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Guisgard guardò Clio quasi incredulo, persino scioccato.
Quell'impeto nel parlargli, quella lacrima, la rabbia e poi quel violento rossore. Infine il folle battito del suo cuore. “Si...” disse lui annuendo “... si, lo sento...” con la mano sul petto di lei “... ti... ti chiedo scusa...” fissandola “... scusami, non volevo mancarti di rispetto...” Il suo cellulare ad un tratto suonò per un sms. “Scusami...” a Clio, per poi leggere il messaggio. |
Ero sconvolta da me stessa, non avevo mai perso il controllo in quel modo.
Era strano, forse davvero folle e inquietante come aveva detto lui. Ma il suo sguardo e le sue parole mi tranquillizzarono, così mi illuminai. "Non fa niente..." con un sorriso dolce "Volevo solo che capissi.." dissi piano, tenendo la mia mano sulla sua. Poi il cellulare vibrò di nuovo, e io mi chiesi chi lo stesse tormentando. Tuttavia non dissi nulla, limitandomi ad annuire con un leggero sorriso. "Vogliamo andare?" dissi poi "Iasevol sarà in pensiero...". |
“Eh, allora avrai un bel da fare immagino...” disse Richard a Gwen, per poi accendere la tv.
C'era il telegiornale e stavano parlando di un qualcosa avvenuto poco prima al Cimitero cittadino. |
Distolsi lo sguardo da Richard, prendendo Louis in braccio, come sempre facevo quando ero pensierosa, incerta, dubbiosa.
Nel frattempo lui aveva acceso la tv e il telegiornale parlava di qualcosa accaduto al cimitero. "Come posso fare..." dissi piano, quasi parlando con me stessa, sospirando. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...d78db0ec3f.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Nyoko e Ren arrivarono in facoltà, raggiungendo poi l'auditorium al primo piano dove si sarebbe tenuta la festa in costume.
C'erano già molti e tutti con i loro vestiti. “Siamo in tempo per questo ballo...” disse Ren alla ragazza “... me lo concedi?” Sorridendo. “Nelle favole i balli sono sempre magici ed accade spesso qualcosa durante la musica...” |
Arrivammo all'auditorium e entusiasta mi guardai in torno, scrutando i vari costumi dei ragazzi e delle ragazze. "È bellissimo" urlai sotto la musica ed il vociferare delle persone lì dentro. Poi Ren mi porse la mano e mi invitò a ballare. Lo guardai seria e per un attimo non respirai.
Qualcosa di magico? Aveva davvero detto così? Sorrisi dolcemente con le guance tutte rosse e anní alla sua richiesta posando con delicatezza la mano sulla sua. La musica romantica e dolce guidava i nostri passi, mentre io non riuscivo a scollare gli occhi dai suoi. Era tutto così bello, lui era così bello. Non mi sentì mai così vogliosa di stare fra le sue braccia. Desiderai con tutta me stessa cose di cui non credevo di averne bisogno, ma adesso sbucavano da dentro di me come fiori meravigliosi e il respiro si fece di nuovo mancare. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Si...” disse Guisgard annuendo a Clio “... dammi un attimo...” inviando un sms.
Poi con la ragazza andarono da Iasevol, nel suo ufficio. “Bentornato, Guisgard.” Sorridendo il brillante scienziato. “Eravamo un po' in pensiero, sai?” “E perchè mai?” Chiese il pilota. Intanto a casa sua, Altea ricevette l'sm di risposta: “Ok... ma non so di preciso quando tornerò... tu fa la brava e non uscire per nessun motivo... a presto (faccina sorridente)” Intanto lei continuava a seguire il telegiornale in tv. |
Arrivarono due auto della polizia e da esse scesero diversi agenti, tra cui anche Palos.
Cercarono di calmare tutti e si sincerarono che tutti stessero bene. Purtroppo però c'era qualche vittima. Fu allora chiamata anche un'autoambulanza. Poi Palos tra i presenti riconobbe Dacey. “Ehi...” disse avvicinandosi a lei “... tutto ok? Ma cosa è accaduto?” |
Arrivammo nello studio di Iasevol, che fu sollevato nel vedere che Guisgard non era andato via.
"L'importante è che ora sia qui..." sorridendo, mente guardavo prima Iasevol poi Guisgard. "Vuoi cominciare subito i test?" chiesi al professore "O lasciamo che il nostro pilota si sistemi un attimo? Hai intenzione di assegnargli una sistemazione?". |
Non appena vidi la polizia cercai un volto famigliare tra gli agenti e con mio sollievo vidi Palos.
" Io... si credo... " presi un attimo fiato e cercai di raccontare l'accaduto il più dettagliatamente possibile. " E qualcosa di invisibile ha impedito all'auto di entrare nel cimitero. E alla fine se n'è andata via" conclusi così il mio racconto. " Ho provato a chiamare mio marito per avvertirlo ma non mi ha risposto " dissi mestamente. " Tu hai idea di dove sia? Ho davvero bisogno di lui. Non sono mai stata tanto terrorizzata in vita mia." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
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