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“Beh, molte cose non ti ho detto...” disse Guisgard a Clio “... comunque è la sorella di un mio amico... morto in un incidente mai del tutto chiarito... mi sento in debito con lui e quindi glielo devo...”fissandola “... è una bella stanza.” Cambiano discorso. “Mi piace molto. Anzi, è forse sin troppo bella.” Sorridendo. "Scusami ancora per prima... non insinuerò mai più che tu non sia una donna vera."
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Mi voltai verso Richard, accarezzandogli il viso.
"Lo so..." dissi piano "Ne sono fermamente convinta... L'importante è che tu sia ancora qui..." dissi dolcemente, sorridendo e stringendolo forte "Perché tu non ce la farai mai in nessun modo a svicolare dalle mie grinfie" sussurrai al suo orecchio, per poi scoppiare a ridere e scompigliargli i capelli, cercando di sdrammatizzare. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Poco dopo arrivò un'altra pattuglia.
Da essa stavolta scese Tardes, visibilmente preoccupato. Vide Dacey accanto a Palos e si avvicinò a passo svelto. “Dacey...” disse fissandola “... stai bene davvero?” |
Quelle parole di Guisgard mi tranquillizzarono.
Era davvero solo un favore che si sentiva di fare ad un vecchio amico. Il suo sguardo era sincero. Chissà perchè mai la cosa mi aveva dato fastidio, dopotutto che sapevo io della sua vita? La stanza era davvero molto carina, e fui lieta che cambiasse discorso. "Sì, lo è.." guardandomi attorno "È persino più grande della mia..." ridendo piano. Poi si scusò di nuovo, e io ne rimasi sorpresa. "No.." farfugliai, alzando gli occhi su di lui "È colpa mia... non avrei dovuto perdere il controllo in quel modo... non so che mi stia succedendo.." ammisi "Forse la verità è che ho invidiato la donna che credevi che fossi.." con due occhi spalancati, sognanti e timorosi insieme "Forse volevo quello sguardo per me... per la vera, me.." sussurrai, senza staccare gli occhi dai suoi "E quando ti ho detto la verità e hai iniziato a trattarmi come se fossi solo una macchina io.." scossi la testa "Sono impazzita.." arrossendo. "Lo so che non ha il minimo senso..." scuotendo la testa "A volte vorrei essere la bella ragazza che credevi che fossi..." sospirai "Ma sono quello che sono..." con gli occhi tristi. |
Fui felice di vederlo dopo la nostra brutta discussione a casa.
" Io... si sto bene, credo... solo che é stato... é stato così terribile e..." avvicinandomi a lui, " non ho mai avuto tanto paura, c'è stato un momento in cui ho davvero creduto che non ce l'avrei fatta a uscirne viva." Lo abbracciai in cerca di conforto. " Ti prego portami a casa, non voglio stare più qui. E ho bisogno di te, ho sempre bisogno di te " sfiorandogli la guancia. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Ren a quelle parole di Nyoko si voltò di scatto.
“Indicami chi è...” disse lui. Però, stranamente, la ragazza non lo vide più. Il ragazzo che fino a poco prima la fissava con insistenza ora sembrava essere sparito. |
Richard rise e a sua volta cominciò a spettinare Gwen.
“Ora ti conviene dartela a gambe” disse lui divertito “visto che mi hai spettinato tutto. Sai che voglio essere sempre in tiro... magari becco qualche bel bocconcino ora che sono in città.” Ridendo. |
“Beh, io continuo a credere che tu lo sia...” disse Guisgard a Clio “... bella intendo... tu ne dubiti?” Allora le prese la mano e la condusse nel bagno, dove c'era un grosso specchio.
“Guardati...” lui stando dietro di lei che si specchiava “... ti sembra forse di essere brutta? Di ragazze come te in giro non ce ne sono tante, sai? Potresti fare l'attrice o la modella col fisico che hai.” Sorridendo. |
"Ehi!" esclamai, quando mi spettinò "Lo sai che sono già ricci e complicati di loro, ci mancavi pure tu..." dissi col broncio, mentre cercavo di sistemarli davanti al piccolo specchio sul mobile della sua camera.
Mi voltai verso di lui con un sorriso di sfida, fissandolo dritto negli occhi. "Ah sì? Sennò che fai?" provocandolo, divertita e con le braccia incrociate al petto. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...77451fc5f6.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tardes strinse Dacey per tranquillizzarla.
“Si, ora ti riporterò a casa...” disse lui abbracciandola “... sali in auto, partiamo subito...” guardò poi Palos “... chiama le varie stazioni... voglio posti di blocco ovunque, verso la costa e verso i monti... non deve sfuggirci... sono le sole direzioni che può prendere.” “Si.” Annuì Palos. Allora Tardes a Dacey tornarono verso casa. |
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