza e prese un bellissimo calice di cristallo, che diede poi a Gwen, raccomandandosi che facesse attenzione.
La ragazza tornò allora in giardino per occuparsi delle rose. Era ormai il tardo meriggio. |
Jose phine si raccomandò di fare attenzione al calice, che era davvero bellissimo, poi giunsi al giardino, ed era già tardo meriggio.
Assicurai il calice in un posto in cui non avrebbe rischiato di rompersi e mi occupai delle rose. http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:A...Ufvavt0eypkBiw |
"No..." disse Ferico a Dacey "... devono morire!"
"Milord..." intervenne Jean, con uno sguardo di ghiaccio "... avete ragione, hanno cercato di ingannarci. Se fossero stati in buona fede non avrebbero pattuito il tutto con quel frate, cercando poi di convincere lady Dacey ad appoggiare il loro segreto." "Bene detto." Annuì il barone. "Che muoiano subito." "Milord..." mormorò Jean "... moriranno, ma non ora." "Che volete dire?" Stupito Ferico. "Se li uccidessimo subito" spiego' il cortigiano "allora Guisgard scoprirebbe tutto, facendo saltare così la nostra possibilità di sfruttare la sorpresa." "Allora cosa proponete?" Ferico. "Occorre un buon piano ora..." disse Fagas. "Ne ho già uno in mente..." con un ghigno Jean. |
Gwen sistemò il prezioso calice e cominciò ad occuparsi delle rose.
Intanto il Sole volgeva il suo corso verso Occidente, favorendo l'arrivo di un soffuso imbrunire quasi incantato su tutto il bosco. |
"Sì.." con un sospirone che speravo si portasse con se tutti i miei pensieri fastidiosi "Hai ragione..".
Era vero, la pratica Anty aveva ragione, ci mancava solo lui. È stato un errore tornare a Sygma.. Poi quelle parole su di me, quello sguardo indagatore. Mi versai nuovamente da bere. Chissà, magari avrebbe funzionato, anche se ce ne sarebbe voluto un barile ormai. "Guisgard è un fantasma del mio passato venuto a tormentarmi.." dissi piano "Non ne parlo perché se lo ammetto ad alta voce diventa vero... e io credevo di averlo seppellito ben bene.." sospirai "Stavo maturando l'idea che probabilmente accopparlo mi darebbe pace... non potrebbe più tornare, stavo per tendergli un agguato l'altro giorno, ma poi sono arrivati quegli idioti dei soldati del maresciallo e l'hanno fatto scappare...". Anty sapeva a grandi linee del mio passato, anche se ovviamente non avevo mai fatto nomi, né il mio, né quello di nessun altro. Era la regola, una volta Montanaro ti lasci alle spalle tutto quello che c'è stato e puoi essere un re o un brandito che poco importa. "Credetemi sono la prima a desiderare che questo supplizio finisca, in un modo o nell'altro... non riesco a concentrarmi.." chiusi gli occhi per la rabbia "Non gli permetterò di distruggermi di nuovo.." sussurrai pianissimo. "Vorrei vederlo, affrontarlo, battermi con lui una volta per tutte... un duello all'ultimo sangue, almeno in un modo o nell'altro si risolverebbe..." scossi la testa "Odio il fatto che mi indebolisca..". Era il torneo, in realtà. Troppi ricordi erano legati ai tornei. Quello di Miral, quello di Sygma. Ora questo torneo mi mostrava tutta la mia debolezza. Non avrei potuto combattere, né avevo un cavaliere a cui fare da madrina. Una volta non avrei desiderato altro. Ma ora non ero niente, né dama né cavaliere... solo una mercenario senza passato, senza futuro e senza cuore. Per un momento mi sembrò un destino crudele, ma poi mi ricordai da cosa ero scappata quella sera d'inverno di cinque anni prima. No, il destino che mi aspettava a Miral era ben peggiore. Questo destino, buono o cattivo che fosse, era interamente una mia scelta. Sospirai, mi ero persa nuovamente nei miei pensieri. Pensieri che mi facevano ribollire il sangue nelle vene per la rabbia, che mi costringevano a controllare che il lucchetto che avevo messo al mio cuore fosse ben chiuso, che non fossi di nuovo in pericolo. "Scusate ragazzi.." con un leggero sorriso finendo il mio bicchiere "Dovevo sfogarmi o sarei implosa... non temete, farò in modo che tutta questa storia non incida sul mio rendimento, se ritenete il contrario, Elas può prendere il comando di questa missione, ci manca solo che ci andiate di mezzo voi per le sciocche debolezze del mio passato..". |
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