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Lo stavo davvero facendo?
Stavo davvero lasciando Stefan e tutta la mia vita agiata e sicura per un salto nel vuoto? Stavo davvero avendo il coraggio di compiere questo passo? Era come osservare la vita di un'altra, dall'esterno, non pensavo nemmeno di essere più io, a questo punto. Chissà cosa avrebbe pensato Stefan, se gli sarei mancata, o se l'avrei liberato di un peso. Sentii che era molto vicino a me e le sue parole mi suonarono ovvie, mentre gli restituivo il fazzoletto, nonostante alcune lacrime scendessero ancora ed annuii una volta, strofinando le mani sulle braccia. Avevo bisogno di calmarmi, di recuperare un po' di contegno, anche se ora sembrava impossibile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai e sorrisi, un sorriso enigmatico.
"Meglio di quanto tu creda!" sussurrai, nella notte che ci avvolgeva, guardandolo negli occhi. "Ti aiuterò a trovare quella chiave.." mormorai, prendendogli le mani "Ti riprenderai la tua vita, te lo prometto!" con un sorriso sicuro. Non sapevo bene perchè, ma in quel momento gli credevo, sapevo che era sincero. "Su, non perdiamo altro tempo, andiamo adesso!" gli sorrisi, prendendogli la mano "Andiamo prima che qualcuno mi fermi per chiedermi qualcosa a proposito di dessert troppo dolci!" risi, prendendolo per mano e iniziando a correre verso la macchina. "Torneremo all'altura e lì cercheremo di investigare!" spiegai. |
Herbert guardò Gwen per un lungo istante.
"Immagino tu voglia stare un pò da sola adesso..." disse restando lle spalle di lei, per poi avviarsi verso la porta. Nel frattempo, alla villa, Destresya e il Generale avevano deciso di cercare il meteorite. Presero una delle auto e lasciarono la villa. Era sera inoltrata ormai e le luci della costa sottostante illuminavano quello scorcio di isola, mentre nel firmamento le stelle tropicali scintillavano come gemme di mondi lontani. Imboccarono un sentiero e dopo un pò videro una fattoria isolata. |
Tacque a lungo, poi si avviò verso la porta.
"No" risposi. "Sto bene" mi asciugai le lacrime che erano rimaste, poi mi sciacquai il viso e mi imposi stavolta di ricompormi definitivamente. Avevo già fatto una pessima figura davanti a lui e dovevo recuperare il mio solito aplomb. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert si voltò e guardò Gwen.
"Piangi se vuoi." Disse lui con un tono insolitamente basso, comprensivo, quasi protettivo. "Se ti farà stare meglio piangi pure." Avvicinandosi a lei. "Troveremo un posto per farti restare qui." Mormorò. |
La sera inoltrata rendeva tutto più bello e incantato attorno a noi, mentre percorrevamo il litorale alla ricerca del meteorite.
"Cosa pensi che troveremo?" gli chiesi, incuriosita, mentre il mio sguardo si posava su una fattoria poco distante. "Guarda, una fattoria, dici che dovremmo avvicinarci?" gli chiesi, pensierosa. |
Il suo tono era basso, comprensivo, come non mi aspettavo che sarebbe stato.
Sì, ero molto sorpresa. "No, ho finito" mormorai in risposta, quasi sarcasticamente, più con un'ironia indefinita. Annuii lentamente, perchè ancora mi sembrava quasi impossibile aver preso questa decisione, sì, proprio impossibile. Ma l'avevo fatto e dovevo ancora realizzarlo. "Va bene..." mormorai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Spero troveremo la chiave..." disse il Generale a Destresya.
Poi lei indicò la fattoria lungo il sentiero. "E sera, potremmo fermarci e acquistare del cibo, non credi?" Lui a lei. |
"Su, ora asciugati gli occhi" disse Herbert a Gwen, prendendo il fazzoletto e pulendole il viso "altrimenti non saremo credibili. Bisogna infatti trovarti subito un ruolo in questa farsa..." fissandola "... da piccola avrai giocato, no? Che personaggi ti piaceva interpretare?"
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"Vedrai che la troveremo!" allungando una mano a cercare la sua.
Poi mi rimisi a guardare la fattoria. "Beh, in effetti potrebbe essere divertente, una specie di pic-nic!!" facendogli l'occhiolino mentre avvicinavo la macchina alla fattoria, per poi raggiungerla. "Vediamo un po' che cosa troveremo, sicuramente tutte cose genuine!" sentenziai, scendendo dalla macchina e dirigendomi verso la porta. |
Prese il fazzoletto e mi asciugò il viso e anche quel gesto mi sorprese tantissimo, era davvero la giornata delle sorprese questa, in cui accadeva tutto ciò che non ci saremmo mai aspettati.
Io che sceglievo di fuggire dalla mia vita, lui che diventava premuroso... Poi, mi chiese quale ruolo avrei voluto in tutto ciò. "La cameriera non ti piace più?" sarcasticamente "O al massimo, farò il mozzo..." sempre con crescente sarcasmo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya cercò la sua mano e lui la strinse.
"E' un gesto" disse lui fissandola "che reca un significato, vero?". Ma un attimo dopo l'auto arrivò alla fattoria. Intanto, sulla nave pirata, Gwen era con Herbert. "Cameriera?" Lui con un sorriso divertito. "In realtà darti ordini è una gioia a cui non vorrei mai rinunciare." Ridendo. |
Alzai gli occhi in su.
"Che bastardo, sei..." commentai, senza tuttavia un intento offensivo. Beh, un po' in effetti lo era, ma quella era un'altra storia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui la guardò e trattenne palesemente una risata.
"Quindi" disse lui fissando Gwen "non ti piacerebbe prendere ordini da me? Magari ne avresti bisogno e forse potrebbe farti anche bene." Vagamente divertito. |
Sollevai un sopracciglio, vedendo che stava per scoppiare a ridere.
Ah, era così? "Non so se già mi fido di te a tal punto..." con un sorriso sornione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ah, ecco..." disse Herbert stavolta senza trattenere una bassa risata che rese l'espressione del suo viso per una volta più libera e meno inquieta "... chissà allora a che punto sono." Fissando Gwen divertito. "Chissà, potrei paragonarti ad una delle famose streghe de Il Mago di Oz, la mia favola preferita di quando ero piccolo. Solo che però detestavo l'uomo di latta." Ridendo.
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Per un attimo, sembrò meno inquieto, più spontaneo e sereno.
E non era male, se aggiungevamo il tutto alla divisa. Scossi la testa. "Le streghe hanno tutte un certo fascino e l'uomo di latta è il mio preferito. Non possiamo andare d'accordo" sorridendo candida e sorniona. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No dai..." disse Herbert scuotendo la testa "... davvero ti piace quell'idiota di latta?" Divertito a Gwen.
Era una delle poche volte che quell'uomo si lasciava andare ad una risata, abbandonando per un attimo la sua aria inquieta, ombrosa e a tratti tormentata chissà da cosa. |
"Immedesimati nei panni di un povero disgraziato che viene fatto a pezzi con un'ascia e il suo corpo viene sostituito da pezzi di metallo. Tu come ti sentiresti?"
Il suo tono era sempre più rilassato e aperto e la cosa non mi dispiaceva affatto. Stava aiutando anche me, indirettamente, col mio stato d'animo e certamente non era una cosa da sottovalutare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sì, chissà, magari lo scoprirai!" avevo detto al generale un attimo prima di scendere dalla macchina, facendogli l'occhiolino.
Un po' di mistero anche da parte mia dopotutto, che male avrebbe fatto? Una volta scesi mi avviai verso la porta della fattoria e bussai alla porta. "Speriamo abbiano qualcosa di buono!" sorrisi, speranzosa. |
"Beh, magari sotto quella roba di latta" disse Herbert accendendosi una sigaretta e porgendone una anche a Gwen "si nasconde uno di quegli idioti che amano fare i piacioni..." fumando "... di quelli che piacciono tante a voi donne un pò frivole." Facendole l'occhiolino, come chi si diverte a provocare.
Nel frattempo Destresya e il Generale erano arrivati alla fattoria. Era unluogo isolato, tetro, persino sinistro. Forse si trattava di un posto troppo silenzioso e l'atmosfera appariva insolitamente cupa. Da una finestra la lieve luce di una lampada tradiva la presenza di qualcuno all'interno. Nell'aria c'era uno strano odore. |
Presi la sigaretta che mi porgeva e feci qualche tiro dopo averla accesa.
"Secondo me, invece, c'è una persona sensibile e colta, pur nonostante tutto quello che ha passato, che scrive poesie per la donna che ama" ribattei, con un sorriso candido, senza cogliere la sua provocazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Allora la donna che ama non è molto esigente in fatto di poesie e corteggiamento." Disse con fare provocatorio Herbert a Gwen. "Ma come si dice? I gusti son gusti, no?" Fumando con un lieve sorriso.
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Sollevai un sopracciglio.
"Secondo me, tu giudichi troppo e sei altrettanto troppo convinto di poter fare meglio di lui" volendolo provocare anch'io a mia volta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Certo che sono convinto." Disse Herbert fissando Gwen. "Nella maniera più assoluta direi." Finendo la sua sigaretta e guardandola negli occhi.
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"Che posto strano..." mormorai "Non ti sembra?" guardando il generale.
Nessuno ci aveva aperto, e questo era ancora più strano. Perchè alla finestra sembrava esserci qualcuno. Così bussai di nuovo. "Che cosa ne dici?" chiesi al generale. |
Affilai il sorriso e lo sguardo, alla sua reazione alle mie parole, mentre anch'io finivo la mia sigaretta.
"Dimostralo, allora" replicai subito, con un'espressione a metà fra l'altezzosità e la sfida. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, è un posto strano." Disse il Generale a Destresya. "Molto strano." Guardandosi intorno. "Resta vicino a me, potrebbe essere pericoloso."
Destresya bussò ancora e stavolta, dopo un lungo istante, la porta cigolando si aprì. Apparve un uomo anziano, dall'aspetto trascurato, la barba incolta, i vestiti sporchi e lo sguardo assente. Intanto, sulla nave pirata, Gwen era con Herbert. "Dimostrare..." lui a lei "... cosa?" Fissandola negli occhi con un vago sorriso. "Sii più chiara." Provocatorio. |
Capii che insisteva unicamente per provocare, ma chi ero io per tirarmi indietro?
Proprio nessuno. "Dimostrare che sei effettivamente migliore e più abile dell'uomo di latta, anche se ci credo poco" con sorriso sostenuto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai con un sorrisetto divertito.
Evitai di dirgli che sapevo badare a me stessa perchè non mi dispiaceva quel suo ruolo protettivo. Dopo il secondo tentativo, qualcuno venne alla porta. Un uomo davvero strano. Mi pentii subito della mia idea di fermarmi lì. Accidenti! "Buonasera buon uomo! Mi scusi se l'ho disturbata, siamo in viaggio da tutto il giorno e ci chiedevamo se fosse possibile comprare qualcosa da mangiare" con un sorriso gentile. Sperando che avrebbe fatto effetto. Non ne ero poi così sicura! |
L'uomo guardò Destresya negli occhi.
Ma prima che potesse dire qualcosa dal piano superiore della casa si udì una risata grottesca, stridula e assurda che faceva gelare il sange nelle vene. Nel frattempo, sulla nave pirata, Gwen e Herbert erano ancora insieme. "E dimmi..." disse lui, sempre con tono provocatorio "... in che modo? cosa dovrei fare di preciso?" Guardandola. |
"Ah beh, tu ti sei detto così bravo ed esperto più di lui nel corteggiamento, dunque sono certa che saprai cosa fare" con un sorriso non tanto malizioso, quanto affilato.
Era raro che mi perdessi in giochi simili, però non mi dispiaceva, specie perchè magari mi permetteva di inoltrarmi un po' nella sua mente e nella sua psicologia. Soprattutto ora, che avremmo condiviso parecchio tempo insieme, insomma, eravamo pur sempre sulla stessa nave. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quella risata, grottesta, incredibile, da far gelare il sangue nelle vene.
Istintivamente mi strinsi al generale accanto a me. "Beh, non fa niente, allora, noi ce ne andiamo.." dissi soltanto, prendendolo per mano e cercando di indietreggiare. Volevo andarmene di lì immediatamente! |
"Ah, ok..." disse Herbert fissando Gwen negli occhi "... non è forse un modo subdolo per farmi capire che vuoi essere corteggiata da me?" Appena divertito.
Nel frattempo, alla fattoria, Destresya e il Generale aveva sentito quel grido folle. "E' mia moglie..." l'uomo sulla porta "... ha mangiato i cavolfiori del nostro orto..." Il Generale prese la mano di Destresya, forse per darle coraggio. "Cosa avevano quei cavolfiori?" Lui all'uomo. "Erano avvelenati... tutto qui è avvelenato..." questi. |
Sorrisi appena divertita, poi feci l'indifferente, alzando le spalle.
"Uno più, uno meno, non fa molta differenza..." commentai, con tono pacato, senza scompormi più di tanto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Come avvelenato?" a quelle parole dell'uomo qualcosa mi trattenne.
E allora mi tornarono in mente le stupide discussioni in cucina. Almeno, che mi erano sembrate stupide. "Qualcosa come ortaggi diventati enormi all'improvviso e pesci marciti dopo pochi istanti?" guardai poi il generale "Ne parlavano anche nelle nostre cucine!" scossi la testa "Allora non erano tutti impazziti, è una cosa che sta succedendo dappertutto, possibile?". Doveva esserci una spiegazione! Possibile che fosse il meteorite? |
"Beh, allora..." disse Herbert vicino a Gwen, forse anche troppo "... se uno vale l'altro, perchè non cerchi fra il mio equipaggio? Magari trovi uno interessante, visto che non fai molta differenza fra gli uomini... giusto?" Con quel suo tono vago, provocatorio.
Nello stesso momento, alla fattoria, Destresya e il Generale erano con quel fattore. "E cosa comporta mangiare questi cavolfiori?" Chiese il Generale. "Si impazzisce credo..." luomo. Un attimo dopo un'altra risata grottesa e innaturale si udì giungere dal primo piano della casa. |
Nessuno aveva minimamente calcolato quello che avevo detto.
Ero un fantasma. Fantastico. "Bene, meno male che non abbiamo mangiato la zucca!" scossi la testa, per poi guardare l'uomo. "Da quanto tempo si verificano questi fenomeni?" chiesi, sperando di essere presa in considerazione questa volta. |
Si era fatto ancora più vicino, ma sarei stata ipocrita a dire che mi infastidiva.
"Non era ciò che intendevo" risposi sorridendo "Ho detto "uno più, uno meno", non "uno vale l'altro". Che tu decida o no di corteggiarmi, rimango sempre la solita donna frivola ai tuoi occhi, o sbaglio?" sollevando un sopracciglio con furbizia. "E non mi sembrava che tu volessi avere a che fare con persone come me. O forse hai cambiato idea?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'uomo guardò Destresya e senza dire nulla rientrò in casa.
"Seguiamolo." Disse il Generale alla ragazza. Una volta dentro sentirono un tanfo insopportabile. Come se ci fosse carne putrefatta ovunque. Le finestre erano chiuse e le stanze erano lerce. Poi di nuovo quella risata assurda. "Mia moglie... ride e parla lingue incomprensibili... è impazzita..." mormorò l'uomo. Intanto, Gwen sulla nave continuava a punzecchiarsi con Herbert. Lui la guardò ancora. Negli occhi e senza dire nulla. Scese uno strano silenzio fra loro. Poi quasi senza che Gwen avesse il modo ed il tempo di accorgersene, si ritrovò fra le braccia di lui. Le sue labbra si incatenarono, quasi fosse la cosa più naturale del mondo, a quelle di lui, così come le loro lingue, per un bacio improvviso e subito caldo, profondo, sfrenato. |
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