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Destresya si voltò verso la porta, dove guardavano tutti, vedendo un tipo alto, dai lunghi capelli e dai tratti e dagli abiti che tradivano senza dubbio chi fosse.
Era un nativo. "Ehi, tu..." disse il padrone del cybersaloon "... poco fa è venuto un altro di voi selvaggi e ha gettato il locale nel caos. Vattene o chiamo lo sceriffo." Intimò. "Voglio solo bere..." fece il nativo "... sono disarmato..." "E quel coltello?" Il pianista. "Lo uso per lavorare il legno." Rispose il nativo. |
Il cane smise di abbaiare, ma era nervoso.
Il padre di Gwen stava fermo davanti alla casa col fucile in braccio. Aveva o sguardo cupo. "Gwen..." disse voltandosi verso la porta "... spegni il carbone... che non faccia fumo dal comignolo... e non accendere nessuna luce..." |
Minsk sorrise ad Altea, fissandola mentre fumava.
"Vedrete, soddisferò la vostra curiosità." Disse divertito. Andarono nel cybersaloon e qui trovarono un pò di tensione. Un nativo infatti era arrivato e il padrone voleva mandarlo via, nonostante non fosse armato. |
Sorrisi a Minsk ed ovviamente per convenienza ma era davvero strano tutto questo.
Gettai la sigaretta nella polvere e la schiacciai con il tacco di metallo degli stivaletti ed entrai nello cybersaloon e vidi una scena molto strana. "Deve essere un pellerossa, sa qui non sono molto ben visti, prima uno stava facendo una strage". Mi avvicinai al capo e osservai il pellerossa, un bel ragazzo comunque e volevo salvargli la pelle "Capo, abbiamo un ospite di riguardo, il signor Minsk, è appena arrivato dalla Terra e vuole acquistare nuove terre...è successo un altro guaio con un nativo?" osservando entrambi. |
Continuavo ad osservare l'uomo in silenzio, e dalle parole dell'oste compresi immediatamente il silenzio che aveva generato il suo ingresso.
Doveva essere uno dei nativi, e a quanto sembrava avevano già fatto disastri poco tempo prima. Accidenti, ero arrivata al momento giusto allora, se non mi fossi attardata a bere tre sere fa probabilmente sarei arrivata nel mezzo della mischia. Ma ora come ora, non erano affari miei, quindi restai lì a bere come se niente fosse. Dopotutto, cos'era la sosta in un saloon senza un po' di rissa? |
"Beh, questi dannati vengono sempre a bere e poi si ubriacano." Disse il padrone del locale ad Altea. "Ma stavolta non accadrà. Tu non riuscirai a bere nulla qui." Al nativo.
"Non è un locale aperto a tutti?" Fece questi. "Io sono un cliente come gli altri e voglio pagare. E non mi ubriaco mai." "Fuori di qui, feccia rossa!" Gridò il padrone. |
Brad smise di abbaiare, ma papà era serio, lo vedevo.
Annuii e feci subito come mi disse, spegnendo la brace sul carbone e le lanterne al plasma della stanza. Poi mi avvicinai a lui, stringendogli il braccio. "Pensi ci sia qualcuno?" gli chiesi piano.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...248bc4bec8.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh su avanti capo.. Non vorrà sfigurare di fronte al nostro nuovo venuto, il signor Minsk.. Berrà al tavolo con lui così saremmo sicuri.. Affare fatto?". Mi avvicinai al capo sottovoce "Questo è un cliente che ha soldi" e sorrisi come nulla fosse.
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"Non temere, sarà il vento o qualche animale..." disse il padre a Gwen "... va da tuo fratello... poi andate in cantina e chiudetevi dentro... è solo prudenza, vedrai... non accadrà nulla..."
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Minsk osservava la scena in silenzio.
Poi annuì ad Altea e si sedette ad uno dei tavoli. Il capo sembrò tranquillizzarsi ed il nativo si avvicinò al bancone per bere. Pagò del liquore e restò a berlo in silenzio. |
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