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Seguii Icarius a fatica, la gamba mi faceva sempre più male, ma ormai il peggio era andato.
Poi raggiungemmo l'aereo e scoprii che con lui c'era anche l'inseparabile Palos. "Salute Palos.." Con un leggero cenno di saluto. Scoppiai a ridere a quelle parole del cadetto. Ora era tutto chiaro. "Oh, e io che pensavo foste in pena per me... Mi sembrava strano..." Ridendo "Fatemi indovinare, avete rubato un aereo per giocare a fare gli eroi e guadagnarvi una promozione rapida..." Divertita "È folle, incosciente e..." Scossi la testa, voltando lo sguardo verso Icarius "Immagino che non ti farà piacere saperlo, ragazzo, ma è esattamente ciò che avrebbe fatto un legionario..." Facendo l'occhiolino al cadetto "Allora ho fatto bene a salvarvi la pelle stamattina non avvisando il capitano del vostro ritardo.. Sapevo che non avevate disertato..." Osservando prima uno e poi l'altro cadetto. "Su, riportatemi a casa..." Sorrisi. |
“Già...” disse Padre Tommaso a Gwen “... ma purtroppo, come si sa, è più facile convincere un buono a fare del male, che convertire un cattivo al bene.”
“Parole verissime, padre.” Annuì amaramente Fermer. “Beh, ora credo sia il momento che vada.” Sorridendo il chierico. “Devo incontrare il comandante della base. Ma prima volevo conoscere voi, dottore. Ci rivedremo presto, se Dio vorrà.” Salutò i due e andò via. |
Annuii amaramente a Don Tommaso, era proprio vero.
Poi, andò via, diretto dal comandante della base. "Sembra una persona affabile" dissi a Fermer, continuando a lavorare. http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:A...8QKDSNitXlyW0a |
Marwel riempì il secchio e lo portò all'interno dell'ospedale.
Ma prima di entrare un sibilo assordante si udì sulla sua testa. Vide così l'aereo apparso un attimo prima che volava bassissimo sul bordo. Era un volo inusuale, troppo vicino alle case e senza una rotta precisa. |
Guisgard restò sorpreso da quelle parole di Dacey.
“Forse vi siete immedesimata troppo nella parte...” disse “... chi vi starebbe cercando? E perchè poi? Siete una cameriera, non la vera principessa Dacey. Ora cercate di calmarvi, la storia dei due borghesi aggrediti vi ha scossa.” |
Gaynor salutò Guisgard e Dacey, lanciando un ultimo sguardo al militare, per poi andare via.
Lasciò la taverna e con l'auto raggiunse il bar indicato dal generale Taddeus. Un insegna cigolante, con impressa la scritta “Al lago”, faceva bella mostra sopra un porticato che fungeva da ingresso. La diva entrò e vi trovò un giovane uomo dall'aspetto corpulento. E nell'udire le parole di Gaynor, il giovane le servì un bicchiere di vino, pulendo poi il bancone davanti a lei con uno straccio. E nel farlo disegnò una “A”, cancellandola subito dopo. Era l'iniziale di Afralignone e segno che la parola d'ordine era stata recepita. Vi erano altri clienti nel locale e lui non poteva tradirsi. “Salute, madama...” disse “... in cosa posso servirvi?” Chiese poi. |
Non mi prendeva sul serio. Come biasimarlo.
> Non potevo dire la verità, specie in questo pericolo in agguato. "Diana, sei solo Diana, nessuno ti cerchi >> mi ripetei mentalmente. << Si ma... Se i due avessero mandato un telegramma per dire di Dacey? Io sarei comunemente la vittima |
“Si...” annuì Icarius a Clio “... il piano era quello... uscire a cercarvi e magari meritarci un premio extra... ma se ora ci ridete in faccia allora capisco che il tutto non sarà così semplice...” tirando poi un calcio ad un sassolino per la rabbia.
“Ecco, lo sapevo io...” mormorò Palos “... ora si che siamo in un mare di melma... diserzione, appropriazione ingiustificata di un caccia legionario e mancata presenza al contrappello... era meglio finire sotto il fuoco nemico...” “Ormai è fatta.” Fissandolo Icarius. “Comunque siamo riusciti a salvare il tenente Clio.” “Già, moriremo da eroi...” scuotendo il capo Palos “... ma perchè diamine ti do retta? Sei tu che hai l'ossessione di voler andar via! Io mi sono arruolato volontariamente!” “Smettila di sbraitare” Icarius “e dammi una mano a far salire a bordo il tenente...” Prese Clio in braccio e insieme a Palos la fecero poi sedere nell'abitacolo. Poco dopo l'aereo decollò e lasciò quel luogo, diretto alla base legionaria. |
“Si, un caffè ci farà bene.” Disse annuendo Leones ad Altea. “A tutti.”
Intanto i due borghesi pian piano sembravano riprendersi. La moglie del taverniere portò sù delle pezze con del ghiaccio e si occupò dei bernoccoli di Fines e di Poeh. Arrivò allora suo marito con del caffè, che servì a tutti loro. “Chi può avervi aggredito?” Leones ai due borghesi. “Si era detto dei ladri, no?” Lamentandosi Poeh. “Mai ho subito dei furti qui nella mia taverna.” Fece il taverniere. “Allora bisogna controllare cosa hanno portato via.” Perplesso Leones. Guisgard e Dacey, intanto, erano ancora fuori nel corridoio. |
"Un'acqua tonica, per favore" chiesi al giovane, accompagnando la mia richiesta con una banconota, sotto cui era nascosta la microcamera. Sulla banconota, a matita era vergato identificare Zac Heon, presente sua foto.
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