Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 12-03-2018 00.44.11

“Tutto ciò che di bello c'è al mondo.” Disse Pavel a Nyoko. “Ecco cosa amo disegnare.” Con sguardo sognante e tono deciso. “Si, disegnare è la cosa più bella dell'universo. Non esiste alcun Dio nei Cieli e l'unica cosa che si crea è quando l'uomo dipinge ciò che ha nell'animo.”
Arrivarono a casa di lei.

Gwen spazientita si rivestì e scese anche lei di sotto, cercando di capire dove fosse Elv.
Lo trovò davanti all'ingresso dell'alberghetto, insieme al proprietario e ad altre persone.
C'era un'auto della polizia ed anche un paio di agenti erano là.
Parlavano tutti fra loro.

Era troppo.
Ora Guisgard era davvero spaventato.
La radio si chiuse di nuovo e lui si alzò dal letto, avvicinandosi alla porta che chiuse a chiave.
Poi tornò a letto e si coricò, nascondendosi con la testa sotto le coperte.

Lady Gwen 12-03-2018 00.47.45

Trovai Elv all'ingresso dell'albergo, parlavano tutti fra loro.
Possibile fosse successo qualcosa di grosso e grave?
"Dunque?" arrivando e poggiando con nonchalance il gomito sulla spalla di Elv "Cos'è successo?"

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Nyoko 12-03-2018 00.53.07

Lo ascoltai annuendo.
"Beh... Se gli esseri umani hanno un animo un motivo c'è. Qualcuno deve avercela messa no?" dissi anche se sapevo che era battaglia persa a prescindere.
"Allora cosa dipingerai? Hai già qualcosa in mente?" gli chiesi aprendo la porta di casa.

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Clio 12-03-2018 00.59.08

Oh povero piccino.
Ma guardalo come si nascondeva, com'era terrorizzato.
La cosa iniziava a divertirmi sempre di più, sempre di più.
Si chiuse dentro, lasciando però la chiave sulla porta della serratura.
Poi si rintanò sotto le coperte, come un bambino che ha paura che arrivi il mostro sotto il letto.
Beh, noi eravamo la versione migliorata e più eccitante di quel mostro... almeno spero!
Uscii dal mio nascondiglio, facendo segno a Lys di seguirmi, mentre ordinavo con un cenno ad Ellie di raggiungere la serratura e tenersi pronta, al momento buono avrebbe dovuto aprire la porta e mostrare che la chiave non c'era più.
Ma non ora, ora io e Lys ci avvicinavamo a lui che se ne stava disteso sotto le coperte.
Con uno schiocco di dita silenzioso chiamo anche Kyra, dicendole di inginocchiarsi al lato opposto del letto rispetto a quello dove si trova Lys.
È il momento di toccarlo, oh finalmente.
Annuisco alle ragazze, dando l'ordine di far scivolare le manu sul corpo di lui alzando la coperta ai lati mentre io mi intrufolo sulla sua schiena, chinandomi sul suo orecchio.
Abbiamo pochissimo tempo.
Un istante, non di più, poi bisogna schizzare nei nascondigli.
"Guisgard.." sussurro al suo orecchio nascosto sotto le coperte "Vieni a giocare con noi.." con voce calda e sensuale mentre sei mani lo accarezzavano.
Un momento, non un istante di più.
Infatti un attimo dopo sono nuovamente nascosta e faccio cenno ad Ellie di muovere la porta, in modo che capisca che non può chiudersi, non può nascondersi, non può sfuggirci.

Guisgard 12-03-2018 01.03.30

Elv si voltò all'arrivo di Gwen.
“Una donna dice di aver visto qualcosa nella brughiera che l'ha spaventata parecchio...” spiegò lui a lei “... non sa dire cosa esattamente fosse, ma ha chiamato suo marito allarmata e poi lui ha avvertito la polizia.”
La donna era in mezzo a loro, visibilmente impaurita.

Arrivarono a casa di Nyoko.
“Qualcosa che si lega alle leggende di questo luogo...” disse Pavel “... dopotutto le leggende possono solo esistere nella fantasia degli artisti o dei sognatori.” Divertito.

Cominciò quel gioco sadico e sensuale.
Clio, Lys ed Ellie si avvicinarono al letto di Guisgard.
Tirarono via le coperte, cominciando a toccarlo.
Clio poi gli parlò.
Un attimo dopo le tre erano di nuovo nascoste e la porta era aperta.
Il rampollo allora schizzò giù dal letto spaventato come non mai, incapace anche di gridare, correndo verso la porta per uscire e chiamare qualcuno.

Lady Gwen 12-03-2018 01.05.41

Annuii lentamente.
"Sarà stato magari un animale, che le sarà sembrato qualcosa di strano, essendo sera..." ipotizzai "Poverina, è terrorizzata..." guardando la donna tremante ed impaurita.

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Nyoko 12-03-2018 01.08.24

"Una leggenda? Si può dipingere una leggenda?" dissi sorridendo curiosa e facendolo entrare in casa mia.
"A me piace donare sensazioni con le mie pietre. Vuole che le dia la collana che avevo fabbricato per lei, signor Stainyus?" dissi convinta della mia teoria.

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Clio 12-03-2018 01.20.33

Lo toccammo, lo toccammo ovunque sotto quelle coperte, eccitate com'eravamo da quella situazione non ci preoccupavamo certo che le nostre mani fossero caste, anzi, per quel poco tempo che il gioco ci concedeva avevamo assaporato quanto più di quel corpo avessimo a disposizione, poco importava se si trattava di qualcosa di proibito.
Non esisteva quella parola nel nostro vocabolario, esisteva solo quello che volevamo prenderci, e lui, i suoi occhioni, il suo sorriso, il suo corpo bellissimo e quello che avevamo intravisto per un attimo quando gli aveva aperto la vestaglia quella donna lo volevamo, oh lo volevamo eccome.
Lui si precipitò verso la porta, gridando in silenzio, con un'espressione terrorizzata.
Quasi quasi mi sento in colpa per questo povero ragazzo... anzi no, non mi sento in colpa per niente.
Mentre lui era voltato nella direzione della porta spensi la luce, era il segnale per Ellie, che nel frattempo era uscita dalla stanza con la chiave di chiudere la porta dall'esterno.
Era buio, e per un momento si sentì solo la chiave che girava nella toppa.
Era in trappola.
Tutto nostro...
A quel punto uscii dal nascondiglio, facendo segno alle altre di seguirmi e di circondarlo nel buio più totale.
Volevo che fossimo tutte intorno a lui, iniziai a toccarlo invitando le altre a fare lo stesso.
Dovevamo toccarlo tutto con una stessa pressione, una stessa leggerezza, praticamente, doveva essere come se fossimo un'unica persona con tutte quelle braccia che sembravano non saziarsi mai del corpo di lui.
Dovevano esserci mani che lo toccavano ovunque: sul petto, sulla schiena, sulle gambe, sul collo, sul viso, fino a scendere più giù, sfiorare quei boxer che nascondevano una virilità che ancora non avevamo potuto apprezzare.
Ma chissà...

Guisgard 12-03-2018 01.42.59

“O un animale oppure qualche bieco individuo, magari un ladro, un malintenzionato.” Disse Elv a Gwen.
Intanto il marito cercava di tranquillizzare sua moglie.
I poliziotti però apparivano scettici circa la sua dichiarazione.
“Sarà meglio tornare in camera...” Elv a Gwen.
“Si, tornate pure a dormire.” Fece uno dei poliziotti. “Non è accaduto nulla di che.”

“Le leggende sono come le Religioni” disse Pavel a Nyoko “quindi sono frutto di fantasia. Per raccontarle o disegnarle basta perciò solo un po' di immaginazione.” Sorridendo il giovane. “Continui a credere che io sia Sairyus? Eppure non è possibile ringiovanire, no?” Prendendo foglio e matita per disegnare.

La porta fu chiusa, secondo gli ordini di Clio alle altre.
Guisgard cercò di uscire, ma non poté farlo.
Poi Clio e le altre lo circondarono, cominciando a toccarlo tutto, ovunque.
“Chi...” disse lui allarmato, spaventato “... chi siete? Cosa volete da me?” Cercando di dimenarsi.
A quelle continuavano.
Continuavano a toccarlo, in modo sempre più eccitante.
Lui cercava di allontanarle, difendersi, farle smettere, ma quelle non cessavano di toccarlo ovunque.
Soprattutto raggiungendo il suo sesso.
“Ferme!” Lui cominciando a restare stupito, oltre che spaventato.

Lady Gwen 12-03-2018 01.46.23

Vedevo il marito che cercava di consolarla.
Poveretta, si era proprio spaventata.
"Sì, poteva anche esserci qualcuno..." commentai.
Poi tornammo in camera.
"È proprio vero, i pro e i contro della brughiera..." con amaro sarcasmo.

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Nyoko 12-03-2018 01.49.32

"Non lo è nella vita quotidiana di ogni giorno. Ma con qualche aiutino ultraterreno... Pure i pinguini possono volare" dissi sorridendo e sapendo che non mi avrebbe ancora creduto. Allora presi le mie pietre e mi misi sul tavolo accanto a lui, essendomi venuta un'ispirazione per un gioiello.

Clio 12-03-2018 01.57.56

Era intrappolato, bloccato, era in nostra balia ora, e potevamo giocarci quanto volevamo.
Oh era così spaventato, così terrorizzato, ci mancava solo che chiamasse la mamma.
Ma non sarebbe arrivato nessuno a salvarlo.
Oh no, non quella notte.
Quella notte sarebbe venuto via con noi, un passo dopo l'altro nell'oscurità.
Il nostro gioco continuava, insaziabile, dopotutto avevamo appena cominciato.
Schioccai le dita per indicare che potevamo iniziare a spogliarlo.
"Siamo i tuoi desideri più segreti, Guisgard.." gli sussurro all'orecchio mentre la mia mano scende a cercare il suo sesso per comprendere quanto di quel gioco stesse facendo effetto "Scommetto che nell'oscurità della notte non sei così timido come ti mostri al mondo, scommetto che nei tuoi pensieri ci sono immagini così audaci da far impallidire il più libertino degli uomini.." con un sussurro sul suo orecchio.
"Noi siamo questo.. siamo le ombre della notte... siamo i tuoi sogni più segreti e oscuri, siamo le tenebre che ti avvolgono..." continuai, per poi baciargli il collo lentamente, con fare sensuale.
In quel momento la mia mano strinse la sua virilità, poteva mentire in ogni altro modo, poteva essere timido, impacciato, meravigliosamente adorabile, ma quel pulsare che sentivo nella mia mano mi avrebbe sempre detto la verità.
"Se ti abbandonerai a noi..." sussurrai poi, disegnando con la lingua una linea che dall'orecchio attraversava tutto il collo.

Guisgard 12-03-2018 02.10.42

Gwen ed Elv tornarono nella loro camera.
“La donna diceva di aver visto qualcosa...” disse lui “... qualcosa che si muoveva veloce nella notte... qualcosa di scuro... le si è avvicinata e lei ha intravisto il suo aspetto... poverina, giurava fosse un fantasma... si, hai ragione... i pro ed i contro di questi luoghi... la gente è ignorante e si lascia suggestionare...”

Nyoko si sedette a controllare le sue pietre, mentre Pavel si mise a disegnare.
Disegnava con impegno, compiaciuto, libero.
Infine mostrò il foglio alla ragazza.
http://4.bp.blogspot.com/-FaZRtP5c5y...00/bestia1.JPG

Quel gioco continuava nella semioscurità della stanza, sempre più insistente.
Guisgard cercava di dimenarsi, di fermarle, ma poi Clio cominciò a parlargli.
Una voce sensuale, bassa, calda.
Poi le ragazze presero a spogliarlo.
“Chi...” disse lui “... chi siete? Che fate?”
Era in balia di quelle teppiste camuffate da ombre,da fantasmi.
Continuavano a spogliarlo.
Poi Clio prese a baciargli il collo, disegnando carezze con la lingua.
Ad un tratto lei scese con la mano sul suo sesso, raggiungendolo e stringendolo nella mano.
Era vigoroso, sodo.
Era eccitato.
Lui restò profondamente stupito.

Nyoko 12-03-2018 02.14.37

Ero concentrata nel mio lavoro, quando Pavel attirò la mia attenzione.
"Cosa sarebbe? Un segugio infernale?" dissi notandone le somiglianze e prendendo il foglio.
"Voglio dire... Sei... Davvero bravo" dissi sorridendogli.
"L'hai inventato tu?"

Lady Gwen 12-03-2018 02.18.09

"Non penso sia solo ignoranza. Voglio dire, anche io mi sarei terrorizzata se avessi visto una cosa strana lì fuori, penso sia fisiologico..." replicai, mentre indossavo una camicia da notte nera sottile, un po' sopra il ginocchio e mi mettevo a letto.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...777fdc75c5.jpg

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Clio 12-03-2018 02.21.39

Il gioco di ombre continuava, continuava.
Le nostre mani su di lui, vogliose, eccitate, intense.
Oh che brave le mie sorelline che iniziavano a spogliarlo.
Ma non bastava, volevo di più di più, volevo ogni cosa di lui.
Allora iniziai a parlargli e la mia mano scese a stringere quella virilità prorompente, che appariva solida e salda nelle mie mani.
"Mmmhhh..." gemo piano al suo orecchio "Qui c'è qualcuno che è contento della nostra visita, non è vero?".
E così dicendo mi chinai su di lui lasciandogli un leggero bacio su quel membro eccitato e umido che tanto aveva affollato i miei pensieri.
Solo un bacino leggero, non era un bacio fatto per soddisfare, ma un bacio fatto per eccitare, per fargli perdere il controllo.
A quel punto schioccai di nuovo le dita, indicando la lampada.
Era l'ora di accendere un poco la luce. Non tanto, ma quanto bastava perchè potesse scorgere le nostre forme nell'oscurità, potesse vedere i nostri seni sodi, le curve dei nostri bianchi, le labbra che non vedevano l'ora di posarsi su di lui, le natiche invitanti, tutto quello che avremmo usato per portarlo con noi nell'oscurità più totale ed eccitante.
O meglio, solo quello che era visibile agli occhi, perchè in quel sottile gioco di seduzione e paura contava ancor di più il gioco con la mente, e ancor più, con il cuore.
"Allora, te lo ripeto un'altra volta, Guisgard..." con il tono sempre caldo, sensuale e dannatamente eccitato "Vuoi venire a giocare con noi?" avvicinandomi a lui così tanto che tutto il mio corpo, nascosto dal latex del vestito premeva su di lui, mentre la mia mano non lasciava mai quella prova salda e dura della sua eccitazione.
Oh, era tutta mia ora...

Guisgard 12-03-2018 02.22.45

“E' una delle tante leggende di questo posto...” disse Pavel a Nyoko fissando il disegno “... una delle tante fantasie della brughiera... l'ho udita da un vecchio venditore di castagne... e mi ha ispirato... ecco... non esiste nella realtà, ma solo su questo foglio...” guardando la ragazza “... non hai sonno? Io sono stanchissimo, sai?”

“Al massimo poteva trattarsi di un ladro” disse Elv a Gwen mentre lei si cambiava “che forse nel vederla era più spaventato di lei e per paura di essere beccato è fuggito via.” Guardandola nella sua camicia da notte nera. “Come siamo sexy... peccato... non devo essere un granchè come amante, visto ti ho lasciata nuda ed ora ti vedo coperta.” Sarcastico.

Nyoko 12-03-2018 02.26.22

Guardai ancora il foglio e gli sorrisi.
"Gli angeli non dormono" dissi sorridendo per poi alzarmi.
"Ti preparo un letto allora" dissi andando verso quella che doveva essere la mia camera e aprire l'armadio per prendere le lenzuola pulite.
"E comunque a me piacciono le leggende. Magari domani mattina me la racconti" dissi sorridendo e prendendo a fargli il letto.

Guisgard 12-03-2018 02.30.15

Pavel sorrise.
Forse per le parole di Nyoko, forse perchè ormai si era abituato al suo modo di fare, o forse solo perchè quando disegnava era sereno e felice.
Così si coricò sul letto preparato da lei.
"Buonanotte, angelo." Disse facendole l'occhiolino e si addormentò.

Lady Gwen 12-03-2018 02.30.40

Stavo per rispondere riguardo la faccenda, quando sentii le sue parole sulla mia tenuta notturna.
Allora mi stesi sul letto nella stessa posizione in cui mi stava dipingendo, guardandolo con malizia.
"Beh, per quanto mi riguarda, hai due possibilità: o restare lì e convincere te stesso che non sei un granché..." mi interruppi un attimo, mordendomi appena il labbro "O venire qui da me e convincermi che lo sei..." con un leggero sorriso e un tono caldo e basso.

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Nyoko 12-03-2018 02.36.44

"Veglierò su di te" dissi fra lo scherzoso ed il serio per poi andare alla porta.
"Buonanotte, Pavel" dissi dolcemente per poi andarmene e chiudere la porta. Lasciai un piccolo sospiro e, prima di andare via, disegnai un cerchio con la stella anti demone, giusto per essere sicuri, per poi tornare al mio lavoro sul gioiello.

Altea 12-03-2018 15.20.03

Scendemmo dall' auto e risposi a Bell.."Infatti, il vostro cliente mi riempie di fiori e biglietti meravigliosi senza nemmeno conoscermi...come fa ad ammirarmi per questo..oh, forse è solo un ammiratore per il mio lavoro".
Andammo nella banchina per aspettare il treno, ero curiosa di sapere chi fosse questo tipo e soprattutto cosa volesse, da me e perché voleva quel castello..mi venne in mente Guisgard..oh, si pure lui era arrivato in treno ma mi fu vietato di venire a prenderlo.

https://upload.wikimedia.org/wikiped...ardot_1959.jpg

Guisgard 12-03-2018 16.29.20

Le notti nella brughiera hanno un che di selvaggio, di misterioso e di magico.
L'alberghetto era racchiuso da alcune casupole, oltre le quali la campagna diventava infinita, buia e spettrale.
La luce della lampada rendeva intenso il rosso dei capelli di Gwen e morbide le forme accennate sotto la sua camicia.
Elv la guardò, percorrendola tutta col suo sguardo nero e luminoso.
Uno sguardo con poteva non poteva non farla sentire donna e desiderata.
Allora senza dire nulla cominciò a spogliarsi.
Il petto nudo, poi le gambe, fino a restare completamente nudo davanti a lei, con indosso solo il chiarore della lampada contro le fattezze dei suoi muscoli asciutti.
https://cdn.20m.es/img/2010/06/09/307/1091513.jpg
Nyoko andò via e lasciò Pavel riposare.
Era ancora notte ed aveva disegnato un cerchio magico per allontanare ogni presenza demoniaca.
Tornata però nell'altra camera, dove era stata col giovane fino a poco prima, trovò la finestra aperta, forse per un colpo di vento.
Il foglio col disegno di Pavel però non c'era più sul tavolo.

Era tardi e l'ultimo treno era ora prossimo a giungere in stazione.
Bell ed Altea erano fermi sul divano ad attenderlo.
“Vedo lei è convinta del fatto che il suo ammiratore segreto ed il mio cliente siano la stessa persona.” Disse l'avvocato. “Beh, chiunque sia un po' lo invidio visto è riuscito a suscitare la sua fantasia.” Fissandola divertito.

Era cime un sogno, una fantasia erotica senza eguali.
Il bacio di Clio sul suo sesso turgido lo aveva mandato in estasi, ad un passo da un'eccitazione ormai simile alla follia.
Poi la luce si accese appena per mostrare quelle figure intorno a lui.
Erano 4 bellissime ragazze, vestite di latex che disegnava le loro forme proibite.
Nel vederle Guisgard restò interdetto, tra l'imbarazzato e l'eccitato.
Le guardava incredulo, fuori di sé, mentre Clio continuava a stringere sicura la virilità prorompente di lui, ormai impetuosa e perfetta.
“Cosa...” disse lui deglutendo “... cosa volete da me?” Fissandole tutte.

Altea 12-03-2018 16.36.44

Osservai Bell.."Quindi non è la stessa persona...mi hanno tratto in inganno le rose blu...perché stasera ne ho ricevuto un mazzo sapete? Non lo trovate strano Signor Bell, e poi me ne ha mandate altre..è tutto così strano..mi sento confusa".
Ebbene si...la mia mente era confusa...il mio castello di pietra non doveva cedere, non dovevo innamorarmi di quel Guisgard tenero, non dovevo cedere per un mazzo di rose..l' amore era un inganno.
Poi sorrisi.."Oh mi invidiate...non pensiate sia facile per me, no...non lo è. Soprattutto per il lavoro che svolgo e non devo distrarmi, sto lavorando sulla nuova collezione maschile".
Mentre guardavo i binari, mi stringevo al giubbottino di pelle rossa che si intonavano alle scarpe alte e sospirai persa nei miei pensieri.

Lady Gwen 12-03-2018 16.41.32

Il suo sguardo nero e improvvisamente acceso mi percorse tutta, interamente.
La bassa luce della lampada creava un'atmosfera morbida, vaga.
Iniziò a spogliarsi lentamente, poco a poco, fino a spogliarsi del tutto.
E io ero rimasta a guardarlo tutto il tempo, non avevo mai distolto gli occhi dal suo corpo slanciato, asciutto e perfetto.
"Apprezzo lo spettacolo" dissi piano, appena divertita "Ma non credo farai molto se continui a restare lì..." aggiunsi, con malizioso divertimento ed impellente desiderio.

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Clio 12-03-2018 16.44.49

Non ci aveva riconosciuto, e come avrebbe potuto nell'oscurità della notte, ci eravamo presentate da lui come delle ragazzine solari e pimpanti, ora non eravamo che ombre nella notte, fantasmi fatti di buio e luce, fatte di sogni proibiti e attimi sussurrati.
Sentivo la sua eccitazione crescere sempre di più nella mia mano, percepivo la sua eccitazione dal suo sguardo, dal pulsare nella mia mano, ancora e ancora.
Poi quella domanda, fatta mentre il suo sesso era tenuto saldamente e il mio corpo era così vicino al suo che poteva sentire il latex che lo accarezzava tutto.
"Cosa vogliamo?" con un sorriso enigmatico, mentre i miei occhi intrappolavano i suoi.
"Vogliamo portarti con noi..." tirandolo per un momento per il membro come fosse una fune "Oh si.." attirandolo a me "Vogliamo che tu ci segua nella notte, che tu abbandoni ogni freno, ogni inibizione, ogni condizionamento... vogliamo che ti lasci andare, che ti perdi con noi in queste ombre..." guardandolo con un sorriso eccitato e folle.
"Vogliamo te, Guisgard.." sussurrai, sulle sue labbra "Vogliamo tutto di te...".

Guisgard 12-03-2018 16.56.07

Bell sorrise.
“Un poeta disse che i problemi d'Amore non sono ai davvero problemi.” Disse ad Altea.
Ad un tratto due luci si videro lungo i binari.
“Ecco il treno.” Bell.
Il treno arrivò e si fermò.
Pochissime persone scesero dai vagoni vista l'ora.
“Ora lo vedremo arrivare.” Fece l'avvocato.

Elv guardò Gwen e rise piano.
Un sorriso sensuale, complice.
Allora si avvicinò al letto.
Si chinò e la baciò piano, in modo intenso e lascivo, assaporando labbra e lingua di lei.
Poi le sue mani aprirono lentamente la camicia della ragazza.
Lei sentì la stoffa scivolare piano sulla sua pelle, accarezzare ad agio e maliziosa i suoi seni.
Allora guardò il suo corpo ormai scoperto dalla camicia tutta aperta.
“La Gwen desnuda...” disse lui piano in un sussurro, guardandola negli occhi.
Allora si chinò su di lui, prendendo con la bocca il suo capezzolo.
Nel fare ciò la ragazza avvertì la virilità del giovane sfiorare la sua pelle.

Le altre 3 finirono di spogliarlo, tutto, mentre Clio continuava a tenerlo per il membro ormai turgido alla follia.
Il latex era contro il corpo nudo di Guisgard e lui la guardava negli occhi.
Poi le parole della teppista che tirò a sé il rampollo, facendo leva su quella virilità così diversa dai timori e gli imbarazzi di lui.
“Si...” disse lui paonazzo per l'eccitazione “... si!”

Altea 12-03-2018 17.05.37

"Sapete cosa non sopporto Signor Bell? Un uomo che non sappia quale donna avere...non potrei sopportare che un uomo dopo essere stato nell' intimità con me dopo pochi minuti ceda per un ' altra.. significa non conosce l' Amore, è un insicuro, un inetto...se poi si accontenta di robaccia trovata per strada piuttosto che me...è messo proprio male..ce ne sono di tipi così purtroppo" sospirando.
Poi vidi arrivare il treno e annuii...ero curiosa di sapere chi fosse colui che voleva acquistare il maniero e pure per quale motivo..era tutto strano questo.

Lady Gwen 12-03-2018 17.08.49

Ricambiai prima il suo sorriso e poi il suo bacio, profondo e appagante.
Scoppiai a ridere alle sue parole, nel frattempo che sentivo le sue mani su di me che scoprivano il mio corpo e lo liberavano dalla camicia.
Arrivò poi un gemito, quando le sue labbra si avvolsero attorno al rosato capezzolo e sentii la sua virilità sfiorarmi.
Lo strinsi a me affondando le mani nei suoi capelli e sfiorai delicatamente il suo fianco con la gamba, mentre la schiena si arcuava appena per quel dolce godimento.

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Clio 12-03-2018 17.11.34

Sentivo le voci delle altre che erano come l'eco della mia, come le mani che lo accarezzavano, lo toccavano, volevano esplorarlo, sentirlo, averlo.
Volevamo portarlo con noi nell'oscurità, liberarlo da quel velo impacciato che si portava dietro, volevamo vederlo perdersi, abbandonarsi.
Oh si.. chissà com'era ancora più bello libero da ogni freno, ogni inibizione, libero solo di essere se stesso, libero di accontentare ogni voglia, ogni desiderio nascosto, ogni sensazione sopita per troppo tempo.
Poi quel sì, eccitato, voglioso, folle di desiderio.
Sorrisi, e alzai gli occhi su di lui.
"Allora baciami.." con le labbra vicinissime alle sue e la mano che iniziava a muoversi in modo da fargli perdere sempre di più il controllo.

Guisgard 12-03-2018 17.19.45

Elv si curvò su Gwen, per poi stringerla e baciarla con passione.
I loro corpi erano l'uno sull'altro.
Lui poteva sentire le gambe di lei attorno ai suoi fianchi ed i suoi seni premuti sul suo petto muscoloso.
Gwen avvertiva il vigore di quel corpo, la sua virilità pulsante stretta fra loro, mentre la baciava sulle labbra e stringeva con una mano il suo seno.

“Alcuni uomini sono così.” Disse Bell ad Altea. “Sono imbelli, deboli, incostanti ed insicuri. Ma molto spesso è colpa delle donne che pur riconoscendo tutto ciò continuano imperterrite ad inseguirli. I greci dicevano che chi è causa del suo mal pianga se stesso.” Fissando i passeggeri che scendevano dal treno.

Altea 12-03-2018 17.26.10

Lo guardai, ma ero sicura ora Guisgard stesse dormendo tranquillo pensando gli attimi trascorsi con me...almeno mi fidavo..magari tutto quel rossore celava altro.
Scesero pochi passeggeri e li focalizzai attentamente, il cliente doveva avere molte valigie se voleva prendersi il castello.

Lady Gwen 12-03-2018 17.29.06

Tornò alle mie labbra, stringendomi forte e baciandomi con passione, quella passione totale e assoluta.
Le mie mani scoprivano il suo bellissimo corpo con curiosità frenetica e desiderio, intanto che lui stringeva il mio seno con audacia e sensualità.
La sua virilità era fra noi, già piena di quel piacere che aspettava solo di essere sfogato e soddisfatto ed io non aspettavo altro.
Volevo che fosse mio e che lui mi facesse sua, per tutto ciò che restava di questa notte solo nostra.
Nostra come lo era stata la notte in cui io avevo posato per lui e tutto aveva avuto inizio, mentre sembravamo totalmente estranei al mondo intero.

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Nyoko 12-03-2018 17.31.17

Tornata in stanza notai la finestra aperta e subito andai a chiuderla. La guardai accigliata, non capendo cosa l'avesse aperta... Forse solo il vento. Poi guardai sul tavolo e notai l'assenza del disegno.
"Oh no!" dissi preoccupata dalla cosa. Iniziai a cercarlo, ma non riuscì a trovarlo. Sospirai e decisi di non fare nulla, ma rinforzai i sigilli e tornai a lavoro.

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Guisgard 12-03-2018 18.03.47

Elv continuò a baciare Gwen, stringendo con passione e virilità il suo seno sodo, giocando con le dita sul suo capezzolo turgido.
Poi si chinò ed assaporò quel seno con tutta la bocca, come a volerne succhiare la linfa vitale.
La sua mano scese lungo il petto di lei, in una carezza lenta e sensuale fino a raggiungere le sue cosce dove era più calda, accogliente ed inumidita di ardente passione.
Le sue dita iniziarono ad accarezzarla.
Prima piano, poi sempre più velocemente, affondando in quel suo bocciolo dai petali bagnati di rugiada.
La accarezzò a lungo, strappandole gemiti di profonda passione.

Bell ed Altea fissavano il binario dove i passeggeri passavano tutti con i volti indistinti, anonimi, tutti uguali.
Poi finalmente apparve qualcuno.
Era un uomo anziano, dagli occhi chiari, distinto e ben vestito.
“Benvenuto.” Disse l'avvocato.
“Grazie, avvocato.” Il vecchio. “E questa splendida donna?” Fissando Altea.
“Altea de Bastian, nota stilista.” La presentò Bell.
“Onorato.” Il vecchio con un cenno del capo.
I suoi occhi erano chiari ma diversi da quelli di Bell.
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Nyoko chiuse la finestra e cercò il disegno senza però trovarlo.
Allora tornò al suo lavoro.
Pavel dormiva tranquillo.
Ad un tratto la ragazza sentì delle voci giungere da fuori, poi delle grida.

Altea 12-03-2018 18.07.56

Finalmente arrivò il misterioso cliente, sembrava un uomo ben distinto e gli porsi la mano.."Piacere di fare la vostra conoscenza, ho conosciuto il signor Bell per caso e l' ho accompagnato al castello dei Taddei..so siete intenzionato ad acquistarlo, io comunque ho appuntamento domani mattina con Guisgard dè Taddei per la colazione, potremmo vederci laggiù" squadrandolo...si ma poi Guisgard dove sarebbe andato..."Posso sapere il vostro nome?" con un gentile sorriso.

Guisgard 12-03-2018 18.11.43

“Lasci che le presenti il mio cliente...” disse Bell ad Altea “... il signor Taddei.”
“Piacere mio.” Il vecchio alla stilista, fissandola con i suoi occhi chiari.

Lady Gwen 12-03-2018 18.14.44

Quel baciò durò ancora, prima che lui tornasse sul mio seno, assaporandolo tutto con foga.
Intanto, la sua mano accarezzò il mio petto, poi scese lungo le gambe ed infine sconfinò fra esse.
Le sue carezze virili e peccaminose mi strapparono intensi gemiti, vibravo fra le sue braccia ed iniziavo a perdere ogni briciolo di lucidità.
Mi abbandonai completamente a lui, senza remore, senza freni, senza inibizioni.

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Altea 12-03-2018 18.16.59

I miei occhi verdi si aprirono di meraviglia e balbettai.."Il mio piacere...Signor Taddei" guardandomi in giro interdetta.."Quindi voi siete qui per avere il vostro castello, siete parente di Sir Taddeo? Ma vi è già l' erede..insomma questa storia è intricata" sorridendo ma ero veramente turbata da tutto questo.

Guisgard 12-03-2018 18.26.34

Guisgard era in balia di quelle 4 scatenate ragazze vestite solo di latex e tutte intorno a lui.
Le guardava, tutte, desiderandole alla follia.
Parlavo tutte insieme, sovrapponendo le loro voci, confondendole fino ad essere una sola, sensuale e tentatrice.
Lui era sul punto di perdere il senno.
Clio non smetteva di stringere la sua virilità, muovendo quella mano ad arte e strappandogli lenti gemiti di piacere.
Era timido, impacciato, eppure quella mascolinità tradiva un vigore tutt'altro che goffo.
Poi le parole di lei.
Lui annuì, chiuse gli occhi e si sporse con le labbra verso di lei.

Non c'erano più limiti, né inibizioni.
Lui era chino sul suo petto, assaporandone i seni, giocando con la lingua sui suoi turgidi capezzoli.
La mano invece era fra le gambe di Gwen, audace, sicura, bagnata, esperta.
Era un gioco sempre più sfrenato, più profondo, più libero, più bello.
Lei sentiva quelle dita entrarle dentro, nell'anima, muovendosi libere, ovunque, senza sosta.
Si sentiva persa, in balia di quei movimenti, di quei giochi erotici.
Non riusciva a stare ferma, sussultava, si contorceva dal piacere.
Lui era saldo, sicuro, insaziabile, con la bocca avida sui suoi seni e con quella mano che non voleva smettere di toccarla tutta.
Tutta.

Il signor Taddei rise piano.
"Vede..." disse Bell ad Altea "... il signor Taddei è il solo e legittimo erede di Ser Taddeo... colui che ora risiede al castello è un impostore."


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