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.... Perché amore dona e non reclama l'oblio di una notte lontanaDi una notte magica in cui tutto passa e nulla resta
Perché chi ama nulla teme nemmeno le gelide notti oscure Più potente è l'amore più la luce illumina la luna beffarda Che sghignazza da codarda insofferente dell'amore altrui... |
... Che sghignazza da codarda insofferente dell'amore altruiChe se reagirai da astuto una dolce pioggia dorata ti ricompenserà
Pensa al tuo dolore E la gioia del suo sorriso |
pensa al tuo dolore e la gioia del suo sorriso
che saprà lenire i tuoi tormenti del cuore che saprà inondarti di irrefrenabile gioia in un piovoso novembrino pomeriggio di noia |
In un piovoso novembrino pomeriggio di noiaChi placa il mio cuore solo desideroso di avventure
Vento funesto tra abeti spogli montagne fa che Sputi ora tiepido sole a scaldare il mio fragile cuore |
Fa che spunti ora tiepido sole a scaldare il mio fragile cuoreNon voltarti adesso non guardare il vortice nero da te creato
Non farti risucchiare guarda avanti si coraggiosa ferisci con la tua spada Nulla più può toccarti nulla più può ferirti Fulmini lampi tempesta tormenti spazzati via dal vento all'orizzonte solo quiete |
Fulmini lampi tempesta tormenti spazzati via dal vento all'orizzonte solo quieteSpunta un nuovo giorno retto dal tuo sorriso
Mentre mi sussurri tali parole Io sono per te un amore naturale e sincero |
..Io sono per te un amore naturale e sincero...
Sono come un buon Bardo che sapiente ed errante racconta di storie vere e strane follie Sono come l'acqua che pur pura ecristallina mai faccio diventare torbida in uno starno vortice Sono come il pianto che urla al vento....taci tu..che porti solo il mio lamento |
Sono come il pianto che urla al vento....taci tu.. Che porti solo il mio lamentoTaci come tace il vento che più piange
Un cantico lento su onde spumose Taci e odi il suo respiro ai piedi del monte |
...taci e odi il suo respiro ai piedi del monteDalle profonde acque una perla incastonata ricca di luce
Luce rivolta alla luna rivolta alla foresta Danzano le dame del destino |
Danzano le dame del destino
in cerchio come dolci farfalle dai variopinti colori danzano come un rito propiziatorio che il destino diventi di quei colori sgargianti delle notti aranciate della Luna in una notte d'Oriente |
delle notti aranciate della Luna in una notte d'Oriente
dove Altea e Brianna unite in un cerchio senza fine riportano le antiche usanze di donne in cerchio in un antico mistero coperte dalla luna e riscaldate dal sole dove la brezza del mattino svegliera' il loro candore |
dove la brezza del mattino svegliera' il loro candore...
assopito nelle perenni nebbie che dividono la sua memoria, tra il mormorio di ombre passate che ne cantarono la gloria, frammenti di canzoni mai dimenticate tra i fuochi cremisi, che riscaldano il cuore e l'anima di crepuscolari sorrisi, ritrovati nelle virtuali pergamene discese lungo le scale, oggi, che in tutto il suo splendore, è ancora il suo Natale... Taliesin, il bardo |
...oggi, che in tutto il suo splendore, è ancora il suo Natale...
con le sue luci e il suo silenzio col suo rispetto e girovagare il Santo Natale porta canto ed rinnovamento..... Solo un uomo con doni preziosi riporta gioia tra le antiche strade....tra le luci e il nevicare |
riporta gioia tra le antiche strade....tra le luci e il nevicare
tra i sogni cullati dal tepore dell'attesa dei bambini tra realtà e fantasia tra neve che cade a render magico lo spirito natalizio che sol chiede di rivivere tra gente incredula |
..lo spirito natalizio che sol chiede di rivivere tra gente incredula...
che ha ancora voglia di tornar a vedere un mondo antico un mondo fatto di piccole cose di colori e di luci di biscotti profumati di famiglie radunate da una sola parola...e' un Grande Amore |
di famiglie radunate da una sola parola...e' un Grande Amore
quel grande amore decantato dai sapienti ed illuminati stilnovisti, bacchettoni di immonde canzoni giocose, irriverenti e maledette, che illuminavano le strade di povera gente e di signori egoisti, mentre una storia ingiusta li cancellava dalle poetiche alte vette... ed in quel mare di silenzio e di ignote rive vagava un Menestrello, rifluiva la sua anima come un Fiume carico e pesante del suo fardello, fino a raggiungere la sua porta impolverata di ricordi e di emozioni, dove non giunse la melodiosa voce di colei che intonava le sue canzoni... Taliesin, il bardo |
..dove non giunse la melodiosa voce di colei che intonava le sue canzoni...
sbaglio piu' grande non pote' mai fare quel menestrello piu' volte busso colei alla sua porta chiedendo di vivere nuove canzoni la porta in quella strada abbandonata e polverosa piu' non si apri' eppure lei camminando di notte non aveva mai dimenticato il canto sincero di un uomo che attendeva il natale.... |
eppure lei camminando di notte non aveva mai dimenticato
il canto sincero di un uomo che attendeva il natale.... ma quando egli giunse alla sua porta conosciuta ed antica, non trovò le sue esili braccia a ristoro della sua lunga fatica, ed attese invano il dischiudersi del rugginoso catenaccio, tra le nebbie perenni del suo mondo coperto di ghiaccio, finanche decise di riprendere chino e ramingo il suo viaggio, nella speranza di essere illuminato dal suo sorriso di maggio... Taliesin, il bardo |
nella speranza di essere illuminato dal suo sorriso di maggio...
un sorriso dal profumo e color delle rose Regine di maggio che colorano il paesaggio di variopinti colori rendendo il suo niveo volto splendente come bocciolo di rosa |
..rendendo il suo niveo volto splendente come bocciolo di rosa....
che felice risorge nel perido di Maggio ella ha teso le sue esili braccia per accogliere al petto colui che tornava scrivendo emozioni scrivendo pensieri....che piu' la sua casa non accoglieva ogni cosa tornava a lei indietro...non vi era piu' nessuna possibilita'.... che tra le pagine di un libro antico petali di rosa tornasseroa rivivere |
che tra le pagine di un libro antico petali di rosa tornassero a rivivere...
come il dischiudersi di polverosi sepolcri rotolanti che gridano alla luna il loro ancestrale lamento assopito sotto il silenzio della settima duna, sommersi in un mondo paralello che si rigenera tra il fango di strani giorni, che attanagliano la terra di malaria antica martoriata in notte senza sonni.. Taliesin, il bardo |
che attanagliano la terra di malaria antica martoriata in notte senza sonni..
una natura che punisce....un mondo che non ama e che non rispetta le sue regole, pioggia e fango, lacrime e morte scivola a valle in un impietoso livore nulla l'uomo puo' se non rimane inerme con nel cuore un mondo di rabbia |
nulla l'uomo puo' se non rimane inerme con nel cuore un mondo di rabbia
che sbriciola l'anima come calore tra la sabbia un calore che il cuor suo nuovamente riscalderà come calore di focolare in una gelida notte di ventoso freddo inverno |
come calore di focolare in una gelida notte di ventoso freddo inverno
quell'inverno che già si è affacciato alla sua porta con sembianze di lupo , spolpando i ricordi fanciulli di estati bagnate dal sole, oggi freddo e cupo, che non mostra più il suo volto ragginate nell'attesa di un ritorno sperato, ma rimane nell'ombra sonnecchiante, lasciando cadere i resti del suo fato... Taliesin, il bardo |
ma rimane nell'ombra sonnecchiante, lasciando cadere i resti del suo fato...
da una fata dai lucicchii della neve argentea donato finchè il tiepido sole di primavera lo avrà destato come da un incantesimo di tedio e solitudine e una fata di estate lo porterà a nuova vita di beltà e gioia come sogno di una notte di mezza estate... |
come sogno di una notte di mezza estate...
che il poeta della regina di ferro volle in scena rappresentare, in un tripudio di colori e di ninfee lasciate come ad aspettare, il ritorno di un vecchio menestrello che lasciava cadere i suoi atomi, tra le nere feritoie della notte ed i cibernetici corridoi di freddi automi, di generazioni senza più passato, di neoprimitivi in lande suburbane, oggi, che la sua corona corrucciata ha perduto il suo reame.... Taliesin, il bardo |
oggi, che la sua corona corrucciata ha perduto il suo reame....
la nera anima brucia insieme allo scettro, senza più potere e gloria, e l'oro si scioglie in preziose lacrime che riflettono il lento cadere delle foglie dal ramo del pesco non più in fiore |
dal ramo del pesco non più in fiore
ma spoglio ramo che ondeggia al fluttuare del vorticoso vento attorno come danza magica foglie si accartocciano e lentamente cadono in un malinconico finale |
e lentamente cadono in un malinconico finale
scivolando lente lungo il fiume dei ricordi le pagine delle nostra felicità perduta strappate dal diario della vita insieme |
strappate dal diario della vita insieme
di pagine ormai ingiallite come foglie d'inverno di un amore che prometteva ardor eterno or che lentamente le ultime pagine bruciano al focolare come un finale destinato a prossima vita nuova |
come un finale destinato a prossima vita nuova
la penna scivola sicura sul foglio ingiallito trasportato il blu inchiostro oltre la realtà fino ai confini dell'immaginazione fino alle soglie della pazzia |
fino alle soglie della pazzia
pazzia d'amor perduto pazzia d'amor creduto tra quei fogli di inchiostro blu i miei ricordi hanno ceduto a un amor che tra versi e scritti narrava parole arcane |
a un amor che tra versi e scritti narrava parole arcane...
che riecheggiano nella mia mente ovattata dalla fossa virtuale, dove ogni frammento incerto incalza frenetico e dal nulla appare, come quel mancato finale che tanta accarezzò i tuoi sogni di bambina, oggi, che in questa nebbia d'incertezze mi hai sfiorato nella rima... Taliesin, il bardo |
oggi, che in questa nebbia d'incertezze mi hai sfiorato nella rima...
in versi di colori autunnali che si mescolano al bianco ghiaccio dell'inverno come una tavolozza di colori di versi, odi e sonetti |
Come una tavolozza di colori di versi, odi e sonettiIo dipingo il tuo amore su note dorate
Come una stella che scintilla come a natale Su di un bianco cielo ovattato |
Su di un bianco cielo ovattato
Scivolano gli angeli bambini lanciando fasci di luminose stelle fino ad arrivare allo spicchio di luna che cantando dolci melodie culla i cuori più innamorati |
che cantando dolci melodie, culla i cuori più innamorati...
sostituiti nel moderno passaggio temporale da cuori cibernetici, dove alberga il dogma della civiltà mossa solo da cervelli frenetici, sempre ingegnosi nel raggirare la propria e l'altrui natura umana, come lupi famelici divoratori di anime che si annidano nella loro tana, fatta di scintillanti pareti di metallo dove regna il silenzio sovrano, ieri, che attorno ai fuochi accesi, mi nutrivo del calore della tua mano... Taliesin, il bardo |
ieri, che attorno ai fuochi accesi, mi nutrivo del calore della tua mano...
credevo che un momento potesse essere per sempre un respiro sarebbe bastato per l'eternità uno sguardo sarebbe valso mille parole finché il fuoco della passione non si è spento all'improvviso lasciando dietro di se un gelato brivido lungo la schiena spalancandomi gli occhi sognanti |
spalancandomi gli occhi sognanti...
rappresi in ricordo di quello spasmodico ardore, lasciando dietro il selciato una goccia di splendore... Taliesin, il bardo |
..lasciando dietro il selciato una goccia di splendore..
goccia dopo goccia,ricordi dopo ricordi nulla cambia se non il mutamento di poche cose l'arrivo di un fiume che porta la neve l'arrivo di correnti che portano un grande ardore l'arrivo di colui che tanto si e' aspettato...... anche quando non si ha la possibilità di inviargli alcun grido di giubilo per un natale arrivato |
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