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"Sì, certo, come ti pare..." con disinteresse.
Conclusi la lettera, senza credere che fossi stata davvero io a scriverla, benché la calligrafia elegante, anche se appena nervosa e sbeccata dall'agitazione, lo confermasse. Rilessi allora un'ultima volta per sicurezza: Caro Stefan, Il capitano Herbert dispone della mia vita e del mio destino, al momento. Non è mia intenzione smuovere in te pietà nei miei confronti e la nostra non è certo la più felice delle unioni. Combatto fortemente contro il mio orgoglio nel chiederti ciò, sapendo di aver fatto ben poco per te, ma se è tuo desiderio avermi nuovamente accanto, provvedi a versare un riscatto non inferiore a 200.000 Taddei Gwen Lo raggiunsi e gli allungai il foglio. "Chi vende le persone non è certo meglio di una donna che abbia tanti uomini. Chissà se pensi lo stesso per un uomo con tante donne, ma ne dubito" lo guardai e poi mi misi a letto, dandogli nuovamente le spalle sotto le coperte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi concessi quel momento di pace, passeggiando per il giardino al chiaro di luna, assaporai ogni cosa intorno a me, sospirando e pensando agli attimi appena trascorsi.
Quando qualcosa attirò la mia attenzione, delle voci agitate, e provenivano dalla cucina!!! Ormai ero aciutta, scivolai nuovamente nel mio abito, legai i capelli in una crocchia e mi precipitai in cucina. "Che cosa sta succedendo qui?" tuonai, pronta a fare il mio lavoro, anche se non ne avevo alcuna voglia. |
Lui lesse la lettera, mentre Gwen si coricò contrariata.
La notte trascorse silenziosa, senza sogni ed al mattino la ragazza si svegliò con i suoni e le voci a bordo. Herbert stava in piedi a sistemarsi la barba, vestito come chi avesse un qualche appuntamento. Sul tavolo c'erano delle foccacce ancora calde e del caffè. Intanto, alla villa di Barber, Destresya era corsa in cucina attirata dalle voci agitate. Trovò il maggiordomo e la cuoca che discutevano animatamente. Erano sul punto di litigare. Sulla tavola Destresya notò delle zucche abnormi, mai viste prima. |
Dormii meglio di come mi sarei aspettata, contando che avevo passato la giornata senza farmaci.
Al mattino, vidi Herbert già pronto, che sembrava preparato per un appuntamento. Sul tavolo, c'erano focacce e caffè. Mi alzai e raggiunsi il tavolo. "Ti sei messo in tiro, vedo. Devi incontrare la Regina, sull'isola?" chiesi laconica, mentre bevevo un sorso di caffè e addentavo una focaccia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Benissimo, lo sapevo fare benissimo il mio lavoro considerando che nessuno si era preso la briga di rispondermi!
"Insomma, smettetela!" urlai, sbattendo la mano sul tavolo dove c'erano delle stranissime zucche. "Si può sapere perchè state discutendo?" guardando severa prima il maggiordomo, poi la cuoca, poi di nuovo il maggiordomo! |
Lui si pulì la faccia e si pettinò.
"Deve scendere a terra ora siamo giunti a Nisis." Disse a Gwen. "Ti consiglio di chiuderti bene dentro. In mia assenza non sono responsabile di ciò che faranno i miei uomini." Fissandola. "Ma sono certo che saprai tenere testa a uomini eccitati, no?" Sprezzante. "A meno che tu non voglia ancora godere della mia compagnia." Nello stesso momento, Destresya alla villa cercava di capire cosa fosse successo. "Miss Destresya..." il maggiordomo "... credo che la cuoca abbia usato fertilizzanti nocivi ed ora ci ritroviamo zucche enormi e probabilmente senza sapore." "Non ho usato nessun fertilizzante, miss Destresya!" La cuoco alla giovane donna. |
Ogni cosa di lui mi urtava, anche il solo fatto che fosse nato, esistesse e respirasse era per me fonte di fastidio profondo.
"Per quanto ancora dovrò essere l'unico obiettivo delle tue acide e moralistiche invettive? O forse, sei uno di quegli uomini a cui, per uno strano meccanismo perverso che non comprendo, piace insultare le donne?" chiesi, come se la cosa non mi scalfisse, quasi stessi discorrendo del tempo, mentre sorseggiavo il caffè lo guardavo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ti ho solo avvertita, visto che qui a bordo i miei uomini non vedono l'ora di stuprarti." Disse Herbert indossando un'uniforme da capitano pulita, che esaltavano il suo aspetto parecchio gradevole. "Forse non lo sai, ma che tu sia illata o meno, io il riscatto lo intascherò comunque." Fissando Gwen. "Quindi dimmi tu se vuoi restare qui o venire con me."
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Oh andavamo bene se quelli erano i problemi che dovevo affrontare.
"Non penso che la nostra cara cuoca possa mai dirci una bugia, dico bene?" sorridendo "Io non mi intendo di agricoltura ma sono sicura che possono esserci diversi fenomeni che possono influire su un raccolto, dico bene?" guardando la cuoca. "Provate a cucinare un pezzetto di queste zucche, così vedremo se effettivamente sono cattive, e se lo sono le useremo come decorazioni, oltreoceano è una cosa che va molto di moda!" con un sorriso conciliante. "Meglio mangiare qualcosa in meno o di meno saporito che turbare l'armonia di questa casa, voi due siete le colonne portanti e mi rattrista molto vedervi litigare..." guardando prima uno poi l'altra. |
"Mi congratulo col tuo personale" commentai, con laconica acidità.
Che covo di rifiuti umani in cui ero finita... Davvero uno peggio dell'altro. Notai che Herbert in divisa non stava affatto male. Il mio pensiero volò subito ad Elv e a tutto quello che era successo due sere prima. Di certo, mi sarebbe servito adesso il suo ottimismo, la sua luce, ora più che mai. "Piuttosto che stare qui a far nulla..." commentai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Benissimo, miss Destresya." Disse il maggiordomo.
"Si, miss Destresya." La cuoca, per poi cominciare a cucinare. Intanto il Generale non si vedeva e probabilmente era ancora in camera sua. Intanto, sulla nave di Herbert, il capitano si stava preparando per scendere a terra. "Come vuoi." Con indifferenza a Gwen. "Ma occorre una copertura. Diremo sei la mia cameriera personale. Bada di non tradirtio finiremo in una situazione spiacevole per entrambi. Ovviamente non credo occorra dirti che se tenterai di fuggire io ti ucciderò." |
Cameriera...
Bah, che fantasia, ma meglio che stare qui. Ovviamente non credo occorra dirti che se tenterai di fuggire io ti ucciderò Accennai un sorriso indefinito. Forse sarcastico, beffardo, enigmatico, forse un misto di tutti e tre. "Ne parli come fosse una punizione..." mormorai, guardandolo a lungo. Poi, senza aggiungere altro, andai a vestirmi, indossando gli stessi vestiti della serata con Elv in spiaggia.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...5206a38469.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Dopo aver portato pace nella casa (o almeno, così speravo), mi avvicinai alla mia camera.
Eppure continuavo a pensare a quelle zucche. Perchè erano così enormi? Non credevo che la cuoca fosse tipo da usre fertilizzanti. Avevano, non so, qualcosa di strano... ma non sapevo spiegare cosa. Una volta arrivata davanti alla mia porta, restai per un momento ferma davanti a quella del Generale, chissà magari era ancora lì. Forse non era una buona idea, ma magari dovevo sapere come stesse... Prima che potessi ripetermi che non era una buona idea, avevo già bussato. |
Gwen si preparò e Herbert la guardò quando fu pronta.
"Forse un pò troppo raffinata, ma non importa." Disse lui a lei. "Ricorda di recitare bene la tua parte." Così, poco dopo scesero a terra, ritrovandosi nel porto di Nisis, pittoresco ed affollato. Nel frattempo, alla villa, Destresya aveva bussato alla porta del Generale. "Avanti, è aperto." Lui dall'interno. |
"Com'è che hai da ridire su ogni cosa ?" commentai, con tono scocciato.
Poco dopo, arrivammo nei pressi dell'isola e mi chiesi cosa ci aspettasse, cosa avesse di così importante da fare e soprattutto come potesse passare per un militare rispettabile, se poi faceva quel che faceva. Ah già, spacciava le prigioniere per cameriere, già. Bah, speravo che il posto fosse almeno degno di nota. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Nisis era una piccola isola che sorgeva tra le coste e le altre isole Flegee.
Il porto non era troppo grande, ma conservava l'antica struttura vecchia di secoli, dall'aspetto pittoresco e romantico. "Si, forse un giorno troverò qualcuno che mi vada a genio." Disse Herbert seccato a Gwen. "Vieni, andiamo al mercato." Raggiunsero un luogo affollato, caotico, pieno zeppo di ogni sorta di utensili, attrezzi e quant'altro di strano si potesse vedere in un porto o in un emporio a Sud di Baias. Fra tutte quelle cose c'èra il banco di un vecchio che attirava l'attenzione dei passanti indicando i tanti pendagli e monili che vendeva. |
Scesi a terra, superammo il caratteristico porticciolo, non dissimile dal pittoresco scenario di Vivas e raggiungemmo il mercato, caotico e confusionario come solo i mercati sapevano essere
Decisamente opprimente ed insuperabile... Ad un certo punto, fra le varie bancarelle, ne notai una, gestita da un uomo, che vendeva monili e similari, così, incuriosita, mi avvicinai per dare un'occhiata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Per un attimo pensai di non entrare.
E allora che avevo bussato a fare? Sospirai e mi feci coraggio, aprii la porta. "Cominciavo a preoccuparmi.." dissi, come per giustificare il mio interesse. |
Era un mercato pittoresco e caotico, sotto un Sole caldo fra mille bancarelle cariche di ogni sorta di oggetto.
Gwen notò il banco con quei monili e si avvicinò. "Bella signorina, qui abbiamo tutto ciò che le occorre." Disse il venditore. "Vedete questo monile? Era della strega Armida. E questo della valchiria Brunilde. Questo invece è appartenuto alla maga Circe. Quest'altro alla ninfa Nausicaa. Per lei posso fare ottimi pezzi." Ridendo. Nel frattempo, alla villa di Barber, destresya era entrata nella camera del Generale. Lo trovò che guardava alcuni libri. "Sto conoscendo il vostro mondo..." lui a lei "... è molto affascinante... ma perchè usate fiabe e leggende per raccontare d voi?" |
Il mercatino era molto tipico, forse più di quello di Vivas, troppo commerciale.
Ascoltai il vecchio, credendo davvero poco a ciò che diceva, ma mi intrigava, era caratteristico. "Voi quale pensate mi si adatti?" sorridendogli divertita e curiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Aprendo la porta per un momento mi chiesi se non l'avrei trovato in qualche situazione compromettente con una cameriera dalla dubbia reputazione!
Ma invece era tutto intento a sfogliare i libri. "Vieni da un altro mondo e sai leggere la nostra lingua?" con un sorrisetto divertito, ma anche lievemente indagatore. Non ci avevo riflettuto fino a quel momento. Come sapeva la mia lingua se davvero veniva da un altro mondo? Lo fissai intensamente e mi avvicinai per guardare il libro che stava leggendo. "Beh fiabe e leggende spesso sono metafore per insegnare qualcosa, e si usa un mondo fantastico e non questo per poter evadere, viaggiare con la fantasia!" gli spiegai. |
Il venditore rise.
"Eh, signora..." disse a Gwen "... dipende dal tipo d'uomo che vuole conquistare. O accalappiare." Divertito. "Armida doveva incantare, Nausica intenerire. Brunilde spaventare, mentre Circe ingannare." Annuendo. "Qualcuno crede che questi monili siano davvero magici, ma io non garantisco. Chissà." Nello stesso momento, alla villa di Barber, Destresya aveva scoperto che il misterioso Generale conosceva la nostra lingua. "Metafore e fiabe..." mormorò lui sfogliando il libro "... così però correte il rischio di perdere di vista la realtà e diventare superstiziosi, non credi?" Fissandola negli occhi. "Raccontami una di queste vostre storie, magari che ricordi la nostra vicenda." |
Ridacchiai alla sua osservazione, ma era un tipo interessante e i suoi racconti avevano del fascino.
"Ahimè, ho già dato" risposi divertita, mostrandogli la fede nuziale "E non ho contante, con me, purtroppo..." con un sorriso mortificato "Ma i vostri monili sono davvero splendidi" annuendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Vuole forse farmi credere" disse il venditore divertito a Gwen "che una bella donna, rossa come il corallo, non trovi un uomo in questo posto pronto a perdere la testa per lei? Al punto da regalarle uno di questi monili?" Ridendo. "Ho quasi vergogna di appartenere al genere maschile allora!" Annuendo e sorridendole.
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Sorrisi in modo indefinito.
Non avevo più certezze, d due giorni. Avevo perso ogni punto di riferimento e di certo Herbert non era la persona più adatta. "Sarà per la prossima volta, vi ringrazio, soprattutto per i vostri bellissimi racconti" con in sorriso all'uomo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
In quel momento arrivò Herbert.
"Non dovresti allontanarti." Disse lui sottovoce a Gwen. "Non ho certo il tempo di farti da balia." "Ah, ecco il bel marito!" Rise il venditore. "Avanti, signore, non vuole regalare un bel monile magico alla ssua bella e giovane moglie?" Divertito. |
Herbert arrivò proprio in quel momento, dicendomi di non allontanarmi, infatti roteai gli occhi.
Il vecchio, poi, pensò che fosse mio marito, invitandolo a regalarmi un monile. Al ché io lo guardai, capendo cosa volesse fare, ero davvero molto curiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non sono suo marito." Disse Herbert al venditore.
"Ah, llora capisco tutto!" Rise questi. "Fuga d'Amore, eh!" Divertito. "Ma io non ho visto nulla! Beh, un amante vale più di un marito! Avanti, scelga un monile per la sua bella, signore!" |
Accennai un sorriso sarcastico e beffardo, al loro scambio di battute.
Già. E menomale. Era già troppo Stefan, pur essendo meno invasivo di Herbert, ci mancava 3ssere sposata con lui. "Avanti, un monile per la tua bella" ripetei, con fare divertito e civettuolo ad Herbert, guardandolo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...63229b9776.gif Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il venditore rise a quelle parole di Gwen.
"Suvvia, signore." Disse poi a Herbert. "Magari questi monili sono davvero magici." Divertito. "Va bene..." annuì il pirata "... scegli quello che preferisci, ma fa presto." Fissando Gwen. "Eh, un uomo innamorato non sa dire di no alla sua bella!" Osservò gaio il venditore. |
Sorrisi stupita, perchè non pensavo che avrebbe accettato.
Rivolsi allora un altro sguardo ai monili e scelsi quello di Brunilde. "Chissà che la regina norrena d'Islanda e dei Nibelunghi non mi porti fortuna..." con tono divertito, ma sotto sotto beffardo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene..." disse il venditore prendendo il monile di Brunilde "... ottima scelta!" Porgendolo a Gwen. "Ora badi di stare in guardia, signore!" Divertito a Herbert.
"Non credo cambi molto questo monile, lei già mi odia." Il pirata pagando il venditore. "Avanti, lo metta al collo della sua donna!" Herbert allora prese il monile, scostò i lunghi capelli rossi di Gwen e le mise al collo il bel pendaglio appartenuto, secondo quella leggenda, a Brunilde. https://www.picclickimg.com/d/l400/p...ms-Collana.jpg |
Il venditore mi diede il monile, mentre rivolsi un'occhiata laconica ad Herbert.
Poi, lui scostò i miei capelli rossi per mettermi al collo il ciondolo, io che lo agevolavo spostando la chiama fulva sulla spalla, mentre mi voltavo indietro per guardarlo. Che mi odiasse o no, insomma, ci avevo guadagnato un monile, no? Meglio che niente.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...1d7a16297c.gif Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert legò il monile al colle di Gwen, sistemandole poi i lunghi capelli rossi sulle spalle.
"Ora scopriremo se sono magici davvero questi monili." Disse divertito il venditore. "Ci credo, ti ha fatto guadagnare del enaro insperato." Sarcastico il pirata. "Andiamo ora." Rivolto poi a Gwen. E si allontanarono, diretti verso la zona più caotica del mercato. |
Mi sorprese il suo gesto di sistemarmi i capelli sulle spalle.
Sospirai di fastidio alla sua risposta al venditore, mentre eco allontanavamo. "Non pensavo potesse esserci qualcuno più cinico di me..." sarcasticamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Cinico..." disse Herbert camminando con Gwen "... a chi ti riferisci?" fissandola. "Che vuoi dire?"
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"A te" dissi candida "O forse sei solo indolente?" sarcasticamente, con un risolino laconico.
"E per inciso, ti odio perchè tu mi odi. E perchè mi lascerai andare solo dietro riscatto. Insomma, non è molto elegante verso una signora..." con una smorfia teatrale. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui accennò un risolino e si accese una sigaretta, porgendone poi una anche a Gwen.
"Beh..." disse lui "... sei amata abbastanza, no? Da quell'idiota di tuo marito e dai tuoi amanti, giusto? Ti farà bene essere trattata come meriti..." fissandola "... alla fine ci guadagniamo entrambi." Fumando. "Per la cronaca, io non ti odio." |
Forse, il primo risolino sincero da quando lo conoscevo.
Presi la sigaretta che mi allungava e la accesi. "Amore? Tu credi nell'amore?" gli chiesi, un po' scherzando, un po' no, non lo sapevo nemmeno io. Poi, ammise che non mi odiava. "Dunque, crediamo di odiarci a vicenda, quando non è così?" sarcasticamente, però curiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui fumò e poi lanciò la cicca lontano.
"L'Amore..." disse guardando Gwen e poi il monile che portava al collo "... e tu cosa ne sai dell'Amore? Forse lo cerchi con tanta nsistenza da passare da un uomo all'altro?" Sarcastico. "Beh, tu non hai fatto altro che detestarmi ed odiarmi sin dal tuo arrivo, no?" |
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