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“Di quale” disse incuriosito l'uomo a Gwen e ad Elv “scienziato parlate?” Mentre la carrozza correva sotto la pioggia.
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"Avete detto è uno studioso di botanica vero? Eppure il giardino è spoglio" azzardai con aria indifferente mentre aiutavo a preparare la carne.
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Spiegai all'uomo chi fosse Engener, sperando che credesse alla storia di quel macchinario strano.
Era una strana storia da credere e non mi sarei stupita se ci avesse presi per pazzi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Lui i fiori li studia, non li coltiva.” Rispose lesta la donna ad Altea.
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Con occhi inflessibili l'uomo fissò Gwen ascoltando il suo racconto.
“Naturalmente mi state prendendo in giro...” disse “... non esiste una macchina capace di viaggiare nel Tempo...” |
"E da dove è nata questa sua passione?" ribattendo io.
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Ecco, ovviamente.
"È una vostra scelta non crederci" alzando le spalle con nonchalance e tranquillità. Dopotutto, a noi bastava che lo credessimo, non importava che lo credessero anche gli altri. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Finalmente mi abbandonai.
Mi lasciai completamente andare a quel gioco proibito e inebriante, che lui conduceva in modo così esperto e sapiente. Era in ginocchio davanti a me, con la sua testa che premeva contro il mio sesso, che lo inebriava, lo leccava, succhiava, deliziava e assaporava con una tale maestria da farmi perdere il controllo. Non capivo più niente. Mi sentivo venerata, come mai mi era capitato prima. Lui era così meravigliosamente esperto e voglioso, devoto ma virile che mi mandava completamente fuori di testa. “Oh si...” gemetti mentre lui continuava e continuava e continuava, non accennando a smettere. Il mio desiderio cresceva sempre di più, la mia voglia era insopportabile. Forse non aveva nemmeno sentito quello che gli avevo detto, e io nemmeno lo ricordavo, persa com’ero in quel meraviglioso gioco capace di farmi andare in estasi, di farmi perdere il controllo. Iniziai così a sfregarmi su di lui, aggiungendo piacere a quella meravigliosa tortura fatta di lingua, bocca, labbra. “Oh si...” non facevo che gemere, ancora e ancora. Non capivo più niente. “Ti voglio...” gemetti “Ti voglio...” urlai quasi “adesso... adesso!” Con la voce concitata. “Spogliati, spogliati...” ero completamente fuori di me. |
“Trova interessanti i fiori, immagino.” Disse la donna ad Altea. “Dopotutto è uno scienziato brillante e geniale e riesce a vedere dove nessun altro può.”
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“Beh, se dite il vero non è difficile dimostrarlo...” disse l'uomo a Gwen guardando fuori dal finestrino con aria indifferente “... vi basterà mostrarmi questa prodigiosa macchina...”
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